E FU SUBITO GUERRA!

Schede tecniche – Divinità e altri personaggi

DIVINITA’:

ERCOLE:

Peso: 120 kg

Altezza: 2,05 m

Età: sconosciuta. Esiste dai tempi del mito.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Grecia

Località di addestramento: Grecia, Tirinto

Segno zodiacale: Leone

Grado: Dio dell’Onestà

In questo capitolo centrale della Trilogia degli Heroes, Ercole deve ritrovare se stesso. Sconfitto in precedenza dai suoi stessi pensieri, che da un lato gli hanno impedito di lanciarsi subito contro Era e i suoi servitori, e dall’altro gli hanno ricordato come avrebbe potuto vivere, a fianco di Deianira, la donna mortale di cui era innamorato, Ercole viene piegato da Zeus e privato dei suoi poteri.

Ritornato un mortale, il Dio dell’Onestà viene precipitato nella Sesta Prigione di Ade, dove affronta il demone etrusco che la custodisce, ritrovando nel suo nemico lo stesso ardore giovanile, la stessa speme nel futuro, che aveva mosso i suoi passi, all’epoca delle prime imprese. Asceso di nuovo sull’Olimpo, grazie all’aiuto di Ebe, il Dio fronteggia Dioniso e Era, scoprendo che la sua sposa divina, in tutti quegli anni, non l’aveva mai abbandonato. E scoprendo che molte persone dipendono da lui, molti destini, più di quanti avesse mai pensato.

Colpi segreti: Fede negli uomini, Fiere del Mito, Keraunos (gli fu donato da Zeus al termine della Titanomachia, facendogli promettere di usarlo solo in caso di estrema necessità, essendo un potere in grado di uccidere persino un Dio). Impugna la Clava.

 

ERA:

Peso: 70 kg

Altezza: 1,75 m

Età: sconosciuta. Esiste dai tempi del mito.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Grecia

Località di addestramento: Samo, Olimpo

Grado: Regina dell’Olimpo e Grande Dea Madre

Era è nuovamente il motore dell’azione, sebbene intervenga in prima persona in sole due occasioni. La prima, quando si reca in Tracia per vendicarsi del tradimento di Eolo, affrontando il Dio dei Venti e Eos, sua inaspettata alleata. E la seconda nel Vigneto di Dioniso, quando unisce le proprie forze a quelle del figlio di Zeus colpito dalla pazzia.

È lei stessa a reclutare il Dio del Vino, facendone strumento per distruggere Tirinto e gli Heroes che hanno osato vincere i suoi Emissari e i suoi Oracoli, senza rendersi conto che la follia di Dioniso è troppo grande persino per lei, e alla lunga finirà per danneggiarla e portarle via la figlia che tanto amava.

Colpi segreti: Ceneri del Tempo, Giudizio Divino.

 

ZEUS:

Grado: Signore supremo dell’Olimpo

Zeus è enigmatico. Segue con interesse gli sviluppi dello scontro tra Era ed Ercole, apparentemente criticando entrambi: la moglie, per non comportarsi come il suo ruolo di sposa divina vorrebbe, e il figlio, per aver levato la mano contro la sua sorella e consorte. Ciononostante non muove dito per interrompere la nuova offensiva che Dioniso, con la sua autorizzazione, conduce su Tirinto e precipita il figlio in Ade.

Quali che siano i suoi piani, neppure Ermes ne è al corrente, ma prevedono il richiamo dei castigatori, i tre Ciclopi Celesti che due secoli prima furono sconfitti proprio da Ercole.

Che voglia difendere l’onore della sua sposa divina? O che altro si agiti nella mente del Signore degli Dei?

 

DIONISO:

Grado: Dio del Vino e dell’Ebbrezza

Folle proprio come ci aspetterebbe da lui, Dioniso accetta l’incarico che Era gli porge, scatenando la fiumana dell’ebbrezza contro Tirinto, con i Satiri Guerrieri e gli Adorni al suo servizio. Viscido e ingannatore, non esita a far uso della menzogna per raggiungere i suoi fini, obbligando, in cambio della salvezza, satiri e inermi fanciulle a prestarsi ai suoi piani e ai suoi bisogni, come nel caso di Semele.

