LA VERA STORIA DI ASHER

I° capitolo

L’INVESTITURA

"Asher! E’ arrivato il momento per te di dimostrare ciò che ti ho insegnato durante questi cinque anni di addestramento qui ad Orano, a me non dovrai dimostrare più nulla, ma all’armatura dell’unicorno… dovrà riconoscerti e qui di fronte a lei dovrai sostenere la prova finale."

"Maestro Ioria, supererò codesta prova per essere degno di indossarla.".

"Ebbene Asher, così sia!".

Da dietro il maestro Ioria saltò un grosso leone africano che attaccò immediatamente Asher, ma l’aspirante cavaliere con un sogghigno saltò e colpì il felino sulla testa con il ginocchio, a quel punto l’animale cadde su un fianco e non si rialzò più!

Asher rise: "Non è certo un leone avversario degno di me!"

Ioria con gli occhi chiusi accigliò le sopracciglia dicendo:

"Non perderti in chiacchiere, non sottovalutare mai il tuo nemico!"

Infatti proprio in quel momento altri due leoni attaccarono Asher da dietro, il ragazzo ne evitò uno, ma l’altro lo colpi con gli artigli sul petto provocandogli un’emorragia copiosa.

"Asher concentrati, osserva sempre l’avversario durante il combattimento, non importa quanti loro siano, devi riuscire sempre a prevedere le mosse dei tuoi avversari!"

In quel momento si avvicinò un terzo leone che insieme agli altri due circondarono Asher, il ragazzo sanguinava dal petto destro e con la mano sinistra cercava di fermare l’emorragia.

"Come posso controllarli tutti!"

"Asher, i cavalieri controllano i loro avversari con il sesto senso, stolto! Ti sei deconcentrato sottovalutando il tuo nemico, adesso ti trovi in svantaggio e dovrai uscirne fuori da solo."

"Si maestro, avete ragione, devo controllare i miei avversari con il mio sesto senso, devo capire da quale parte attaccheranno."

Il maestro Ioria ascoltò le parole del suo allievo rimanendo in silenzio con le braccia incrociate.

Improvvisamente due dei tre leoni con un balzo attaccarono Asher che concentrato e avendo previsto i movimenti dei felini saltò superandoli con grande velocità lasciando che i leoni atterrassero nel punto dove lui si trovava prima, poi si girò e guardò pensando:

"Adesso sono tutti e tre di fronte a me, mi sono preso il vantaggio è il mio momento"

Asher con una furia inaudita attaccò i tre leoni prendendoli a pugni, abbattendoli in soltanto tre secondi.

"Maestro, ha visto? Sono stato veloce?"

"Asher, riesci a dare circa 40 colpi al secondo, NON BASTA! Devi essere più veloce, devi accorgerti di cosa c’è intorno a te, non devi mai perdere il sesto senso, devi esserne completamente padrone. E’ priorità assoluta per un cavaliere essere padrone del sesto senso, con esso sprigionerai una forza pari ad un cavaliere di bronzo, la tua aspirazione! Trova la forza dentro di te!"

"Maestro mi serve un pretesto e le dimostrerò il quanto!"

"L’avrai!" rispose il maestro Ioria alzando il braccio destro.

Asher si mise in posizione sapeva benissimo cosa il suo maestro stava facendo, si era allenato in quel modo centinaia di volte.

Dalla mano destra del maestro si sprigionarono raggi luminosi che schizzavano verso Asher, il ragazzo cominciò a colpirli il più velocemente possibile.

"Asher, concentrati, non perdere mai lo sguardo di ciò che colpisci, concentrati, attiva il sesto senso, padroneggialo, solo così l’armatura ti riconoscerà come suo padrone!"

Asher sentendo le parole del maestro si impegnò al massimo colpendo sempre più velocemente i raggi luminosi.

"Asher, aumenterò la velocità dei raggi luminosi, non perdere la concentrazione!"

"Va bene maestro, continui, voglio tornare a Nuova Luxor con l’armatura dell’unicorno, Lady Isabel sarà fiera di me!"

Detto questo Asher cominciò ad espandere per la prima volta il proprio cosmo, Ioria di fronte a lui aprì gli occhi pensando:

"Eccolo, sta espandendo il cosmo, questo è il momento giusto"

Ioria aumentò la velocità dei suoi raggi luminosi arrivando quasi alla velocità del suono.

Asher si accorse del cambiamento di velocità e con rabbia passione e concentrazione riusciva a colpire i raggi scaturiti dalla mano destra del suo maestro.

