LA VERA STORIA DI ASHER

XIII° Capitolo

Il Terribile Phoenix

 

Asher cercò di rialzarsi, nello stesso istante la catena di Andromeda si mosse sorprendendo lo stesso Andromeda che meravigliato disse:

<La mia catena sta cominciando a muoversi, proprio come ieri sera subito dopo l’incontro tra Pegasus e Sirio….A….X….I….A,….axia Axia?!>

Cristal prontamente disse:

<Andromeda che sta succedendo!>

<Axia, non esistono cavalieri dello zodiaco con questo nome, di quale nemico si tratterà!> esclamò Andromeda.

Nel frattempo Asher si era rialzato in ginocchio e osservando un anello della catena vicino a lui pensò:

<Andromeda…sei tu lo stolto…>

Asher non perse l’occasione ed afferrò la catena di Andromeda, quest’ultimo girandosi gridò:

<UNICORNO NO!>

Ma il cavaliere dell’Unicorno tremante per le ferite sogghignò dicendo:

<Finalmente ti ho in pugno Andromeda, la tua catena è nelle mie mani!>

Andromeda spaventato da qualcosa disse frettolosamente ad Asher:

<Lasciala andare Unicorno presto! E’ questione di vita o di morte non solo per te ma per tutti i cavalieri, la catena sta tentando di dirci qualcosa di molto importante!>

Asher riluttante rispose nervosamente:

<Che cosa!>

Andromeda quasi pregandolo continuò:

<Ti prego! Ascolta le mie parole, lascia la presa Unicorno!>

Asher era combattuto dentro di se, perché quell’atteggiamento di Andromeda sembrava lo volesse obbligare a lasciare la catena, quello che diceva il cavaliere di Andromeda era falso o era vero? C’era veramente un pericolo che incombeva nel palazzo dei tornei? O era solo una scusa per far lasciare la presa ad Unicorno e quindi far svanire questa ghiotta opportunità?

Alla fine si decise e disse con vigore prima di attaccarlo:

<Neanche per sogno! Con chi credi di avere a che fare! I tuoi trucchi non mi incantano eroe, senza catena sei inerme!>

Unicorno si gettò con violenza verso Andromeda che continuava a gridare di lasciare la presa:

<Unicorno…lasciala! Attento! …Unicorno noo!>

Ma proprio quando ormai era vicinissimo ad Andromeda, Unicorno sentì una scossa fortissima attraversare tutto il suo corpo e fu scaraventato alle corde del ring.

<La catena di quel maledetto è percorsa da una fortissima tensione elettrica.> disse mentre rimaneva appoggiato alle catene del ring.

Andromeda spiegò mostrando un viso preoccupato:

<Proprio così, ti avevo avvertito Asher!…Quando la impugna chi non dovrebbe la catena di Andromeda viene attraversata da una corrente ad altissima tensione.>

Ma subito dopo la catena ricominciò a muoversi vertiginosamente e Unicorno dovette ammettere l’evidenza:

<Avevi ragione! La catena si sta movendo!>

Andromeda osservando la sua catena rispose:

<E va più veloce di prima! Se le mie deduzioni sono giuste il nemico è vicino!>

In quell’istante Cristal e Black salirono sul ring ed Asher si avvicinò ad Andromeda preoccupato anche lui di quell’insolita e strana manifestazione della catena di Andromeda.

Cristal preoccupato si espresse:

<Andromeda! Potrebbe essere vitale conoscere il significato di quelle parole, non sei ancora riuscito a decifrarle?>

<Non ancora.> Rispose Andromeda.

Black osservava le catene stupito e disse:

<Forse sei tu a farle muovere senza volerlo!>

<Purtroppo non è così!> rispose preoccupato Andromeda.

Le catene cominciarono ad ondeggiare sempre più velocemente, Unicorno pensò:

<Ma che diavolo sta succedendo…perché si muovono in quel modo, cosa avranno mai individuato!>

Poi vedendo le catene che puntavano verso il pubblico esclamò:

<Andromeda!>

<La direzione indicata dalla cima rappresenta il punto in cui si trova il nemico!> spiegò Andromeda.

