Regno Sottomarino.

DRIN!!DRIN!!!DRIN!!!

«Pronto! Sono Kanon il Dragone del Mare, chi parla? Lucio?! Ah si, aspetta, mi ricordo! Tu eri...la mummia! Sei stato il mio assistente durante il periodo in cui ho lavorato per Atena! Come te la passi con il mio fratellino? Ah, ah....un mese in terapia intensiva...ah...ah...ti ha fatto precipitare dallo Star Hill? però gran bel volo! E per cosa? He?...gli avevi messo il sale a posto dello zucchero nel caffè? Sempre il solito il mio fratellino! Comunque prima o poi il CD dei Sepoltura te lo restituisco...ah, non e tuo? Quindi posso tenerlo?... É di Saga e quindi posso anche bruciarlo? Fantastico ! Quindi a cosa devo la tua telefonata? .......si , certo, Costantino lo vedo ancora....no, il suo numerò però non c’è l’ho. Dopo che ha visto " The Ring" ha staccato il telefono, però sta sera ci becchiamo al bar. Cosa vuoi da lui? Ha...ha...si....humm.....però...siete in sciopero?.....quindi Epicuro per mettere fuori gioco Saga...ah...ah ....figo! La prossima volta che cercherò di fregare una divinità ricordami di chiedergli una consulenza!... Certo, ve lo mando sicuramente, ma mi raccomando tienimi informato sui fatti. Non è che potresti salutarmi Leda e dirgli che la penso ancora?»

«Chi é questa Leda, Kanon? E con chi stai parlando al telefono? Lo sai che non puoi usare il telefono aziendale per questioni private! Se ti becco un’altra volta lo faccio presente a Poseidone e poi son cacchi tuoi!»

«Tetis guarda che sto parlando con un cliente per organizzare un addio al celibato "dannata sirena rompi balle"!....Scusa Lucio, ma devo andare! Ci sentiamo, ciao!!! »

 

L’apprendista esorcista!

«E ora le previsioni del giorno: tempo soleggiato su tutta la Grecia, con basso tasso d’umidità e mari debolmente mossi. Le massime toccheranno i 28 gradi, mentre le minime i 22. Dal meteo è tutto, buona giornata!»

CLIK!

Saga spense il televisore e iniziò a frugare tra gli acquisti appena effettuati da Golden Bottom Ne tirò fuori un costume blu con un drago d’argento. Più veloce di un fulmine lo indossò e, dopo essersi ben spalmato di crema solare protezione 12, si spaparanzò su uno sdraio sul terrazzino della terza casa.

«Oggi, tintarella! E chi prova a disturbarmi lo smonto! Solo Leda ha il permesso di farlo!»

...Dieci minuti di silenzio...

«Buahhh! Ma a chi voglio darla a bere!Leda ha occhi solo per qull’impiastro di mio fratello! Da quando lo ha incontrato non fa altro che chiedermi di lui; di me non le importa più niente. Se penso a tutti i bei momenti passati insieme e ai regali che le ho fatto quando ero ancora il Grande Sacerdote, mi viene da piangere! Ma da poco ho letto, su una rivista di gossip, che quest’anno va di moda l’uomo abbronzato e sono sicuro che appena riuscirò a sfoggiare una tintarella perfetta, sul mio corpo scolpito, lei tornerà da me!».

Il caldo astro, donatore di luce e vita, avvolgeva, con il suo caldo abbraccio, il corpo del Gold Saint dei Gemelli. Una gocciolina scese dal torace fino all’ombelico, seguendo la linea dei suoi addominali da urlo (i maschietti mi scusino per lo stacchetto Harmony!). Caldo...molto caldo...troppo caldo! Dopo una quindicina di minuti Saga stava già boccheggiando e la gocciolina maliziosa si era trasformata in un lago di sudore.

«É meglio che vada a bere qualcosa»

Saga si diresse verso la cucina, ma la sua attenzione fu attirata dai rumori provenienti dal corridoio che permetteva il passaggio attraverso la sua casa. Aprì la porta e rimase di stucco vedendolo gremito di gente, mentre, al di sopra di un palco, allestito in pompa magna, un tizio assegnava dei premi.

