Platinum Saints: I Cavalieri dello Zodiaco Cinese

Una fanfic di Andromeda La Notte

Chapter 11: L'oasi della Capra - Dove il tempo scorre a granelli...

La figura che le era apparsa esitò un attimo soltanto, per poi riprendere la parola.

- Io sono il Capitano Corinto della Costellazione della Capra nonchè uno dei due Sacerdoti del Grande Tempio di Mekar.

- Cavaliere.. - ribattè Marin. - ..non cosa stia succendo ma, visto che sei un Platinum Saint, deduco tu sia un mio nemico! E io non ho tempo da perdere! In guardia!

Con un grido, Marin si getto' contro Corinto.

- Meteora avvolgente!

La scarica fulminante di colpi che direzionò contro il nemico fu decisa, più del solito, tanta era determinazione della sacerdotessa. Eppure Corinto non ne fu intimorito. Alzo' solo il mantello che gli copriva le spalle e, solo con lo spostamento d'aria prodotto, il Ryuseiken della sacerdotessa si spense. Lo spostamento d'aria gettò, come una folata di vento impetuoso, la stessa Marin ad alcuni metri di distanza. Nel rialzarsi, ella si senti' dire:

- Non ci siamo, non ci siamo proprio. Non capisco perche' il nostro generale abbia lanciato anche a te il guanto di sfida. Sei poco piu' potente di un cavaliere d'argento, sfortunatamente! - constatò Corinto, con tono di voce sconsolato.

- Non accetto lezioni da, te cavaliere! - lo interruppe allora la guerriera. - Sono qui per aiutare i cavalieri di Athena a recuperare il Germe di Gea! Mi dispiace ma adesso dovrò sconfiggerti.

- Provaci. - fu la risposta netta del Capitano.

- Eccoti accontentato!

Marin spicco' un salto verso l'alto, intenzionata a gettarsi sul nemico con il "Volo dell'Aquila Reale"!

- EAGLE TOE FLASH! - grido' la sacerdotessa, in picchiata contro Corinto. Le ali dell'aquila si aprirono e Marin prese la posizione tipica di quel colpo talmente potente da avere eliminato Asterione del Cane da Caccia in un solo attacco.

Un lampo di energia spiraliforme partì dalla mano di Corinto, per sorprendere la sacerdotessa in volo e mandarla contro una della colonne della stanza.

- Più che l'attacco di un'aquila.. - commentò il cavaliere di platino, mentre la sua attonita avversaria era ancora a terra. - ..quello sembrava lo svolazzare di un passero...


- Come è possibile? Quello era il colpo migliore di cui dispongo!

- Resta comunque un nulla, paragonato alle mie difese.

- No, non può essere. Per quanto tu possa essere potente, quello era comunque un buon colpo; perchè?!?

- Il senso di qualsiasi proporzione è perso quando si ha a che fare con i cavalieri di platino.

- E allora, cavaliere.. - lo interrogò Marin. - che intenzioni hai?

- Nessuna in particolare. Stavo solo pensando che abbiamo molto da lavorare.

Improvvisamente.. una voce ben nota a Marin...

- Ha ha ha!! Marin! Sospettosa come sempre, non è vero!

- Ma come.. Shaina, tu qui!

Shaina entrò nella stanza. Non indossava le vestigia dell'Ofiuco ma teneva ancora sul volto la maschera. Le sue braccia erano piene di lividi ed i suoi vestiti bagnati di sudore, la sua pelle sembrava essere martoriata da morsi d'insetto, decine di essi. Sembrava avere appena finito una sessione di addestramento.

- Shaina, perchè non stai combattendo con quest'uomo? Hai forse tradito?

- No, amica mia. - le disse Shaina, con fare rassicurante. - Non sono io ad aver cambiato bandiera.

Qui voltò lo sguardo verso Corinto, che sembrò ridersela sotto i baffi.

- Il tuo sarcasmo, allieva, mi lascia sorpreso di continuo. E' proprio vero che le donne ne sanno più del diavolo.

- Allieva? Non è possibile, sacerdotessa! Ti sei davvero alleata col nemico??

- No, sta tranquilla. Corinto non è dalla parte dei cavalieri di platino. E' stato lui a salvarmi la vita, nello scontro con un'altra Platinum Saint, a curarmi e ad avermi portato qui, dove sto usufruendo del suo allenamento speciale.

