Capitolo 9

MALATTIA E GUARIGIONE

- come stanno i due? – chiese Talano, seduto su di uno sgabello e appoggiato, con la schiena, alla parete

- Steo sta benone: è ancora debole, ma stamattina si è alzato, ha fatto colazione e poi ha chiesto a Truck una sigaretta e sono andati a fumare nel corridoio. Mah… a vederlo camminare dopo soli tre giorni c’è dell’incredibile. – rispose la Dott.ssa Osadia

- incredibile no, se pensiamo che è un Santo e che con tutte le capacità che ha acquisito c’è anche un processo di guarigione accelerato, rispetto a un comune essere umano – commentò l’uomo, alzandosi in piedi, come mosso da un interesse particolare per quell’argomento, di cui, più di una volta, aveva già discusso col Santo della Lira.

- comunque è ancora dolorante….e debilitato; non deve sottoporsi a grossi sforzi, per il momento. Ma a preoccuparmi è Clod. – sospirò la donna guardando il proprio interlocutore negli occhi.

Talano restò in silenzio per alcuni secondi, quasi timoroso di ricevere una spiegazione, limitandosi semplicemente a ricambiare lo sguardo, quasi a voler reggere il peso di tutta la preoccupazione che da esso traspariva.

Poi lei riprese – le sue condizioni generali non sono molto diverse da quelle di Steo e direi che anche lui stia guarendo piuttosto velocemente se…. –

- se cosa? – la incitò Talano, anch’egli in apprensione per l’amico

- se non fosse per quella brutta ferita in corrispondenza dello stomaco – affermò la Dottoressa, con l’incedere di chi è deciso a liberarsi di un grosso peso – è come se tutto il resto del suo corpo fosse in processo di guarigione tranne quel taglio; sembra quasi che l’artiglio del Demone che gliel’ha inferto sia ancora conficcato lì e non lo lasci emarginare. E sinceramente quello che mi spaventa è che, dal punto di vista medico, non so come affrontare questa cosa. Mi è già capitato di dovermi arrendere di fronte ad un paziente con una brutta malattia o che riversasse in gravi condizioni dopo un incidente, ma, anche se può sembrarti strano, avevo….la situazione sotto controllo; sapevo che per quella persona ormai non potevo fare più niente, ma sapevo anche il perché. Mentre adesso, per la prima volta….non riesco a capire cosa stia succedendo a quel ragazzo… - concluse con gli occhi lucidi, prima di sentirsi avvolgere in un rassicurante abbraccio

Era Talano, che, con la saggezza che da sempre lo contraddistingueva, disse – noi tutti stiamo dando il nostro meglio, ma, anche quando la situazione sembra disperata, non dobbiamo mai mollare; e questo è riferito sia alla guarigione di Clod che alla nostra vita dopo l’avvento degli Angeli. Se c’è un modo per vincerli, noi, sono sicuro, l’abbiamo trovato e sta nel riporre fiducia in quei due ragazzi e nei Santi che non sono qui adesso, ma che, allo stesso modo nostro, stanno lottando altrove. E se c’è un modo per far guarire Clod, ed io ne sono sicuro, tu sei la persona più adatta a trovarlo ed il tuo stato emotivo attuale lo conferma. –

- Talano! – esclamò una voce, accompagnata dal rumore di passi sempre più vicini – Clod si è svegliato e chiede di vederti….dice che vuole parlarci. –

- grazie Truck, vado ci vado subito – rispose l’uomo bianco, incamminandosi

- ti ha detto se si sente meglio? – chiese la Dott.ssa Osadia, che nel frattempo si era ricomposta

- no – fu la risposta del ragazzo – mi ha solo accennato qualcosa di Roma….di contattare Roma… -

I due uomini raggiunsero la stanza nella quale si trovava il Santo della Fenice.

- allora? Come va? – chiese Talano, sforzandosi di apparire sereno agli occhi del ragazzo

- è questa maledetta ferita – rispose Clod – se non fosse per questo cazzo di sbrego che ho qui….me ne andrei di là con gli altri, ma….mi fa male anche solo a star seduto! È come se Korr fosse ancora qui con me, a muovere i suoi artigli nella mia ferita aperta….a volte mi sembra quasi di avvertirne la presenza…..-

- sono convinto che passerà presto – intervenne Truck – datti ancora un po’ di tempo. In tre giorni sei guarito come ognuno di noi avrebbe potuto fare forse in tre settimane! Sono convinto che si tratti solo di un taglio particolarmente brutto. Tutto qui. Secondo me gli ci vuole solo più tempo per guarire! – ma nemmeno lui credeva alle proprie parole. L’ultima immagine che ricordava del Santo della Fenice era quella della Rinascente: avvolto in un cosmo fiammeggiante, mentre si accingeva ad affrontare Korr. Ora, invece, si trovava di fronte un ragazzo debole e dolorante, che non riusciva neanche a tirarsi su abbastanza da poter stare seduto. Ma la cosa che più lo aveva colpito era l’espressione del viso: da determinata ad arresa. Sembrava esprimere uno stato di malattia. Ed era, in un certo senso, molto più preoccupante della ferita che lo stava affliggendo.

