LO SPEGNERSI DELLA SPERANZA : IL BUIO PREVALE SULLA LUCE

Fanfic by |Black_Phoenix| & |Kira|

Capitolo I : PREMONIZIONI

Un anno è passato dall’ ultima Guerra Sacra contro Hades e solo 13 sono i cavalieri fedeli ad Athena rimasti in vita… oltre ai quattro bronze che hanno partecipato attivamente all’ ultimo scontro contro il Dio degli Inferi, restano i bronze saint minori, le due silver Shaina e Marin e Kiki, che ormai ha preso il posto del fratello Mur come riparatore di armature…

Nel Cimitero dei Cavalieri si vedono due figure sistemare chine dei fiori su una tomba…

Sono le due silver saint rimaste…: Marin di Aquila e Shaina di Ophiucus…!

"Non bisogna mai a dimenticare quello che Seiya ha fatto per noi e per l’intera umanità…!"

"No, Marin…! Non dobbiamo permettere che il suo nome e quello di tutti i gold saint venga dimenticato…! Se non fosse stato per loro…, non esisterebbero più persone in grado di ricordare il valore della giustizia e di riconoscere in ogni attimo della loro vita il bene dal male…!".

Lacrime cominciavano a scendere sulle gote delle due sacerdotesse guerriere…

Improvvisamente le due Silver trasalirono…: dalla tomba di Seiya proveniva una qualche forma di cosmo…, non solo dalla sua…! Ma da tutte le tombe presenti…! Anche da quelle dei saint precedenti alla loro investitura…!

"Cosa sta succedendo…?" domandò Marin sconvolta.

Il cosmo di tutti i saint deceduti si era riunito in un unico globo di luce che si diresse verso la Statua di Athena…

Kiki aveva raggiunto e forse superato l’ abilità del fratello nella riparazione delle armature, in un solo anno, grazie anche al sangue di Athena ancora presente alla base della Statua della Dea…, era riuscito a ridar vita a tutte le armature d’ oro e a quelle di bronzo dei saint rimasti in vita. Solo l’armatura di Pegasus, per ordine di Athena stessa, non era stata riparata e quello che ne restava era stato posto in una teca nella Sala del Trono a testimonianza per le future generazioni del valore di chi indossò quelle vestigia…

"Mah…, non riesco proprio a capire questa cosa…!" diceva fra sé Kiki. "… non riesco a capire perché non riesco a riparare l’ elmo di Gemini e uno degli scudi di Libra… E’ come se fossero le armature stesse ad impedirmelo…! Sarà meglio che ne parli a qualcuno…!".

Kiki preso sottobraccio l’elmo di Gemini e reggendo con una mano lo scudo di Libra ancora rovinato, si diresse verso le case superiori…

Arrivato alla scalinata che conduceva alla Sala del Trono avvertì un cosmo molto potente passare alto sopra di lui e dirigersi al di là di quelle che una volta costituivano le Stanze del Sacerdote…

Contemporaneamente, nella sesta casa un uomo si aggirava malinconico…: "…Fratello…" sospirò l’uomo il cui volto si specchiava nell’armatura d’oro della vergine. "Quante volte ti ho perso e quante volte ti ho ritrovato… allora perché? perché stavolta tardi a venire da me…?"

Ma Shun non era solo, qualcun’ altro era appena giunto nel tempio della Vergine…!

"Chi è la?" disse Shun mettendosi sulla difensiva.

"Non riconosci più gli amici?" replicò l’uomo misterioso.

"Shiryu! Sei proprio tu!" il saint di Andromeda si diresse verso il compagno e gli strinse calorosamente la mano.

"Come mai qui cavaliere del dragone? Ti credevo a Goro – ho!"

"Sono appena tornato dal mio viaggio, ma dimmi tu come mai sei qui…?"

"E’ da un po’ che mi sono stabilito al Santuario insieme agli altri…. Inoltre guardare questo gold cloth mi da sicurezza…" e continuò: "Sai sono preoccupato per mio fratello, Ikki… E’ da quando abbiamo sconfitto Hades che non si fa più vivo…"

Una terza voce parlò "Shun come puoi preoccuparti per lui…? Dovresti conoscerlo meglio di chiunque altro…! Ikki non è tipo da stare in compagnia…!".