"Asher, 45 colpi al secondo, puoi ancora aumentarli, non fermarti rimani concentrato!"

Nel frattempo gli occhi del bassorilievo scolpito sullo scrigno dell’armatura dell’unicorno cominciarono ad illuminarsi, stava succedendo qualcosa…

Intanto Ioria aumentò ancora la velocità dei suoi raggi fino a portarli alla velocità del suono, ma Asher non resse e fu colpito in varie parti.

Seduto a terra Asher si asciugò il sangue dalla bocca, ma si rialzò gridando:

"Mi faccia provare ancora maestro!"

Ioria con molta calma guardò fisso Asher negli occhi dicendogli:

"Devi resistere per almeno cinque secondi, devi colpire i raggi alla velocità del suono per cinque secondi, altrimenti non sei degno di indossare la corazza di bronzo."

Detto questo Ioria alzò il braccio nuovamente e ripartì con i raggi aumentando sempre di più la velocità, Asher stremato non si arrese e respingeva con grinta i raggi luminosi. Ioria spalancò gli occhi improvvisamente gridando:

"ORA!"

è partirono dalla sua mano saette alla velocità del suono pari a match 1.

Asher con grande grinta espanse il proprio cosmo al massimo controllando pienamente il sesto senso e respingeva i velocissimi raggi luminosi scaturiti dalla mano di Ioria, i secondi sembravano interminabili, un secondo…..due……tre… Asher rimase concentratissimo e resisteva respingendo i poderosi raggi che saettavano come schegge impazzite su di lui…..quattro… cinque, Asher resisteva ancora….sei… sette… dopodiché fu colpito prima allo stomaco e poi subito in viso cadendo di schiena a terra. L’aspirante cavaliere si pulì il viso dal sangue e si rialzò subito rivolgendosi al suo maestro:

"Continui…non mi arrendo… continui."

Ioria senza far trapelare nemmeno un minimo di pietà disse:

"Asher, mostrami il tuo massimo colpo!"

"Maestro, ma cosa dice, io colpire lei!!!"

"FALLO E’ UN ORDINE!! Se non sprigioni il tuo massimo colpo con l’ausilo del tuo sesto senso non riuscirai mai a diventare un cavaliere!"

"A si!!! Maestro se questo è quello che vuole le farò vedere di cosa sono capace!"

Asher con tutta la forza che aveva cercò di colpire il maestro Ioria, ma quest’ultimo evitò ogni colpo come se nulla fosse. Asher ripetè l’attacco di nuovo che come prima si dimostrò completamente inefficiente. A quel punto Asher si concentrò correndo verso Ioria gridando:

"Maestro la colpirò con il colpo che da lei mi è stato insegnato GALOPPO DELL’UNICORNO!"

Ma Ioria accigliò le sopracciglia di nuovo e poi afferrò per un piede Asher scaraventandolo contro un albero li vicino:

"Quante volte ti devo dire che devi rimanere concentrato nella totalità dei tuoi sensi, è dall’unione di ciò che trovi il sesto senso, è dall’unione di ciò che debelli i tuoi avversari, è dall’unione di ciò che si definisce un cavaliere."

Asher ascoltò le parole del suo maestro mentre ancora con gli occhi spalancati dal terrore rimaneva di schiena attaccato all’albero a due metri da terra, dopodiché cadde al suolo a faccia in giù.

"Maestro, mai..mi av..avevate attaccato con…tanta veemenza! Perchè l’avete fatto!"

"Asher, non hai nemmeno la minima idea di chi dovrai affrontare in futuro, a partire proprio da Nuova Luxor, se non vedo un miglioramento sufficientemente competitivo, ti impedirò con ogni mezzo di diventare cavaliere."

Detto questo Ioria si girò e cominciò ad andarsene camminando lentamente, Asher inginocchiato a terra pensò a Lady Isabel e ad Alman di Thule che l’avevano ospitato prima che partisse per l’Algeria, pensò all’amore che provava per Lady Isabel fin da bambino e la promessa che si era fatto di ritornare con l’armatura per essere suo cavaliere…no… non poteva finire cosi, a quel punto Asher si alzò e rivolgendosi al suo maestro disse:

"Maestro!"