- Un allenamento? Ma non c’è tempo! Dobbiamo sconfiggere i cavalieri di platino, per poter aprire il portale "Halinogame" ed entrare in possesso del Germe di Gea! Questa e' una direttiva che viene direttamente da Athena!

- Cos'è il Germe di Gea?

Marin spiegò tutta la situazione, sebbene di controvoglia, data la presenza del cavaliere di platino, che continuava ancora a vedere con diffidenza.

- Se quel germe si trova davvero oltre il portale "Halinogame"... - iniziò quindi Corinto appena Marin ebbe concluso. - Se davvero la dea Athena ritiene quel seme fondamentale, la vostra missione assume importanza ancora maggiore. Per questo, Marin dell'Aquila, ti chiedo di partecipare anche tu al progetto che ho in mente.

- Di che si tratta?

Corinto non rispose; si diresse semplicemente nella direzione dalla quale era venuta Shaina. Questa lo seguì con fare sicuro, come se conoscesse bene il luogo, il che sorprese Marin. Ai bordi della stanza i cavalieri raggiunsero una scalinata di pietra a spirale, che portava a stanze di simili dimensioni sia al piano superiore che a quello inferiore. Corinto le precedeva a distanza.

- C'è una cosa che devo chiederti. Sei già stata altre volte qui?

- Perchè mi fai questa domanda?

- E' strano ma ho l'impressione che questo luogo ti sia familiare. E' come se avessi passato molto tempo qui, cosa impossibile dato che hai iniziato la scalata di questo Grande Tempio poche ore fa.

- Ah, ho capito che vuoi dire. Tranquilla, c'è una spiegazione. Pare che in questo luogo il tempo scorra molto più lentamente del normale. Ricordi la clessidra dell'altra stanza? E' quella che rallenta il tempo in maniera innaturale. Anche se, nel mondo esterno, sara' passata sì o no un'ora, in questo tempio della Capra l'ho percepite come se fossero giorni. E' per questo che ho deciso di accettare il suo allenamento; Corinto è un guerriero straordinario ed un ottimo maestro. E' molto superiore ai Gold Saint e sta offrendoci il suo aiuto senza voler nulla in cambio. Ha anche promesso di riparare la mia armatura e di renderla molto più resistente.

- Sei sicura che possiamo fidarci di lui?

- Se avesse voluto eliminarci, non mi avrebbe salvata. E comunque avrebbe potuto farlo mentre ero svenuta. Ma vedrai.. Ero un po' diffidente anch'io finchè non ho sentito il suo cosmo espandersi sul serio.

- Che intendi?

- Lo vedrai tu stessa. A me dà una sensazione di calda protezione e.. nostalgia. - Nel dirlo, Shaina guardò oltre il sottile cilindro di cristallo che avvolgeva la scala a chiocciola che stavano discendendo.

- Nostalgia? Spiegati meglio.

- Non saprei. Però adesso.. - tagliò corto Shaina. - ..cambiamo discorso vediamo se si sono ripresi!

- Si sono ripresi chi?

Entrando nella stanza al piano inferiore, Marin fu sorpresa nel vedere, al centro di essa, tre letti di pietra. Su due di essi dormivano Shiryu e Clay, entrambi con bende e medicazioni, ed i cui corpi erano coperti da velli di lana, mentre sull'altro sedeva Shun, con l'aria assonnata di qualcuno che si e' appena ripreso. Corinto stava parlando con lui ma, non appena vide le due compagne, Shun si alzò di scatto per la gioia, dimenticando di non essere coperto e mostrando quindi il suo corpo desnudo alle due sacerdotesse.

- Shaina, stai bene! Marin, tu qui! Oh... Ops.

Le due ragazze scoppiarono in una risata all'unisono, perfino Corinto sembrò sorridere.

- Potrei sapere di cosa state ridendo? - li interrogò qualcuno.

- Shiryu! - gridò commosso Andromeda che, nel frattempo, si era ricomposto. - Ti sei svegliato!

- Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa sta succedendo qui?

Anche Clay si era ripreso.