Poi continuò precisando:

<Le spire della catena sono come impazzite, quell’essere è molto pericoloso!>

Cristal stringendo il pugno disse:

<Restiamo uniti, affrontiamolo insieme e lo vinceremo!>

I quattro cavalieri si erano stretti l’uno all’altro sul ring, erano meravigliati e preoccupati, anche Lady Isabel e Mylock non riuscivano a capire cosa stava succedendo, il pubblico ammutolì spaventato… tutti attendevano la comparsa di un nemico. In quell’istante arrivarono nell’arena Pegasus e Sirio e si accorsero subito di ciò che stava succedendo, Andromeda riuscì a capire il significato della parola Axia che in greco antico significava cosa importante, lo capì anche perché le catene cominciarono a puntare verso lo scrigno della sacra armatura, poi rivolgendosi ai compagni disse:

<Ci siamo!>

Andromeda guardando i suoi compagni disse:

<Presto! Scendete dal ring, di qualsiasi nemico si tratti ci penserò io, non preoccupatevi, la catena saprà difendermi!>

Cristal e Black annuirono anche se molto preoccupati e quindi scesero dal ring, Asher invece rispose:

<Andromeda resterò io con te, in fondo stavamo combattendo noi due, chiunque sia l’intruso lo combatteremo insieme!>

Andromeda rispose:

<Va bene Asher, stammi vicino e tieniti pronto!>

<Certo!> Rispose il cavaliere dell’Unicorno che fino a poco tempo prima odiava a morte il suo rivale, ma capì che non era un vile, ma bensì un cavaliere leale, coscienzioso e forte.

Improvvisamente le luci che illuminavano il ring si spensero, e tutti videro lo scrigno d’oro aprirsi lentamente per poi comparire da dietro una figura maestosa.

Isabel gridò di accendere i riflettori dell’arena, e quando questo avvenne finalmente tutti riuscirono a vedere il misterioso cavaliere!

<Ma quello è…> esclamò Cristal.

Pegasus capì subito di chi si trattava e sollevato disse:

<Phoenix, meno male>

Anche Unicorno lo riconobbe:

<Il decimo cavaliere, l’unico che ancora mancava!>

Il telecronista annunciò con entusiasmo il decimo cavaliere Phoenix, e tutto il pubblico applaudì contento di aver capito che non si trattava di un nemico.

Ma improvvisamente l’atteggiamento di quel cavaliere cambiò e in modo spavaldo mise un piede sullo scrigno sogghignando.

Dragone capì subito e spiegò:

<Forse la nostra felicità sarà di breve durata Pegasus… il cielo di Phoenix è oscuro!>

Con questa frase Sirio mise in allerta tutti i cavalieri tranne Andromeda che sembrava incredulo mentre osservava il cavaliere della Fenice.

Andromeda gridò:

<La catena si muove con velocità sempre maggiore, è sfuggita al mio controllo…sembra che provi odio per lui…è il cavaliere della Fenice…è il suo influsso malefico agisce su di lei, mi chiedo solo il perché di tutto questo, perché?!>

Poi la catena cominciò a puntare il cavaliere della fenice e Andromeda gridò ancora:

<CAVALIERI DELLO ZODIACO, LA CATENA E’ ATTRATTA DA PHOENIX, NON RIESCO PIU’ A TRATTENERLA, VA CONTRO DI ME!…NON C’E’ LA FACCIO!>

Poi la cima della catena raggiunse il cavaliere e si attorcigliò intorno all’avambraccio, Pegasus preoccupato per Andromeda esclamò:

<Non l’hai riconosciuto Andromeda?>

Sirio spegò meglio:

<Phoenix è tuo fratello cavaliere!>

Andromeda con le lacrime agli occhi non voleva crederci, sembrava impossibile che un essere così malvagio fosse suo fratello, quindi rispose:

<Non è vero Dragone tu menti, non può essere come dici!>

<Negare l’evidenza non serve!> Concluse a malincuore Sirio.

Anche Asher l’aveva riconosciuto, quindi prontamente disse ad Andromeda:

<Ha ragione cavaliere! Ricordi il giorno della partenza?>

Andromeda si ricordò di quel lontano giorno, si ricordò che suo fratello Phoenix era partito al posto suo per l’isola della Regina Nera, poi guardando bene quel cavaliere piangendo capì:

<Fratello adorato disperavo che ci saremo più rivisti, è invece sei tornato!>

<Attenti!> Gridò Sirio verso Asher e Andromeda che non si erano accorti del cosmo strapotente di Phoenix.

Infatti improvvisamente con la catena nella mano Phoenix bruciò il suo cosmo immenso e lanciò con vigore un raggio energetico che colpì il coprispalla sinistro di Andromeda distruggendolo.

