Capitolo 10: Il maestro e il nocchiero

In cielo Shiryu e Shura si stavano spegnendo; Mur, Ban, Geki e Kiki ai piedi del grande tempio, intorno a lady Isabel ed a Mylock, ancora svenuto, osservavano la triste scena: "Addio Dragone, addio cavaliere di Capricorn" erano le uniche parole che Mur riusciva a pronunciare.

Alla sesta casa, gli spectres ancora vivi avevano percepito i due cosmi perdersi nel cielo, "Perfetto", era stata l’unica affermazione detta da Minosse, mentre osservava un’armatura d’oro raffigurante una donna in preghiera, quindi insieme ai suoi soldati sorpassò senza perdite la casa di Virgo.

Gli spectres arrivarono in pochi minuti nella settima casa, ormai erano al grande Tempio già da un’ora, qui videro una figura seduta dinanzi ad uno scrigno dorato.

"E’ un vecchio", disse uno skull; Minosse lo osservò attentamente e vide che era un vecchio dalla pelle olivastra e dai vestiti piuttosto strappati, poi guardandolo più attentamente, il judge del Grifone si accorse che piangeva.

"Patetico essere, cosa ti porta al pianto?" chiese Minosse, ma non ricevette risposta, solo uno sguardo di sfida, nascosto fra le lacrime, "Non vuoi parlare? Bene," disse, tuonò lo spectre, poi si rivolse ai suoi skulls e ne indicò, a cui disse: "Voi lo eliminerete", quindi si allontanò insieme agli altri guerrieri.

Due dei tre guerrieri erano degli skulls e si lanciarono con le loro falci contro il vecchio, che improvvisamente iniziò a brillare, "Che cosa succede?" si chiese il terzo, che ancora rimaneva nell’ombra.

Il corpo di Dauko andò in frantumi, come la pelle di un serpente, e dai suoi resti uscì un giovane, con una tigre tatuata sulla schiena.

Il giovane cavaliere della Bilancia bloccò le due armi con le mani ed aumentando il suo cosmo polverizzò i due skulls.

"Poveri stolti", disse il santo d’oro, "Tu, chi sei?" chiese quindi al terzo spectre. Una figura non molto giovane, armata di un remo si mostrò, "Sono Caronte, il nocchiero dell’Ade", disse lo spectre dell’Acheronte, "Lo sai perfettamente che contro di me non potrai usare solamente il tuo cosmo?" continuò, "Si" rispose Dauko mentre le sacre vestigia della Bilancia si ponevano sul suo corpo.

Caronte indirizzò verso di lui l’estremità del suo remo, Dauko gli rispose impugnando il tridente d’oro, lo scontro stava per iniziare.

Le due armi si scontrarono, l’estremità del remo e le punte del tridente si incontrarono a mezz’aria producendo scintille, più e più volte, finché il nocchiero non si allontanò con un balzo, dicendo: "Un ultimo desiderio?", Dauko fu sorpreso da quell’affermazione, tanto da chiedere: "Di cosa stai parlando?", "Ora proverai la mia tecnica d’attacco, il <Rolling Oar>, quindi voglio concederti un ultimo desiderio", il santo d’oro sorrise a tale affermazione, quindi chiese: " E sia, permettimi questa domanda: come mai non mi hai attaccato insieme ai tuoi due compagni?", Caronte rispose dapprima con una risata, quindi parlò: "Mi ricordavo del tuo cosmo. Durante l’ultima guerra sacra, la mia reincarnazione precedente percepì il tuo cosmo ed io lo ricordavo, come ricordo molti altri particolari del vostro viaggio nel nostro mondo. Ora sei pronto a morire, spero" e lo attaccò ruotando ad alta velocità il suo remo.

Dauko osservò attentamente il movimento del remo per alcuni secondi, quindi con dei gesti molto più veloci, spezzò l’arma del nocchiero con il suo tridente.

Lo spectre fu colpito dal contrattacco, ma non si arrese, anzi si preparò per un nuovo attacco, "Preparati ad un secondo attacco, molto più potente del primo", "Sei cieco per caso? Non capisci che i miei poteri sono di molto superiori ai tuoi?" chiese il santo, "Forse", rispose lo spectre, "ma permettimi una domanda", "Si, dimmi", concesse Dauko, "Perché non hai attaccato gli altri guerrieri dell’Ade?", "Per rispetto verso il mio allievo, Shiryu, che si è spento pochi minuti fa, mentre io giungevo qua, senza poterlo aiutare."

Un’altra lacrima cadde dal volto del santo d’oro, che si preparò allo scontro con un velo di tristezza, "Sei pronto, spectre?", "Si, cavaliere. Current Crash" tuonò il nocchiero, mentre le sue braccia si agitavano alla velocità del suono, "Non ti preoccupare," continuò Caronte, "dopo la tua morte lascerò qui parte della tua bellissima armatura d’oro", non curandosi di questa affermazione, Dauko urlò: "In tuo onore, Shiryu, <Colpo segreto del drago nascente>!"

L’energia del colpo del dragone si scatenò contro il nocchiero, facendolo schiantare contro il tetto della settima casa e quindi cadere morente contro il suolo, "Come hai potuto evitare i miei velocissimi attacchi?" furono le parole del nocchiero, "Noi cavalieri d’oro raggiungiamo la velocità della luce" rispose il maestro dei 5 picchi, quindi notò che la mano di Caronte si muoveva verso un’ala della sua surplice, "Cosa cerchi?", chiese il santo, "Una moneta", sussurrò lo spectre.

Dauko si chinò sul suo corpo morente e prese la moneta che custodiva sull’ala della sua surplice, "Grazie", disse lo spectre, "così potrò pagare il nuovo nocchiero dell’Acheronte", concluse, morendo, il nocchiero.

"Onore a te, spectre", concluse il santo d’oro " E riposa in pace, mio nobile allievo", disse alzando gli occhi al cielo.