***

Le spiegazioni di Corinto erano state concise ed esaurienti, le sue intenzioni chiare e le sue parole sembravano sincere. Egli li aveva salvati dalle grinfie dei Tenenti di platino e poi curati con l'erba di Artemide, sottratta a Flegias, perchè intenzionato sin dal principio a sostenere i sainti di Athena in quella battaglia così difficile. La sua proposta era quella di offrire loro un allenamento speciale del quale, grazie ai poteri dell'enorme clessidra, gli altri Platinum Saint non si sarebbero neanche accorti. Se nulla avevano potuto contro i Tenenti, aveva detto loro, che speranze di successo avrebbero potuto avere contro i cavalieri delle case superiori? Si offriva inoltre di riparare le loro armature o, come lui stesso aveva precisato, di riforgiarle. Il Capitano alleato aveva quindi sentito in più dettagli il racconto di Marin riguardo all'ordine di Athena di recuperare il Germe di Gea.

- Se questo Germe è così potente.. - disse Shiryu. -..adesso abbiamo un motivo in più per oltrepassare Halinogame.

- Purtroppo, coraggiosi cavalieri che ad un impresa impossibile mirate.. - obbiettò Corinto. - ..nel salvare due di voi dai Tenenti ho dovuto far ricorso ai miei poteri cosmici e questo non è sfuggito a Flegias, della costellazione del Cinghiale. Anche Moka della Scimmia è di certo insospettito. Sono riuscito ad ingannare solo Carola e Krios. E se Flegias decidesse di indagare... E se chiedesse aiuto a Moka.. Allora per quest'ultimo, dotato di grandi poteri psichici, sarebbe semplice rintracciare la scia che ogni spostamento telecinetico lascia inevitabilemente dietro di se'.

- In altre parole?

- In altre parole, se volete che io vi addestri dovete iniziare subito. Temo che presto questo tempio della Capra, uno dei due centri spirituali di Mekar, non sarà più un oasi sicura, nemmeno per me. Allora, accettate?

I cavalieri si guardarono in faccia e, unanimamente, acconsentirono.

- Allora venite! Vi trasporterò in delle stanze nelle quali potrete seguire le istruzione che vi darò singolarmente.

- Una sola cosa. - chiese il Dragone. - Perchè lo fai?

- Ho un debito nei confronti di Atena... e di me stesso. - Questa fu l'unica spiegazione che il cavaliere accettò di dare.

Detto ciò, aprì le mani dalle quali si dipartirono quattro sfere di energie che, dopo aver inglobato i cavalieri, li tele-trasportarono direttamentamente nelle stanze che Corinto aveva destinato loro.

***

Il primo cavaliere al quale Corinto si materializzò fu Shiryu.

- Cavaliere del Dragone.. - iniziò, serio come mai prima. - .. quello che ho intenzione di proporti è piano di addestramento ambizioso e non privo di rischi. Sapresti sostenere lo sforzo, mi chiedo?

- Dimmi di cosa di tratta. In nome della giustizia, sarei in grado di sopportare qualunque sforzo, te lo garantisco.

- Come prima cosa, è mia intenzione svelarti i segreti della telecinesi.

- A quale scopo?

- E' un'abilità che ti sarà utilissima contro i cavalieri di platino. Loro, che sono in grado di superare di gran lunga la velocità della luce, non potrai certo sorprenderli in velocità. Il teletrasporto ti permetterebbe invece di evitare i loro attacchi senza sforzi eccessivi. Tra l'altro, tra i Gold Saint della passata generazione, c'era uno di loro che ne faceva uso, se non sbaglio.

- Sì. Il Grande Mur del Jamir, cavaliere d'Ariete.

- Come seconda cosa.. - tagliò corto Corinto. - ..è necessario limare la Sacra Spada Excalibur, che ti fu donata da Capricorn. La sua lama è piena di incrostazioni ed impurità, eppure è già incredibilemente potente.

- Limarla? Com’è possibile fare una cosa del genere? La lama risiede nel mio braccio.

- Come non impugni Excalibur da normale spada ma essa si trova nel tuo braccio, così le imperfezioni della lama si trovano nel tuo cuore, non su di essa. Ed è a risolvere questo problema che lavorerai.

Shiryu annuì. Corinto abbassò allora il capo.

- Veniamo adesso all'ultimo progetto, quello più pericoloso. Sarò breve. Hai già sentito parlare di Dragone Celeste, Generale Supremo della Platinum Army, presumo.