Tutti rimasero sbalorditi, Andromeda in ginocchio non credeva ai suoi occhi, il suo amato fratello lo aveva colpito con ferocia, non riusciva a capire il perché di quel gesto tanto ostile:

<Phoenix! No tu non sei mio fratello, è impossibile, lui era fortissimo, ma anche molto nobile, mentre tu sei arrogante, un essere carico solo di odio, che sia tutta una finzione? Possibile che dietro quella maschera si nasconda…fratello!>

Pegasus gridò a squarciagola nella speranza di destare Andromeda che sembrava in uno stato confusionale:

<PRESTO, STRAPPAGLI LA CATENA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!>

Improvvisamente Phoenix parlò attirando l’attenzione di tutti:

<Fratello! Mi dispiace vedere che non sei affatto cambiato, piangi ancora come una femminuccia e questo non l’ho mai sopportato. Ti annienterò per primo Andromeda, i deboli non hanno il diritto di combattere per la sacra armatura!>

Detto questo Phoenix bruciò ancora il suo cosmo lanciandosi in alto per poi dirigersi come una furia verso Andromeda con un calcio volante!

<Fratelloooo!> Gridò Andromeda inutilmente.

<Phoenix nooo!> Gridò ancora mentre vedeva il fratello scagliarsi su di lui.

Ma Phoenix prima di affondare il colpo disse:

<La tua debolezza disonora anche me Andromeda!>

Il colpo fu tremendo, Phoenix colpì con inaudita potenza Andromeda sul viso facendolo cadere al suolo. Lady Isabel guardava stupida mentre Mylock tremava vistosamente, tutti rimasero sbigottiti e increduli. Poi Andromeda a terra disse disperato:

<Phoenix! Dimmi che ti è successo, perchè tanto odio nei miei confronti!>

Il terribile guerriero rispose:

<Non sono tenuto a spiegarti i motivi delle mie azioni!>

Ma improvvisamente qualcuno s’intromise agganciando il braccio destro di Phoenix che si accingeva a colpire ancora Andromeda:

<Hai fatto il tuo numero ora te ne puoi andare, Andromeda stava combattendo con me non con te, lasciami finire l’incontro amico!> Disse Asher che con le sue poche forze cercava di spostare Phoenix, ma quel demonio sembrava una roccia, non si scompose nemmeno di un millimetro.

Phoenix distolse lo sguardo da Andromeda e diede un destro potente verso Unicorno che prontamente lo schivò portandosi dall’altro lato, Asher innervosito continuò:

<Avanti eroe, decidi almeno con chi vuoi combattere, o preferisci lottare con tutti quanti noi messi assieme…>

Un dolore intenso invase la spalla destra di Asher, il suo coprispalla esplose mostrando un foro grosso come un limone e da lì uscirono degli schizzi di sangue… i pensieri, gli ultimi pensieri di Unicorno:

<Incredibile, pensavo di averlo schivato….invece mi ha colpito in pieno…non resisto più…sento le forze mancare….>

Unicorno cadde a terra privo di sensi, Andromeda corse a soccorrere Asher gridando:

<Fratello!…Asher stai bene?>

Ma il cavaliere dell’Unicorno era privo di sensi, aveva lottato per venti minuti circa contro Andromeda resistendo a denti stretti alle sue terribili catene, il colpo di Phoenix lo finì.

Pegasus impressionato da quella prova di forza esclamò:

<Ha colpito anche Asher!>

Dragone commentò:

<E’ sicuro della sua forza!>

Dall’altra parte del ring Black che fino a quel momento stava osservando con le braccia sui fianchi disse movendo un passo:

<Maledetto! Perché ha colpito Asher, lui non centrava niente…maledetto!>

Cristal cercando di mantenere la calma rispose:

<Stai calmo cavaliere, non possiamo agire d’impulso, dobbiamo restare uniti!>

Ma Black sembrava davvero irritato, aveva una gran voglia di dare una lezione a Phoenix, non gli andava giù il fatto che avesse colpito anche Asher, la sua crudeltà non si fermava di fronte a nulla.

Intanto Phoenix cominciò a provocare gli altri esclamando:

<Chi è il prossimo, Pegasus o Dragone!>

<Maledetto!> rispose Pegasus a denti stretti, ma Sirio intervenne subito:

<Controlla le tue emozioni cavaliere, la Guerra galattica deve continuare nonostante Phoenix.>

Dall’altra parte del ring Cristal stava scrutando Phoenix e commentò:

<E’ un cavaliere di grosso spessore, siamo in sei e non è preoccupato affatto… forse è meglio aspettare prima di attaccarlo!>

Black con i pugni chiusi stava per muoversi ma prima disse:

<No, è solo un buffone, predica bene ma razzola male, adesso vedrai!>

<Ma…Lupo che fai!> Gridò Cristal mentre ormai Black era già in aria per vestirsi della sua armatura.

