DOPO LA BATTAGLIA

Germania 1793

L'alba è vicina e un freddo venbto spazza la pianura. Dei rumori di guerra, delle grida che la riempivano fino a poco prima non è rimasta traccia alcuna. Solo un enorme campo pieno di soldati caduti e null'altro. Solo due uomini, d'oro vestiti, e recanti armi d'oro costituivano l'unico segno di vita. Uno, dai capelli lunghi fino alla vita, era evidentemente ferito e ci voleva l'intervento dell'altro perchè si tenesse in piedi. Nessuno dei due parlava. Il capelluto era preso a ricordare ciò che era appena avvenuto. In pochi secondi pensò a tutto. A come le fitte schiere di soldati e specter da una parte e di soldati e cavalieri dall'altra si fossero scontrate e massacrate, di come fosse stato necessario, dopo molti secoli, che i cavalieri d'oro facessero ricorso alle armi di Libra per far fronte ad una situazione disperata. Già secoli prima, per far fronte alle armate dei Bersekers, i guerrieri di Marte, i pochi superstiti tra i 58 cavalieri dell'epoca si videro costretti ad usarle, vincendo a gran fatica e con pochissimi superstiti. Chissà cosa avevano provato i loro predecessori e ora era accaduta la stessa cosa: da 70 si erano ritrovati in 2. Dei 108 specter nemici, nessuno era in vita e tantissimi soldati erano morti da ambo le parti Quella guerra era stata un vero bagno di sangue. Akito Misumaru, cavaliere del Toro, superando i dubbi, aveva infine deciso di combattere. Aveva lottato contro Rhadamantis e i loro colpi migliori si erano scontrati. Ma pur servendosi delle barre gemellari di Libra, venne sconfitto. Rhadamantis, infatti, aveva unito il suo cosmo a quello di Queen di Alraune a quello di Gordon di Minotaurus, riuscendo così ad avere la meglio su di lui e sul cavaliere del leone, intervenuto per salvare l'amico e due cavalieri di bronzo. Pur ferito a morte, Akito si rialzò e, quando tutto sembrava perduto, colpì Alraune con le barre, riuscendo ad ucciderlo, per poi essere finito da Rhadamantis. Anche il Leone morì, ma portò via con se Gordon.

Toccò all'esausto Shion affrontare Rhadamantis, potenziato da altri specter e, aiutato da Acquarius e dai due bronzi che lottarono con lui fino alla morte, vinsero. Anche Libra si era dato da fare per eliminare altri pericolosi specter.

La guerra era vinta ma, si chiedeva Shion, cosa restava di tutto quello? Di quella piana piena di cadaveri? Pareva che l'unica vincitrice fosse stata colei che vince ogni guerra: la morte. Che in un certo senso tutto fosse stato inutile perchè il prezzo in vite umane di una guerra è sempre troppo alto e che nulla rimanga dopo la morte. L'alba stava sorgendo, ma a Shion non sembrava fonte di speranza, ma di lugubre tristezza. Anche Libra era triste, per la morte del suo allievo e fratello adottivo, Tenma di Pegasus. "Vedo che il tuo animo soffre più del tuo corpo amico mio" gli disse Libra. "Mi sembra che tutto sia finito e che non sia rimasto nulla, come se la morte fosse l'unica a vincere e regnare" gli rispose Shion.

"Sai, non so se i vermi siano i veri trionfatori in questo mondo, ma penso anche che dopo ogni fine ci sia un inizio" (intanto si era messo a piovere) Pensa, riprese dopo una pausa, "a dove saremmo se i nostri antenati avrebbero perso contro i bersekers o contro Hades nelle guerre precedenti. Penso che in sangue versato ogni non sia inutile, ma sia il seme da cui potranno nascere nuovi cavalieri che potranno creare un mondo migliore. Dopo ogni fine, in ogni fine c'è un inizio, anche se il muro della morte sembra invalicabile. L'ardore e il sangue di oggi continueranno a proteggerci in futuro, perchÈ ci hanno donato un futuro, insegnato tante cose tra cui quanto sia terribile la guerra e che essa non vada affrontata con spirito guerrafondaio, ma con consapevolezza di quanto sia brutta e sanguinosa. Il numero di caduti di oggi non è pari a quello della guerra dei sette anni appena combattuta in Europa, eppure.. Questa pioggia non è lugubre, ma è datrice di vita"

Shion si sentì confortato e con l'amico si apprestò ad ascoltare Athena e a ricevere gli ordini per il futuro.