Capitolo 13

La potenza del Dragone

 

Un secondo cavaliere d’oro è stato designato.

Shiryu, Shun e Hyoga arrivano alla decima casa, quella di Capricorn. Questa volta ad accoglierli direttamente all’ingresso c’è già Shura, il cavaliere d’oro di Capricorn con indosso la sua armatura.

Così Shura e gli altri entrano nel tempio. Attraversano il corridoio centrale e non appena arrivati quasi alla soglia dell’uscita Shura si blocca di colpo.

Dal copribraccio destro di Shura, quello cioè corrispondente alla spada Excalibur, il colpo segreto di Capricorn, fuoriesce un fortissimo raggio dorato luminosissimo che indica il torace di Shiryu.

Shun e Hyoga si apprestano ad uscire quando ad un tratto Shura li blocca e li avverte:

Finito di parlare i due ragazzi escono dalla casa indisturbati e continuano il loro percorso.

Un colpo di una velocità e potenza devastante si abbatte sul disattento Shiryu che colpito in pieno stramazza al suolo, mentre i pezzi della sua armatura andata in frantumi si spargono per tutto il pavimento del tempio.

Il cavaliere d’oro fa per avvicinarsi quando il dragone si risolleva.

Shura gira le spalle al suo avversario e sul suo volto si disegna un sorriso affettuoso; il cavaliere d’oro stava in effetti provocando Shiryu per cercare di scatenare in lui la forza del settimo senso.

Il cosmo di Shiryu si sprigiona in tutta la sua potenza e comincia ad espandersi fino a disegnare la figura di un grosso drago lucente come lo smeraldo dietro Shiryu.

Neanche il tempo di finire di annunciare il suo colpo che il cosmo di Shiryu diventa sempre più forte, sempre più potente.

Dragone sprigiona un cosmo lucentissimo che da verde smeraldo diventa dorato come l’armatura di capricorn e contemporaneamente dietro di lui non più un drago ma centinaia di draghi che si muovono ad una velocità assurda.

Shura parte prima di Shiryu ma il colpo del dragone è molto più veloce; l’excalibur di Shiryu spezza letteralmente la lama dorata dell’excalibur di
Shura, colpendolo in pieno! Il cavaliere d’oro viene scaraventato una decina di metri indietro e l’armatura d’oro si stacca dal suo corpo urtando le colonne circostanti.