- E' l'uomo che ha ucciso Hyoga, se non sbaglio..

Il Capitano annuì.

- E' mia intenzione insegnarti, o almeno tentare, ben due delle tecniche divine di questo cavaliere. Sono colpi talmente potenti che, se utilizzati alla massima potenza, sono in grado di uccidere anche le Divinità. I Platinum Saint non fanno eccezione. Ti avverto però che ci sono buone probabilità che, nel tentativo, tu perisca.

Shiryu guardò in volto Corinto.

- La mia vita non e' stata altro che un continuo susseguirsi di rischi. Non vedo perchè dovrebbe cambiare. Accetto.

***

Corinto apparve quindi a Shun.

- Cavaliere dal nobile cuore, eccomi dunque a te.

- Dimmi, Capitano. Cosa devo fare?

- Non sai dirmelo tu stesso?

- Cosa?

- Qual'è la tua principale debolezza?

- La mia debolezza è.. la poca risoluzione, forse.

- Mpf.. - Corinto sbuffò, sembrando quasi divertito. - Smettila di fingere. Non è mancanza di risoluzione la tua ma semplice rispetto per chi ti si para dinanzi. Perchè ti ostini a lottare con quelle catene? Lo so che non ne hai alcun bisogno. Non è necessario insegnarti qualche nuovo, potentissimo colpo. Ti basterà quello che già possiedi.

- Intendi la "Nebulosa di Andromeda"?

- Sì, ma non quella che hai usato finora. Parlo di quell'aspetto che la Nebulosa può assumere, centuplicando la sua potenza e raggiungendo il suo vero apice. Parlo, cavaliere, del "Nebula Globe".

- Tu.. - gli occhi di Shun erano sbarrati dall’incredulità. - ..tu sai del Nucleo! Come?

- Sono un cavaliere di platino e sono anche la guardia spirituale di questa armata divina. Il cavaliere della Capra possiede la maggiore sensibilità cosmica tra tutti i saint di questa galassia. Guardare nel tuo cosmo, per me, è tanto semplice come guardarti negli occhi. Allora.. hai intenzione di lavorare all'acquisizione del pieno controllo del Nucleo o devo forse costringerti a usarlo? Perche' ti avviso che sono pronto ad attaccarti io stesso, pur di raggiungere lo scopo. Quella tecnica è fondamentale per la nostra causa. E' l'unica risorsa che sono sicuro di potervi dare, l'unica tecnica che uno di voi potrà ottenere potente abbastanza da sconfiggere il Generale del Dragone Celeste. E questo perchè, cavaliere di Andromeda, le tue stesse parole ti han tradito. Tu sai del Nucleo e forse lo hai anche usato in passato.

- No, non esattamente. Avevo letto del nucleo durante il periodo dell'addestramento, sull'isola di Andromeda. Ero venuto al corrente che la piu' potente risorsa che il cavaliere della costellazione di Andromeda può utilizzare è una sorta di globo energo-cosmico, un potere che inizia a germogliare quando la Nebulosa raggiunge il suo limite. E' qualcosa che sentii nello scontro contro Mizar di Asgard ma che allora trattenni, tanto più che non era necessario usarlo allora. Non ne conosco affondo i segreti, però. Non del tutto.

- Quindi ti sarà ancor più facile completare il percorso di allenamento che ho pensato per te.

***

Fu quindi la volta di Marin che si trovava in una stanza nella quale era stata trasportata anche Shaina.

Quest'ultima le disse, vedendo Corinto materializzarsi a pochi metri da loro: - Adesso arriva il divertimento.

- Sacerdotessa, non ti nascondo che, da quanto ho visto, non so fino a che punto il mio allenamento potrà renderti determinante, in battaglia contro i Platinum Saint.

Marin lo guardò sconsolata.

- Ciò non toglie che ti sottoporrò allo stesso allenamento a cui ho sottoposto Shaina. Te la senti?

- Certo.

- Molto bene, allora; tienti pronta. Miriadi di aghi stanno per ricadere su di te, muovendosi ad una velocità ultra-fisica lievemente superiore a 300.000 km/s. Se non sarai in grado di evitarli, ti avviso che ti trafiggeranno.

- A 300.000 km/s? - chiese Marin, preoccupata. – Ma è fisicamente impossibile!