«Bene, dopo aver assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, passerei alla consegna del premio più ambito: il Premio Nobel per la Pace! Accogliamo con un caloroso applauso Saga di Gemini!»

CLAP!CLAP!CLAP!

Applausi risuonarono ovunque mentre la luce di un riflettore venne puntata sul nostro incredulo cavaliere, che, magicamente, si era trovato vestito in smoking.

Il presentatore proseguì: « Con questo premio l’umanità ti vuole dimostrare la sua riconoscenza per aver eliminato le divinità Olimpiche, liberandoci dal loro giogo tirannico. Grazie per aver fatto cessare le sanguinose guerre tra dei, che tante vittime innocenti hanno provocato!» fragorosi applausi da parte del pubblico « Entri la valletta con il riconoscimento»

Leda salì sul palco con la targhetta dorata.

«Grazie, sono veramente commosso!» disse il saint asciugandosi le lacrime.

«Sono orgogliosa di te Saga!» le sussurrò Leda mentre dolcemente lo abbracciava.

Poi le luci si spensero e il cavaliere sentì un dolore lancinante al collo:

«Leda, che fai!!!» Saga spinse lontano da se la donna, portandosi istintivamente la mano in direzione del dolore. Il sangue aveva iniziato a sgorgare copioso da due fori e, colando lungo il collo, andò a tingere la camicia di un rosso cupo. Due occhi gialli lo scrutavano famelici nella penombra, mentre due canini aguzzi risplendevano nel ghigno purpureo della donna che tanto amava. Il cavaliere indietreggiò.

«Sangue! Voglio sangue! Il TUO!!!» urlò Leda, prima di scagliarsi nuovamente verso il collo della sua preda, ma Saga riuscì facilmente a schivarla, facendola finire giù dal palco. E fu in quel momento che si accorse di essere circondato da cadaveri in decomposizione che strisciavano con tremendi rantoli verso di lui. Ringraziò mentalmente di essere sul palco e non in mezzo a loro; perché, se così non fosse stato, sarebbe diventato un lauto pasto.

«E che ca@@o! Hanno assunto Ades in persona! Sta volta hanno veramente esagerato!»

Il cosmo dorato si diffuse impetuoso per tutto l’ambiente richiamando, in questo modo, l’armatura di Gemini.

CLANG! CLANG! CLANG! Le sacre vestigia ricoprirono il loro legittimo proprietario e la luce emanata da esse fece dissolvere tutte le oscure presenze. Tutte tranne una: il conduttore, che impugnando una croce d’argento, gli saltò addosso dicendo:

«Esci da questo corpo satana!»

Il cavaliere cercò di contrattaccare, ma l’armatura iniziò a farsi pesante e a stringere in modo insopportabile le sue membra:

«Mi manca l’aria!»

«Muori maledetto demonio!»

«Sto soffocando Aiutoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!»

Saga si risvegliò, ansimante, seduto a cavallo dello sdraio. Stordito riaprì lentamente gli occhi...

...e si ritrovò davanti un tizio, vestito alla matrix, che lo osservava attentamente:

«Humm! Strano, nemmeno un lamento ed un urlo! Normalmente nei film, durante gli esorcismi, i posseduti si dimenano un casino e gridano imprecazioni con schiuma alla bocca!»

Saga, ancora rintronato per l’insolazione, guardò a sua volta lo strano individuo:

«HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!Il presentatore dei Premi Nobel!!!!!!»

«Allora sei solo a scatto ritardato! Ma sta di fatto che il mio incantesimo non ha fatto effetto: dovrò rileggermi più attentamente la saga di Herry Potter. Ok , passiamo alle maniere forti allora!»

SPLASH!

Una secchiata d’acqua gelida investì in pieno il povero Saga, che, ripresosi, si infuriò come una bestia:

«CHI DIAVOLO SEI E CHE CAVOLO VUOI DA ME? ORA TI SMONTO PEZZO PER PEZZO!!!»