- pensate che sia possibile contattare Roma? – esclamò improvvisamente Clod

- c…cosa? – bofonchiò Talano, preso alla sprovvista

- con i pezzi che abbiamo recuperato – continuò il Santo – …avevi detto che, con i pezzi adatti, avresti potuto costruire una radio….per comunicare a distanza…

- si, è vero ma….credo di poterci provare…coi pezzi....si potrei farcela, credo di si – disse l’uomo

- Steo mi ha detto quel che Iki gli ha raccontato sui due Santi di Roma…o presunti tali. È a questo che ti riferisci? – domandò allora Truck

- esatto! – gli rispose secco Clod e per un attimo i suoi occhi sembrarono riaccendersi – sono convinto che se riuscissimo a metterci in contatto con loro avremmo molte più possibilità di vincere! Ormai è chiaro, io e Steo possiamo tenere testa ai Demoni, in uno scontro uno-contro-uno; ma contro un Angelo? Sono convinto che in quel caso neanche le nostre due forze congiunte basterebbero combattere alla pari con una di quelle creature. Ma se più Santi….diciamo un gruppo di 4 o 5 Santi unissero i loro cosmi…. Beh, allora, forse, le cose cambierebbero! L’affrontare i Demoni ci ha distolto da quello che è il vero problema. Non dimentichiamoci che quelli che abbiamo affrontato fin ora erano parte di un esercito: quello dell’Angelo della Morte. Gli zujhak sono le pedine di scarso valore, mentre i Demoni i pezzi più pregiati. Ma distrutto un esercito se ne creerà un altro. Se vogliamo avere qualche possibilità di vincere questa guerra, dovremo, prima o poi, essere in grado di colpire al cuore! Di lottare alla pari con gli Angeli ! –

- pensi davvero di poter costruire una radio per trasmettere? – chiese Truck rivolgendosi a Talano, il quale, assorto nei propri pensieri, temporeggiò qualche istante.

-si…..coi pezzi che ho adesso a disposizione – fu la risposta

Seguì allora un breve silenzio, poi il Santo della Fenice riprese – il nostro tempo, questo tempo, sta attraversando uno stato di malattia dovuto alla presenza degli Angeli sulla Terra e alla quale le persone erano del tutto impreparate. Ma, come spesso accade, un organismo contagiato da un virus riesce poi, lentamente, a svilupparne gli anticorpi. Ed è quello che sta succedendo con le persone oggi! Rifletteteci: se non si può parlare di resistenza, dato che viviamo sottoterra, come topi, salendo in superficie di tanto in tanto, saccheggiando le rovine e i resti della nostra stessa civiltà, per procurarci del cibo, possiamo dire che ci sono dei sopravvissuti. In mezza giornata non solo siamo venuti a sapere della probabile esistenza di altri due Santi a Roma, ma abbiamo scoperto che a neanche un km da noi c’è un altro nascondiglio…..e noi nemmeno lo sapevamo….ma vi rendete conto? Vuol dire che soltanto a Torino potrebbero esserci chissà quanti gruppi di persone che vivono come noi……resistono. E così anche a Roma. Voi mi direte che, per quel che ne sapevamo prima, Roma poteva essere anche in una situazione migliore….come il resto dell’Italia….. Ma andiamo…qualcuno qui era davvero convinto che Torino si trovasse in una situazione esclusiva? Che sarebbe bastato contattare Roma o Milano? Che fossero messe meglio di noi? Qualcuno qui davvero ha creduto, anche solo per un momento, che quei fottuti Angeli si fossero affacciati solo al nostro cielo? Che avessero preso di mira proprio la nostra città in mezzo a tante? Cos’è….dovremmo forse sentirci dei privilegiati? Ma la verità, che sappiamo tutti dentro di noi, è che hanno invaso l’Italia…l’Europa…più probabilmente l’intero mondo! Anche se questo, almeno, non lo voglio ancora credere. E, comunque, non è questo il punto. Il vero punto è che non si può scongiurare una malattia combattendone i sintomi. E i Demoni sono solo i sintomi della vera malattia: gli Angeli! Se volgiamo vincere, guarire o sopravvivere dobbiamo mirare alle cause. Dobbiamo colpire gli Angeli. Direttamente. Non solo sconfiggendo le loro schiere di guerrieri. Le persone devono organizzare una controffensiva, devono cercarsi, trovarsi, confrontarsi ed, in fine, combattere. E perché ciò avvenga, devono ritrovare, pur in questa situazione disperata, la serenità necessaria a credere nei propri mezzi. E nella speranza. Ma possono trovarla solo nella consapevolezza che i Santi possono davvero lottare alla pari con gli Angeli. Oggi riusciamo a lottare alla pari coi Demoni. Non basta! I Santi dovranno riunirsi ….e combattere insieme, unendo le loro forze! Solo così potrà ….la guarigione….. – poi Clod si accasciò improvvisamente sul cuscino, fissando il soffitto con gli occhi lucidi, in silenzio.

