La Guerra Sacra Leggendaria

Prologo

Un ragazzo percorre una spiaggia della riviera tirrenica. E' alto moro, capelli ricci e lunghi, ha una muscolatura robusta, due occhi grandi ed azzurri come il cielo durante le giornate di sole. Cammina pensieroso e sulle spalle porta uno scrigno dorato. E' un Saint, guerriero sacro devoto ad Atena, Dea della Guerra. Dea Giusta, che ama l'umanità più di se stessa.

Il ragazzo è ben conscio di sapere che si trova in un territorio off limits perchè tra il regno Etrusco, in cui si trova, e le Polis Greche non scorre buon sangue; egli è di Sparta, una delle Polis Greche.

E’ stato mandato in quelle parti dal Gran Sacerdote di Atene per investigare su un possibile risveglio di un mostro marino. Camminando lungo la spiaggia trova resti di ossa umane, lasciate sbiancare al sole e non solo; una testa umana, con la pelle ancora intatta ma il cranio spaccato e svuotato è appena visibile tra la sabbia grigia ed accaldata dal sole. Ad un certo punto, egli sentì un flebile cosmo in mare, ed intuendo il pericolo appoggia lo scrigno sulla sabbia ed invoca l’armatura che si rivela prima un totem con le fattezze dell’Ofiuco e si scompose andando a investire il ragazzo: prima gli schinieri, le ginocchiere, il cinturino, il torace, i bracciali, i coprispalla, l’elmo ed infine lo scettro si pose in una sua mano. Ecco il Gold Saint dell' Ofiuco, pronto all’azione:

– Creatura degli abissi marini. Rivelati!- Nessun segno di vita, anche se sente ancora quel cosmo ostile.– Come vuoi. Ti farò uscire io. ATTACCO COSMICO!!!- Miriadi di sfere di luce, colpiscono il mare e dopo un attimo la creatura si fece vedere.

E’ una Sirena. Un'orrenda creatura, pensò il Saint. E’ una donna con la pelle ricoperta di squame e possiede piccole ali. Non è capace di volare ma può fare grandi salti. Con la sua bocca, in cui esce una dolce melodia, è in grado di infatuare i marinai e poi aggredirli per cibarsene. La creatura esce dall’acqua, parandosi davanti al saint. Vedendolo ed affamata si mise a cantare. Sentendo il suono il Saint disse: – umpf! La tua musica non funziona con me. Sono un Saint, ed il mio nome è Asclepio, e per tua sfortuna sono qua per eliminare te, ultima delle Sirene!

La Sirena, accorgendo che la musica non funziona su di lui, rispose furiosa – Haijjah! Misssero mortale..cosa vuuoii da mmmee!? Non sssenti, la miia musssicaa? NEBBIA DEGLI ABISSI!!!-

Dalle fauci del mostro esce un denso fumo che coprì pian piano tutta l'area circostante nascondendo alla vista la bestia, e quest'ultima si avvicinò cauta pronta ad azzannare lo Spartano. Ma ella, appena vicina si scontra contro qualcosa: è il pugno dell'eroe; Asclepio gli ha appena sfondato tutti i denti con un pugno.

– Non sono un normale mortale. Apollo, Dio della Musica e della Medicina, è mio padre! Ma ora come farai a mangiarmi, se non hai più i denti? Comunque, non ti preoccupare, con questo Scettro, Dono del Dio, non soffrirai più! SCETTRO DELLA LUCE ETERNA!!!

Il Gold Saint, con lo scettro, concentra il suo cosmo dorato, e lancia un potente fascio d'energia luminosa che travolge la povera creatura. Dopo qualche istante, della Sirena, non esiste più neppure una traccia. A battaglia finita, lo Spartano sospirò – Sirena, hai finito di bere il sangue degli Uomini! Comunque, ora che ho finito qua, devo tornare al Grande Tempio. Atena sta riunendo tutti i Tredici Gold Saint e sicuramente ci sarà qualcosa di grosso!- Detto questo, il gold Saint se ne andò velocemente dall’Antica Toscana, direzione Grecia; concentrando il cosmo volò via alla velocità della luce.

Intanto, al Santuario, fervono i preparativi della Riunione Dorata. Il Sacerdote, un uomo sulla sessantina, con una tunica bianca sacerdotale ed una maschera, chiede ad un suo paggio: - Paggio! I Gold Saint, sono arrivati?-

Il Paggio, inchinatosi in segno di rispetto e riverenza, rispose - Non ancora mio signore! ma so che da un momento all'altro arriveranno, si muovono alla velocità della luce, e sanno che un evento importante come questo, non possono mancare.-

Sospirando, l'Anziano lo congeda - La ringrazio ora può andare. La Dea, mi aspetta nelle sue stanze!-

