LA VERA STORIA DI ASHER

II° Capitolo

RITORNO A NUOVA LUXOR

Asher arrivò a Nuova Luxor e passeggiando con lo scrigno sulle spalle per quelle strade, gli vennero in mente i giorni in cui era ospite di Alman di Thule, erano passati più di cinque anni da quando era partito per l’Algeria, ora, pieno di orgoglio voleva solamente ringraziare dimostrando a Lady Isabel tutto il suo valore di cavaliere.

Lady Isabel…

Per Asher Lady Isabel non era solamente la nipote di Alman di Thule, lui la pensava diversamente, durante i cinque anni di addestramento Unicorno si soffermava spesso a contemplare nella sua mente gli occhi di Isabel, era diventato cavaliere solo per lei e nient’altro!!

"Ecco! Finalmente, il palazzo di Alman di Thule, quanto tempo ho atteso e finalmente il giorno è arrivato… come mi accoglieranno? Sicuramente il vecchio Alman ne sarebbe contento e fiero, non mi rimane altro che entrare!!" pensò Asher mentre si avvicinava all’immenso portone.

Prima che Unicorno potesse bussare, il portone si aprì, ed un uomo calvo e robusto posò il suo sguardo su Asher, il cavaliere riconobbe subito quell’uomo:

"Ma guarda chi si vede, il vecchio Mylock in carne ed ossa, come stai vecchietto?"

disse Asher sogghignando, Mylock accigliatissimo rispose:

"COME OSI INSOLENTE!! Modera il linguaggio, questa non è un’osteria, piuttosto presentati moccioso!"

Asher divertito rispose:

"Vedo che non sei cambiato affatto, non mi riconosci? Sono Asher!!!"

Mylock rispose ad Asher come se il ragazzo fosse uscito un’ora prima e poi fosse rientrato in ritardo:

"Muoviti moccioso, porta lo scrigno nella sala centrale e poi corri nel tuo alloggio che doma…."

La voce di Mylock fu interrotta dalla voce decisa di una ragazza

"Basta Mylock!!! Devi finirla di trattare in questo modo i cavalieri, non sono più dei bambini, cerca di ricordarlo!!!"

Mylock sudando freddo e con il capo chino rispose con voce tremula:

"Mi scusi Lady Isabel".

Asher rimase incantato per un attimo guardando quella splendida ragazza per poi riconoscerla subito, il suo cuore cominciò a battere più forte per l’emozione di rivederla adulta, bella.. anzi bellissima. La ragazza spostò lo sguardo verso il cavaliere è rimase silenziosa. Asher s’inginocchiò rapidamente

"Chiedo scusa Lady Isabel, io sono.."

"Sei Asher, è se non sbaglio lo scrigno che porti sulle spalle contiene l’armatura dell’Unicorno, la tua armatura come quelle dei tuoi compagni sono di vitale importanza per noi!!" ribattè con voce decisa Lady Isabel, poi con un sorriso continuò:

"Sono felice che tu sia sano e salvo, nella sala principale troverai alcuni dei tuoi vecchi compagni, domani comincerà il torneo e stasera ci sarà il sorteggio… adesso togliti lo scrigno e posalo insieme agli altri, immagino che sarai stanco per il viaggio, nei piani superiori del palazzo troverai il tuo alloggio, buona permanenza cavaliere!"

Asher si alzò e rispose:

"Ho capito, grazie!".

Il cavaliere dell’Unicorno camminando nel corridoio che portava alla sala principale pensò:

"Lady Isabel.. non la deluderò, vincerò il torneo qualunque cosa accada. Maestro, farò tesoro dei suoi insegnamenti, li metterò in pratica molto presto! Non mi interessa la sacra armatura, ma con essa diventerei ancora più forte, e a quel punto Lady Isabel non potrà non notare…"

Proprio in quel momento mentre era assorto nei suoi pensieri sbattè il muso contro un muro… no non era un muro, era un uomo alto più di due metri con un fisico mostruoso, Asher alzò la testa per rimproverarlo, ma l’altro lo anticipò:

"Hei!!! Ragazzino, fai attenzione a dove cammini!".

Sul viso di Asher si stampò un’espressione di stupore, riconobbe subito il gigante e con grande emozione disse:

"Gerki, ma sei proprio tu? Sei diventato ENORME!!!"

