Addio, cavaliere !

Sembrano secoli eppure sono passate solo cinque settimane..Eravamo seduti intorno ad un albero come se loro fossero ragazzi normali, non cavalieri di Atena: Seiya, Hyoga e il mio Shiryu giocavano a calcio con i bambini dell’orfanotrofio dove lavora Miho, io ero seduta tra Shun e Saori e improvvisamente si alzò un vento crudele, un vento foriero di cattive notizie.

Shun si alzò di scatto e dalla sua figura elegante sgorgarono due fasci luminosi dalla forme di catene, per un attimo si mossero silenziosamente attorno a lui per poi disegnare sul terreno una figura arcaica, di cui avevo sentito parlare dal Maestro dei Cinque picchi ma di cui ignoravo il significato… evidentemente noto invece a Shun che impallidì notevolmente tanto da preoccupare Hyoga, il suo miglior amico.

"Hey, Shun che ti prende? Cosa vuol dire quel simbolo?"- gli chiese .

Shun scuotè la testa: " E’ un simbolo indiano che si trova solitamente nel tempio dell’isola di Andromeda. E’ il sigillo dell’imperatore oscuro: un demone che anticamente risiedeva sull’isola e che si cibava delle speranze della gente. Il cavaliere di Andromeda di 560 anni fa lo rinchiuse all’interno della roccia del Sacrificio ma il demone era talmente forte che durane la notte del plenilunio d’inverno riesce ancora a manifestare la sua presenza con un vento simile a quello che abbiamo appena sentito."

Improvvisamente mi ricordai di quella vecchia leggenda … Shun aveva taciuto come aveva fatto il suo predecessore a vincere il mostro….si rinchiuse con lui all’interno del sigillo.

Stavo per dirlo quando intercettai lo sguardo del giovane cavaliere che mi chiedeva di tacere.

"C…cosa? Ma è disgustoso! Un demone che si ciba delle speranze della gente… è peggio del solito. Certo che voi cinque sembra che li attiriate i guai, non è vero Shunrei?" -mi chiese Miho disperata.

Seiya le mise un braccio intorno alle spalle, cercando allo stesso tempo di rassicurarla e di farsi perdonare…. Ma sicuramente fallì nel proprio intento. Come fai a essere rassicurata quando il ragazzo che ami rischia sempre la vita, quando non puoi fare niente per fermarlo e arrivi ad odiare la giustizia divina di Atena perché rischia sempre di portartelo via!

Shiryu… quante volte ho pianto per te? Quanto volte nella notte ti ho invocato nel sonno perché ti vedevo ferito e morente in Grecia, nelle Terre del nord…in tutti i posti dove hai rischiato la vita?!

Tante, troppe ormai. Come hai potuto chiedermi di sposarmi ieri sera? E ora mentre attendevi ancora la mia risposta già dovevi ripartire per una missione di cui si ignorava la fine.

Quella sera stessa mi ritrovai a parlare con Shun dopo cena.

"Tu lo sai vero Shunrei ? Di come fece il mio predecessore a rinchiudere il demone,intendo"- mi disse tranquillamente fissandomi con i suoi limpidi occhi verdi, che avevano una strana consapevolezza di fondo.

Annui tristemente: " cosa hai intenzione di fare Shun? "

Lui esitò un attimo, evidentemente stava valutando se poteva fidarsi di me, poi rispose: " agl’altri non ho detto tutto, ho intenzione di vedere prima come vanno le cose…. In caso di inevitabilità della cosa credo che passerò i prossimi cinquecento anni sull’isola di Andromeda in compagnia di un demone"

Improvvisamente smise di avere quell’aria seria e ritornò ad essere il ragazzo di sedici anni che era:" Credo proprio che Seiya dovrà faticare più del solito per farsi perdonare da Lamia!"- scherzò

Anche a me venne da ridere al pensiero di quei due che litigavano.

Fu la mia ultima risata : quella notte stessa venni rapita.

Quando mi risvegliai indossavo un lungo abito indiano rosso che si incrociava sul petto sotto il seno e con le maniche ricamate in oro. Ero sdraiata su un letto e davanti a me c’era un grande arazzo raffigurante lo stesso simbolo del demone.

La stanza intorno a me era illuminata solamente da candele rosse ed oro che bruciavano lentamente lasciando nell’aria una scia fragrante d’incenso. Quell’odore mi stordiva e mi rilassava al tempo stesso: le immagini del volto di Shiryu da quando lo conobbi a quando mi aveva chiesto di sposarlo si fondevano dando vita ad un’irreale spazio temporale all’interno della mia testa.