Abile anche nello scontro, impugna il Tirso per combattere Ercole, stanco per la lotta continua a cui è sottoposto e indebolito dagli aromi letali che si respirano nel Vigneto di Dioniso, ove combattere non è poi così semplice come potrebbe sembrare all’apparenza.

Colpi segreti: Fiume dell’Ebbrezza, Entusiasmo. Impugna il Tirso.

 

EOLO:

Peso: 85 kg

Altezza: 1,85 m

Età: sconosciuta. Esiste dai tempi del mito.

Gruppo sanguigno: sconosciuto.

Luogo di nascita: Grecia

Località di addestramento: Isola di Lipari

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Dio dei Venti

Nobile e molto umano, il Signore dei Venti si reca in visita ad Eos, in Tracia, per inginocchiarsi e chiederle perdono per non essere stato un buon padre adottivo per i suoi figli, avendoli coinvolti in una guerra non loro. Sorpresi da Era, Eolo e Eos vengono massacrati, e solo l’intervento di Neottolemo del Vascello impedisce al Dio dei Venti di perire subito.

A Tirinto avrà l’occasione di scusarsi con gli Heroes, cedendo loro il proprio Ichor, per rinforzare le armature degli Eroi.

 

EOS:

Grado: Dea dell’Aurora

Stanca e segnata dagli anni, Eos vive in una caverna della Tracia, ben lontana dal lusso e dalle dissolutezze degli Olimpi, il cui mondo ormai non sente più proprio.

Prima di riparare in quell’erma dimora, aveva affidato all’amico Eolo i suoi figli, Euro, Austro, Zefiro e Borea, sperando che potessero avere vita più felice della sua. Durante lo scontro tra gli Heroes e i Quattro Venti, Eos sente i figli cadere e nominare la loro madre prima di scomparire nell’oblio.

Quando Era attacca Eolo, venuto a chiedere perdono all’amica per aver condotto i suoi figli a morte in una guerra non loro, Eos si scuote dal torpore degli ultimi secoli e affronta fiera la Regina dell’Olimpo, rea, a suo modo di vedere le cose, di non aver compreso la grandissima potenza dell’amore.

Colpi segreti: Aurora incandescente.

 

ERMES:

Grado: Messaggero degli Dei

Ermes, come nella migliore tradizione, è il servitore personale del Signore dell’Olimpo, sempre pronto ad accorrere ad ogni sua richiesta e a servirlo al meglio, con piacere e prodigalità, senza mai sfociare nel ridicolo servilismo.

In quest’occasione, lo vediamo in veste di messaggero, incaricato di richiamare Arge, Bronte e Sterope sull’Olimpo, sia pur titubante della scelta del Signore degli Dei, ben conoscendo le potenzialità distruttive dei tre punitori.

 

EBE:

Grado: Coppiera degli Dei

Sposa divina di Ercole e figlia di Era e Zeus, Ebe si unì a Ercole nel Mondo Antico, dopo che egli venne salvato dal rogo del Monte Eta. I due partorirono tre figli, Alessiare, Aniceto e Alessiroe, e in loro infusero parte del loro essere, l’eterna giovinezza della Coppiera degli Dei unita alla vitalità e alla potenza del campione dell’Olimpo.

Incapace di comprendere perché Ercole la lasciò, abbandonando l’Olimpo agli inizi del Sedicesimo Secolo, Ebe ha trascorso gli ultimi duecentocinquant’anni a torturare se stessa, incolpandosi di non essere stata un punto di riferimento così importante per Ercole da indurlo a dimenticare i ricordi del passato. Decisa comunque a dimostrargli di essere sempre innamorata, Ebe lo salva dall’Ade, immolandosi di fronte a lui sul tirso di Dioniso, come gesto estremo, di una fede pura portata al parossismo.