"Ah ah ah!!! E’ stato l’allenamento in Canada che mi ha reso cosi grande e cosi forte!"

Unicorno vide le mani di Gerki, erano veramente enormi, gli avambracci erano grossi come cocomeri, sembrava fatto d’acciaio, e poi pensò:

"Chiunque sarà il malcapitato che dovrà affrontare questo bestione di sicuro non sarà per lui impresa facile".

I due cavalieri entrarono insieme nella sala principale, Unicorno si accorse subito che all’interno della stanza c’erano quattro ragazzi, Asher li salutò con spavalderia:

"Salve ragazzi!! Finalmente vi rivedo!"

soltanto uno gli rispose, il più gracile:

"Ciao Asher, come stai?"

il ragazzo dai capelli verdi gli protese la mano, ma Asher con aria di scherno disse:

"Se non sbaglio tu devi essere Andromeda, il fratello di Phoenix, stento a credere che tu sia riuscito a diventare cavaliere, se non ricordo male piangevi sempre come una femminuccia, chiamando tuo fratello ogni volta!!"

Andromeda con molta calma rispose:

"Sei ingiusto Asher!! Parli di mio fratello sapendo che non è qui, è un comportamento da vigliacchi, sono sicuro che non diresti certe cose se Phoenix fosse qui con noi!"

Asher indispettito rispose:

"Vigliacco io? Ti sbagli! Tuo fratello è sempre stato uno dei miei obbiettivi, ricordo ancora quando per difenderti mi riempì di pugni, devo batterlo, ma a quanto pare non si trova qui, evidentemente è deceduto sull’isola della Regina nera… E’ lui l’avversario che vorrei battere, non certo te che ti reggi a malapena in piedi!!"

Andromeda si girò e andò verso la finestra e rimase li a guardare il cielo, stava pensando a suo fratello, chissà se era sopravvissuto a quell’inferno, si sentiva molto in colpa, sapeva che Phoenix era partito per l’Isola della Regina nera al posto suo e questo lo sapeva anche Unicorno. Asher continuò a provocare Andromeda:

"Non dirmi che sei andato alla finestra a piangere, ormai tuo fratello non c’è più devi fartene una ragione!!…Chiunque di noi non sarebbe tornato se fosse andato in quell’isola infernale, cosa ti aspettavi Andromeda? Credevi davvero che tuo fratello fosse cosi forte da sopravvivere in un posto tanto ostile? Tuo fratello non tornerà mettitelo in testa!"

All’improvviso un ragazzo dal viso orientale e dai capelli lunghi e neri si alzò da una sedia di scatto rivolgendosi ad Asher:

"Ora basta! Asher sai bene quanto sia importante Phoenix per Andromeda, sei stato veramente scortese, oltretutto è stato l’unico a salutarti, potresti almeno ricambiargli il saluto… purtroppo non sapremo mai che fine ha fatto Phoenix, cosi come Pegasus, Crystal e Aspides… almeno abbi la compiacenza di non parlare di cose che non ti riguardano!!"

Asher strofinandosi il naso riconobbe l’interlocutore:

"Il Paladino della giustizia, ecco, chi poteva essere a farmi la predica? Solamente tu… Sirio"

Poi Unicorno con calma rivolse lo sguardo agli altri due, uno era poggiato al muro con le mani incrociate, era molto robusto, alto circa 1 e 90

"Fammi un p’ò vedere? Ma si tu sei Ban!! Non pensavo fossi diventato ancora più brutto ih ih ih ih!"

Ban si limitò a guardare il compagno aggressivamente negli occhi. Poi Unicorno si accorse di Blak, lo riconobbe per via dell’abbronzatura, con lui fu più cauto, solamente perché cinque anni prima divideva la stanza con lui:

"Black, sono contento che tu c’è l’abbia fatta, in realtà sono contento per tutti voi, ma sappiate che l’armatura d’oro sarà indossata da me!! Sono venuto qui per vincere!"

Ban sorrise sentendo il discorso di Asher e rispose saggiamente:

"Sei uno sbruffone Asher!! Tutti siamo qui per lo stesso motivo, pensi che ti lasceremo vincere il torneo cosi facilmente? Anche noi siamo stati addestrati in ambienti inospitali e pericolosi, non credere di essere l’unico, ma tanto scoprirai presto l’amara verità!!"

