Platinum Saints: I Cavalieri dello Zodiaco Cinese

Una fanfic di Andromeda La Notte

Chapter 9: La voce dell'eresia - Krios del Gallo

- Diamond Dust!! - invocò Clay.

Gelida e veloce, la Polvere di Diamanti congelò per intero l'ultimo dei soldati semplice della Platinum Army, posti a difesa dell'entrata della casa del Gallo..

Nel varcare la soglia del tempio, Clay si infervò di nuove energie. Vuoi un po' l'eccitazione per la battaglia incombente, vuoi la voglia di collaudare la nuova armatura, il giovane guerriero fini' per scordare che quello che gli si stava per parare d'innanzi era per lui un ostacolo quasi certamente insormontabile.. Ma Clay era un irresponsabile, questo aveva pensato Shiryu, e gli irresponsabili hanno solo due possibilità di sopravvivere nel mondo dei cavalieri: o sfoderare immediatamente tutto il proprio talento guerriero o perire. Contro nemici come i cavalieri di platino, poi, questa massima era vera quanto mai.. Anche Seiya era impulsivo, si era detto ancora Shiryu, ma lui aveva avuto modo di migliorare e di apprendere gradualmente, sin dagli scontri delle "Galaxian Wars".. E questo a Clay non era concesso. A scapito del parere di Shun, Shiryu aveva ammesso Clay nel gruppo e, mentre il cuore già gli lacrimava, sapeva che, da un momento all'altro, le ali del giovane cigno avrebbero potuto essere tranciate.

Clay, come detto, non si curava affatto di quanto sarebbe, ed in effetti stava, per accadergli, essendo tutto preso dalla sua missione di cavaliere di Athena.. Anche questo era un altro punto in suo sfavore: stava combattendo per un Dea a cui non si sentiva di appartenere. Di religione cristiana, non aveva mai incontrato Lady Isabel e, per tutta la battaglia, non lo avrebbe fatto.. Neanche col cosmo di lei sarebbe entrato in contatto - Athena avrebbe presto avuto altro da fare, sfortunatamente. - Essendo quindi demotivato

e non potendo partecipare degli ideali in cui credevano gli altri componenti della sua squadra, la sua era come una corsa incosciente verso il suicidio.

Il tempio del Gallo, simile ad una slanciata chiesa gotica, sembrava essere architettonicamente disegnato al fine di permettere una forte risonanza e, con la distanza, un distinto connubio di echi ricalcava i passi del temerario ed inesperto Silver Saint. Delle navate, fornite a muro di padiglioni auricolari di grandi dimensioni, facevano quindi risuonare anche il più piccolo rumore.. Camminava ora nella navata centrale..

Trascorsa già una certa distanza, Clay fu interrotto da un suono. Duro ma al contempo melodico, un Do gli raggiunse l'orecchio.. Quella nota gli suonò come avvertimento. Alzando lo sguardo, nella direzione dalla quale era venuta la nota, si ritrovò davanti un maestoso altare, decorato d'oro giallo, bianco e rosso. Ai lati dell'altare, a distanza di circa cinque metri, iniziavano delle file di panche, tutte di legno d'ebano, decorate in oro bianco.. Tutto quel fasto era abbellito da una miriade di fiori azzurri e bianchi, posti ai piedi del tavolo sacerdotale, che emanavano un delicatissimo profumo...

- Non solo l'esterno, anche gli ambienti interni sembrano proprio.. Ma in che razza di posto sono capitato? Questa e' una chiesa profanata! - riprese Clay, notando con stupore e rabbia un Crocifisso aggettante che era stato deturpato da tagli ancor freschi, come le screpolature decise della statua testimoniavano.

Ancora una volta, la sua attenzione fu richiamata da una nota. Questa, più acuta, sembrava volerlo chiamare a se, incoraggiarlo ad avvicinarsi di più.. Quasi vittima di un maleficio, Clay non riuscì a resistere alla tentazione incombente di ridurre le distanze.. Altre note risuonarono, prendendo forma di melodia triste e cupa e sempre Clay si avvicinava.. Man mano che lo faceva, poté mettere a fuoco lo strumento che produceva quella musica così affettata: un organo enorme dalle canne di platino che quasi sembravano voler sfidare l'altezza della volta. Ad una tratto, un cosmo impetuoso s'accese e Clay potè distinguere una figura esile, che gli dava le spalle, seduta all'organo ed ammantata in un drappeggio rosso sangue...

