PAVONE PRESENTA:

UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI

ATTO VENTUNESIMO:IL COLPO SEGRETO DEL TORO

"Arrivati alla seconda casa, quella del Toro, ci trovammo davanti un avversario gigantesco in un'armatura nera, ma simile a quella di Raul, il nemico si presentò: "Benvenuti alla seconda, e per voi ultima, casa dello zodiaco, quella di Caio del Toro Nero".

Raul fu il primo ad andargli incontro, si lanciò contro di lui con il suo "pugno dorato", Caio non cambiò posizione, rimase a braccia conserte, ma indietreggiò così velocemente che nessuno di noi lo vide muoversi, era gigantesco, ma anche velocissimo.

Disse a Raul: "Sei patetico se speri di battermi come hai fatto con il mio allievo: io sono il padrone incontrastato dei venti, in particolare del <tornado oscuro>", dette tali parole iniziò a galleggiare a mezz'aria ed alzate le mani scatenò una forte corrente di venti, che scagliò Raul contro una colonna.

Il cavaliere del Toro mi sembrava spiazzato, sapeva di non poter usare la "corsa del toro" finché il suo avversario non avesse messo i piedi per terra, inoltre aveva visto che il pugno dorato era inutile, decise l'unica cosa possibile: si mise anche lui a braccia conserte, in posizione di attesa, allora Caio gli corse incontro e lui aprì le braccia e scatenò il "grande corno", Caio fu colpito, ma non andò a sbattere contro una colonna, si fermò prima, sempre a mezz'aria, e continuò a deridere il cavaliere d'oro: "Sei uno sciocco se speri di battermi", poi alzò il braccio sinistro e disse in modo minaccioso: "mi basterà la forza di questo braccio per spazzarti via", a queste parole sia io che gli altri stavamo per scendere in campo, ma Raul ci disse: "Restate fermi li, se morirò mi vendicherete, ma non venite ad aiutarmi", noi lo ascoltammo.

Caio mosse il braccio sinistro come per lanciare un montante ed urlò: "Possente tornado maligno", un gigantesco tornado uscì dal suo movimento e si diresse verso Raul, che cercò di fermarlo con le mani, nel fare questo lanciò un urlo quasi immondo, sentii la mia pelle tirarsi.

Un forte vento ci spinse tutti lontano, ma quando il vento si fermò, Raul era ancora fermo nel medesimo punto, anche Caio, ma Raul rideva.

Il cavaliere del Toro disse al suo doppio oscuro: "Ora io scatenerò la mia vera forza contro di te!", aprì le mani e pose un braccio verso l'alto e l'altro verso il basso ed urlò: "Massima scossa", tutta la seconda casa iniziò a tremare, io mi guardai intorno, i miei compagni si erano tutti attaccati a delle colonne, tranne Edua che mi disse: "Vieni qui", io mi avvicinai e fummo entrambi coperti dal suo "crystal wall", mentre parte della casa del Toro crollava.

Alla fine del terremoto, Raul era ancora in piedi, mentre di Caio non si vedeva niente, la casa del toro, invece, aveva un buco in un angolo.

Ad un tratto da quel buco uscì Caio, con l'armatura quasi distrutta, il cavaliere nero si alzò e corse verso Raul scagliandogli contro il suo "Possente tornado maligno", Raul gli rispose puntandogli le braccia contro e scatenando la sua "Massima scossa", ci fu un gran boato, Caio fu scagliato lontano con l'armatura in frantumi, non rividi più il suo corpo, Raul invece fece un gran volo, ma ricadde nel medesimo punto, con delle ferite, ma vivo.

Stavamo per andare verso la terza casa, la mia, quando Raul disse: "Non è che mi lascereste qui a riposare?", noi ci guardammo un pò tutti negli occhi, poi Camus ed Axe lo presero, lo aiutarono a sollevarsi e gli dissero: "No, siamo partiti in dodici ed arriveremo in dodici da Chun", così tutti insieme salimmo le scale verso la terza casa, quella dei Gemelli".