Unicorno ribattè:

"Credi di mettermi paura specie di scimmia africana?…"

Proprio in quel momento entrò nella stanza un ragazzo veramente strano, era bianco come un cadavere con gli occhi completamente neri, evidentemente le pupille per qualche ragione si erano dilatate a tal punto da coprire tutta la parte bianca, inoltre aveva i capelli completamente bianchi con un taglio particolarissimo a cresta di gallo:

"Ih ih ih ih, ragazzi, non immaginate cosa vi aspetta, Aspides dell’Idra è venuto qui per avve… ehm vincere!! Hi hi hi"

Unicorno chiuse gli occhi e sogghignando disse a Ban:

"Devo chiederti scusa Ban, qualcuno più brutto di te c’è per tua fortuna, non so nemmeno se considerarlo un essere umano costui!!"

Detto questo Unicorno poggiò la sua armatura vicino alle altre, cosi fece anche Aspides, ma non prima di aver detto ad Asher a bassa voce:

"Sarò anche un mostro, ma dopo che ti avrò sfregiato la faccia a dovere sappi che avrai tu questo primato ih ih ih".

Nel suo alloggio Asher si stava riposando supino sul letto, con le mani dietro alla nuca stava pensando a Lady Isabel… quegli occhi, bellissimi, la desiderava ardentemente, non poteva fare a meno di pensare a lei, poi improvvisamente si alzò a sedere di scatto dicendosi:

"Basta! Ma che sto facendo… Devo concentrarmi sul torneo, adesso non è il momento di pensare ad Isabel,… a cosa mi servirebbe, a niente. Pegasus… chissà che fine hai fatto, ricordo ancora tutti quei momenti in cui ti divertivi a schernirmi, non l’ho mai dimenticato, tutte quelle volte che ti mettevi in mezzo tra me e Isabel, non l’ho dimenticato!! Il torneo, adesso devo pensare solo al torneo!!"

Unicorno dopo queste parole si rilassò ristendendosi sul letto, gli occhi cominciarono ad appesantirsi, era stanco per il viaggio, aveva bisogno di riposare e come una pietra si addormentò sognando i ricordi del passato……….

……..<Lady Isabel!!! Guarda, ho preso questi fiori che crescono vicino al fiume, sono colorati spero che ti piacciano!!> <Asher, ma sono per me, che belli e quanti colori, bravo mio cavaliere!> <Certo che sono per te Lady Isabel, ecco io… volevo dirti che…> <Forza, parla Asher, che ti prende! Non ti va più di giocare a marito e moglie?> <Si, però c’è una cosa che volevo dirti, molto importante!!> <Ma bene, guarda guarda che bel quadretto!, il cavallino che si mette a fare il cascamorto con i fiorellini, ma come, non volevi essere un guerriero? Mi fai ridere Asher, fai il lecchino di Lady Isabel, ah ah ah ah!> <Pegasus me la pagherai, maledetto stupido!!> <Asher, fermo!! Tu devi stare con me, lascialo perdere a quello..> < Si certo, perdonatemi Lady isabel>…Si certo…Si certo……"Si certo!"

Unicorno si svegliò di soprassalto, respirava affannosamente, quel sogno, lo faceva spesso, aveva il terrore che Pegasus lo schernisse di nuovo, aveva una gran voglia di vendicarsi, ma sfortunatamente o fortunatamente lui non era giunto dalla Grecia.

La sera dopo cena i cavalieri presenti nel palazzo si riunirono nella sala principale, attendevano con ansia Lady Isabel per il sorteggio che avrebbe stabilito le coppie che si sarebbero sfidate nel palazzo dei tornei, un’arena enorme in stile romano, molto simile all’anfiteatro Flavio ovvero il Colosseo, questa arena poteva contenere circa 50.000 spettatori, e le previsioni dicevano che i posti erano gia tutti prenotati. La gente era venuta a conoscenza della Guerra Galattica già da un mese, i giornali e la TV avevano divulgato la notizia del torneo in tutti i modi, tutta la popolazione ormai sapeva dell’esistenza dei Cavalieri dello Zodiaco, ma la gente non sapeva chi fossero questi cavalieri e soprattutto da dove venivano… per loro era un mistero, un mistero dilettevole da scoprire!!