"Hyoga!" gli altri due bronze si voltarono piacevolmente sorpresi ed insieme salutarono l’amico

La felice rimpatriata fu, però, presto interrotta… tutti e tre avvertirono l’ unione di cosmi dirigersi verso la Statua e si precipitarono alla sommità della Scalinata…

 

Mylock aveva fatto un buon lavoro…

Senza badare a spese Athena aveva preteso la ricostruzione dell’ intero Tempio nel più breve tempo possibile, desiderando con tale gesto onorare la memoria di tutti i gold saint…

Ormai la ricostruzione era quasi terminata e i migliori ingegneri ed architetti del mondo stavano lavorando sugli ultimi particolari della statua di Athena, divenuta ancor più bella e lucente dell’ originale…!

Era appena scoccata l’ora della pausa pranzo che un immensa luce sembrò materializzarsi sopra la testa della Statua, movendosi vorticosamente su di essa…

Mylock spaventato si trovò riverso al suolo essendo inciampato su dei pezzi di marmo, mentre tutti i lavoratori impegnati nella ricostruzione fuggirono urlando come ossessi…

"No…! Non un’ altra volta…!" disse il fedele Mylock.

Hyoga, Shun, Shiryu e tutti gli altri bronze, insieme alla stessa Dea Athena arrivarono quasi contemporaneamente di fronte alla Statua…

Pochi istanti dopo arrivò anche Kiki, seguito a poca distanza da Shaina e Marin.

Il cosmo girava ancora vorticosamente sulla sommità della statua…

"Cosa…, cosa…, sta succedendo….? Cosa…, cosa…, è quello…? Chi…, chi…, ci sta attaccando…?" chiese Mylock senza alzarsi da terra.

"Nessuno…! Stai calmo!" disse Shiryu. "Non è un cosmo ostile…! Sembrerebbe che il cosmo di tutti i saint di Athena deceduti si sia unito e voglia dirci qualcosa….!"

"Sì…, ma cosa…?" chiese impaziente Jabu

"Ahia!" urlò Kiki lasciando cadere lo scudo di Libra e l’ elmo di Gemini. "Sono diventati roventi…!"

Tutti si girarono verso i due pezzi delle armature d’ oro e notarono che effettivamente l’oro che li ricopriva presentava sfumature rossastre come se fosse diventato incandescente…

Improvvisamente l’elmo di Gemini si alzò in volo dirigendosi verso il cosmo che aleggiava sulla Statua…

Fu quindi la volta dello scudo di Libra che si alzò alto sulla testa dei presenti attirando a sé il resto della armatura che una volta apparteneva a Dhoko, il Saggio Maestro dei Cinque Picchi... L’armatura non prese le sembianze umane che mostrava quando doveva essere indossata da qualcuno ma rimase sottoforma di bilancia..., una gigantesca bilancia dorata e fiammeggiante…, molto più grossa della dimensioni che abitualmente quel cloth possedeva…!

Mentre inizialmente i due piatti della bilancia erano rimasti in equilibrio, il piatto di sinistra cominciò a piegarsi come sottoposto ad un peso maggiore di quello presente sull’ altro piatto… L’elmo di Gemini riapparve uscendo dalla massa di cosmo in cui si era immerso disponendosi sul piatto di sinistra, accentuandone la discesa. Dopo un attimo di pausa il piatto di sinistra si oscurò producendo una specie di sfera completamente nera, mentre quello di destra si riempì di luce producendo una sfera di bianco candido. Le due sfere si unirono formando un simbolo che ricordava molto il tao caratteristico delle culture orientali… Il simbolo ruotò quindi vorticosamente su sé stesso diventando completamente nero.

Dopo qualche secondo tutto cessò: il vortice di cosmi diminuì di velocità ed intensità fino a sparire del tutto, la bilancia si decompose lasciando davanti agli increduli presenti solo lo scudo di Libra e l’elmo di Gemini che Kiki non era riuscito a riparare.

"Cosa…, cosa…, significa tutto ciò…?" chiese Mylock più bianco che mai.

Un flauto cominciò a suonare come a dare una risposta alle sue parole…