Epilogo

Una settimana era passata dalla battaglia sull’Isola della Regina Nera, ora ritornata alla sua passata natura di Isola Vulcanica.

Zadra era ora in piedi ed i diversi feriti erano quasi tutti capaci di muoversi.

Molti di loro si erano allontanati dopo il ritorno e la degenza per alcuni giorni nei templi inferiori dello Zodiaco, dove Odeon si occupava di curarli; ma alcuni, fra cui i tre Runouni stessi, erano ancora fra loro, impegnati ad allenarsi con i nemici di pochi giorni prima.

Ad una settimana precisa dalla battaglia, però, vi fu un giorno in cui nessuno si allenò ad Atene, un giorno di festa, in cui tutti i cavalieri d’oro, d’argento, i Mariners, i Runouni, il Re di Asgard con Bifrost e l’ultima baccante e l’amazzone sopravvissuta, erano tutti riuniti nelle stanze della somma Sacerdotessa Shaina, intorno al suo altare, dove uno scrigno d’argento era posizionato, in bella mostra, ma non era quello dell’Ofiuco, bensì uno che ancora, in quell’era, non aveva padrone.

"Si faccia avanti il candidato cavaliere", esclamò Shaina, con le parole che erano proprie della tradizionale cerimonia.
Zoppicando e con diverse fasciature sul corpo, un giovane uomo biondo si fece avanti.

"Presentati a me, Sommo Oracolo di Atena ed alla dea stessa, guerriero", invitò la Sacerdotessa.

"Jacov, dal villaggio di Kobotek, nella lontana Siberia Orientale, allievo di Cooler della Capra", esclamò il giovane amico di Hyoga, inginocchiandosi dinanzi all’Oracolo della Giustizia.

"Ora amplia il tuo cosmo, cosicché le vestigia che ti sono state destinate ti riconoscano e si uniscano a te volontariamente", ordinò poi Shaina.

Il gelido cosmo candido del giovane cavaliere si ampliò, quasi esplose nella fresca brezza di fine stagione, quando lo scrigno brillò, quasi per rispondere al richiamo del suo nuovo padrone.

La copertura d’argento si aprì e le rosse vestigia d’argento si mostrarono, la forma era inconfondibile per quell’armatura, che Hyoga, amico di Jacov, aveva visto una volta in possesso di un suo nemico.

L’armatura si sganciò per riporsi subito dopo sul corpo del cavaliere prescelto a sua custodia, "Come il Cigno tuo amico e modello rappresenta la Croce che si erge nel Cielo Boreale, così ora tu, Jacov di South Cross, rappresenti quella Australe, con le vestigia della Croce del Sud", si congratulò Shaina, mentre calde lacrime scendevano sia sulle guance del nuovo Silver Saint, sia su quelle di Camus.

Un nuovo cavaliere era nato, ma già la sua prima battaglia si avvicinava, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, una battaglia che sarebbe scaturita, probabilmente nell’ultima guerra, quella decisiva per segnare, o meno, la fine dell’umanità.