improvvisamente Ioria si fermò girandosi, Asher era concentratissimo e il sesto senso albergava perfettamente in lui, strinse i denti e concentrò tutte le sue energie. Ioria stava per muoversi ma improvvisamente si accorse che il suo braccio sinistro era immobilizzato, poi anche la gamba sinistra, capì subito che Asher stava sprigionando un colpo che lui stesso aveva cercato di insegnargli senza risultati, il PSYCHIC HORN, un colpo prodigioso per un aspirante cavaliere di bronzo, Ioria se avesse voluto poteva uscire da quella situazione facilmente ma volle vedere fino a che punto Asher poteva arrivare. Ioria si stupì, Asher stava effettivamente componendo il PSYCHIC HORN, Ioria cominciò a sentire un lieve dolore alla testa e pensò:

"Non pensavo! Fino ad ora non era mai riuscito a comporlo, nemmeno in parte!"

e poi sorrise proprio nel momento in cui Asher si lanciò con tutte le sue forze attaccando con il suo colpo massimo GALOPPO DELL’UNICORNO sicuramente più potente dell’ altro, Ioria lo evitò all’ultimo apposta per vedere gli effetti del poderoso attacco su una roccia di granito enorme dietro di lui. Asher spaccò in mille pezzi la roccia di granito con i suoi calci micidiali, nel frattempo Ioria disse:

"Asher davvero un buon colpo, stavolta ti sei superato, bravo!"

Asher aveva appena finito di terminare il colpo e si calmò guardando sorpreso il maestro, poi si rimise in posizione ma le parole di Ioria lo fermarono:

"Fermati Asher, l’armatura dell’unicorno ti ha già riconosciuto, non te ne sei nemmeno accorto ah ah ah ah!"

"Cosa!!!" disse Asher sempre più sorpreso.

Il cavaliere dell’Unicorno si deconcentrò totalmente ma finalmente per vedere ciò che per cinque anni aveva inseguito caparbiamente, lo scrigno illuminato di azzurro si aprì ed usci con un fascio di luce violaceo il totem dell’unicorno che improvvisamente si scompose per ricomporsi sul suo corpo.

Asher rimase a bocca aperta,

"Ma… sto indossando l’armatura dell’Unicorno!"

"Ah ah ah…Si caro Asher e non sai quanto ne sono felice, ed è tutto merito tuo, è lei che ti ha riconosciuto, ricordalo, e ricorda anche che i cavalieri di Athena fin dai tempi più antichi hanno sempre lottato per la giustizia, non utilizzare mai l’armatura per i tuoi scopi personali, inoltre ricorda che le armature hanno una loro vita, rispettala e da lei riceverai altrettanto!"

Asher con lo sguardo rivolto al sole e con l’armatura indossata viaggiava con la mente pensando

"Pegasus… finalmente potremo rincontrarci per stabilire una volta per tutte chi tra noi due è il più forte!"

Ioria si avvicinò al cavaliere dell’Unicorno e poggiando una mano sulla spalla del ragazzo disse:

"Vai cavaliere e dimostra il tuo valore alla Dea Athena!"

"La ringrazio maestro non la deluderò!"

Mentre Unicorno si allontanava verso Algeri dove avrebbe poi potuto prendere la nave per Nuova Luxor, Ioria si rattristò pensando:

"Perdonami Asher… perdonami se non ho saputo fare di te un cavaliere superiore… perdonami se dovrai affrontare cavalieri a te superiori, non potevo seguirti durante gli allenamenti, dovevo recarmi spesso in Grecia per motivi a te ignoti, rimarrai deluso ma questo non potevo dirtelo, non vincerai mai l’armatura di mio fratello Micene, la sacra armatura d’oro del Sagittario, non volevo toglierti la speranza di vincere il torneo della guerra galattica! Conosco i tuoi avversari e conosco il loro potere!"

Gli occhi di Ioria si bagnarono di lacrime tristi, lacrime di chi ha sofferto molto nella vita, di chi è rimasto deluso e di chi non ha saputo svolgere con devozione i propri doveri.

Una voce improvvisa giunse al suo orecchio da lontano:

"Non importa sacro cavaliere del Leone dorato, Il cavaliere dell’Unicorno imparerà col tempo e migliorerà con i suoi compagni cavalieri, hai fatto quello che dovevi, ciò che ha imparato dipende da se stesso! Ih ih ih ih nonostante tu sia un cavaliere d’oro il tuo cuore è rimasto sensibile come quello di un adolescente, molto bene figliolo, molto bene!"

Ioria con gli occhi chiusi e il capo chino accennò un sorriso riconoscendo l’immenso cosmo del suo ansiano amico:

"Grazie cavaliere di Libra, hai sempre una risposta per tutto!".