SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 16 - FINCHE’ CI SARA’ L’AMORE…

Personaggi Presenti: Saori, Shun, Ecate, Callisto, Artemide.

Data: 1990.

Lunghezza: 19 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 19 pagine a colori (edizione volume).

Saori, in ginocchio di fronte alla sorella Artemide, si dice pronta ad offrire la vita, e non esita quando la Dea della luna, scese le scale, le punta il proprio scettro a forma di falce alla gola. Prima però, Saori ha una richiesta da farle: Seiya sta morendo a causa della spada invisibile di Hades, e sin dalle epoche mitologiche Artemide, Dea della Luna, e Apollo, Dio del Sole, sono stati responsabili dello scorrere del tempo. Atena vorrebbe dunque che intervenissero facendo tornare indietro il tempo e salvando Seiya. Andromeda è sbalordito, ma Artemide definisce egoista un tale comportamento: dopo aver sconfitto Hades e Poseidone, Atena vorrebbe persino mettere in pericolo lo spazio/tempo per la vita di un Cavaliere. Artemide solleva lo scettro per colpire, ma Saori lo blocca con il proprio, dichiarando di non poter morire finchè non avrà trovato un modo di salvare Seiya. Le due si scontrano, e Artemide chiede perchè tanta voglia di salvare un essere umano, ricordando che gli uomini, che vennero creati dall'argilla, stanno sporcando la Terra e persino lo spazio con le loro azioni. Saori ammette che gli esseri umani sono creature irragionevoli, che continueranno sempre a mentire, rubare, uccidere, anche senza averne bisogno, ma ricorda che possiedono anche l'immenso dono dell'amore. Finchè esisterà l'amore, Atena crederà negli umani. Seccata, Artemide disarma la sorella e le punta lo scettro alla gola, mentre Callisto impedisce ad Andromeda di intervenire. La Dea della luna dice che gli umani hanno contagiato Atena, portandola a credere nell'amore nonostante sia solo un'illusione, e avverte che se continuerà a restare al loro fianco potrebbe provocare l'ira di Zeus e venir privata del suo rango di divinità, diventando un semplice essere umano. Con le lacrime agli occhi, Saori dichiara di voler comunque continuare a credere in loro, e supplica ancora una volta la sorella di aiutarla a salvare Seiya. Intenerita, Artemide le dice che si sta sbagliando: lei e Apollo sono solo osservatori del corso del tempo, ma l'unico che può cambiarne il corso è Chrono, un Dio che non ha forma e che è impossiible incontrare. Per questo motivo Atena farebbe meglio a rinunciare. Artemide si allontana, e Saori e Shun vengono teletrasportati sul sentiero dov'erano prima. Saori è sollevata di sapere cosa deve fare, anche se trovare Chrono non sarà facile. Una voce però si offre di mostrar loro la strada, ed i due vedono una bambina: si tratta della fattucchiera Ecate, magicamente ringiovanita. Nel tempio di Artemide, Callisto pensa che ormai Atena e Shun abbiano desistito, ma la Dea della luna, in lacrime, afferma che per amore degli uomini la sorella raddoppierà i suoi sforzi, inconsapevole delle calamità che attirerà su di se.

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Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel secondo numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Andromeda appare un pò troppo remissivo con Callisto.

Note: "Gli uomini possiedono una cosa chiamata amore". Un capitolo un pò meno avvincente del precedente, colpevole di riproporre di nuovo il dibattito già affrontato da Atena ed Hades nell'ultimo numero della serie classica, e di far uscire di scena un pò troppo sbrigativamente Artemide. D'altra parte però, la trama continua a proseguire, indicando quello che probabilmente sarà il mezzo che porterà Atena e forse i Cavalieri nel 1700. Artemide ha un marchio a forma di mezzaluna sulla fronte, e lo stesso elemento ricompare nella lama dello scettro. La sua armatura, ammesso che tale sia, è molto meno coprente di quelle di Atena, Hades o Nettuno, e limitata principalmente a protezioni per le spalle, il torace ed i fianchi. Atena si rivolge alla sorella perchè riporti indietro il tempo, anche se tradizionalmente questo non è un elemento associato con Artemide. Il ragionamento di Isabel è che lo scorrere del tempo è segnato dall'alternanza del sole e della luna, e di conseguenza dalle azioni di Artemide e Apollo, anche se è un ragionamento opinabile visto che il tempo continuerebbe a scorrere anche se il sole o la luna smettessero di sorgere. Chrono (Chronos), personificazione del tempo, non va confuso con Crono (Cronus), il signore dei Titani che è anche uno degli antagonisti principali di Episode G, anche se a onor del vero, quest'ultimo nel fumetto possiede il potere di far regredire il tempo grazie alla Sabbia Adamantina. Secondo Artemide, Chrono non ha forma, ma il suo scettro potrebbe servire agli scopi di Isabel, nonostante il rischio di incrinare lo spazio/tempo. Dopo aver bevuto il decotto fatto con i capelli di Atena, Ecate è tornata ad essere una bambina. Le parole finali di Artemide sui rischi che Atena corre continuando a opporsi a Zeus e gli Dei sono molto probabilmente un preludio alla futura Saga dei Cieli.