 

ALESSIARE:

Grado: Figlio minore di Ercole e Ebe

Alessiare è colui che rifiuta la guerra. Ma che, come ama ricordare, non la sfugge se essa lo investe.

Dei tre figli di Ebe e Eracle, è quello più vicino al padre, quello che maggiormente comprende il suo agire ed è convinto che, sebbene all’apparenza il padre li abbia lasciati da soli, non l’abbia fatto per disinteresse nei loro confronti, certo che Ercole li ami ancora. Come li aveva amati secoli addietro, quando, ancora giovani, amavano scontrarsi tra di loro nel giardino del tempio olimpico ove dimoravano, reinterpretando le vittoriose imprese che il padre aveva compiuto e per cui era divenuto celebre.

Alessiare riceve da Ercole in dono una delle tre armi che era solito usare nel Mondo Antico, lo scudo, arma di difesa, ritenuta più adatta al carattere protettivo del ragazzo, che non esita infatti a sollevarla contro Era e Dioniso per proteggere il padre a cui ha sempre dato fiducia.

Colpi segreti: Scudo di Eracle (Eracleus Aspìs), Impeto della Gioventù.

 

ANICETO:

Grado: Figlio maggiore di Ercole e Ebe

L’invincibile. Dei tre figli di Ercole e Ebe, Aniceto è il più furioso e guerriero.

Grande ammiratore, in gioventù, delle imprese del padre, soprattutto del suo coraggio e della sua furia in battaglia, Aniceto è rimasto deluso dalla decisione di Ercole di lasciare Ebe e ridiscendere sulla Terra, e per simile gesto non l’ha mai perdonato, né si è mai sforzato di comprenderlo, in quanto, a suo modo di vedere, non vi era niente da comprendere. Solo un uomo da condannare per aver abbandonato colei che lo amava, condannandola a notti di disperazione, e i figli di cui poco gli interessava.

Abile in battaglia, avendo ricevuto insegnamenti proprio dal padre, Aniceto non si tira indietro di fronte a nessuna sfida, soprattutto quando si tratta di difendere l’onore della madre che tanto ama. Dopo la morte di Ebe, scende a Tirinto, massacrando alcuni Heroes, prima di scontrarsi con Nesso del Pesce Soldato, l’Hero che lo farà riflettere sulla vera natura del suo rapporto con Ercole. Un rapporto di amore e odio, con cui Aniceto ha sempre mascherato il dolore che anch’egli, come Ebe, ha provato per un uomo a cui ha voluto bene e che ha guardato con occhi pieni di ammirazione.

Colpi segreti: Lancia di Eracle (Eraclèus Dòru). Aniceto possiede la seconda arma che Ercole ha donato ai suoi figli, un’arma perfetta per un attacco di punta.

 

ALESSIROE:

Grado: Figlia di Ercole e Ebe.

L’unica femmina nata dal matrimonio di Ebe e di Ercole, Alessiroe è una ragazza indecisa, che si schiera inizialmente dalla parte della madre, comprendendo il suo dolore e soffrendo con lei. Al pari di Aniceto, odia Ercole per il male che ha causato alla donna, anche se involontariamente, e non vede di buon’occhio il ritorno dell’uomo nelle loro vite, convinta che porterà nuove sciagure.

Di fronte però al dramma della madre, consumata dall’amore per Ercole, un uomo che continua a considerare degno della sua stima e del suo affetto, Alessiroe abbassa le sue difese, seguendo Alessiare nel Vigneto di Dioniso, per portare aiuto al padre contro Dioniso e Era. Sebbene non possa dimenticare che, a causa di quell’uomo, sua madre si è spenta.

Possiede la terza arma che Ercole cedette ai figli, l’arco dotato di frecce precise e veloci, per colpire da lontano.

 

ADORNI o PRATICANTI:

MIDA:

Peso: 70 kg

Altezza: 1,78

Anni: sconosciuti.

