SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 172 - IL COCITO

Personaggi Presenti: Sion, Rune, Cavalieri.

Data: 1743

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Sion è amareggiato nello scoprire che le anime dei Cavalieri del passato non hanno ricevuto la quiete del riposo eterno, ma sono stati condannati alle sofferenze del Cocito. Dopo avergli spiegato che tutti i Cavalieri finiscono lì per l’essersi opposti agli Dei, Rune gli fa notare che anche lui è destinato alla stessa fine. Dopo qualche istante di esitazione, l’Ariete giura di liberarli sconfiggendo Ade, e attacca con la Stardust Revolution. Grazie al suo libro però, Rune conosce qualsiasi segreto di ogni essere vivente, incluso il modo di evitare la Revolution, o le crepe microscopiche presenti sull’armatura d’oro. Con dei colpi di frusta, atterra Sion, attorno al quale si allarga un lago di sangue. Il Cavaliere si sente venir meno, proprio come in quel giorno di tanti anni prima. In suo soccorso però vengono le anime dei caduti, decise a sostenerlo perché lui sarà l’anello di congiunzione tra le generazioni passate e quelle future. Grazie al loro aiuto, Sion si rialza, dichiarando che un giorno riuscirà a liberare tutti loro.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 39 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Come per lo scorso capitolo, Sion, non avendo l’ottavo senso, non dovrebbe poter restare in vita nel Cocito. Nella serie classica, Rune non aveva il potere della conoscenza infinita, né è logico che un libro mirato solo a catalogare le colpe della gente riporti dettagli sui loro colpi segreti o addirittura sulle armature. Per di più, la frusta non dovrebbe riuscire a penetrare delle crepe microscopiche, e sarebbe stato più sensato per Rune colpire il volto o il braccio scoperti.

Note: Come già intuito nella serie classica, i Cavalieri non sanno che le loro anime sono destinate alla sofferenza eterna del Cocito, il che potrebbe spiegare la tentazione di passare dalla parte di Ade in cambio di una nuova vita. Non sappiamo se questo segreto sia volontariamente taciuto loro, o se semplicemente nessuno, neppure Atena o il Sacerdote, ne siano a conoscenza. Il libro di Rune contiene qualsiasi informazione, anche su colpi segreti e armature. A sua detta, la Stardust Revolution è una tecnica creata proprio da Sion, che poi la trasmetterà a Mur, il quale a sua volta inventerà lo Starlight Extinction. Il punto debole della Revolution di Sion è una pausa di una frazione di secondo subito dopo, durante la quale il Cavaliere è vulnerabile. Ciò la accomuna al Drago Nascente di Sirio ed agli Occhi del Drago di Orion, anche se, a differenza loro, Sion non è vulnerabile solo in un punto preciso, ma ovunque. Non sappiamo se la versione di Mur abbia mantenuto questa debolezza, o meno. Nel paragonarsi agli Dei, Rune mostra quel peccato di hubris che Kanon gli rinfaccerà nella serie classica, appena prima della morte. Ovviamente, il capitolo gioca sul destino di Sion di sopravvivere alla guerra e diventare il Grande Sacerdote della serie classica, contribuendo indirettamente alla sconfitta finale di Ade, che porterà anche alla distruzione degli Inferi e alla presunta liberazione delle anime del Cocito. Quanto poi ciò sia stato davvero il suo ruolo è discutibile, visto che in un certo senso è stata la sua morte, più della sua vita, a dare il via agli eventi che sono culminati con le investiture di Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix. Nell’immagine di congiunzione, si vedono proprio i cinque protagonisti storici, con le armature V3, insieme a Mur, Kiki, Gemini, Cancer, Ioria e Micene in rappresentanza dei Cavalieri d’Oro. Tra le armature cui Sion pensa invece ci sono anche le V1 di Andromeda, Cigno, Dragone e Pegaso, insieme a quella che sembra un pezzo di ala dell’armatura della Fenice.