Capitolo 4

LOTTA CONTRO LE MORTI

I cinque ragazzi continuano i loro allenamenti nei rispettivi luoghi e con i rispettivi maestri. Anche Angelo condotto nella mitologica città di Atlantide sotto i ghiacci dell’Antartico si allena con Seiya assieme a loro vi è anche Giulian che al suo interno ospita l’anima, o Triplice Energia, di Nettuno.

Giulian, era divenuto ottimo amico di Seiya ma scopre che quest’ultimo aveva una figlia con Isabel, colei che tanto amava; l’odio e la rabbia furono tali che decise di sbarazzarsi del parassita divino e preparare la sua vendetta.

Aprì il portale dell’Ade e vi entrò dentro una volta lì automaticamente Poseidone abbandonò il suo corpo. Il dio chiese cosa avesse in mente e in quell’istante comparve Ade che imprigionò Poseidone ed entrò senza alcun’ostacolo, nel corpo di Giulian. Sempre nel mondo dei morti giunse in un luogo ove si alzavano enormi ed impetuose mura e la voce dentro di se disse che quello era il Tartato la zona dove Zeus re degli dei, imprigionò i Titani, la stirpe precedente a quella degli dei dell’Olimpo. Grazie al potere di Ade, Giulian oltrepassò le mura e si trovò di fronte a creature carnali e non a spiriti, segno che il re degli dei li aveva imprigionati in quel mondo anche con i loro corpi. Ad attenderli trovano CRONOS padre di Zeus che bramava da tempo vendetta verso suo figlio e la sua genie. Ma Cronos era anche il padre di Ade ma sapeva che era lì per materializzare il suo sogno di rivalsa. Giulian s’inginocchiò e spiegò al dio come uscire da quell’inferno. Crono si alzò in piedi e chiamò a se cinque guerrieri, privi di armature ma da una tremenda energia cosmica che faceva tremare l’intero universo dell’Ade: erano chiamate le CINQUE MORTI di cui Ade non aveva mai sentito nominare tra gli dei o titani dell’Olimpo.

Seiya interruppe l’allenamento con Angelo e avvisa il ragazzo che qualcuno aveva azionato il portale di collegamento con l’Ade, e purtroppo ne erano fuoriusciti entità con una elevata energia distruttrice.

Seiya ordina ad Angelo di fuggire via ma le cinque morti erano gia su di loro; quindi decide di attaccarli contemporaneamente per dar modo al giovane di fuggire via. I cinque sono sorpresi nel vedere un semplice umano scagliarsi da solo senza alcun’arma verso loro. È il più grosso di loro si oppose all’attacco ed atterò con un semplice colpo il Saint. Angelo nel frattempo era rimasto lì impietrito di fronte quelle cinque potenze: ECATOMBE la morte di massa, KILLER la morte per assassinio, INFECTA la morte per malattia, CASO la morte per incidente ed infine il più potente fra tutti, DESPERADO la morte dell’anima, il suicidio.

Esseri umanoidi dalla pelle che variava tra il grigio e il viola e dalle lunghe orecchie a punta. Rappresentavano le cinque tipologie di morte ed una di loro, Infecta l’unica donna decise di eliminare Angelo di persona; avevano capito che era un discendente della stirpe divina e quindi nutrivano un arcaico rancore. Angelo si spostò alla velocità della luce per evitare i colpi d’Infecta ma la donna riuscì ugualmente a centrarlo; il giovane si rialzò subito e in un secondo momento si accasciò preda di atroci dolori. La creatura lo aveva infettato con un potentissimo virus in grado di intaccare qualsiasi difesa immunitaria terrestre e non. La sua sarebbe stata una lenta e logorante morte finché il virus non gli avrebbe divorato tutti gli organi del corpo. Angelo era ormai privo di via d’uscita, provava persino ad ampliare il suo cosmo per rigenerare gli organi interni ma subito dopo essi si distruggevano a causa di quel virus alieno.