Poco tempo dopo la porta si spalancò e apparve il demone… aveva assunto le sembianze di un uomo di circa trent’anni dall’aspetto caucasico, con penetranti occhi neri che rivelavano tutta la sua malvagità.

Sentii la sua voce bassa e roca ancora prima che iniziasse a parlare:

"Se tu non avessi saputo quella storia non ti avrei presa, ma a me serve il cuore del tuo ragazzo, pieno di speranze per il vostro futuro insieme e se gli avessi detto che c’era un altro modo per uccidermi senza che venisse qui… beh avrebbe notevolmente distrutto i miei piani"- fece apparire una sfera luminosa nella mano destra- " e ora se vuoi vedere cosa fa il tuo cavalier servente e i suoi amici puoi tranquillamente guardare dentro questa sfera. Così potrai vedere quando li uccido."

Rabbrividii violentemente mentre vedevo la forma dei Saints diventare visibile nella foschia dorata della sfera:

indossavano le armature e si trovavano davanti al parco di villa Kido.

Un ragazzo in armatura rossa come il sangue era invece rilassato davanti a loro e sorrideva beffardo; riuscì anche a sentire quello che dicevano.

Il nuovo venuto aveva una voce flautata ma non riuscivo a vedergli gli occhi coperti dall’elmo:

"Cavalieri"-disse-" se volete rivedere la vostra amica dovrete seguirmi nel regno dei demoni, oltre il cancello dell’incubo…. Altrimenti vedrete il sangue di Shunrei colorare la terra su cui posate i piedi e le sue grida di dolore riecheggeranno nei vostri incubi.

"maledetto bastardo… dove hai messo Shunrei ?"- disse Shiryu adirato.

Il nuovo venuto rise sgradevolmente:"allora che fate? Vi fidate di me Afhys del vampiro oppure restate qui ad aspettare che la testa di un’adorabile cinesina cada inesorabilmente."

"Ok, veniamo, ma saranno le vostre teste a cadere, non quella di Shunrei!"- rispose Seiya con la solita foga.

Improvvisamente le figure sfumarono di nuovo e io caddi di nuovo in quel torpore irreale provocato dal fumo dolciastro degli aromi che bruciavano.

Dopo qualche ora riaprii gli occhi e guardai la sfera lampeggiare prima che potessi rivedere nuovamente il mio amato Shiryu.

La sfera era divenuta più grande e si era divisa in cinque parti, ognuna inquadrava uno dei cavalieri e bastava toccare una parte dello schermo per ingrandirla, proprio come un macabro computer.

Sentii un tuffo al cuore quando vidi Shiryu combattere proprio contro Afhys. Era la prima volta che lo vedevo così infuriato.

Vidi il demone attaccare Shiryu velocemente con un colpo chiamato: "Sangue del vampiro" che investi Shiryu in pieno petto.

"E questo sarebbe un cavaliere di Athena? Neanche un demionetto appena nato sarebbe così debole." Lo schernì.

L’armatura di Shiryu era ormai distrutta, così si spoglio degli ultimi resti, espandette il suo cosmo e l’aria intorno a lui iniziò a crepitare, poi lanciò un "Drago nascente" di forza incredibile, che fece letteralmente scomparire l’avversario.

Non riuscì a trattenermi dallo gioire mentre la sfera ingrandiva l’immagine di Seiya che combatteva.

Il demone in questione aveva un armatura simile a quella del primo, solo in azzurro. Si chiamava Shylos, il demone delle acque nere.

"Cedimi le tue speranze per il mio signore, Pegasus oppure non vedrai l’alba di un nuovo giorno."

"Di al tuo signore che le mie speranze me le tengo per me. Tante grazie. Inoltre ho un appuntamento con Miho per domani e non ho nessuna intenzione di sentirla urlare nuovamente"- rispose questi seccamente

"Come vuoi, cavaliere. Allora prendi questo……GORGO OSCURO!" un potente gettò d’acqua immobilizzò Seiya e poi lo sollevò in alto.

Ma proprio mentre sembrava spacciato, da una posizione così scomoda Seiya eseguì la "Cometa di Pegasus" e colpì alla nuca l’avversario, facendolo cadere al suolo, ma mentre stava per dargli il colpo di grazia il demone si spaccò il cuore con un pugnò e disse a Seiya: " ero amico di Marin dell’Aquila nei tempi dell’allenamento. Questa è la tua ultima prova, cavaliere di Pegasus, onore a te Athena.". e spirò.

L’immagine passò allo scontro di Hyoga e un demone dall’armatura nera che gli assomigliava molto.

Questa volta fu il cavaliere di Athena ad avvertire l’avversario: "Lasciami passare, sottospecie di essere malefico, e non ti farò troppo male!"

