CAPITOLO 1

IL MIGLIOR SARTO-CAVALIERE DELLA GRECIA

Aldebaran del Toro avanzava a passo deciso tra le bancarelle di Rodorio, attirando molto sguardi dei passanti che non facevano altro che farlo ridere di gusto. Guardò il foglietto che aveva in mano e lesse velocemente la lista della spesa. Comprò le verdure, la carne, il pesce e tutte le altre cose che gli sarebbero servite e che si sarebbe mangiato. A tal pensiero, pensò di invitare a pranzo il suo caro amico Mu, così che potessero mangiare insieme e divertirsi. D’un tratto notò una grande folla davanti ad una bancarella e si avvicinò incuriosito dal vociare.
Grande fu la sua sorpresa quando vide chi era l’uomo che aveva la bancarella.

"Mu!" gridò Aldebaran andando verso l’amico "Che ci fai qui?" domandò in seguito.

"Amico mio, tu in questo momento hai dinanzi a te il più grande sarto di tutte le schiere della grande Atena! Muahahhahah" fu la rispose del brillo custode della prima casa "Ammira, compagno, io riparo e cucio maglie, scarpe, calzini, pantaloni, armature, spade, scudi e tutto quello che può essere aggiustato!" gridò con convinzione mentre consegnava una maglietta ad un bambino.


"Allora, ti piace?" chiese al ragazzo

"No!" rispose quello lasciando di stucco l’Ariete d’Oro "È rosa ed ha pizzi e merletti!" protestò con vigore.

"Vai via! Stupido! Non capisci niente della mia grandezza! Sparisci o ti prendo a Starlight Extinction!" minacciò con foga Mu

Una bambina accorse "Signore signore! Mi può fare un bel vestitino come quello che ha appena fatto all’altro bambino che è venuto poco fa?"

"Certo piccolina!" in un batter d’occhio a colpi di ago e filo, lo fece un vestito stupendo e lo consegnò alla bambina.

"Oh che bello! Grazie signore!" ringraziando con entusiasmo se ne andò via.

"Ehi! Devi pagarmelo! Brutta nanerottola, vieni qui!" sbraitò Mu, ma ormai la ragazzina era lontana "Dho!"

"Mi scusi, mi pare di aver capito una cosa" disse un ragazzo che era lì vicino con un sorrisetto "lei sa fare solo abiti femminili"

"Cosa?! Non è vero, siete voi che non sapete apprezzare la mia arte!"

Allora, il ragazzo lo fissò e disse "Non sarà mica un eunuco"

"Ma come ti permetti moccioso!" e lo afferrò per la gola "Brutto bagarospo, io ti strozzo!"

"Ehi Mu, calmati!" provvidenziale fu l’intervento di Aldebaran che con una delle sue manate fece perdere la presa dell’Ariete d’Oro sul ragazzino che corse via.

"Oh! Alduccio! Come stai vecchio mio?"

"Io si, ma tu Mu ti senti bene?" chiese l’altro Gold Saint con aria preoccupata in risposta alle strane movenze del compagno.

"Mai stato meglio, Aldebaran! Ahahahaha!" rispose ridacchiando con entusiasmo "E tu? Sempre a provarci con la ragazzina dei fiori, eh?" chiese sgomitando complice con un lungo sorrisetto.

"Mu, non dire baggianate, lo sai che noi Gold Saint dobbiamo attenerci alle regole"

"Suvvia, Alduccio ! Lo sai che a me puoi dire tutto e poi, le regole. Regole! La cosa più stupida inventata dall’uomo!" fece con convinzione il custode della prima casa.

"Ok, ma adesso torniamo da Atena al santuario, fai il bravo va bene?" disse il custode della seconda casa caricandosi l’amico sulle spalle.

"Noooo! Perché mi fermate! Aaaargh!" fece Mu cercando di divincolarsi.

"Mu smettila, lo sai che io non sono Legolas e non siamo al Fosso di Helm" replicò Aldebaran.

"Eh vabbè, mi sembrava giusto citare una grande opera cinematografica vista la situazione"

"Va bene però ora smettila" cercò di convincerlo Al ma niente, per tutto il tragitto Mu non fece altro che dimenarsi e scalciare.


Arrivati alla prima casa e dopo che lo ebbe steso sul letto, Aldebaran ,su consiglio di Atena, donò a Mu un bicchiere d’acqua con un sonnifero.

"Cos’è? Vodka?" chiese entusiasta Mu, cercando conferme.

"Ehm, certo, è Vodka Mu" mentì spudoratamente il Toro Dorato.

"Fantastico!" l’altro Gold Saint lo prese e glielo tolse dalle mani buttandolo giù in un sol sorso "Era ottimo! Veramente…" e crollò in sonni profondi.

Alla vista dell’amico, Aldebaran scosse la testa dicendo "Lo vedi Mu che succede quando non viene a fare colazione a casa mia? Ascoltami ogni tanto"


Così, nacque ad Atene, la leggenda de "Il miglior Sarto-Cavaliere della Grecia".