La rapsodia lugubre raggiunse quindi il suo apice, per poi richiudersi naturalmente con la stessa nota con la quale era iniziata, un Do.

- Nell'antro delle melodie di morte sei giunto, cavaliere.. S'accosta il tuo fiato al mio orecchio, nel rivelarmi la tua giovane età e la tua storia...

- Come puoi sapere di me? - chiese, scettico, Clay.

- Il tuo maestro non ti ha mai parlato di quei guerrieri che, in battaglia, si avvalgono dell'uso della musica, che tutto raggiunge e che apre le porte del cuore d'ognuno? Tu, allievo di Hyoga di Acquarius, sei giunto sin qui per vendicare il tuo maestro, nella speranza di ridare pace all'anima sua. Sfortunatamente per te, qui non c'è spazio per rivendicazione alcuna.. C'è solo Krios, musico oscuro della Costellazione del Gallo, maestro di requiem dell'Organo Sanguinario... Volevi vendetta ma hai trovato solo le primizie di un inverno precoce..

- Smettila di cianciare e così anche di darmi le spalle.. Alzati da quell'organo o vengo giù a tirarti per i capelli, maledetto profanatore di chiese!

Per la seconda volta, il cosmo di Krios s'accese e, accompagnata da una breve scala smorzata, l'emanazione fece schiantare Clay contro una delle file di panche d'ebano. Krios smise di suonare, si alzò, discese le scale dell'altare e si pose di fronte a Clay.

- Non ti è concesso rivolgerti così ad un cavaliere del mio rango... Io non sono un soldato semplice, come quelli in cui ti sarai probabilmente imbattuto.. Come già dettoti, sono Krios del Gallo e sono tenente della Platinum…

- Della Platinum Army, lo so.. - replicò Clay, rialzandosi.

Un altro lampo di energia. Clay finì direttamente contro una delle colonne che delimitavano la navata centrale. Il dolore era atroce: per un attimo ebbe il dubbio di avere la spina dorsale rotta. Ricadendo a terra, si girò su un lato, ancora dolorante.

- Non mi piace essere interrotto. Impara questa semplice regola, per il tuo breve quanto scontato futuro. Ma dimmi, ti piace questa basilica? Il tempio nel quale risuonano i lamenti del Cristo, divinità minore che, qui più che mai, e' umiliato dalle mie mortali melodie di organo.

Così dicendo, volse lo sguardo al crocifisso distrutto e, con inaspettata precisione, fece esplodere la statua già semidistrutta del Messia, lasciando pero' intatta la croce di legno.

- E quella croce, cavaliere, sarà simbolo della tua rovina.

- Tu, tu sei... solo un lurido verme!! - grido' Clay. - Non osare ancora!

Seduta stante, Krios aprì la bocca ed emanò un grido acutissimo che produsse uno spostamento d'aria tanto imponente da rimandare Clay contro la colonna contro la quale era già stato scaraventato..

- Il falsetto di Krios sa essere fonte di impetuosa distruzione.. - riprese quindi il Tenente. - Ti avverto di non osare più del dovuto.. Inginocchiati anzi ai miei piedi.. Rinnega la tua Divinità, Cristo o Athena, chiunque essa sia e vieni a prostrarti allo splendore dell'ombra di Krios, divinità della musica che tutto conosce e tutto nel requiem distrugge. Shiva e le altre Divinità della triade, cosi' come il Buddha e Geova, cosi' come Odino, Zeus e gli dei tutti... Sono poco più che mosche insignificanti a confronto della grandezza e del fasto della mia voce... Riconosci, santo di Athena, la mia grandezza infinita e a te concederò perdono!