Lady Isabel entrò nella sala, seguita dal fidato Mylock che reggeva tra le mani un’anfora di ceramica, tutti i cavalieri presenti si alzarono dalle sedie e attesero la voce di Lady Isabel, la ragazza parlò con voce decisa:

"Cari cavalieri, finalmente è giunto per voi il momento più importante della vostra vita, come già sapete combatterete uno contro l’altro per il possesso dell’armatura sacra del sagittario, mio nonno trovò questo scrigno sedici anni fa, nello scrigno è custodita la corazza che andrà al vincitore del torneo, vale a dire al più forte e valoroso tra voi cavalieri. Ora Mylock poggerà quest’anfora sul tavolo ed ognuno di voi estrarrà da essa una sfera, ogni sfera ha una lettera incisa, in base a questa si formeranno le coppie."

Unicorno rispose:

"Come sei anni fa, quando ci mandaste nelle terre di addestramento!!"

Mylock leggermente irritato si pronunciò:

"Appunto, Unicorno comincia tu, estrai una sfera dall’anfora!"

Asher si avvicinò ed inserì il braccio nell’anfora estraendo una sfera che poi diede a Mylock, quest’ultimo la guardò e disse:

"Unicorno ha estratto la lettera H Dragone tocca a te!"

Sirio si avvicinò all’anfora e come Unicorno prese una sfera dall’anfora che diede a Mylock:

"Dragone ha estratto la lettera E, sei fortunato salterai la prima fase, ciò significa che affronterai il vincitore di un incontro del primo turno, Ban tocca a te"

"Bene eccomi!" rispose Ban con energia.

Leone Minore prese una sfera e la diede a Mylock che velocemente lesse la lettera incisa dicendo:

"Leone Minore ha estratto la lettera G, questo significa che affronterai Unicorno al primo turno!"

Ban scrocchiando le nocche rise dicendo:

"Non mi poteva capitare di meglio!!"

e poi si voltò verso Asher sogghignando, Unicorno non rispose si limitò a sorridere mostrando sicurezza al suo avversario.

Di conseguenza ad Andromeda capitò la lettera F, a Lupo la lettera I, ad Hidra la lettera B, all’Orsa la lettera D. Mylock si pronunciò ancora:

"Mancano tre cavalieri, non sappiamo che fine abbiano fatto, ma per correttezza estrarrò le sfere anche per loro… Per Crystal la lettera A… per Pegasus la lettera C" e poi con un ghigno sulla bocca "Per Phoenix anche se dubito fortemente che arrivi ho estratto la lettera J".

I cavalieri si guardarono per un attimo e poi Mylock continuò:

"Naturalmente se Pegasus non arriva con lo scrigno entro domani sera il primo incontro da disputare sarà tra Ban e Asher"

Asher ostentando sicurezza si rivolse a Sirio:

"Sei fortunato, non dovrai sostenere il primo incontro!!"

"Un incontro in più o un incontro in meno non cambierebbero le cose!!"

la risposta calma del Dragone suscitò curiosità per Unicorno, quindi gli chiese con aria sarcastica:

"Sembri cosi sicuro di te grande eroe, scommetto che non hai paura di nessuno? Vero?"

"Ti sbagli Asher!"

Unicorno a quel punto chiese sorridendo

"Ma davvero?! E’ di chi avresti paura? Sentiamo.."

Sirio con occhi bassi si limitò a girare lo sguardo verso Andromeda ed Unicorno avendo capito il senso del gesto di Sirio disse:

"Hai paura di Andromeda??? Ah ah ah ah, non credevo fossi cosi simpatico, davvero!! Ci vediamo domani al palazzo dei tornei buonanotte a tutti!!"

Andromeda rispose:

"Buonanotte Unicorno!!"

Sirio si avvicinò ad Andromeda dicendogli:

"Perché ti ostini tanto a salutare una persona così ostile nei tuoi confronti, non ti capisco!"

Andromeda tristemente gli rispose:

"Fa parte della mia personalità, non riesco a provare odio nei riguardi dei miei compagni, scusami Dragone, vado a riposare, ci vediamo domani al palazzo dei tornei!! Buonanotte!"

"Buonanotte Andromeda e stai tranquillo, tuo fratello tornerà vedrai!!"

Andromeda si girò per un attimo ad osservare Sirio con gli occhi rossi di tristezza, dopodiché a capo chino uscì dalla sala per andare nel suo alloggio.