- Non a Mekar. – la contraddisse Corinto. - Inizierai così perchè poi aumenterò la velocità. Shaina, unisciti a lei e approfittane per rifinire le tue capacità. Non ho più tempo per allenarti singolarmente.

Dai muri iniziarono ad emergere delle punte bianchissime. I lunghi aghi che Corinto aveva promesso loro non si fecero punto aspettare.

- Si comincia.

***

Per ultimo, e non a caso, Corinto venne a Clay.

- Giovane cavaliere che da Hyoga, il prode Cigno, hai ricevuto l'investitura...

- Poche ciance, cavaliere di platino! Dimmi pure di questo tuo famoso piano di addestramento! Sono proprio curioso!

Clay era furioso, i bulbi oculari arrossati dalla rabbia.

- Capisco che sia difficile per te fidarsi di qualcuno che sapevi fino a poco fa compagno dell'assassino del tuo maestro ma...

- Già! - lo interruppe Clay, per la seconda volta. - .. Non so perché gli altri lo facciano ma non mi fido affatto di te! Di nessuno di voi potrò mai fidarmi! Prima quel killer dalla smisurata potenza che trucida senza motivo alcuno il mio maestro, poi quel viscido ratto di fogna che tenta di soffocarci con odori nauseabondi, quindi un pazzo che si atteggia ad Anti-Cristo che tenta di crocifiggermi, infangando con gesti e parole le Sacre Scritture! Ed infine tu, un traditore. Il fatto che tu ci stia aiutando non mi fa dimenticare che stai tradendo i tuoi compagni, infischiandotene delle regole dalla cavalleria. Quale idea credi che mi possa esser fatto di voi Platinum Saint, Capitano?

- Vi ho portati io fuori dal tempio del Ratto Malvagio, disapprovando l'operato di Lemnosin, così come ho impedito a Krios di finire il suo gioco sadico ed insano. E se il salvarti la vita per ben due volte non è bastato a conquistare la tua fiducia, e se l'esprimere sincero rammarico e cordoglio per la morte del tuo maestro è ancor poco, non mi rimane che dirti che tu sei l'unico a dover prendere la decisione. Accetti il mio aiuto o no?

Clay guardò il viso del cavaliere di platino. Le sue labbra erano ferme, il tono della sua voce sicuro e non suonava per niente ingannevole. Cercò di guardare con la mente oltre la maschera nera, oltre la copertura che celava al mondo gli occhi del cavaliere di platino. Chi o cosa poteva nascondervisi dietro? Quale mistero avvolgeva il Capitano e quali motivazioni potevano portarlo a comportarsi in quel modo? Ad un debito verso Athena e se stesso aveva alluso, ma quale?

- Accetto... e che mai io debba pentirmi di questo momento.

- Bene. Ho intenzione di fornirti l'esperienza che manchi simulando per te una serie di scontri. Ti avverto che saranno più di semplici illusioni perchè potrei esserci io dietro gli avversari che ti porrò contro.

Corinto scomparve in una sfera di luce. Clay si voltò, sorpreso da un rumore, e si ritrovò davanti le sagome di tre cavalieri d'oro. Le vestrigia che indossavano sembravano autentiche ma, anche perchè memore delle parole di Corinto, non ci mise molto a capire che non si trattava altro che di manichini animati, illusioni create dal cavaliere di platino, al fine di allenarlo. Le figure si mossero contro di lui e, senza preavviso alcuno, lo investirono con una triplice scarica di colpi alla velocità della luce. Clay cadde a terra, sorpreso. Adesso iniziava a capire quanto difficile sarebbe stato l'allenamento che lo aspettava.

***

All'interno di uno splendido giardino, Bellerofonte del Cavallo stava seduto sul bordo di una fontana a forma di giglio, nudo, contemplando la sua bellissima immagine riflessa. La luce del sole del primo pomeriggio esaltava la sua bellezza, facendo rifulgere i suoi lunghi capelli color cenere. Mentre si specchiava, Bellerofonte avvertì la presenza di un microcosmo che, in lontananza, stava cercando di comunicare con lui. Infastidito per esser stato interrotto in quella che sembrava essere la sua occupazione preferita, il Colonnello disse, sottovoce:

- Ti sento, Tenente Moka. Parla pure alla mia mente, sono pronto a ricevere il tuo messaggio.