Gruppo sanguigno: A

Nato in: Frigia

Addestrato in: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: Pesci

Mida, l’Elegante, il più raffinato degli Adorni, una vera comare, come viene spesso definito da Arianna e Sileno, molto più pacati e taciturni. È un esteta, amante dell’arte, in tutte le sue rappresentazioni. In particolare Mida è un grande ammiratore del teatro greco, preferisce la tragedia alla commedia, e si intende anche di scultura, pittura e danza.

Non ama combattere, non fisicamente almeno, preferendo uno scontro a distanza, che gli è permesso in virtù dei suoi poteri. Quando arriva a Tirinto, si affretta infatti a paralizzare Druso e gli altri Heroes e ad abbattere Nestore, per evitare un confronto diretto con loro, cosa che invece non riesce a fare con Iro, che lo impegna duramente.

Scomparso Dioniso, considera sciolto il suo legame di fedeltà col Dio e vorrebbe andarsene ma l’arrivo improvviso dei castigatori lo riempie di panico, e lo condanna.

Colpi segreti: Tocco di Mida (due varianti, una paralizza, l’altra ti scuote).

 

ARIANNA:

Peso: 68 kg

Altezza: 1,77

Anni: sconosciuta. Esiste dai tempi del Mito

Gruppo sanguigno: B

Nata a: Creta

Addestrato in: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: Ariete

Unica donna tra tutti gli Adorni che nel tempo si sono succeduti a fianco di Dioniso, Arianna è fiera di questa connotazione che la distingue, essendo grata al Dio che la salvò un tempo, strappandola ad un tentativo di suicidio dopo l’abbandono da parte di Teseo. Agile e veloce, Arianna non è però distruttiva nel combattimento, preferendo giocare d’astuzia, grazie al filo da lei tessuto, arma efficace soprattutto su coloro che si fanno facilmente prendere dal panico e iniziano ad agitarsi, nel tentativo di strappare il filo, non ottenendo altro risultato che non permettere al filo stesso di replicarsi.

Contro Penelope invece, Arianna si trova a disagio. La sempiterna calma dell’Hero del Serpente turba le sue certezze, soprattutto perché pare essere priva di volontà bellica, ed anzi sembra ammirare e comprendere la sofferenza della Praticante. Non stupisce quindi la brutale fine a cui va incontro Arianna, travolta dal ruggito di Nestore, ancora stordita dalla sorte di Penelope.

Colpi segreti: Filo del destino (si aggroviglia attorno al corpo del nemico, ma più ne viene utilizzato più Arianna si indebolisce).

 

SILENO:

Peso: 75 kg

Altezza: 1,81

Anni: sconosciuto. Esiste dai tempi del Mito

Gruppo sanguigno: sconosciuto. Pare che nelle sue vene non scorra sangue, ma covi un’ombra.

Nato in: Tessaglia

Addestrato in: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: Gemelli

Il più pazzo e il più potente dei tre Praticanti, Sileno da sempre ha cercato di raggiungere la vita eterna, lo splendore dell’immortalità, dono riservato soltanto agli Dei. L’impossibilità di raggiungerlo lo ha reso pazzo, spingendolo a fare un patto con le tenebre, consentendo loro di vivere dentro di lui, di cibarsi della sua energia, della sua luce, permettendogli quindi di vivere in eterno, dato che le ombre esisteranno sempre.

Discepolo diretto di Dioniso, ha tentato di esportare il suo culto in tutto il Mediterraneo, in particolare a Santorini, servendosi anche di numerosi adepti. Uno di questi, Atamante, osò contraddirlo però di fronte a Dioniso, provocando il risentimento del Praticante, che decise di sacrificare la sua giovane allieva, Pasifae. Anni più tardi, Sileno scoprì che Pasifae era ancora viva e che in Atamante c’era molto più di semplice servilismo, ma anche la sete di rivalsa di un antico Hero afflitto dalla Hybris.

Nello scontro che seguì, Sileno rivelò il suo vero io, oscuro e demoniaco, ma venne sconfitto dalla lucentezza del cosmo di Atamante, cresciuto tramite la pacata meditazione e la fede nel giusto.