«Per la precisione il diavolo sei tu. Io sono Costantino l’apprendista esorcista! Tuo fratello mi aveva detto che era una caso di possessione piuttosto grave, ma non temere! Con me sei in una botte di ferro!» disse in tutta calma il migliore amico di Kanon «Visto che nemmeno l’acqua benedetta ha funzionato non ho altra scelta che usare lo specchio!»

Costantino alzò uno specchio barocco a figura intera e fischiettando si diresse in direzione del gemellino.

«Ma che ca@@o fai?» Esclamò Saga, che nel frattempo si era intrappato nella sedia a sdraio per cercare di evitarlo e, non rimanendogli altra alternativa, decise di attaccare:

«ANOTHER DIME..»

CRASH!

Troppo tardi (maledetto vizio di urlare i colpi prima di effettuarli!) Lo pseudo esorcista gli scassò lo specchio sulla testa.

«Che bello, ci sono tante stelline e anche Tom e Jerry!» queste furono le ultime parole di Saga prima di svenire definitivamente.

«Mi sa che non era questo il modo di imprigionare l’entità maligna nello specchio» constatò Costantino, contemplando il sorriso ebete stampato sul viso della sua vittima.

Infermeria

Saga si risvegliò su una barella nell’infermeria del Santuario.

«Hoi, Hoi, dove sono finito? Mi fa male una cifra la testa!»

«Sei in infermeria zuccherino! Ma era meglio se rimanevi senza sensi, perché ora ti devo operare!»

Brunilde, l’infermiera/ dottoressa/ chirurgo (una sorta di valchiria appassionata di body building) si apprestò a disinfettare un coltello da macellaio sulla fiamma di un fornello da campo.

«Che voi fare con quello!!!» si agitò nervosamente il saint.

«Mi sembra ovvio! Ti devo rimuovere i pezzi dello specchio dalla testa!»

«Senza anestesia?!»

«AH! Vogliamo pure l’anestesia! Siamo delicatini! Ok come vuoi!»

Brunilde prese una bottiglia di barbera da una mensola e, senza tanti complimenti, la fece ingurgitare la cavaliere dei Gemelli.

«Bevi, bevi, che ti fa bene!mio nonno lo diceva sempre: il vino fa buon sangue!»

Il gemellino, arrivato a metà bottiglia era già sverso:

«Le principesse sirene!!» e iniziò a cantare la sigla di apertura "Io sono Lucia e sono una sirena..." ecc...( vi risparmio il resto e i ragli del saint perchè Saga non è esattamente un tenore!)

«Bha! Non ci sono più i cavalieri di una volta: forti, rudi, maschi! Per farne sbronzare uno non bastava una damigiana di grappa! Questi qui sembrano dei damerini con la puzza sotto il naso, altro che anestesia, ai miei tempi buoni con un cavaliere d’oro, mentre lo operavi, ci potevi giocare pure a carte. Ora invece strillano peggio delle donne quando vedono un topo! Sarà meglio darci una mossa che si fa tardi!»

E detto ciò completò l’anestesia con un paio di malrovesci dall’effetto assicurato.

Quattro ore più tardi.

Il povero Saint della costellazione di Gemini era da poco uscito dall’infermeria e, barcollando, raggiunse la sua dimora.

La testa gli girava, un po’ per l’operazione e un po’ per la ciucca e decise quindi di coricarsi. Mai come in quel momento avrebbe voluto avere in casa Lucio: il suo servo avrebbe sicuramente saputo cosa fare per fargli passare il senso di nausea, in quanto di cure mediche ormai era diventato esperto.

Poi gli venne in mente che Kanon, durante una loro crociera nell’Egeo, aveva vomitato senza sosta per tutto il tragitto in battello e che, per farlo smettere, una signora gli aveva dato del biochetasi. Si recò quindi in cucina per vedere, se per caso,ne aveva qualche bustina. Aprì quindi le antine dell’armadietto dei medicinali, ma venne investito da una cascata di spicchi d’aglio:

«Aglio?! O no, io sono allergico all’aglio!» in una frazione di secondo il cavaliere si ricoprì di bolle.