Il paggio, esce dalla sala del trono, che è un tempio greco, dedicato alla Dea Atena, la statua si trova dietro l'altare del Sacerdote, e in mezzo alla stanza si trova un trono d'oro. Il Grande Sacerdote, si avvia verso le stanze della Dea, e arrivato in una delle stanze, chiede il permesso di entrare. Quando sente un leggero cosmo di via libera entra nella Camera. La Camera della Dea che non è altro che la sala del Trono, dove si erge uno scrigno di fattura Divina, e di fianco due statue; di una civetta, e di un ulivo. Al centro della stanza c'è una fanciulla, bella e leggiadra, i suoi capelli castano chiaro e lunghi sono mossi da un leggero vento che entra dalle finestrelle del tempio. La pelle della fanciulla è rosata ed il suo viso risplende di bontà con le sue guance rosee e gli occhi celesti. Possiede una lunga veste bianca con cinta una cordicella d'oro; non possiede sandali e nè un tipo di calzatura, perchè ella vuole simboleggiare la sobrietà e la semplicità delle sue genti. Appena Il Grande Sacerdote guardandola sentì un cosmo dolce ed accogliente, sorrise, e s'ichina in segno di rispetto.

- Io, Erittonio, Grande Sacerdote di Atena, chiede udienza alla Dea.- Sorrisendo Atena lo guarda dolcemente - Erittonio! Caro alzati, e dimmi pure.- Rialzandosi, l'uomo disse: - Atena, i tredici Gold, non sono ancora arrivati, ma vorrei chiederle, come mai tutta questa urgenza? Poseidone è stato sconfitto e confinato al Polo, Ares è stato scacciato negli Inferi. Qual'è l'urgenza? Forse mio prozio Hades, vuole muoverle guerra?-

Vedendo il viso preoccupato del figlio adottivo, Atena lo guarda negli occhi e disse, con voce gentile. - Figlio mio, non ancora, Hades, non vuole accossentire alle ire di mio Fratello, ma una minaccia ancora più grave si staglia all'orrizzonte. Conosci tutti i nostri parenti vero? e tutte le altre divinità, che hanno ottenuto il Cosmo Ultimo? accossentendo alle domande, ribatte - Madre sì, conosco i parenti, ma ignoro completamente le altre divinità, a parte Odino di Asgard.- Atena sospirando, racconta: - Ora ti racconto: prima dei tempi, quando c'erano Urano il Cielo e Gea la Terra, si erse una divinità ancora più oscura dello stesso Erebo; Apsù! Il Dio delle Tenebre Primordiali! Per fortuna Urano e Gea, con l'aiuto di Ponto e Crono ed insieme alle divinità, quali Erebo, Kali, Yama e tanti altri, riuscirono a sigillarlo, utilizzando i loro Cosmi; ma sfortunatamente, con la disfatta di Crono, Urano e Ponto, il sigillo iniziò ad indebolirsi. Tutti noi divinità abbiamo provato a Sigillarlo nuovamente, e ci riuscimmo, ma con scarsi risultati. Lo stesso Zeus, non può nulla contro il grande potere di Apsù!-

Sentendo quel racconto, e rabbuiando, chiede ancora: - Madre...e come potremmo noi? siamo solo semidei ed umani! Pochi sanno risvegliare l'arayashiki, ed il nyoraizoshiki, che è il cosmo degli Dei!-

Atena, sentendo la preoccupazionedel figlio, ribatte: - Si lo so! ma fidati di me, so quello che faccio. Ora vai; Sento che i Gold Saint stanno arrivando alla Quattordicesima Casa!-

A sera tardi, tutti i Gold Saint sono riuniti al cospetto della Dea, alla Quattordicesima Casa. Ci sono tutti. Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Ofiuco, Sagittario, Capricorno, Aquario e Pesci. I gold sono disposti in due file, con il Sacerdote in mezzo, davanti ad Atena.

Erittonio prese parola; - Benvenuti, Gold Saint. Questa è la prima vostra riunione Dorata, che sarà scritta negli Annari del Santuario. Una guerra Sacra, per la difesa della Dea e dell'umanità, sta per scoppiare. Dobbiamo tutti prepararci; ma per fortuna, stavota, abbiamo riunito ben 88 ragazzi coraggiosi. Ma molti sono Bronze di basso livello, e ancora non hanno raggiunto pienamente il Settimo Senso, il Cosmo Ultimo. Dobbiamo tutti concentrarci in questa guerra, ed allenare gli ultimi Saint per avere una forza maggiore. Ora lascio la parola alla nostra Dea; Atena!-

Così, dopo il breve monologo di Erittonio, Atena, prese parola e spiegò ai Saint quello che succederà in futuro. Parla dagli albori dei Tempi, del sigillo del Trio Urano/Ponto/Gea, e di Apsù, il Dio delle Tenebre; parla anche delle Divinità Odierne, accorse insieme per creare un Sigillo più solido, e spiega loro che è necessario combattere per contrastare Apsù, in procinto di rompere i Sigilli. I 13 Gold Saint rimasero ad ascoltare, ammutoliti, e riflettono su quello che sta per accadere. Pensarono alle loro famiglie, ai loro allievi, freschi d'investitura e sopratutto a loro, compagni d'armi e amici.

Una Guerra Sacra sta per scoppiare, e la cappa delle Tenebre sta per avvolgere tutto il Pianeta.