Colpi segreti: Sortilegio, Demoni delle Tenebre, Ars Goetia (evocazione di demoni).

 

ESERCITO DELL’EBBREZZA:

IDOMENEO DELLE SPADE INCROCIATE:

Peso: 80 kg

Altezza: 1,78

Anni: 28

Gruppo sanguigno: A

Nato a: Trebisonda

Addestrato in: Grecia

Maestro: Druso di Anteus

Segno zodiacale: Pesci

Grado: Luogotenente dell’Esercito dell’Ebbrezza.

In origine era uno degli Heroes della Sesta Legione, uno dei migliori e più abili guerrieri di Tirinto. Ma la sua abilità andava di pari passo con la sua superbia, con la convinzione di non aver niente più da imparare, sentimento che Ercole non poteva accettare da parte di uno dei Comandanti delle sue Legioni, così gli preferì Chirone del Centauro.

Offeso da quella che considerava un’umiliazione, Idomeneo lasciò Tirinto, maledicendo gli Heroes, Ercole e il suo maestro Druso, divenendo un mercenario e mettendosi al servizio del miglior offerente. Combatté durante la Guerra di Successione Polacca, negli anni ’30 del Diciottesimo Secolo, ottenendo un castello in Alta Slesia, dove avrebbe voluto ritirarsi, al termine della propria carriera, per godere delle ricchezze accumulate. Notato da Federico II, nuovo Re di Prussia, fu a capo del suo esercito quando invase la Slesia nel 1741, e avrebbe continuato a servirlo se un messo olimpico non lo avesse condotto sul Monte Sacro, per entrare al servizio di Dioniso e divenire il Luogotenente dell’Esercito dell’Ebbrezza. Un incarico accettato non tanto per il denaro quanto per l’occasione di vendicarsi di quello che, ai suoi occhi, era un torto subito.

Colpi segreti: Urlo imperiale delle Spade Incrociate (una croce di energia ottenuta mettendo le spade perpendicolarmente l’una all’altra oppure incrociando le braccia).

Dotazioni: L’Armatura delle Spade Incrociate è dotata di due lame, una stretta e lunga, l’altra più robusta che Idomeneo può eventualmente riporre dietro la schiena, nell’apposita cavità.

 

PAN:

Peso: 86 kg

Altezza: 1,80 m

Età: sconosciuta. Esiste dai tempi del mito.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Grecia

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Dio dei Boschi e delle Selve

Piuttosto rozzo e poco attento ai destini degli altri, Pan è un Dio gaudente, che cerca godimento in ogni cosa che fa. Sia da un punto fisico, unendosi alle Menadi e ai Satiri sul medio versante dell’Olimpo, sia in termini di soddisfazioni personali. Motivo, quest’ultimo, che lo ha spinto a mettersi al servizio di Dioniso e ad accompagnare l’Esercito dell’Ebbrezza a Tirinto, per ottenere sugli Heroes una vittoria rapida prima dell’arrivo degli Adorni, con cui mai è andato d’accordo.

Tiene testa al gruppo di Heroes guidato da Salomone della Stella di Davide, uccidendo un paio di loro, e mettendo persino Alcione in difficoltà, ma alla fine deve soccombere di fronte allo spirito di sacrificio dei difensori di Tirinto.

Colpi segreti: Sette Siringhe del Flauto (lancia sette raggi energetici, come le canne del flauto di Pan), Corna gaudenti (pugni di energia), Urlo di Terrore (Ammasso di energia con cui travolgere o schiacciare al suolo gli avversari), Timor Panico (tempesta energetica). Inoltre Pan è agilissimo, molto veloce e in grado di spiccare salti altissimi con cui piombare poi sull’avversario.

 

XANTO DEL FAUNO:

Peso: 83 kg

Altezza: 1,88 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Monte Olimpo.