«HA!HA!Ti ho scoperto!Non sei un demonio sei un Vampiro!!» Costantino, questa volta travestito da Van Helsing, era in piedi sul tavolo della cucina con un paletto di frassino, nella mano destra, e un rosario con croce d’oro, nella sinistra.

«Ancora tu? Ma mi vuoi morto?»

«No! Figurati! Non potrei mai fare del male all’adorato fratello del mio amico Kanon! Sono solo qui per disintossicarti dal male che ha preso possesso del tuo corpo!»

«Guarda che sei in ritardo...ci ha già pensata Atena!»

«Seee! Dicono tutti così! Mai uno che ammette di essere un vampiro!»

«Ma come te lo devo far capire che mi devi lasciare in pace!ARGH!»

ZAC! Crash!

Costantino si era lanciato con il paletto acuminato su Saga, che fortunatamente era riuscito a spostarsi (ma il barattolo dei biscotti no...). al gemellino non rimase altra scelta che darsela a gambe giù dalle scalinate del Grande Tempio con Costantino, l’acchiappa vampiri, alle calcagna:

«Non mi sfuggirai! Ho visto tutti gli episodi di Baffi! » (N.B: Non è scritto sbagliato, e solo che ha visto gli episodi taroccati!)

«Ma che ti fumi, mannaggia! Kanon ti odioooo!!!»

I due raggiunsero l’arena dei combattimenti dove, nel frattempo, si era radunata un po’ di gente incuriosita dal nuovo venuto e dagli schiamazzi. Fra di loro c’erano Lucio, Seiya, Shiryu, Ikki e Shun con una telecamera.

Lucio: «Shun, stai riprendendo tutto vero?»

Shun: «Certamente, dai che lo mandiamo a Paperissima!»

Lucio: «Veramente era per Kanon, ma va bene anche Paperissima! Basta farne due copie»

Nel frattempo Costantino aveva nuovamente cambiato d’abito e ora sfoggiava un completo da Caw Boy:

«Ma come fai a cambiare vestito cosi velocemente,non me ne sono nemmeno accorto!» Chiese Saga impressionato.

«Nel tempo libero lavoro come prestigiatore illusionista al circo! Ma ora rassegnati Conte Dracula! perché sei mio!» Detto ciò, iniziò a roteare il rosario sopra la sua testa a mo di lazzo e, con una mossa da manuale, acchiappò il cavaliere per il collo come se fosse un vitello.

«ADESSO MI SONO VERAMENTE ROTTO!!» Sbraitò Saga con voce sepolcrale e si liberò del lazzo di perline « ANOTHER DIMENSION!»

Costantino, insieme ad un cane che passava di li per caso, fini nell’altra dimensione. ( Si, questa volta Saga si è fatto furbo, il nome l’ha detto dopo aver lanciato il colpo!)

Shiryu: «O dei! E adesso che facciamo?»

Lucio: «Nessuna paura! Quel colpo è pacco come quello di Death Masck! Tutti almeno una volta ci siamo finiti dentro e ne siamo usciti!»

Seyia, Shun e Hyoga (che era arrivato in quel momento) confermarono: «Si, vaghi un po’ qua e un po’ la e poi ti ritrovi a qualche metro di distanza da Saga.»

Ikki: «Si, inutile come il Golden Triangle di suo fratello, ma almeno li avevo ritrovato le chiavi della macchina che avevo perso! In pratica il Triangolo d’Oro di Kanon é il paradiso di ogni antiquario!»

Infatti, dopo pochi istanti nell’arena si aprì un portale simile ad uno Stargate e ne uscì Costantino vestito da Obi One Kenobi.

Lucio: «Visto, che vi avevo detto? Pure il cane che aveva spedito per sbaglio ne è uscito senza problemi!»

