SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 173 - IL RUGGITO DELLA STORIA

Personaggi Presenti: Sion, Rune, Tenma, Regulus, Sasha, Kagaho, Cavalieri.

Data: 1743

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Rune è tranquillo perché ormai conosce tutti i colpi segreti e punti deboli di Sion, ma l’Ariete viene circondato dalle anime dei defunti, grazie ai quali intende eseguire la tecnica con cui Hakurei ha sconfitto Ipno. Lo Spectre reputa impossibile che Sion possa aver appreso quel colpo devastante dopo averlo visto una volta sola, ma non tiene conto del desiderio del ragazzo di reggere il peso del futuro, simboleggiato da tutte quelle anime. Sferra così l’Onda Infernale dello TseiSheKe, disintegrando Rune ed il suo libro. Lo Spectre, nel venir spazzato via, ammette che Sion è un dominatore, e che di certo riuscirà a sostenere il peso della storia. L’esplosione riporta Sion al palazzo di Venere: dopo aver pensato un attimo ai tanti compagni caduti, cerca di affrettarsi verso l’uscita, per raggiungere gli amici che ancora gli restano. Il gruppo in questione sente l’esplosione proveniente dal basso, ma non può fermarsi o tornare indietro perché ormai in vista del tempio della Terra. All’interno, una croce di fiamme nere annuncia la comparsa di Kagaho.

Glossario: Onda Infernale dello TseiSheKe: Sekishiki TenryouHa

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 39 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: La morte di Rune non dovrebbe bastare a lasciar tornare Sion nel Lost Canvas, visto che il Cocito non era un’illusione, né la presenza del Cavaliere era legata a quella dello Spectre. Sion non dovrebbe sapere che Doko è vivo, eppure si vede il suo volto tra i viventi e non tra i defunti. Vediamo le anime uscire dai cadaveri del Cocito, ma in realtà quei corpi stessi sono anime, quindi dovrebbero semplicemente tramutarsi in energia. Anima per anima, dove sono quelle di Hakurei, Sage e gli altri Cavalieri d’Oro caduti finora?

Note: Sion ricorre al Sekishiki TenryouHa, il colpo segreto con cui Hakurei ha sconfitto Ipno nel numero 11 (21 e 22 in Italia). In quell’occasione, proprio Sion vi aveva assistito, insieme a Yuzuriha, ma, secondo Rune, ciò non dovrebbe bastare a permettergli di ripeterla. Rune stesso invece la conosce grazie ai suoi libri, ma ne ignora eventuali punti deboli, oppure non ne esistono proprio. Si tratta praticamente di una sfera di cosmo, creata con l’aiuto spontaneo di un numero imprecisato di anime. La potenza dovrebbe dipendere dal numero di anime, visto che sicuramente per sconfiggere Ipno fu necessaria più energia rispetto a quella mostrata adesso con lo Spectre. Non è chiaro se contribuire danneggi o meno le anime, ma è probabile di no visto che molte di queste avevano già aiutato Hakurei nel suddetto scontro. Rune dice che è una tecnica che infrange le leggi degli inferi, presumibilmente proprio perché sfrutta l’energia delle anime senza il permesso di Ade. Riuscendo ad eseguire un colpo visto solo una volta, Sion fa meglio di Sirio e Cristal, che appresero rispettivamente i Cento Draghi ed il Sacro Acquarius dopo averli visti due volte, anche se in questo caso non è chiaro quanto sia abilità del Cavaliere e quanto iniziativa degli spiriti. Prima di morire, Rune vede Sion con i panni di Grande Sacerdote, che vestirà nella serie classica. Attorno a Sion stesso compaiono i volti dei Cavalieri d’Oro caduti finora: Rasgado, Manigoldo, Asmita, Cardia, Sisifo, Degel, El Cid e Albafica. Mancano Deftero, che Sion non ha mai incontrato, e Doko, che compare nell’elenco successivo, ovvero quello dei viventi, insieme a Sasha, Tenma e Regulus. L’ankh, o croce ansata, di fiamme nere è il simbolo di Kagaho sin dalla sua prima apparizione, nel numero 5 (10 italiano). Tenma lo conosce avendolo incontrato 6 (12 italiano) quando Kagaho gli salvò la vita per ricambiare un gesto simile di Rasgado del Toro.