Nel ring Phoenix fu per un’attimo abbagliato da una luce che proveniva da uno scrigno di bronzo e poi sentì una voce sprezzante rivolgersi a lui:

<Cavaliere decaduto! Rispetta l’ordine di combattimento previsto dalla Guerra galattica, ne Unicorno ne Andromeda sono i tuoi avversari, ma Black il lupo cavaliere di Bomihills..>

Black in aria chiamò la sua armatura:

<ARMATURA DEL LUPO!….Preparati a combattere Phoenix…elmo del lupo…>

Finita la vestizione Black ricadde in piedi di fronte a Phoenix che leggermente irritato rivolse il suo sguardo a lui, ma il cavaliere del Lupo volle spiegare alcune cose al suo avversario:

<Caro Phoenix, il periodo trascorso all’isola della Regina Nera non giustifica i tuoi modi violenti, tutti noi cavalieri siamo sopravvissuti a prove estremamente dure!>

Pegasus preoccupato disse:

<Stai attento a quello che fai Lupo!>

Ma Black continuò, lo stava odiando con tutto se stesso, voleva vendicare sia Unicorno che Andromeda, voleva dimostrare a tutti che Phoenix era solo un buffone.

<Sembra che tu voglia gridare al mondo la tua diversità, MA NON E’ COSI’!>

Phoenix guardandolo severamente negli occhi rispose:

<Dunque, anche tu hai visto l’inferno, ebbene, rimpiangerai quel momento, la tua sorte è segnata cavaliere!>

Andromeda nel frattempo stava portando via Asher dal ring con l’aiuto di Pegasus e Dragone, quando si girò per dire:

<Lupo, attento!>

Dagli spalti sembrava essere tornato tutto alla normalità, in effetti Phoenix e Black si sarebbero dovuti affrontare comunque nella Guerra Galattica, Lady Isabel era preoccupatissima per i suoi cavalieri, Phoenix si era presentato come malvagio e non sapeva davvero come comportarsi, poteva confidare solo sui suoi cavalieri.

Il telecronista presentò l’incontro tra Black il Lupo e Phoenix della Fenice, ma improvvisamente quest’ultimo alzò le braccia dicendo:

<RINUNCIO ALLA LOTTA! Non sono venuto qui per esibirmi in uno spettacolo da circo, ma per la rovina dei Cavalieri dello Zodiaco!>

Black che si trovava li insieme a lui prontamente rispose:

<Sei molto bravo a parole, niente di diversifica da un ciarlatano!>

Phoenix guardò Black negli occhi e con estrema calma rispose:

<Lupo…ti pentirai.>

I due si guardarono per alcuni secondi, dopodiché Phoenix allungò il braccio per colpire il Lupo, ma si fermò davanti al suo viso, dopo socchiuse gli occhi con un leggero ghigno. Intanto fuori dal ring Pegasus s’interrogò:

<Lupo è rimasto immobile, che cosa avrà!>

Dragone rispose pensieroso:

<Sembra quasi ipnotizzato>……

……………………………………

<Il pugno di Phoenix….nooo….devo riuscire a fermarlo….anche se non posso muovermi… …noooooo…….l’armatura del lupo non riesce a difendermi dall’attacco …..nooooo… …..nooooooo…..Phoenix dove sei maledetto…..Phoeniiiiix…….. "hahahahaha sono qua Black"… …maledetto, fatti avanti…….. "hahahahaha sono qua Black"…. Dove vigliacco dove….. "hahahahaha sono qua Black auuuuuuuUUUUUUUUuuuuuuuu"…..ma…chi sei…. chi sei….CHI SEI!…….. "lo sai chi sono hahahahaha HAHAHAHA arrivo Black, io ti ucciderò Black, come ho fatto con i tuoi amici hahahahaha"……..noooo……Luxor sei tu…..io non volevo prendere l’ armatura, eri tu il piu forte io lo sapevo…..ti prego non uccidermi…. "Cosa c’è, hai paura Black ahahahahaha….. moriraiiiiii…. .MORIRAIIIIII"… …nooooooooOOOOOO OOOO… ….>.