- Signore, i cavalieri di Athena sono scomparsi dalle quattro case dei Tenenti di platino.

- Com'e' possibile?? Ve li siete fatti scappare tutti e quattro!

- Sissignore. Purtroppo pare che questa sparizione di gruppo sia opera di un terzo, Signore.

- Un terzo? Il cavaliere della Fenice, per caso?

- No, Signore. Sono sicuro che mi sarei accorto dell'intervento di quel cavaliere. Nel mio scontro contro uno dei santi di Athena, ho emulato uno dei suoi colpi e quindi ne conosco il timbro cosmico alla perfezione.

- Ed allora? Come puoi altrimenti spiegare l'accaduto?

- Credo che sia qualcuno che non sarei in grado di emulare, Signore.

- Questo è impossibile. Che io sappia, tu non puoi emulare solo Dei e Semi-dei, giusto? Ma a Mekar nessuno di loro ha accesso, pena perdita d'ogni potere. Athena, pertanto, non può di certo essere stata...

- Appunto, Signore. La mia idea è che si tratti di uno di noi.

- Cosa?!? Cosa stai insinuando?!?

- Niente di più di ciò che penso, Signore. Credo che, tra noi, qualcuno abbia tradito.

- Se così fosse, si tratterebbe di un Platinum Saint a te superiore! Ma mi sento di escludere i colonnelli. Sono io che li comando e non posso credere che.. Aspetta un momento! Hai detto che i cavalieri di Athena sono scomparsi. Come?

- Per quello che ho visto io, il mio avversario è scomparso nel nulla. Sembra che anche a Flegias sia successa la stessa cosa. Nel caso di Carola e Krios, avevano inizialmente detto di aver disintegrato i rispettivi avversari, anche se non potevano garantirlo. Questo mi porterebbe ad un'unica conclusione: telecinesi.

- Già! Se Eden del Serpente non ne sta combinando una delle sue, è certo che rimane una sola spiegazione...

- Si, Signore. C'è un solo Platinum Saint che possiede il potere della telecinesi: Corinto della Capra.

- Corinto... Possibile che abbia tradito?!?

- Non saprei, Signore. Ma per adesso è il sospetto più fondato. Anche le scie telecinetiche lasciate puntano direttamente verso la casa della Capra.

- In questo caso... Manda subito due Tenenti a verificare.

- Due Tenenti, Signore?

- Due. Perchè, nel caso in cui i tuoi sospetti si rivelino fondati, l'ordine è uno soltanto: eliminatelo.

- Ricevuto, Signore.

- Ricordate però che, qualunque cosa succeda, la difesa della vostre rispettive case avrà la priorità.

- D'accordo, Signore.

- Un'ultima cosa. Non incaricare Krios della missione. Non mi fido di quell'uomo, è uno psicopatico! Non per nulla è il favorito di Eden. Manda invece Carola e Flegias, che sono di certo più affidabili.

- Sarà fatto. A presto, Signore.


La connessione si ruppe.

- Moka della Scimmia, tu e quegli altri icompetenti dei tuoi pargrado! Non fate altro che farmi perdere la pazienza ed innervosirmi! Questo provoca, sulla pelle dei miei zigomi, contrazioni innaturali che potrebbero macchiare la perfezione assoluta del mio volto... Adesso dovrò preparare olio di rose per prevenire tale orribile e nefanda possibiltà.

Cosi' dicendo, Bellerofonte si reco' in un angolo del giardino dove crescevano delle bellissime rose di colore bianco, che emanavano una luminescenza molto simile ad un microcosmo.

- Ogni fiore, in questo giardino, è animato dalla mia impareggiabile energia cosmica. Nonostante questi fiori possiedano in loro la forza delle stelle, nessuno di loro è anche solo lontanamente paragonabile alla mia bellezza.

Si chinò a raccogliere uno dei fiori.

- Neanche questa splendida rosa.

Nel coglierla, una spina gli si conficcò nel polpastrello dell’indice, provocandogli una leggera ferita.

- Fiore ingrato! A me, da cui hai avuto la vita e l'onore di esser stato coltivato, riservi le tue spine!

La mano del Colonnello si accese in un cosmo chiarissimo ed il fiore si disintegrò all'istante. Quella fu la prima volta che Bellerofonte maledisse le rose....