Capitolo II : In tre si è (mala)compagnia.

Radamantis, nella sua rocca, andava avanti e in dietro per le sue stanza, calpestando la soffice moquette in pelle umana (N.d.E. Regalo del Ultrapresidentegallatico I Presume XD), cercando di ordinare i suoi pensieri e di trovare un modo per aiutare il suo sire Hades. La guerra era ormai alle porte, è un dio in crisi depressiva non era certo di aiuto. – Se continuo ad andare avanti e indietro non riuscirò ad ottener altro che le suole della surplice consumate – Disse fra se e se lo specter – La cosa migliore è uscire, prendere un po’ di aria fresca (N.d.E. All’inferno?) e rilassarmi. Di sicuro qualcosa mi verrà in mente.-

Inizio a vagare per le stanze del palazzo adibito agli specter (N.d.E. non penso che quei poverini vivevano sempre affianco ai dannati) raggiungendo la sala comune, dove Silente stava assegnando i punti alle varie case. C’era una disputa nel lato dei Grifondoro: sembrava che i punteggi non andavano e se la stavano prendendo, come al solito, con i Serpeverde e con il loro nuovo capocas,: Silvytherin, che già stava iniziando a urlare ai brogli.

- Mi sa di aver sbagliato stanza…- Penso Rada, con gli occhi increduli, chiudendo lentamente la porta per non farsi scoprire.

La sala degli specter era affianco, e lì c’erano Minosse del Grifone che stava leggendo un libro e Eaco di Garuda, che stava mangiando un panino con la mortadella, mentre in una piccola tv in bianco e nero stava mandando "Un posto al sole".

*Mmm….. Meglio non dire niente a questi due. Meno persone sanno questo problema, meglio è.* - Salve ragazzi…-

- COSA STAI DICENDO!? – Urlo subito Eaco lasciando stare la tv – Hades ha una cotta per una ragazza e ora sta nel suo palazzo a piangere disperato?! –

Rada rimase di sasso, mentre una strana goccia comparì sulla sua testa.

- Rada, lo sanno tutti che non sai dire bugie… - disse con voce scocciata Mino posando il libro – Comunque lasciamo stare questa storia. Sono affari divini e privati di Hades. Noi siamo solo suoi soldati, e non mi sembra giusto immischiarci. -

- Si, ma…. – disse contrariato lo specter – non possiamo neanche stare con le mani in mano mentre il nostro sire si dispera, è contro ogni interesse di un buon soldato.

Poi, magari – continuò con una faccia maliziosa il comandante - facendo un bel gesto per lui, potrebbe anche aumentarci lo stipendio.-

Minasse si alzò in piedi, si rivestì della sua corazza e con voce grave disse – Noi siamo specter di Hades, no di Athena, Poseidone o chi altro! Il nostro compito è servire il nostro dio in ogni aspetto del suo essere, e se lui ha bisogno di una compagna, allora, fratelli, di una compagna lo investiremo! –

*…Volubile…* pensarono contemporaneamente i restanti Giudici Infernali, mentre una cornacchia passava sopra le loro teste gracchiando.

- Allora! – Disse Eaco spegnendo la tv e indossando anche lui la surplice – Che si fa? –

- Per prima cosa ogni buon cacciatore, sia di animali che di donne, deve conoscere la sua preda…- disse Minosse basandosi sulla sua millenaria (e mitologica) esperienza– E’, guarda caso, sò benissimo da dove prendere queste informazioni… -

- Da chi? - chiesero Rada e Eaco…

Il Tribunale Infernale è il luogo dove ogni anima dannata, dopo aver guadato l’Acheronte, viene giudicato da Minosse, sovrano dell'Alto Inferno, ma dato che la guerra sacra contro Athena incombeva e gli impegni militari occupavano ogni istante del tempo libero del giudice (N.d.Lettori E' come mai prima stava a leggere come se niente fosse?), al suo posto si era seduto un suo fedelissimo specter, Lune, un ragazzo molto in gamba, ligio al dovere... forse anche troppo ligio... ora stava nella seconda prigione a "giudicare" le anime.

- DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO!DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATODANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! DANNATO! Fammici pensare.... DANNATO! Tu!, come ti chiami? -

- Teru Mikami – disse un'anima dai lunghi capelli neri e dagli occhi rossi.

- Leggo che hai aiutato un pazzo ad uccidere dei criminali tramite un quaderno maledetto per creare un nuovo mondo.... per quanto encomiabile lascia fare questo lavoro a noi specter ed al sommo Hades, non ad un sedicente Dio della Morte che ha un cognome da checca riflessa in uno specchio, quindi.... DANNATO!

- ELIMINATO! - urlò all'unisono Mikami ridendo come un pazzo, o un idiota, o forse entrambe le cose, prima di essere scagliato dalla frusta di Lune nel peggiore dei Gironi possibili... lo studio di "Uomini e Donne", con ospite speciale Gigi d'Alessio. - NOOOOOOOOOOOOOOOO!!! -

- Brrrr.... poverino, ha fatto proprio un brutta fine... - disse Radamantis, che insieme agli altri due giudici era entrato proprio durante la sentenza del magistrato (N.d.E. strani i casi della vita).

- Ehilà, Lune, siamo venuti a chiederti un piacere... dove sono i dossier delle giovani e belle ragazze bionde siciliane? - - Nella sezione 15 A del primo piano, tra i mafiosi e i comici di Zelig - disse senza smettere di mandare gente nel dolore eterno.

La documentazione del Grande Tribunale Infernale era encomiabile: tonnellate e tonnellate di dossier, carte, foto compromettenti e intercettazioni dei peggiori ladri, assassini, stupratori, guerrafondai, ipocriti, venduti, spacciatori, usurai, e sceneggiatori di episodi dei "Cesaroni". I tre Giudici avanzavano nel silenzio più assoluto, interrotti solo dal battito dei loro cuori, fino a che....

-MI CHIAMO VIRGOLA! SONO UN GATTINO!... -

- Ehm, è mio...- disse imbarazzato Eaco chiudendo il telefonino, tranciato dagli sguardi dei suoi due compari d'armi, che mai avrebberò ammesso che avevano entrambi la suoneria della Topolona. Continuarono a camminare fino quando non arrivarono davanti alla famigerata sezione 15 A, dove trovarono... un solo fascicolo (N.d.E. All'epoca non c'era ancora stata la dominazione normanna, e le tinte non esistevano ancora, quindi di bionde c'era rarità xD). Aprirono il fascicolo, con la matematica certezza che fosse lei la femmina che aveva fatto infiammare d'amore il loro signore, e scoprirono che era stata segnalata per aver detto una piccola bugia su un dolcetto mangiato prima di cena quando era un bambina (Minosse ringraziò mentalmente la pignoleria di Lune). Ora sapevano come si chiamava, Persefone, come era di aspetto (- alla faccia del Bicarbonato di Sodio! - esclamo sbavando Eaco appena vide l'immagine della giovane), sapevano dove abitava e sepperò anche di chi era figlia...

- Ragazzi... ditemi che è uno scherzo... - disse Eaco impallidendo come un camaleonte di fronte al marmo di Carrara - Purtroppo no, amico mio.... - affermò Minosse spaventato, mentre Radamante prendeva a testate una colonna - .... è proprio la figlia di Demetra, la dea delle Messi e Miss Madre Iper-Protettiva da quando fu fondata quella competizione. -