Il cane con disinvoltura e aria di sfida andò a fare pipì sul piede del cavaliere sbigottito:

«Non è possibile! Ma tu chi sei in realtà!»

E Costantino «Sono un paladino che veste alla Jedi e sono venuto a punirti in nome della Forza! Ora so come sconfiggerti alieno! Userò la criptonite! » e tirò fuori dallo Stargate un enorme pietra.

«Ma quella non è criptonite è...un asteroide!!!»

Saga tentò la fuga, ma una sinistra ombra iniziò a calare su di lui diventando sempre più grande, sempre più grande...SQUETCH!!

«Che bello, ci sono tante stelline! Mamma ti voglio tanto bene!» queste furono le ultime parole di Saga prima di svenire definitivamente; di nuovo.

Infermeria

«Ancora qui? Accidenti a voi giovani e alle vostre pratiche sadomaso! Sa, bevi, che così facciamo in fretta!» Brunilde rimpinzò Saga con una bottiglia di malvasia (Saga non ti lamentare che è buono, bevi e campa giù che siamo alla fine!).

«Le Mew, Mew! Anch’io voglio le orecchie da gatto come Strawberry!» (Il Saint dei Gemelli era cotto).

Brunilde completò nuovamente l’opera con due sganassoni.

Diverse ore dopo...

Saga stava uscendo dall’infermeria con le stampelle quando venne fermato da Lucio ed Epicuro.

Lucio: «Ciao mummia! Com’è essere ricoperto di bende dalla testa ai piedi! Bello no?»

«Allora c’eravate voi dietro a tutto questo, non Kanon!» sputacchiò il gemellino (nell’incontro ravvicinato con l’asteroide aveva perso alcuni denti...)

«Kanon è stato così gentile da fornirci la materia prima! Tipino interessante Costantino, non trovi?» Rispose con aria innocente Epicuro: «Inoltre ti è molto affezionato! Pensa che è venuto di persona per vedere come stavi!»

Costantino, saltò fuori da dietro Epicuro vestito da caccia al cinghiale e con un fucile in mano: «Lupo Mannaro, con te mi ci faccio la pelliccia!»

Saga, ormai alla frutta, iniziò a sgranare il rosario e a ad affidarsi a tutti santi in paradiso, visto che Atena se ne fregava allegramente e ci godeva pure.( Aho! Ha cercato o no di farla fuori per ben due volte?).

CLACK! CLACK! PAM!

«Rischio! Qualche centimetro più in su e Kanon si sarebbe ritrovato una sorella!» osservò compiaciuto Lucio.

La pallottola d’argento era passata pericolosamente tra le gambe del cavaliere.

«Vi prego, pietà, pietà! Farò tutto quello che vorrete, ma tenete lontano da me quello psicopatico! »

«Direi che può bastare. Costantino hai fatto un magnifico lavoro, il tuo paziente è ora purificato da ogni presenza maligna! Comunque per sicurezza terremo il tuo biglietto da visita! Grazie di tutto! Sei stato veramente una figura preziosa!» Epicuro congedò con un bella sviolinata l’aspirante esorcista e allungò contratto e penna a Saga che firmò il tutto alla svelta..

«Figurati! É sempre un piacere combattere le forze del male! Ma se non vi dispiace non mi tratterei oltre. Il mondo ha bisogno di me! Verso l’occulto ed oltre!»

PUF! E fu così che l’amico fumato di Kanon sparì con un magico colpo di bacchetta!

 

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Scusate se l’ho tirata un po’ lunga con Saga, ma è il mio preferito!!!!!! Si, strano modo di dimostrare affetto: più mi piace un personaggio e più ci trovo gusto a metterlo alle strette (si, effettivamente ci è quasi rimasto secco!). Psicologia inversa? Chi lo sa, nemmeno io ho ancora capito come funzione il mio cervello contorto! ;-)

Purtroppo Kanon era troppo impegnato per intervenire di persona, orami è diventato una delle punte di diamante della Poseidon Entertainment Company e gestisce i rapporti con i clienti. Comunque vi saluta!