"Come osi tu, un mortale, colpire un dio? Chi ti dà tale forza?"- chiese il dio a Seiya. -"E’ Atena che mi dà tanta forza, e in nome suo ora ti eliminerò!"- rispose il saint di Pegasus, lanciando il suo fulmine che stavolta Apollo schivò, scomparendo e riapparendo vari metri più in là. Apollo era ferito nell’orgoglio per esser stato prima colpito da un mortale, e si stava preparando a lanciare il suo colpo mortale. "Ora basta! Subirete il giudizio divino."- urlò Apollo, alzando le mani in alto e preparando una sfera d’energia. Il colpo venne però fermato da una voce a lui familiare.

"Basta fratello, e ora di andare via. Non roviniamo il piano di nostro padre!"- esclamò una figura, che si rivelò essere Artemis, Dea della Luna e sorella di Apollo. Il dio, a malincuore, dovette fermare il colpo, e iniziò a salire al cielo, insieme alla sorella, in una corrente d’energia. "Verrà il tempo in cui mi vendicherò, sciocco mortale. E solo allora vedrai il mio potere."- disse ridendo sadicamente il dio del Sole, scomparendo poi in un lampo di luce.

Intanto, Seiya aveva raggiunto Lady Isabel, che fu felice di rivederlo. Entrambi, poi, si recarono da Castalia, Sacerdotessa dell’Aquila, che aveva nelle braccia il corpo di suo fratello Touma, in precedenza sacrificatosi per salvare Atena dal tridente d’Artemis. La dea curò il ragazzo, che subito si rialzò di fronte ai presenti. Aveva un’espressione stupita e vedendo Athena si presento: "Icarus Touma, un tempo angel di Artemis, ora cavaliere di Atena". Isabel fu fiera di quella risposta e nominò il ragazzo suo cavaliere, poi emanando un cosmo gigantesco, innalzò di nuovo una alla volta le varie case, distrutte da Artemis, svenendo poi per l’immane sforzo.

Isabel fu portata nelle sue residenze, mentre due suoi cavalieri Hyoga di Cygnus e Shiryu di Dragon, discutevano circa le ultima parole di Apollo, raccontategli da Seiya. -"Un piano di Zeus…dovremmo prepararci al peggio!"- disse al compagno Crystal, "Sì, dovremmo affrontare la minaccia peggiore mai vista!"- rispose Sirio. "Guerra vogliono e guerra avranno!"- continuò il saint del Cigno -"Penso che questa sarà la nostra ultima battaglia!", concluse il ragazzo, triste al pensiero di dover combattere la sua ultima battaglia sulla Terra.