SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 59 - IL NEGROMANTE

Personaggi Presenti: Tenma, zombie, monaca, Aron.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Inorridito e sanguinante, Tenma si ritrae dai bambini, che si avventano su di lui per divorarlo, chiedendosi se esista un nemico così vile da usarli come armi contro di lui. Appoggiandosi alla parete del suo vecchio orfanotrofio, sente la musica di un organo ed una voce venire dall'interno, e recitare preghiere verso il Signore. Insospettito, il ragazzo sfonda la parete ed entra, trovandosi davanti una monaca, in piedi vicino ad un enorme organo con il simbolo della stella nera, accanto al quale, sulla parete, è dipinto un affresco raffigurante Aron con ali di angelo, legato per le mani e quasi in posa da crocefissione. Mentre Tenma si guarda attorno allibito, la donna continua la sua preghiera, e solo dopo aver finito si volta verso il cavaliere, chiedendogli se sia felice di aver ritrovato le persone care. In quel momento, Gamine e gli altri zombie entrano nell'edificio, chiedendo in lacrime perdono a Tenma per le loro azioni. Non appena la donna ricomincia a suonare l'organo però, i bambini tornano ad urlare di rabbia e dolore, e ad avventarsi su Tenma con denti e unghie. Furioso, il cavaliere capisce che è la donna la causa di tutto e le ordina di smettere subito, ma quest'ultima risponde che, dopo aver faticato tanto per portarli fuori da Ade, li lascerà andare solo dopo che avranno divorato Tenma, e che comunque il destino che li attende è la putrefazione. Intuendo che è probabilmente l'organo a permettere alla donna di comandare i bambini, Pegasus corre per distruggerlo, ma viene afferrato e bloccato dagli zombie, che continuano a morderlo alle braccia e alla gola, assetati di sangue. La monaca intanto avverte che, se lui dovesse distruggere l'organo, i bambini tornerebbero cadaveri privi di vita, ma il cavaliere la ignora e, nonostante i bambini lo tengano stretto, continua a correre verso il bersaglio. Tenma ha infatti visto gli occhi pieni di dolore dei suoi amici di un tempo, e sa che non vi è che un modo per liberarli: chiedendo loro perdono, sferra la Cometa di Pegasus, distruggendo lo strumento musicale e ponendo fine all'incantesimo. Mentre l'organo cade a pezzi, i bambini, per un attimo di nuovo in se, sorridono a Tenma, felici che sia riuscito a diventare cavaliere ed augurandogli di ritrovare presto Aron. Subito dopo però, i loro corpi si riducono in polvere, tra le mani impotenti di Tenma. Sconvolta perchè i suoi vestiti sono ora sporchi di sangue, la monaca si lamenta con Pegasus per quel che ha fatto, ma il cavaliere solleva il pugno, pronto a combattere per vendicare i suoi amici.

Glossario: Cometa di Pegasus

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 14 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Il pettorale dell'armatura di Tenma è pulito o sporco di sangue a seconda delle immagini. I bambini sono morti da qualche settimana al più, non dovrebbero ridursi in polvere dopo la morte.

Note: "Ti fa piacere... ritrovarti con le persone amate?" Un capitolo sulla linea dei precedenti, incentrato su un solo membro del trio e fatto in modo da sottolinearne la personalità, ma che comunque fa poco per l'avanzare della storia. L'unica novità di rilievo è l'introduzione della donna che suona l'organo, la cui identità però non è ancora chiara. Dal modo in cui parla, sembra che quest'ultima abbia portato le anime dei bambini fuori dall'Ade, rimettendole nei loro corpi in decomposizione ma soggiogandoli alla sua volontà tramite l'organo. Il risultato sono stati degli zombie stile Resident Evil, privi di senno, famelici e assetati di sangue, che tornano in se solo quando la donna smette di suonare l'organo. Nel corso dello scontro Tenma perde il diadema della V3, che gli viene strappato via da uno dei bambini. Nell'immagine dell'orfanotrofio, Aron ha i capelli biondi come prima della possessione, ali di angelo, una specie di grossa aureola dietro la testa ed è appeso per le braccia da una corda. Il riferimento evidente è alla crocefissione di Cristo, e le gambe sono persino nella stessa posizione, mentre le braccia sono appunto sollevate e non stese. Quest'iconografia suggerisce che, per la donna, il "Signore" sia appunto Aron/Hades, venuto sulla terra per loro. In cima all'organo si nota bene la stella nera a cinque punte, simbolo di Thanatos, già vista nel capitolo scorso sulla fronte dell'insettone affrontato da Yato. La donna, pur essendo vestita da monaca, seppur in modo un pò sfarzoso, non indossa croci o altri simboli religiosi. La scena in cui i bambini diventano polvere tra le mani di Tenma è un palese riferimento alla scomparsa di Gemini, Capricorn e Acquarius al castello di Hades, nella serie classica.