SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 36 - DEATHTOLL, IL FABBRICANTE DI BARE

Personaggi Presenti: Abel di Gemini, Cain di Gemini, Suikyo, DeathToll di Cancer, Andromeda, Tenma.

Data: 1743.

Lunghezza: 4 pagine a colori, 18 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 22 pagine a colori (edizione volume).

Il misterioso Abel avverte Suikyo che non farà in tempo a scoprire il segreto dei Gemelli, perché ora userà la sua arma più terribile. Lo Spectre di Garuda è del tutto impotente e subisce in pieno la mossa del nemico. Intanto, Shun e Tenma hanno raggiunto la casa del Cancro e si incamminano al suo interno. Sentendo l’amico definirla un luogo lugubre, Andromeda ricorda che quello è il tempio più vicino agli inferi, perché secondo la tradizione orientale l'ammasso stellare di Praesepe, che brilla al centro della Costellazione di Cancer, è considerato l'ingresso delle anime dei defunti per l'aldilà. Quel luogo è chiamato Sekishiki, e nel futuro lui ha incontrato un Cavaliere di Cancer, Deathmask, terribile proprio per la sua capacità di manipolarlo. Andromeda teme che anche in quest’epoca Cancer sia loro nemico, e quel che accade dopo sembra dargli ragione: attirato da un lamento umano, carico di rancore, Tenma scopre con orrore che le pareti ed il pavimento del tempio sono tappezzate di teste umane. Shun ne deduce che anche stavolta Cancer sia un essere malvagio che tiene prigioniere le anime dei defunti per divertimento. Seguendo un altro rumore, i due si addentrano nelle profondità dell’edificio, fino a scoprirsi circondati da bare di tutti i tipi. A crearle è il Cavaliere di Cancer di quest’epoca, DeathToll, noto anche come il "fabbricante di bare", proprio perché i defunti, incapaci di accantonare il rancore verso il mondo, si ritrovano a vagare nella quarta casa, e lui, prima di cacciarli, dona loro degna sepoltura. All’inizio Cancer sembra credere che anche Tenma e Shun siano dei defunti, ma quando i due gli spiegano che non è così e riassumono il tradimento del Sacerdote, l’uomo non se ne cura minimamente. Anzi, pur essendo già a conoscenza della situazione, non sembra voler intervenire. Quando i Cavalieri gli chiedono di lasciarli passare, Cancer si alza, circondandosi del suo cosmo, e avverte che non concederà mai il passaggio a due intrusi come loro. Riconosciutili come giapponesi, li intrappola all’interno di bare a forma di botti, gli Hayaoke, e sferra il Sekishiki Meikai Ha, precipitandoli in Ade. Intanto, alla terza casa, Cain chiede spiegazioni ad Abel circa il fato di Suikyo. Anziché ucciderlo, ha preso il controllo della sua mente con il GenromaoKen, del quale rimarrà imprigionato finché non avrà ucciso un nemico. Le probabilità sono che si tratti di Tenma o Shun, o forse anche di Atena. Suikyo infatti si sveglia sulle scale che conducono alla quarta casa, ignaro di cosa sia successo, e riprende ad avanzare.

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Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel quinto numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Shun ricorda la malvagità di Deathmask, ma non accenna alla sua redenzione ed al sacrificio al Muro del Pianto nella saga di Hades. La catena di Andromeda dovrebbe muoversi da sola a difesa del Cavaliere prima che Cancer lo attacchi.

Note: "Mi chiamano anche DeathToll, il fabbricante di bare". 7/10 Un capitolo interlocutorio, concentrato principalmente sull’introduzione del nuovo Cavaliere di Cancer e sulla sua apparente ambiguità morale. Di per sé, la caratterizzazione appare abbastanza lontana da quella di Deathmask da non renderlo un clone, anche se si sarebbe potuta evitare la ripresa di alcuni elementi grafici, in primis le teste sui muri. DeathToll, letteralmente "il numero dei morti", riprende il prefisso "Death" di Deathmask, anche se fisicamente assomiglia moltissimo al Cavaliere d’Argento Dedalus/Dio della Mosca, visto nella serie classica. Deathmask stesso fa una brevissima apparizione quando Andromeda parla, con immagini riprese dal suo scontro con Sirio nella serie classica. Andromeda in realtà non lo ha mai incontrato di persona come avversario: durante la corsa alle Dodici Case il Cavaliere d’Oro viene sconfitto prima del suo arrivo nella quarta casa, e nella serie di Hades prima che Shun raggiunga il Santuario. Il loro unico incontro in assoluto, nel manga, è al Muro del Pianto, cui l’anime ha aggiunto una breve scena all’inizio del terzo OAV. Ad ogni modo, Shun sa dell’abitudine di Deathmask di tappezzare la casa di teste, ed anche dei suoi poteri, collegandoli tra l’altro alla tradizione orientale ed alle stelle del Presepe nella costellazione del Cancro. DeathToll aggiunge qualche spiegazione interessante, dicendo che spesso i defunti escono dall’Ade e "infestano" la quarta casa finché lui non li seppellisce e manda di nuovo negli Inferi. Ciò suggerisce che il tempio sia una specie di portale, o comunque un luogo in cui il confine tra mondo dei vivi e mondo dei morti è più sottile, e per questo tutti i Cavalieri di Cancer avrebbero poteri atti a contrastare il fenomeno. Sembra sottinteso che la causa di ciò sia proprio il legame tra il Cancro ed il mondo degli inferi, ma non sappiamo a che tempo risalga o se sia in qualche modo collegato ai poteri di Hades. Sempre secondo DeathToll, i defunti arrivano carichi di rancore verso la vita, e il fatto che lui si prenda la briga di seppellirli pare riprendere la credenza secondo cui un’anima non può trovare pace finché non viene tumulata in qualche modo. Se fosse così, tale atto di pietà suggerirebbe una caratterizzazione tutto sommato positiva per il Cavaliere, a meno che non vada interpretato come gesto di scherno. Ad ogni modo, DeathToll passa il suo tempo scolpendo bare in legno, non si sa se di sua iniziativa o per ordine altrui. Le bare rappresentano varie fedi e culture, da quelle classiche esagonali o squadrate alle botti giapponesi a varie urne ed anfore. Molte di loro hanno anche precise decorazioni sul coperchio, scolpite o a rilievo, inclusa una con una croce che potrebbe essere uno scherzoso riferimento al celebre vampiro Dracula. DeathToll riconosce Tenma e Shun come giapponesi, e per questo li intrappola nelle bare a forma di botti usate nel medioevo nel paese orientale. Nel farlo, rivela tra l’altro di possedere il Sekishiki MeikaiHa, proseguendo la tradizione che vuole i Cavalieri di Next Dimension esteticamente diversi dai classici ma in possesso degli stessi colpi segreti. Una nota del traduttore spiega che queste bare, chiamate Hayaoke, erano destinate alla gente povera o del popolo. All’inizio del capitolo, Abel assume la posa dell’Esplosione Galattica, ma poi scopriamo che in realtà ha eseguito il GenroMaoKen, la tecnica già nota che controlla la mente della vittima. Considerando anche la serie classica, Episode G e Lost Canvas, il GenroMaoKen finora è stato usato sul Maestro dei Ghiacci, Phoenix, Capricorn, Deftero ed Aspro. Proprio l’anime dovrebbe essere responsabile della sua creazione, visto che l’uso sul Maestro dei Ghiacci precede di alcuni mesi la comparsa sul fumetto.