Angelo sta per accasciarsi per terra quando una mano amica lo sostiene, si tratta di Morgo di Scorpions che assorbe interamente le energie vitali di Angelo comprese quelle del virus, dopodichè incoraggia il ragazzo di rialzarsi proprio come fece al Grande Tempio. Il cosmo i Angelo si rivitalizzò ed egli notò dinanzi a lui a proteggerlo dieci Gold Saints. Ramon assieme ad Elizabeth si avvicinano al ragazzo e la figlia di Atena lo nomina Saint del Leone quindi ora le vestigia d’oro gli appartengono e subito dallo scrigno portato da Ramon, Angelo indossa la sua armatura sacra. Mancava solo Kassim di Gemini per poter completare l’intera armata dei cavalieri d’oro. Caso riferisce agli altri che quelli sono i Saints, umani evoluti che hanno ricevuto gli insegnamenti dell’antica arte di combattimento creata dagli Angeli raggiungendo la SEFIROT CHESED. Il loro compito è quello di proteggere e servire Atena la primogenita di Zeus e per questo la dea li ha forniti di quelle corazze generate a partire dai resti degli Angeli.

A quelle parole tutti i Saint rimangono ammutoliti, era impossibile che le vestigi siano state prodotte da resti di esseri viventi, tanto meno che dagli Angeli. Ecatombe si fa nuovamente avanti dicendo che sarebbe bastato lui solo a spazzare gli undici ragazzini ma tutti i Gold Saint espandono al massimo i loro cosmi grazie al settimo senso e il gigante viene scaraventato via dalla loro espansione energetica.