Fu allora che scoppiò in una tuonante risata, il cui timbro suonava come quello prodotto dalla voce combinata di un cantante e di una cantante d'opera.. L'aura spettrale che quasi lo avvolgeva rivelava nel buio le fattezze delle sue vestigia: lunghe penne di platino ne ricoprivano gli schinieri e gli spallacci e ali dello stesso materiale si intravedevano alle sue spalle. Il bavero sembrava velato di un piumaggio sottile, mentre artigli acuminati di uccello partivano minacciosamente verso l'alto dalle ginocchiere.. I capelli, di un ginger chiaro, andavano scompostamente all'indietro, a mo' di cresta e una maschera a forma di becco gli copriva la regione superiore del viso, lasciando libera la bocca che, come già Clay aveva potuto sperimentare, rappresentava l'arma più pericolosa del Tenente.

"Costui e' un pazzo." penso' Clay, quasi temendo una eventuale lettura del suo pensiero; per sua fortuna il nemico era troppo impegnato ad auto-glorificarsi per accorgersi di un suo pensiero fuggente..

Clay tento' di concentrarsi; doveva portare un attacco, subito, in modo da poter cambiare l'andamento dell'incontro.. Escluse immediatamente tutte le tecniche minori che, lo sapeva già, non avrebbero potuto nemmeno raggiungere il corpo dell'avversario, dal cosmo del quale emanavano bagliori incandescenti. E visto che il Diamond Dust e il Kolodni Smerch erano privi di efficacia, non rimaneva che una tecnica sulla quale contare.. Era forse un errore tecnico giocare cosi' presto il suo asso nella manica ma.. Cos'altro fare?

- Cavaliere ambizioso, placa le tue risa!! E' arrivato il momento di combattere seriamente e si da' il caso che e' il mio turno di attaccare. Appronta le tue difese perchè ti assicuro che ne avrai bisogno!

- Vuoi attaccare? Fa pure. Ma ti avverto che non ti darò una seconda possibilità! O mi uccidi adesso... o altrimenti sei morto! - lo schernì Krios, maliziosamente sorridente.

- Accetto la sfida! Aurora Execution!!

Possente come non mai, il Sacro Acquarius (o la sua versione tecnica, come Clay amava definirla..) rovescio' l'impeto gelido delle sue acque sul cavaliere di Platino che non fece apparentemente nulla per parare il colpo... Ma c'era qualcosa di strano: sembrava che le energie fredde scatenate da quel potentissimo colpo venissero risucchiate dal corpo di Krios, dalle sue labbra, più precisamente. Quando la furia cosmica della costellazione del Cigno si fu arrestata, Clay osservo' sconsolato il magro risultato di tutti i suoi sforzi: Krios era ancora li', un sorrisetto provocatorio dipinto sul volto. Con le guance leggermente allargate...

Clay capi' troppo tardi cosa stava per succedere. Il suo nemico apri' la bocca e, con un urlo, rimando' indietro l'impetuosa energia dell'Aurora Execution; Clay fu sorpreso, travolto e scaraventato contro la volta, dalla quale poi ricadde con un tonfo sordo. Snello ed imponente in virtù della sua altezza, Krios si avvicino' al malcapitato santo, lo prese per la nuca e lo getto' contro la croce..

- PLATINUM FEATHERS! - grido', mentre quattro piume si staccarono dalle sue vestigia, volando verso il corpo di Clay, ancora sospeso sulla croce: questi aveva cercato di appendersi ad essa, per evitare un'altra caduta ma aveva finito per fare il gioco dell'avversario.. Una prima piuma letale saetto' verso l'altare e trafisse Clay al costato, facendogli perdere la presa. Sarebbe infatti caduto se altre tre piume non gli avessero inchiodato mani e piedi alla croce..

- Allora, Cavaliere di Athena! Come si ci sente ad essere messi in croce? Te l'avevo detto che essa avrebbe significato la tua rovina.. Ti ho riservato un trattamento da Dio, non trovi?

Ed ancora un volta, si abbandonò ad una risata insana. Clay, intanto, per non soffocare a causa del suo stesso peso, faceva forza sui piedi trafitti, per poter respirare.

- Allora, vediamo un po'.. Di cos'altro hai bisogno? Mm, ma sì!! La corona di Spine! PLATINUM FEATHERS!

Altre piume di platino volarono verso il povero Clay e si andarono a conficcare, seppur non in profondità, nella testa del giovane che continuava, impotente, ad osservare il proprio martirio.

- Tranquillo! Non raggiungeranno mai il cervello! Questo non e' scritto sulle Sacre Scritture e se non è scritto, non sarà, giusto??

