SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 162 - IL PADRE

Personaggi Presenti: Yoma, Tenma, Shion, Regulus, Sasha, Partita.

Data: 1743 circa

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Tenma, Shion e Regulus raggiungono finalmente la prima casa, il Tempio di Mercurio, pronti ad affrontarne il Guardiano. Pegasus in particolare vuole chiudere subito la questione, per raggiungere il prima possibile Aron insieme a Sasha, che porta ancora in spalla, priva di sensi. L’interno del tempio è buio pesto, e così i tre non si accorgono di qualcuno che, nascosto nell’ombra, stringe in mano un orologio a cipolla. Improvvisamente, i due Cavalieri d’Oro si trovano paralizzati, proprio mentre Sasha riprende i sensi. Un cono di luce illumina lei, Tenma e gli altri, facendo da preludio alla voce del Guardiano dell’edificio, che commenta quanto siano noiose le lancette ferme, e che sarebbe meglio se il tempo fosse una trottola. A parlare è Yoma, che si getta su Tenma e lo abbraccia, chiamandolo amato figliolo. Il ragazzo non ricorda neppure suo padre: le sue prime memorie lo vedono vagabondare nella neve in compagnia soltanto della madre. Per questo motivo, con un calcio rabbioso allontana Yoma, accusandolo di mentire perché suo padre li ha abbandonati andando a morire da solo da qualche parte, e quindi non può essere lo Spectre. Rialzatosi con una sigaretta in bocca, Yoma sorride e dice che Tenma è un cocciuto piagnucolone come la madre. Con il fumo della sigaretta fa comparire in aria delle figure, mostrando a Tenma il passato: se stesso, il ragazzo in fasce, e sua madre, Partita. Tenma riconosce la mamma, ed è obbligato ad ammettere che l’uomo con lei in effetti è proprio Yoma. Per di più, insieme a Yoma, Partita e se stesso c’è anche una bambina: Pandora, che, abbracciata la donna, le dice che anche i suoi genitori presto le daranno un fratellino o una sorellina entro Natale. Tornato al presente, Yoma racconta che in un tempo remoto egli si mise in viaggio dal Giappone, stanco dell’atmosfera dell’era Tokugawa, ed un giorno vide cadere dal cielo l’anima del Cavaliere di Pegasus. Decise così di seguirla, fino ad arrivare al luogo dove si stavano riunendo le stelle malefiche. E così, ironia del destino, Pegasus venne al mondo nello stesso luogo, come figlio dello Spectre di Mefistofele.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 37 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Tenma e gli altri due ci hanno impiegato un’eternità a raggiungere il tempio di Mercurio. Oltre agli abiti, anche la sigaretta con filtro di Yoma non esiste ancora nel 1743.

Note: "Mio padre è morto come un cane chissà dove, lasciando sola mia madre!" 3. Un capitolo troppo telenovela per poter essere piacevole, anche se con qualche informazione interessante sul passato di Tenma. Permane però un eccessivo senso di modernità, con l’astio tanto immediato quanto estemporaneo di Tenma nei confronti del padre che lo ha abbandonato, e l’affetto per la madre di cui non aveva mai parlato nei 161 capitoli precedenti, nemmeno vagamente. Sasha aveva perso i sensi dopo essersi tagliata i capelli ed essere stata sigillata da Aron, nel capitolo 143. Il modo in cui Tenma la trasporta è un riferimento alla serie classica, quando Pegasus porta Andromeda esattamente nello stesso modo dall’ottava alla nona casa, sebbene in entrambi i casi esisterebbero maniere più comode e sicure. Prima di entrare nel tempio di Mercurio, Regulus fà un esercizio di stretching per il "muscolo grande dorsale" (Latissimus Dorsi in latino ed in medicina), distendendo un braccio attraverso il torace e usando l’altro per tirarlo. Dall’esterno, il tempio di Mercurio è un edificio quadrato, chiuso da un portone altissimo, mentre all’interno è disseminato di archi di pietra. Yoma, che ha il potere di fermare il tempo e paralizza Shion e Regulus, quest’ultimo a mezz’aria, mostra altre sue capacità: può usare il fumo della sua sigaretta per creare visioni del passato e volare su ali nere da demone. Racconta inoltre di essere originario del Giappone, come già suggerito dal nome, e di averlo lasciato nell’epoca Tokugawa, che in effetti va dal 1603 al 1868, comprendendo quindi il 1743 in cui è ambientata la storia. Questa però è solo una parte della sua storia, che sarà svelata in maggior dettaglio in diversi capitoli futuri, fino ad una rivelazione poco prima della fine della serie. In un flashback lo vediamo stringere in mano una spada di legno, mentre era a bordo di una specie di gunca. Viene confermato che, almeno in Lost Canvas, l’anima di Pegasus si reincarna di Cavaliere in Cavaliere, cadendo direttamente dal Quadrato, ovvero l’ammasso di stelle della costellazione. La madre di Tenma invece si chiamava Partita, ed era una servitrice al castello di Pandora. Quest’ultima ha già qualche anno quando nasce Tenma, e dice che sua madre è incinta, con una situazione molto simile a quella della serie classica dove proprio la genitrice di Pandora dà alla luce lo spirito di Hades. A conferma di ciò, le Stelle Malefiche, che forse in quest’epoca non erano state sigillate, si stanno riunendo al castello. Con Yoma e Partita è la prima volta in qualsiasi serie dei Cavalieri che vediamo entrambi i genitori di un personaggio.