Allora Killer sprigiona la sua tremenda aura viola e prepara delle sfere di energia che lancia verso tutti i Saints, che fortunatamente vengono schivate da tutti. I nuovi cinque Saints Ramon, Angelo, Max, Liv e Kaiser sono ancora spaesati dagli eventi, mentre i 6 più anziani sfoggiano le loro tecniche migliori utilizzando attacchi combinati dato che hanno percepito la potenza divina di quegli esseri.. Kikker attacca l’avversario con il TURBINE PSICHICO, Tige con ICEBERG D’ORO, Batarel con L’AURORA INFUOCATA, Morgo con il BUCO NERO, Tenshin con LA SPADA DI ATENA e Loto con L’ATTACCO DI ANDROMEDA, cosicché alla fine Killer strapazza per terra senza alcun segno di vita. Ecatombe rialzatosi ed infuriato colpisce a manca e a dritta atterrando i sei Saints e incrinandogli le armature d’oro. Kikker chiede l’intervento di Ramon e gli altri e finalmente si sbloccano e decidono di combattere contro quei demoni. Angelo esita visto che è vicino ad Elizabeth e non sa come dirgli che suo padre Seiya era vivo fino a pochi minuti fa ed ora è nuovamente morto. Ma quell’attimo in cui Angelo decide di pronunciarsi arriva il cavaliere di Gemini Kassim che risponde a Kikker che i nuovi Saint non devono sforzarsi, sarà lui a combattere contro le cinque morti. Kassim si scontra quindi contro Ecatombe che però non fa fatica a resistere ai potenti pugni del Saint; Kassim, invece non riesce a spiegarsi come facesse quell’essere a resistere ai suoi attacchi senza la protezione di una armatura. Alle spalle di Kassim però riappare Killer che con una sfera energetica atterra il Saint. Kassim deve utilizzare l’ultima sua carta: la PENTA FRENESIA, tecnica perfezionata ma ugualmente pericolosa per il Saint che la utilizza: rischia infatti la morte o in meglio la perdita dei 5 sensi. Espande quindi il suo cosmo che raddoppia di ben 5 volte, condensa quindi tutta la sua energia in una sfera creata sul suo palmo SFERA CELESTE, che scaglia contro Ecatombe e Killer. Desperado, incita i fratelli di scappare via, ma la sua velocità elevata e Desperado si frappone lui stesso bloccando la sfera con le braccia e scagliandola verso Kassim stesso l’effetto fu la completa distruzione della sacra armatura di gemini e la sua sparizione. Kikker urla vendetta e sferra il suo Turbine Psichico verso Desperado ma come prevedibile il guerriero della morte resiste all’attacco e costringe il Saint a infliggere il colpo su se stesso, Tenshin tenta quindi di attaccare alle spalle Desperado ma si frappone Caso che intercetta la Spada di Atena col braccio. Infilzato l’avversario Capricorn si accorge che anche se le loro carni e i loro muscoli sono molto più resistenti rispetto a quelle di un essere umano, sono pur sempre attaccabili; la cosa strana erano le loro ossa, di una incredibile durezza, tanto che la Sacra Spada di Atena si era infranta contro l’osso del braccio di Caso. Il guerriero della morte contrattaccò con un attacco multiplo tagliente che intaccò in molti punti la sacra armatura e da cui fuoriuscirono rossi sprizzi di sangue che fecero perdere i sensi al Saint. Intanto Kikker era sotto attacco del Turbine Psichico e la sua armatura stava lentamente incrinandosi; solo Liv di Virgo si accorse che Desperado aveva colpito un punto della sua mente costringendo Kikker a uccidersi con la sua stessa tecnica. Liv libera con i suoi poteri psichici l’amico, catturando però l’attenzione di Desperado su di lei che s’infiltra nella sua mente la donna comincia piangere e dopo un po’ si getta verso Kaiser rubandogli una delle due spade di libra col fine di suicidarsi. Ma Angelo aveva intuito che il potere del guerriero della morte era simile al fantasma Diabolico di Ikki e prontamente colpisce Liv facendogli perdere i sensi. Ma è Batarel il prossimo avversario di Desperado che però evita lo scontro lasciando il posto a Killer che con un semplice pugno condiziona la sua mente e Cancer si rivolge verso i suoi amici con aria omicida adoperando l’Aurora Infuocata. L’intervento di glaciale di Max aiuta il gruppo di Saint e Kikker è costretto a colpirlo con un’onda psichica per fermarlo. Killer attacca quindi violentemente i due Saint con una potenza tale da distruggere le loro armature. Morgo è assalito nel frattempo da Infecta che lo colpisce ripetutamente con i suoi pugni velenosi che hanno l’effetto anche di frantumarli la sacra vestigia di scorpions. Tige è totalmente in balia di Ecatombe che conclude lo scontro scaraventandolo sottoterra con una violenza tale raggiungere una enorme profondità e la distruzione dell’armatura. Loto e i cinque nuovi Saint sono ancora in gioco ma attendono prima di attaccare, cercando di escogitare un piano che possa dargli un briciolo di vittoria. Ma Desperado alzò l’indice verso il cavaliere dei pesci e Loto capì che quel mostro era intenzionato ad ucciderla.

La ragazza attaccò quindi con le catene di Pisces ma Desperado prese il controllo della mente di Loto e la obbligò a stritolarsi da sola.

Ramon e gli altri si diedero coraggio è dopo un urlo di battaglia si gettarono tutti verso Desperado per aiutare l’amica Loto, ma le altre 4 morti intervennero di conseguenza. Ramon si trova faccia a faccia con Killer e decide di usare la tecnica imparata nell’Isola della Regina Nera chiamata ATTACCO URAGANO; il demone viene totalmente travolto dal colpo e cade a terra. Max utilizza le FIAMME DI GHIACCIO da un pugno fuoriescono fiamme ardenti e dall’altra gelidi venti che fondendosi creano una specie di plasma che colpisce in pieno Caso tramortendolo.

Liv utilizza le MANI D’ORO con le quali spazza via Infecta, mentre Kaiser riesce a fondere le 12 armi sacre di libra creando una enorme spada: SPADA DI FUSIONE che crea un enorme squarcio sul corpo di Ecatombe.

Angelo quindi è l’unico a non essere bloccato e quindi l’unico che può salvare Loto dal controllo di Desperado che ha intenzione di stritolare la giovane. Attacca con il colpo insegnatogli da Seiya: PUGNO DI LUCE ma desperado lo blocca.