- Sta vaneggiando! Ha la febbre alta…– la Dott.ssa Osadia, riportò alla realtà Talano e Truck, illusi, per un attimo, di poter scorgere nelle parole dell’amico un segnale di ripresa.

- non mi ero accorto che fossi qui… - disse Talano, rivolto verso di lei, ma con lo sguardo completamente perso nel vuoto.

- andiamo amico mio – lo incoraggiò Truck, posandogli una mano sulla spalla – ha saputo sconfiggere quel demone….si riprenderà…

- e poi io credo che le sue parole non fossero affatto prive di significato – lo rincalzò la Dottoressa

- che cosa intendi di preciso? Hai appena detto che stava delirando – chiese allora Talano, con tono dimesso

- e lo confermo – spiegò la donna – ma questo non vuol dire che le sue parole non indicassero per davvero la via per la guarigione…. Chissà che interrompendosi improvvisamente, non abbia soltanto smesso di parlare con noi, per intraprendere, dentro di sé, la strada della propria guarigione!

- Concu… cosa succede? – esclamò improvvisamente Truck, vedendo l’amico arrivare di corsa, col fiato tirato

- Steo… è… andato… - disse il ragazzo, annaspando – mpfh….. ha sentito Masu ….. era appena tornato dalla vedetta…. Ha detto che aveva visto del fumo…. provenire dal…. Valentino…. forse un incendio…. –

- prendi fiato e calmati– suggerì allora Talano, che di quella cozzaglia di parole, non aveva afferrato neanche una sillaba

- Steo…. pfh….. …è andato al Valentino! – gridò, invece Concu, per nulla tranquillizzato

Truck si portò le mani al volto, chinando la testa, in segno di sconforto.

- no, no,no… - sbottò Talano, a sua volta – non deve commettere queste sciocchezze proprio adesso! –

- d’accordo, adesso ci sediamo tutti insieme di là e ragioniamo. – disse la Dott.ssa Osadia – andiamo a prenderlo, ma basta mosse avventate! –

Nel frattempo, in un luogo non distante dal rifugio in cui il Santo della Fenice stava affrontando una lenta e dolorosa convalescenza, due ragazzi si trovavano uno di fronte all’altro, al centro di una stanza enorme e vuota, tanto che persino il silenzio freddo che vi regnava sembrava, da un momento all’altro, dover echeggiare, rimbombando fragoroso.

Il primo, smilzo e pallido, con gli occhi privi di iride attorno alle pupille e i capelli neri e unti, appiccicati sulla fronte, indossava un’armatura totalmente nera e aderente, che avrebbe potuto benissimo essere scambiata per una muta da sub, se non fosse stato per il diadema che, dalla testa, scendeva sulla fronte, raffigurando il volto di un serpente che posava rispettivamente la testa e la coda sulle due guance e sempre di colore nero – sta zitto Lesma! Credi che sia felice al pensiero di dover sprecare il mio tempo a cercare fra quei miserabili, eliminandoli uno ad uno? – disse, rivolgendosi all’altro – fortuna che, grazie alle tecniche dell’Ombra Assassina, non dovrò toccare neanche una goccia di quel lurido sangue umano…. –

- bada a come ti rivolgi a me, Ghismy – rispose il Demone della Gorgone Malefica – devo ammettere che non è certo un compito invidiabile quello che ti è stato assegnato, ma io non ho avuto sorte migliore e sai benissimo che non provo interesse alcuno nel misurarmi con avversari che non hanno la minima possibilità di potermi procurare anche solo un graffio! – commentò poi accarezzando con la mano lo specchio posto sul pettorale della propria armatura.

- e Dahuto? Chissà se riuscirà nel suo intento di attirare quei due Santi….. "Posso sconfiggerli entrambi, che vengano uno alla volta o tutti e due assieme!" Se non sbaglio sono state queste le ultime parole del Carbonaio Infernale, quando è partito, mezz’ora fa! – continuò, con tono viscido e spettrale, Ghismy, facendolo più grosso solo per scimmiottare la voce del compagno.

- io non li sottovaluterei così: sono riusciti a sconfiggere sia Korr che Drubb e, per quanto mi riguarda, erano entrambi guerrieri ben più valorosi di lui. – sentenziò Lesma, sempre senza trasparire il minimo interesse a riguardo.

Ma il Demone con l’elmo a forma di serpente scoppiò in una risata isterica – ihihihihhiiiii!!!! Fammi il favore! Proprio tu parli così! – poi, viscido come una serpe, aggiunse – ma se sei tu il primo ad essere convinto di poterli battere senza il minimo sforzo… -

- te l’ho già detto – concluse allora la Gorgone – io non posso essere sconfitto. –