PAVONE PRESENTA:

UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI

ATTO TREDICESIMO: LE ORIGINI DI RYO

"Navigammo una settimana per raggiungere i 5 picchi. Durante questa settimana continuammo a migliorare le nostre tecniche, io e Micene seguimmo un particolare allenamento sotto consiglio di Ryo, il prossimo fra noi a dover ricevere un'armatura d'oro. Ryo ci disse di porre entrambi il braccio destro sopra quello sinistro dell'altro e muoverli prima nel mio senso orario, poi nel suo, sempre più velocemente, così da guadagnare equilibrio ed altre cose a me ancora adesso ignare.

Da tale allenamento però Micene ricevette i frutti, perché scoprì il metodo per unire un fascio di molecole con funzione difensiva, che chiamò "lighting shield". Una volta chiedemmo a Ryo come conoscesse questi strani metodi di allenamento e lui ci disse: "Io non ho avuto un maestro, fin da piccolo sono stato solo e mi sono allenato con questi testi, l'unica cosa che fu trovata con me nella mia culla", ci mostrò quei testi, scritti in cinese, poi notai per la prima volta una voglia sulla sua schiena, come un artiglio nella parte sinistra della sua schiena, all'altezza del cuore.

Arrivati ai 5 picchi, ci guardammo intorno, ma non vedevamo nessuno, malgrado sentissimo dei microcosmi, l'unica che non camminava smarrita era Callisto. I 5 picchi sono proprio ciò che dice il loro nome: cinque picchi di fronte ad una cascata, stavo lì ad osservarli chiedendoci dove fosse l'armatura quando una voce dietro di noi disse: "E' lì", ci voltammo era una donna sui quarantanni, malgrado di aspetto sembrava molto più vecchia, che continuò: "sul quel picco il mio patrigno Dauko riposavo da 243 anni, poi un giorno si alzò ed andò via, non lo rividi più. Sirio invece tornò diverse volte qui, alcune volte restava per giorni, altre per settimane, l'ultima volta che lo vidi mi raccontò della sua esperienza in Thailandia", in quel momento apparvero dieci donne armate di archi e vestite come Callisto, ma senza i suoi bracciali.

Una di loro chiese: "Chi siete?", Callisto si avvicinò e disse: "Siamo i dodici eletti alla difesa delle case dello zodiaco, io sono Callisto, un tempo amazzone" e mostrò un tatuaggio a forma di luna che aveva sul braccio destro, proprio come tutte loro. Allora mentre l'altra donna diceva "Bene, chi di voi deve essere condotto alla sacra armatura della Bilancia?", la donna che prima aveva parlato di Dauko e Sirio, che sapevo essere stati gli ultimi due cavalieri della Bilancia, disse: "Il figlio di Sirio, mio figlio, tu!" ed indicò Ryo, che iniziò ad indietreggiare, mentre lei continuava: "Tuo padre mi mandò una lettera pochi giorni prima della battaglia con Urano, in cui mi diceva di mandare al sicuro nostro figlio, date le presenze maligne, io pensai di mandarti al grande tempio, da Atena, ti portai io fin lì dopo la guerra con Urano, tu hai una voglia a forma di artiglio di drago sulla schiena", Ryo si fermò, guardandoli bene si assomigliavano, solo che Ryo aveva lunghi capelli lisci e neri, mentre la donna li aveva legati a coda di cavallo, "Fiore di Luna", disse allora Seiya, "mia madre ha detto che come Andromeda aveva June, Crystal Calypso e mio padre lei, Sirio aveva la fanciulla che il suo maestro aveva adottato." Non volli chiedere che intendeva per "aveva", ma lo capì lo stesso, non bisognava essere dei geni.

Ryo le si avvicinò ed in quel momento arrivarono un gruppo di soldati armati di lance e sciabole ed un giovane corse verso la cascata, mentre Ryo gli urlava: "Kahn" e gli corse dietro. Mako disse: "Lasciate i soldati a noi senza le armature", ma Lukas rispose: "Quelli a destra si, quelli a sinistra sono nostri". Così ce li dividemmo. Io, Edua, Lukas, Micene ed Alya su quelli di sinistra; Mako, Axe, Camus e Seiya su quelli di destra, Raul rimase a difendere Callisto, malgrado anche le amazzoni fossero pronte a combattere.

Io usai diverse sfere di energia ed utilizzai per la prima volta il "tocco dei gemelli" su alcuni di loro, Edua utilizzò la "Stardust revolution", Lukas le "Chele di fuoco" , Micene il "lighting volt", Alya il "vortice dorato".

Dall'altro lato Mako utilizzava le cuspidi, Camus la "Polvere di diamanti", Seiya il "Volo del Sagittario" ed Axe utilizzò quella sua strana tecnica che appariva come una preghiera e chi mi colpì come sempre: infatti congiunte le mani disse: "Invoco voi, anime della natura" e sia l'acqua della cascata sia i sassi si scagliarono contro i soldati. In pochi minuti avevamo eliminato un intero esercito. Ryo invece ancora correva e saltava con il suo avversario, ad un tratto si fermarono su di un picco ed iniziarono a combattere, più che una lotta sembrava un ballo ed i loro movimenti sinuosi era molto coordinati, alla fine con un calcio, Ryo lanciò Kahn, il suo avversario, nelle acque della cascata, ma questi saltò fuori quasi subito urlando: "Artiglio della tigre guerriera" e notai sulla schiena un artiglio all'altezza del polmone destro, mentre Alya diceva: "Ricordo che anche Tortus aveva una strana voglia, solo che la sua era all'altezza del bacino e sembrava una pinna di tartaruga".

Intanto il colpo prese in pieno l'eletto della Bilancia, che cadde nell'acqua, noi stavamo per andare a dargli una mano, quando una luce dorata iniziò a brillare nell'oscurità delle profondità marine ed il nostro compagno uscì urlando: "Colpo del drago nascente" e colpì il nemico con una forza tale da invertire la corrente della cascata! Una cosa che non avevo mai visto fare prima a nessuno. Il povero Kahn fu spazzato via, mentre la luce dorata si mostrava come l'armatura della Bilancia che si andava ora a porre sul corpo del cavaliere della Bilancia. Notai in quel momento come quell'armatura fosse l'unica finora ad avere delle armi. Tornato fra noi, Ryo si allontanò con la madre. Parlarono per tutta la notte, mentre noi rimanemmo alla cascata, dove le amazzoni ci offrirono di banchettare con loro. Mako, Axe eLukas iniziarono a fare gli stupidi con tutte le amazzoni, che ci guardavano come ci guardava i primi tempi Callisto, che rimase per tutta la sera a parlare con quella che delle amazzoni sembrava il capo. Io, invece, cercavo in me il coraggio per parlare con Edua, ma non lo trovai e questo mise sul mio viso un sorriso triste, perché avevo il coraggio di scontrarmi contro milioni di avversari, ma non di parlare sinceramente con una mia compagna di viaggio in quest'avventura.

La mattina successiva, Ryo salutò Fiore di Luna dicendole: "Ciao, mamma" e Mako, Axe e Lukas salutarono tre delle amazzoni con un bacio caloroso, poi salutammo tutti le altre in modo più o meno uguale.

Eravamo pronti per tornare in Europa, prossima tappa Delfi, il tempio di Apollo dove era custodita l'armatura dello Scorpione".