Contemporaneamente le altre morti si rialzano lasciando senza parole i rimanenti Saints. Desperado chiede ai ragazzi chi o cosa sono, evidenziando che la loro forza non è quella di un normale terrestre.

Desperado, alla mancata risposta guarda negli occhi di Angelo e vede qualcosa che lo terrorizza e urla ai compagni che si tratta di discendenti di Zeus.

Tutte e cinque i guerrieri della morte quindi espandono la loro energia fino al limite lasciando i cinque nel completo terrore. Desperado urla che quella è la SEFIROT GEBURAH, un livello raggiungibile solo dalle divinità.

Dopo quelle strane parole le cinque morti attaccarono i Saint distruggendo le vestigia dorate e facendoli precipitare al suolo.

Ora tutti e dodici Gold Saint sono a terra privi d’energia e Desperado ordina di scagliare l’attacco finale che avrebbe distrutto anche la Terra, ma dall’orizzonte arrivano 4 sfere di energia che innalzano nello spostarsi, tutto il mar Antartico.

Sono i 4 Divine Saint: Ikki, Shun, Cristal e Sirio.

Killer fa presente a Desperado che i quattro terrestri devono far parte di un gradino più alto della evoluzione della loro specie, persino di quello dei Saint precedenti, dato che il loro VRIL (energia cosmica) è elevatissimo ed inoltre hanno anche loro raggiunto la quinta Sefirot: GEBURAH.

Inoltre i quattro Saint indossano le loro vestigia divine corredate da sontuose ali.

Si scatena una tremenda battaglia nei cieli che viene interrotta da una luce proveniente dai ghiacciai antartici; contemporaneamente dal cielo compare l’armatura divina di Pegasus e dal sottosuolo esce Seiya più potente che mai.

Angelo è contento nel vedere che il suo maestro è sopravvissuto e Sirio e gli altri non riescono a trattenere le lacrime. Elisabeth sua figlia chiede ad Angelo chi fosse, ma in cuor suo sapeva già che si trattava di suo padre colui che non aveva mai conosciuto.

I cinque eroi sono nuovamente riuniti e decidono di utilizzare le loro tecniche più potenti per eliminare quelle creature, demoni o dei che siano.

Sirio usa il DRAGONE DEI CIELI generando un enorme dragone di luce che abbatte Ecatombe; Cristal genera la SFERA DI NULLA, ad alto concentrato di energia fredda che raggiunge pienamente lo zero assoluto, che distrugge Caso; Ikki e Shun utilizzano il VENTO DI MORTE E DI VITA che travolgono con vortici energetici le morti Infecta e Killer.

Infine Seiya in cielo espande il suo cosmo e urla il nome del suo colpo: LACRIME DI DIVINE, bombardando e disintegrando Desperado con miriadi di raggi.

Esausti i cinque Saint tornano in terra ma mentre tutti gli altri gioiscono per la vittoria, essi rimangono in silenzio guardando i resti delle cinque morti: ciò che rimaneva erano solo gli scheletri, perfettamente intatti, come se fossero fatto di un materiale indistruttibile.

Macabramente questi si alzarono e dalle loro fessure che una volta erano coperte dalle labbra fuoriuscivano ghigni malefici.

Un attimo dopo sulle loro schiene spuntarono enormi ali dello stesso materiale delle ossa e attaccarono i cinque Divine Saint.

La lotta ora era a favore delle morti che con fare caotico colpiscono ripetutamente Seiya e gli altri fini a renderli impotenti; essi avevano bruciato tutte le loro energie negli attacchi precedenti.