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Satiro della Passione

Il più forte dei cinque Satiri Guerrieri al servizio di Dioniso e l’unico che avrebbe potuto ottenere un valido successo, se non fosse stato ingannato proprio da uno che, a detta di Sileno, era loro alleato. Atamante infatti indicò a Xanto il luogo in cui appostarsi, presentandolo come ideale per l’imboscata che intendeva metter su a danno di Marcantonio, Pasifae e Laoconte, senza rivelare che in quello stesso luogo pure Xanto sarebbe stato sorpreso dagli Heroes della Legione Maledetta.

Integralista e profondo sostenitore della supremazia degli Dei sul genere umano, Xanto impegna battaglia contro i tre compagni nella fessura della montagna, venendo però sopraffatto da Marcantonio e ucciso da uno sguardo di Iro di Orione.

Colpi segreti: Emisferi di Fuoco.

 

MOMIO DEL FAUNO:

Peso: 73 kg

Altezza: 1,81 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Monte Olimpo

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Satiro delle Alseidi

Come tutti i suoi compagni, eccettuato forse Xanto, Momio è un combattente di discreto livello, che difficilmente potrebbe impensierire, con le sue sole forze fisiche, un guerriero abile e potente come Alcione della Piovra. Pur tuttavia possiede tecniche che possono disorientare l’avversario, inibendo i suoi sensi e distogliendolo quel tanto che basta per permettergli di attaccare da vicino e portare alcuni colpi a segno.

Questo succede infatti ad Atene, quando Momio affronta Alcione, proprio all’interno delle mura perimetrali del Grande Tempio, venendo da lei sconfitto.

Colpi segreti: Dissolvenza, Terrore dei Viandanti.

 

GLAUCO DEL FAUNO:

Peso: 82 kg

Altezza: 1,80 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Monte Olimpo

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Satiro delle Bestie Sacre

Sadico e integralista, Glauco non guarda in faccia a nessuno, neanche ad un bambino, quando deve portare a termine una missione. Dioniso gli ha ordinato di uccidere gli Heroes e distruggere Tirinto, e questo è ciò che farà, anche se ciò implica affrontare avversari indifesi o civili. Per lui non esistono innocenti, ma tutti sono colpevoli di ribellione contro gli Dei e contro l’ordine costituito.

Affronta Neottolemo nella corte dietro Tirinto, sorprendendolo inizialmente, ma venendo poi sopraffatto dalle Ali del Mito.

Colpi segreti: Canto del Capro, Furia taurina, Pantere del Carro Nuziale.

 

CELENEO DEL FAUNO:

Peso: 85 kg

Altezza: 1,81 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Monte Olimpo

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Pan

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Satiro del Pastore di Orsi

Tra i Satiri Guerrieri è quello più debole, potendo contare solo sul flauto come arma d’attacco. Infingardo, preferisce evitare lo scontro fisico, aizzando Nestore dell’Orso contro gli Heroes suoi compagni ed evitando quindi di sporcarsi le mani.

Colpi segreti: Celeneo non possiede un vero colpo segreto ma riesce a lanciare fasci di energia di media potenza.

Dotazioni: la sua corazza mimetica gli consente di avvicinarsi non visto in mezzo a campi e prati, fondendosi con il paesaggio circostante. Il flauto a sei canne che possiede, donatogli da Pan, gli permette di immobilizzare gli avversari o addirittura di risvegliare il sopito istinto animalesco che covano dentro.

 

DAFOINEO DEL FAUNO:

Peso: 89 kg

Altezza: 1,83 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Monte Olimpo

Località di addestramento: Grecia

Maestro: Dioniso

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Satiro dell’Eco

Al pari di Celeneo, Dafoineo è un guerriero molto debole, la cui unica arma è il suono della sua voce. Il Satiro può infatti modularla sia per ottenere tonalità persuasive sia per disturbare i canali uditivi di chi lo ascolta, stordendo i propri avversari e generando in loro danni all’apparato uditivo, come fa con Antioco.

Chi possiede però poteri mentali sufficientemente forti da schermarlo può facilmente averne ragione, come la vittoria facile di Nesso sta a testimoniare.

