SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 38 - FIAMME IMPETUOSE

Personaggi Presenti: Aldebaran/Hasgard, Kagaho, Saro, Doko, cavalieri d'argento.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Hasgard avverte che, nonostante la violenza insita nel cosmo nemico, il suo cuore non appartiene alle tenebre, e cerca di riportarlo alla ragione con il Great Horn. Lo Spectre però ormai conosce quel colpo segreto e lo schiva senza alcuna difficoltà, analizzando poi la tecnica nemica: sciogliendo le braccia ad una enorme velocità, Toro riesce a generare la potente onda d'urto che diventa il suo attacco, ma Kagaho riesce a vedere i suoi movimenti, e quindi a schivarlo. Hasgard è colpito dalla capacità d'analisi del nemico, ma lo avverte che, tra i cavalieri d'oro, lui è il più veloce quando si tratta di attaccare, e che non ha ancora mostrato il meglio di se. Toro incrocia di nuovo le braccia, ammettendo però le fiamme nere dello Spectre non lo impensieriscono abbastanza da fargli usare i suoi veri poteri. A questo punto è Kagaho a sorridere, spiegando che, tra gli Spectre, lui è considerato il più veloce, soprattutto grazie ad un secondo colpo segreto che non ha ancora mostrato, e che gli darà la vittoria. Intanto, Doko avverte il cosmo oscuro di Kagaho ed è in pensiero per i cavalieri d'argento che avevano portato via i corpi degli Spectre in precedenza. Affrettandosi, corre verso di loro, trovandoli però tutti e tre massacrati. Uno di loro, l'unico ancora vivo, racconta che uno Spectre li ha presi di sorpresa, annientandoli con un colpo solo. A questo punto, Doko capisce che il nemico è colui che ha già affrontato in Italia, nella città di Tenma, ovvero Kagaho di Bennou, e si affretta verso il luogo da cui proviene il suo cosmo. Intanto, sul campo di battaglia, Kagaho sfreccia contro Hasgard, schivando un altro Great Horn e sferrando una serie di colpi velocissimi, che fanno volare via l'elmo del nemico. Toro cerca invano di reagire e scioglie le braccia per parare il colpo della Fenice, il Corona Break, ma così facendo abbassa la guardia, esponendosi al successivo pugno fiammeggiante di Kagaho, che lo centra in pieno volto.

Glossario: Great Horn: Sacro Toro

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 10 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Il fatto che Kagaho abbia ucciso i cavalieri d'argento presenta vari errori: immaginando che abbia chiesto loro dove fosse Doko, loro l'hanno attaccato e lui li ha uccisi, ma i corpi degli Spectre che fine hanno fatto? e poi, visto che Doko andava in quella direzione, avrebbe dovuto incontrare lui Kagaho, o almeno sentirne subito il cosmo. Infine i cavalieri d'Argento stavano portando gli Spectre verso il Grande Tempio per avvicinarli alla barriera di Atena, mentre Toro è più lontano, ma per averli incontrati Kagaho dovrebbe aver sorvolato il Santuario (senza accorgersi di Doko e senza venire scoperto), proseguendo poi per il posto dove si imbatte in Hasgard.

Note: "Vogliamo provare se è più veloce il tuo palmo...o il mio pugno?" Un capitolo molto dinamico, con qualche piccola rivelazione sui poteri di Hasgard e Kagaho, ma principalmente incentrato sui continui capovolgimenti di fronte del loro scontro. Il modo in cui Hasgard sferra il Sacro Toro è simile a quello di Toro della serie classica, anche se quest'ultimo non generava sempre un'onda d'urto, ma a volte anche un vero e proprio fascio di energia alla velocità della luce, che infatti alla fine Pegasus riuscì a contrastare. Il fatto che la tecnica di Hasgard sia diversa potrebbe suggerire che quella versione fosse una variante, anche perchè più avanti, nella serie di Hades, Toro usa un colpo dall'aspetto più simile a quello di questo capitolo per uccidere Niobe. Scopriamo che Toro e Kagaho sono i più veloci dei rispettivi eserciti, anche se, nel caso del cavaliere d'oro, il primato è relativo solo alla rapidità nello sferrare gli attacchi, visto che tutti i custodi delle dodici case possiedono la velocità della luce, oltre la quale non è possibile andare. Per quanto raro, non è la prima volta che uno Spectre ha più di un colpo segreto, nella serie classica infatti anche Caronte, Lune ed Aiacos ne avevano due a testa, e Papillon perfino tre. Più di recente, proprio in Lost Canvas, anche a Minosse è stato dato un secondo colpo segreto, il Gigantic Feather Flap. Il fatto che un colpo segreto sia tale solo la prima volta è una frase che ricorre spessissimo nella serie classica, e di solito spiega buona parte delle vittorie dei cavalieri, capaci di adattarsi velocemente alle tecniche nemiche. Ora scopriamo che è valida anche per gli Spectre, segno che va intesa in senso generale per tutti i guerrieri di una divinità, e non solo per i protettori di Atena. Vediamo finalmente i Cavalieri d'Argento citati qualche capitolo fa, ma purtroppo non ne vengono rivelati i nomi, nè le armature hanno abbastanza elementi distintivi per riconoscerli. Curiosamente, quello che parla con Doko ha un'armatura palesemente ispirata a quella di Andromeda (V3) nelle forme di pettorale, bracciali, cintura e gambali, anche se chiaramente appartiene ad una costellazione diversa. Ad ogni modo, tutti e tre sono personaggi inediti rispetto alla serie classica. Doko fa ancora riferimento al suo primo duello con Kagaho, avvenuto nel numero 2 (capitolo 10). Il Breaking Corona, che fa apparire una fenice nera, è l'ennesimo punto in comune tra Kagaho ed il Phoenix della serie classica, cosa che ha spinto molti fans a sospettare un legame tra i due.