Angelo utilizza le sue capacità di guarigione per rimettersi in sesto e aiutare i cinque amici ma Desperado lo blocca scaraventandolo lontano. Il ragazzo chiede se essi sono i famosi Angeli alieni e l’essere scheletrico racconta che un tempo lo erano ma durante la GUERRA DIVINA, il loro Signore gli aveva ordinato d’infiltrarsi tra la razza degli dei per annientargli dall’interno; per tale scopo essi furono trasformati in quella razza inferiore conservando fortunatamente la loro natura angelica proprio nell’apparato scheletrico. Desperado continua raccontando che fu proprio il suo antenato Zeus a smascherarli ed a confinarli nel Tartaro assieme ai Titani. Ma ora potevano finalmente riprendersi una rivincita uccidendo la sua genie: Angelo, Ramon, Max, Kaiser e Liv.

Seiya si alza in piedi sotto gli sguardi preoccupati dei compagni, il Saint pur indossando delle vestigia molto simile a quelle degli dei, sputava sangue dalla bocca, segno di una gravissima emorragia interna che avrebbe portato sicuramente alla morte il cavaliere se non si fosse arreso. Seiya pensò che il potere di Zeus doveva essere enorme visto che riuscì a battere quei cinque potentissimi guerrieri e Angelo e i suoi compagni avevano il suo stesso sangue quindi erano gli unici a poter eliminare gli ANGELI DELLA MORTE. Urla quindi a Sirio, Cristal, Shun e Ikki facendogli ricordare le loro passate gesta: partendo dai giorni in cui si allenarono per conquistare le loro armature di bronzo, ricordando la Guerra Galattica, lo scontro contro i molteplici Saint mandati d Arles compresi i Silver Saint, la corsa nelle dodici case e le relative battaglie con i Gold Saint in cui acquisirono il settimo senso e purtroppo persero le loro prime armature, la battaglia ad Asgard contro i Cavalieri di Odino con le nuove vestigia di bronzo ricostruite grazie al sangue dei Gold Saint; per tale motivo tali armature divennero poi d’oro nella battaglia contro i sette generali di Nettuno, grazie al raggiungimento dello stato ultimo del settimo senso; poi continua ricordando la tremenda battaglia contro i cavalieri di Ade, gli Spectre, in cui le loro armature di bronzo grazie al sangue di Atena furono rigenerate e durante lo scontro nell’Elisio, contro il dio della morte, esse divennero potenti quasi quanto quelle degli dei. La loro evoluzione accompagnata da quella delle loro sacre vestigia, aveva portato a tutto questo: delle armature divine, ma loro sono pur sempre degli esseri umani, forse il loro destino era oltre quello di proteggere Atena e salvare più volte la Terra, anche quello di portare le loro cinque armature a tale stadio per poter poi donarle a quei cinque giovani, i nuovi dei, discendenti di Zeus.

Sirio egli altri si alzarono anch’essi in piedi e annuirono dopodichè si disfarono delle loro sacre vestigia che come fulmini raggiunsero Kaiser: l’armatura divina del Dragone, Ramon: l’armatura divina della Fenice, Max: l’armatura divina del Cigno, Liv: l’armatura divina di Andromeda ed infine Angelo: l’armatura divina di Pegasus.

Ma successe qualcosa di ancora più prodigioso, che lasciò ancor più senza parole i cinque Angeli della Morte: il sangue dei cinque giovani, sangue propriamente divino, interagì con le sacre armature zodiacali che emanarono una strana luce mutando ulteriormente e divenendo completamente delle ARMATURE DIVINE.

Tutte le cinque armature erano composte da bracciali color oro, busto nero con un cerchio d’oro al centro raffigurante il simbolo zodiacale d’appartenenza, delle spade sempre d’oro e, privi di elmo, sulla fronte dei simboli dorati.

Sono nati i nuovi dei, NEO GODS: Pegasus God, Dragon God, Andromeda God, Cignus God e Phoenix God.

Le morti notarono che le loro armature e anche le loro spade erano fatte della stessa materia dei loro corpi e inoltre il loro Vril aveva raggiunto un livello enorme; le nuove cinque divinità avevano raggiunto la SEFIROT TIFERET, il potere massimo divino.

Le loro spade distrussero completamente gli esseri alieni con lampi fuoriuscenti da tali armi. I discendenti di Zeus avevano vinto la loro prima battaglia.