SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 41 - PER IL GIORNO CHE VERRA’

Personaggi Presenti: Cain, Ikki, Shun, Tenma.

Data: 1743.

Lunghezza: 2 pagine a colori e 19 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 18 pagine a colori (edizione volume).

Alla casa di Gemini, Cain, frustrato dalle azioni malvage del fratello Abel, gli grida di farsi vedere perché così lo eliminerà una volta per tutte. A rispondere alle sue urla però non è Abel ma Phoenix, arrivato finalmente alla terza casa. La sua presenza insospettisce Cain, visto che il ragazzo è solo un Cavaliere di Bronzo, e la sua irritazione aumenta quando Ikki chiede chi sia questo Abel, visto che non c’è nessuno insieme a loro. Intimandolo di non impicciarsi, Cain gli ordina di andar via se ci tiene alla vita. In tutta risposta, Ikki avanza di un passo, ma solo per crollare al suolo, ferito da un colpo del Cavaliere d’Oro, talmente veloce da non essere neanche visibile. Gemini gli ripete di andar via, insistendo sul fatto che deve occuparsi di Abel prima che possa estendere le sue grinfie sul Santuario. Ikki però dice ancora una volta che sono soli, chiedendogli se questo fantomatico Abel non sia tutta una strategia per mettere in atto i suoi stessi piani. Seccato, Cain lo travolge con un paio di pugni, sbattendolo contro una parete. Ancora però esita a finirlo, preoccupato anche per i cosmi oscuri che si stanno addensando sul Santuario. Ikki cerca allora di spiegare di essere venuto dal futuro per proteggere Atena. Intanto, tra la quarta e la quinta casa, Tenma barcolla e cade in ginocchio. Le ferite sostenute finora si fanno sentire, specie visto che il suo cuore si era fermato per qualche secondo. Non volendo essere un peso per Shun, gli chiede di lasciarlo indietro per un po’, insistendo affinché prosegua. Poi però lo ferma con una domanda: i Cavalieri combattono sin dalle epoche mitologiche in nome della giustizia, quindi com’è il futuro da cui Shun proviene? Esistono ancora uomini malvagi, o sono stati finalmente debellati? Andromeda è costretto ad ammettere che guerre, carestie e malvagità esistono ancora, spingendo Tenma a commentare come, in fondo, non sia cambiato niente nonostante tutti i loro sforzi e le loro sofferenze. Continuando così, gli esseri umani provocheranno il castigo degli Dei e finiranno per essere annientati. Shun però corregge l’amico, dicendosi certo che arriverà il giorno in cui le forze del male saranno sconfitte, permettendo a tutte le genti del mondo di vivere pacificamente. È per quel giorno, in cui gli Dei benevoli lasceranno la terra agli uomini giusti, che lui e tutti i Cavalieri combattono. La solennità e passione di queste parole convince Tenma, che, sorridendo, esorta Andromeda a proseguire per rendere più vicina l’alba di quel giorno tanto atteso. Rimasto solo, il ragazzo vomita sangue e si accascia, ma rimane comunque deciso a lottare per l’ideale mostratogli dal compagno. Alla terza casa, Cain non crede alle parole di Ikki, che si trova costretto a cercare di passare con la forza. I suoi pugni però sono troppo lenti per un Cavaliere d’Oro, capace di muoversi e colpire alla velocità della luce. Travolto da una serie di raffiche di assalti, Phoenix sembra impotente di fronte a colui che ha fama di essere il più forte tra i custodi dorati. Decide allora di tentare il tutto per tutto e, innalzando il suo cosmo, sferra l’Hoyuko Tensho.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel sesto numero dell’edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: Ikki aveva lasciato la seconda casa proprio mentre Tenma e Shun entravano nella terza, ma arriva soltanto adesso (vedi note). Considerate le imprese passate, Phoenix viene soverchiato troppo facilmente da Cain. In particolare, è assurdo che non riesca a lanciare colpi più rapidi del suono o a vedere quelli alla velocità della luce, come ai tempi della prima scalata al Grande Tempio.

Note: "Sono certo che prima o poi arriverà un’epoca in cui gli uomini di tutto il mondo potranno vivere sorridendo". 7.5/10 Un capitolo inaspettatamente bello, grazie all’onesto scambio di battute tra Tenma e Shun. Seppur un tantino estemporaneo, visto che Tenma non si era mai curato di cose del genere, il dialogo tra i due è genuino, e unisce realismo e idealismo, senza nascondersi dietro false pretese. Shun inoltre è il protagonista perfetto per una scena del genere, e le sue parole danno l’impressione di essere spontanee e adatte al personaggio. Lasciatosi la seconda casa alle spalle nel lontano 30° capitolo, Ikki ha finalmente raggiunto la terza, perdendo inspiegabilmente terreno da Shun e Tenma, che nel frattempo hanno superato non solo la terza, ma anche la quarta, e sono ormai in vista della quinta. La mancanza dei fuochi della meridiana impedisce di rendersi precisamente conto del tempo trascorso, e, a onor del vero, Shijima e Saori stanno scendendo verso la tredicesima casa da un’eternità, ma è comunque un ritardo notevole, reso più strano dal fatto che, nel numero 12 della serie classica, in condizioni sostanzialmente peggiori, Ikki superò ben tre case in pochi minuti. Più in generale, in tutto il capitolo il Cavaliere appare fuori forma, al punto da non riuscire a scorgere i colpi alla velocità della luce nonostante la pratica fatta non solo con Gemini, ma anche con Kanon ed Eaco, per non parlare di Thanatos o Hades. Dal canto suo, Cain rivela una forza notevole, ed anche una particolare abilità percettiva, visto che avverte l’incombere del male sul Santuario. Questa frase probabilmente si riferisce ai traditori, anche se non è da escludere un riferimento al misterioso cosmo avvertito da Pandora nel numero 3, teoricamente appartenente a Crono. L’immagine della Terra vista dallo spazio durante il discorso di Shun riprende in un certo senso il flashback del 12° volume del manga classico, quando proprio una fotografia del pianeta spinse il Cavaliere, allora bambino, a desiderare un mondo senza guerre. Considerando la particolarità della situazione, è interessante che questa sia la prima domanda di Tenma sul futuro, e che non abbia chiesto prima qualche notizia sul fato di Alone o Suikyo. Per la prima volta, la pressione dello Shinhoten non ha completamente fermato l’emorragia di qualcuno, forse perché Tenma aveva subito ferite più gravi ed il suo cuore si era addirittura fermato. Persiste il mistero su Gemini: Cain chiama a gran voce Abel, ma, secondo Ikki, sono soli nella terza casa. Nel dire che potrebbe essere tutto un trucco di Cain per soddisfare la propria ambizione, il ragazzo accenna sottilmente alla doppia personalità di Saga, suggerendo che, dopotutto, Gemini potrebbe anche qui essere uno solo. Tra l’altro, ciò spiegherebbe come mai il Gemini apparentemente buono si chiami Cain, che, nella Bibbia, era il fratello cattivo. Per ragioni di impaginazione, nell’edizione a volume sono state tagliate ben tre pagine rispetto all’edizione su rivista. Per la precisione, si tratta delle ultime in cui Ikki prepara e sferra l’Hoyuko Tensho.