La croce alla quale Clay era appeso era ormai tinta del suo sangue, che continuava a uscire copiosamente..

- E' il momento di ricevere gli insulti della gente.. - sogghigno' Krios. - Solo che qua ci siamo solo tu ed io, quindi.. Spero che tu ti possa accontentare di quello che ti ho riservato in alternativa: MURDERING SCREAM! L'acuto più potente di cui dispongo che manderà in frantumi la tua armatura e i tuoi timpani, facendoti impazzire..

- Padre mio.. - proferì Clay..

- Sì, Padre!! - lo interruppe allora Krios. - Perdonami! Perdonami perchè non so quello che faccio! No, lo so benissimo quello che faccio e me ne infischio del suo perdono!!

Fu qui che delle potenti onde supersoniche furono liberate dall'acutissimo canto del cavaliere di platino.. Le onde devastanti investirono Clay e frantumarono completamente la sua armatura.

Dopo aver bloccato il suo nefasto concerto, nell'accorgersi che la croce alla quale Clay era appeso stava per cedere, Krios contemplo' il corpo martoriato della sua vittima.. Il saint non era più cosciente e solo un ultimo anelito di vitalità lo sosteneva ancora.. Non era più nemmeno in grado di pensare, era caduto in una sorta di coma.

- Lo so bene, Clay!! E so benissimo anche che cosa dicono le Scritture, ormai dovresti saperlo. Quelle grandi menzogne sulla salvezza, che sanno bene incantare.. Ah, per quanto tempo me ne sono cibato! Ma adesso, cavaliere, adesso che quasi non sei più cosciente, permetti di mostrarti tutto il mio rancore verso quello che chiami.. Padre!! - quanto detto fu seguito da una smorfia di disgusto. - E' il momento per te di completare il percorso, la tua Via Crucis e' giunta al termine ma non confidare in una gioiosa Pasqua perche' non vi sarà nessuna resuscitazione!



Clay emise qui un sibilo.

- Oh, ma vedo che ancora vivi.. Questo non dovrebbe succedere, dovresti già essere spirato, perche'? Perche' vuoi mancare alla procedura? Continui ancora a cercare di respirare; la tua fame d'aria non vuol dunque cessare?

Gli occhi vitrei e ormai vuoti di Clay rotearono a vuoto.

- Cos'era quella? Una smorfia, un insulto, ecco cos'era!! Tu, vile cane bastonato, quasi ridotto a carogna, perfino in queste condizioni vuoi mancarmi di rispetto?!? Ebbene sia! Se non vuoi smettere di vivere, ti costringerò a farlo io. Sai come si accelerava la morte dei crocifissi, ai tempi dei romani? Si spezzavano loro le gambe, in modo che non potessero più spingere su di esse ed allargare la gabbia toracica per prendere fiato. Ed e' quello che sto per fare a te.. Visto che non vuoi morire come un buon cristiano, accetta le conseguenze, larva!!

Krios apri' le mani, nelle quali si concentro' la luce delle stelle a cui apparteneva o, si sarebbe detto, delle stelle che gli appartenevano, tanto era la padronanza del cosmo di cui egli disponeva.

- Clay, a troncare il tuo passo verso il futuro, eccoti giungere la morsa crudele del becco del Gallo, HYPERCUTTING BEACK! Questo, come fendente lacerante a cui alcuno può resistere, trancerà la tua vita, che ancor dimora ai miei piedi come fastidiosa erbaccia!

Un laser esplosivo, simile ad una tenaglia luminosa, raggiunse ad incalcolabile velocità la croce di Clay.. A luce placatasi, Krios vide dove prima c'era stato il suo giovane avversario il nulla..

- L'ho disintegrato, al posto di tranciargli le gambe. Non ho saputo controllarmi. Avrei dovuto pensare che il suo corpo era già in tensione per il MURDERING SCREAM e che una minima pressione lo avrebbe mandato in frantumi.

Quindi, Krios si inginocchiò e, estratta la collanina di platino di un rosario, iniziò a cantare le sue preghiere.

- Oh, Dio mio! Perdona il Tuo umile servo per questo imperdonabile errore! Non capiterà più. Concedimi il calice del perdono e, per esso, avrai tutto l'affetto e la devozione di un Figlio per il proprio Padre...