Colpi segreti: Eco di guerra

 

MENADI:

Invasate, fedeli servitrici del Dio del Vino, sono vestite di edera e pampini e ballano e cantano al ritmo dei flauti dei Satiri. Sono inebriate dal cosmo di Dioniso, che le porta a comportamenti anche contrari alla loro volontà, ormai annullata. La più famosa è Semele della Vita, unica a possedere una, sia pur minima, armatura.

 

SATIRI:

Esseri umani per metà simili ad animali, con le zampe caprine, piuttosto bassi di statura, che zufolano sul medio versante dell’Olimpo, servendo Dioniso e accoppiandosi selvaggi tra loro, e con le Menadi e le ninfee, nel Vigneto Sacro.

 

ALTRI PERSONAGGI:

SHIN DELL’ARIETE:

Grado: Grande Sacerdote di Atena

Shin è un ventenne da poco insignito del massimo titolo di Oracolo della Dea, unico, assieme a Libra, sopravvissuto alla Guerra Sacra conclusasi due anni prima. Riceve con affetto e familiarità Alcione, verso cui prova sentimenti di empatia e comprensione, soprattutto quel senso di smarrimento, quasi di colpevolezza per non essere morta assieme ai suoi compagni, che egli ben conosceva, avendolo provato di recente. Ripara le armature del Pesce Soldato e della Piovra e continua a seguire le avventure degli Heroes da lontano, tramite il cosmo.

 

EDOMON:

Grado: Comandante dei soldati del Grande Tempio di Atena

Edomon ha un breve ruolo, di aiutante del Grande Sacerdote e di Comandante dell’esercito di Atene, attualmente ridotto a poche centinaia di soldati semplici, essendo la quasi totalità dei Cavalieri di Bronzo, Argento e Oro caduti durante la Guerra Sacra.

Edomon diverrà, negli anni successivi, un Cavaliere d’Argento e la sua tomba figurerà in quelle del cimitero del Grande Tempio, come mostrato dal manga classico.


DOHKO DI LIBRA:

Grado: Cavaliere d’Oro d’Atena del segno della Bilancia

Libra non compare fisicamente ma viene nominato da Alcione durante il racconto a Shin, nel primo capitolo. Ed è ricordato dallo stesso Grande Sacerdote come caro amico.

TUCHULCA:

Peso: 100 kg

Altezza: 1,90 m

Età: sconosciuta.

Gruppo sanguigno: sconosciuto

Luogo di nascita: Etruria

Località di addestramento: Etruria

Maestro: sconosciuto. Pare che abbia ricevuto alcuni poteri direttamente da Zeus.

Segno zodiacale: sconosciuto

Grado: Demone etrusco

Scelto da Zeus per difendere la Sesta Prigione di Ade in assenza del rispettivo guardiano, Tuchulca è un nemico e al tempo stesso una proiezione di Ercole, in particolare di quel che Ercole era in gioventù. Ardente, determinato, credente nel futuro, e privo di tutti quei dubbi e rimpianti che avrebbero poi minato l’età adulta, portandolo a mettere in dubbio persino se stesso.

Abile combattente, Tuchulca è stato scelto tra tre fratelli per le sue doti e per i suoi poteri particolari, che gli permettono di agire sia a livello psichico che a livello fisico, con attacchi di ambo i generi.

Durante lo scontro con Ercole, è inizialmente in posizione di vantaggio, in virtù dell’assenza di cosmo nel Dio dell’Onestà, ma poi, proprio a causa dello stesso Hintial, deve soccombere alla ritrovata potenza di Ercole, scaturita proprio dai suoi ricordi.

Fallendo il compito assegnatogli, Tuchulca diventa inutile e il suo protettore lo condanna a morte, di fronte agli occhi sgomenti di Ercole.

Colpi segreti: Hintial ("ombra", in etrusco), Farthan ("genio", "essenza vitale" in etrusco).

 

© Aledileo e Nirti, per tutti i personaggi inediti.