"Ma guarda che borioso il biondino! Chiedere ad Naws, demone del fuoco freddo di abbandonare la lotta. Perirai per la tua audacia!"

I due lanciarono all’unisono i loro colpi, che per poco si fronteggiarono , poi all’improvviso quello di Hyoga scemò e lui dovette spostarsi per evitare di essere colpito.

"Ma tu sei… sei Black Swan, uno dei cavalieri neri di Phoenix! Naws… è il contrario di Swan!"

il demone sorrise: " Già, ci incontriamo nuovamente… sei stato tu ad uccidermi , quindi è colpa , o merito, tua se ora sono diventato un demone. E il mio fuoco freddo è molto più forte della tua polvere di diamanti!"

"Il solito megalomane. Sai non so se a voi arrivano le notizie ma ho imparato un nuovo colpo….PER IL SACRO ACQUARIUS!"- e la potenza del colpo di un cavaliere d’oro sconfisse definitivamente Black Swan.

La successiva inquadratura era su Phoenix e un uomo grande e grosso con il corpo solcato da cicatrici.

"Ikki, hai abbandonato tutto quello che ti avevo insegnato per che cosa? La giustizia? Cos’è giustizia Ikki? Pensavo l’avessi capito che non esiste. Potevi essere il più forte e ora ti metti a disposizione di una ragazzina isterica che si crede una dea e rischi la tua vita per una che neanche conosci!"- disse, ma la sua faccia non si vedeva perché coperta da una maschera. Capii che era il suo maestro.

"Nonostante tutti gli sforzi dei cavalieri una minima parte di me ha immagazzinato ancora i tuoi insegnamenti. Mi dissi di non avere pietà dei nemici, invece io l’avrò di te. Avrei voluto farti soffrire invece ti donerò il riposo eterno"- con una mossa fulminea lo uccise staccandogli la testa che rotolò sul pavimento prima di dissolversi.

Ora mi mancava solo di vedere Shun e poi sarei stata libera, avrei rivisto Shiryu e tutti gli altri… sarei tornata ad una vita normale.

Ma la sfera non illuminò il cavaliere di Andromeda che invece entrò nella mia stanza e mi prese di peso.

"Presto, devi andartene. Tra poco gli altri ti raggiungeranno alla fine della scalinata, saranno guidati dall’armatura di Virgo. Tu invece tieni ben stretta la mia catena. La mia armatura ti porterà da loro"- disse mettendomi in mano la sua arma.

"Shun e tu? Come farai? Tutti insieme riuscirete a sconfiggere quel demone e torneremo tutti insieme….. ti prego non andare." - lo pregai

lui sorrise dolcemente, con la sua aria angelica: "Addio Shunrei, saluta tutti da parte mia. Sarai una bellissima sposa." ,mi baciò sulla guancia e mi fece svenire con un colpo.

Poco dopo mi ritrovai all’inizio della scalinata tra le braccia di Shiryu, come predetto da Shun… era bellissimo, ero talmente felice che mi dimenticai che il mio giovane amico non era con me…. Una luce ci avvolse tutti e cinque e in poco tempo eravamo in un tempio.

"Cosa ci facciamo alla sesta casa? E dov'è Shun?"- chiese Hyoga preoccupato.

Un improvviso gelo ci fece rabbrividire ma subito tornò il caldo, un caldo rassicurante come il sorriso del cavaliere d’Atena , e la sua voce ci arrivò sino ad Atene: " Addio amici miei, addio fratello. Perdonatemi se non vi ho detto niente ma sapevo che non mi avreste permesso di seguire il mio destino. Forse un giorno ci rivedremo!"

"SHUNNNNNNN!"- urlarono Ikki, Seiya e Hyoga.

E quella fu l’ultima volta che lo sentimmo.

Oggi è esattamente un mese e dieci giorni che Shun è "morto". Saori e il maestro Dohko stanno cercando di riportarlo n vita, un compito che è ancora più difficile del previsto.

E’ un mese e undici giorni che Shiryu mi ha chiesto di sposarlo…. E io ho accettato.

Oggi ci sposeremo, Saori celebrerà una cerimonia, Seiya sarà il testimone di Shiryu e Ikki il mio.

Stranamente ha accettato, ha detto che lo fa perché il fratello avrebbe voluto assistere al nostro matrimonio, ci ha anche ringraziato per averlo celebrato lo stesso.

Mi manca Shun, manca a tutti: ci manca il suo coraggio, la sua dolcezza, i suoi occhioni da cucciolo.

Abbiamo preso una decisione, io e Shiryu…. Se non riusciranno a farlo tornare il nostro primo figlio si chiamerà Shun.

- Nebbulit-