Prologo

Era l’alba di una nuova era per Nuova Luxor e per tutta l’umanità, Pegasus e gli altri cavalieri di bronzo si stavano preparando per recarsi al "cimitero delle Divinità", conosciuto anche come il"giardino degl’alberi di Sala"dove, dopo lo scontro nell’Olimpo, i cavalieri avevano raccolti i corpi mortali delle divinità, da Efesto allo stesso Zeus; ma al centro del cimitero vi era la persona più preziosa per tristi cavalieri: si, proprio lì, sotto gli alberi gemelli di Sala vi era la tomba di Lady Isabel. Il solenne silenzio di quel posto faceva tornare alla mente dei cavalieri le terribile imprese compiute al fianco di milady, la battaglia con Hades, la scalata dei 12 templi divini e soprattutto l’immagine spaventosa del corpo di Atena che svanisce nel nulla portato via dalla ninfa Iride che strappa a lady Isabel il capello d’oro, simbolo della vita:

Pegasus: "Amici, compagni…..fratelli d’arme non posso dire quel che provo in questo momento rimembrando le immani fatiche che abbiamo affrontato per la nostra dea e per la terra: e ora mi sembra che tutto sia stato così...dannatamente inutile!": disse in lacrime il cavaliere

Sirio: " Pegasus, avanti, non abbatterti, manca a tutti ma non è le non avrebbe accettato di sentir dire che è stato tutto vano": replicò il dragone

Cristal: "Si, Sirio ha ragione, Atena……Isabel a sacrificato al sua vita per concederci la nostra e peso che la offenderemmo pensando così": aggiunse il Cigno

Phoenix e Andromeda ascoltarono ritti le parole dei compagni ma, in loro, il dolore per una così grande perdita si tramutò in rabbia per un modo crudele che necessita di morti e guerre per sopravvivere.

È così tutti gli altri, restarono li in silenzio e immobili a contemplare l’orizzonte, non sapendo che il "destino" riservava loro gioie e dolori assieme ad una nuova battaglia.