PAVONE PRESENTA:

UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI

ATTO VENTINOVESIMO: LA RINASCITA DI EXCALIBUR

"Nella decima casa dello zodiaco, trovammo una statua, appena entrati, "Raffigura Atena che dona la spada excalibur al primo cavaliere di Capricorn, quello che partecipò alla prima guerra sacra, secoli or sono, da allora la spada è passata da cavaliere in cavaliere, fino a Shura, cavaliere morto contro Sirio il Dragone, che ha ricevuto da lui la spada, per poi consegnarla al nuovo cavaliere del Capricorno, Axen, morto anche lui durante la guerra contro Urano, quando la spada sacra andò persa", ci spiegava Axe, "il mio secondo maestro, Paride di Polifemo, fabbro di Efeso, mi parlò dell'Excalibur quando mi diede la spada che divenne tuttuno con il mio braccio destro, dicendomi: <non sarà l'excalibur, ma è abbastanza potente per combattere, più di quelle normali>, mentre per il sinistro mi diede un'ascia d'oro che chiamava <golden axe>", concluse.

"Armi grandiose, ma saranno sufficienti contro le mie?", urlò una voce dal piano superiore: in quel momento ci apparve dinanzi un cavaliere nero, che avevo già visto, era uno dei due mandati ad Asgard insieme ad Arles, fece un inchino poi disse: "Sono Connor del Capricorno nero, il grande mietitore", mosse il braccio destro e la testa del cavaliere del capricorno raffigurato nella statua fu tranciata di netto, poi con il sinistro polverizzo la figura che raffigurava Atena, quindi ci guardò tutti negli occhi, quando scontrai il suo sguardo notai un senso di onnipotenza in lui, poi disse: "Il mio braccio destro è una falce, che miete vittime, il sinistro un martello che tutto frantuma. Vuoi batterti con me cavaliere del Capricorno?", Axe si diresse verso di lui dicendo: "Certamente, voglio giustizia per la statua e per i guerrieri di Asgard, fra cui vi era anche mio padre, oltre al mio maestro".

Connor lo attaccò con la "falce nera", che Axe aveva già visto ad Asgard, quindi evitò attaccando con la sua ascia, Connor riuscì a non farsi ferire, allora usò il braccio sinistro, Axe utilizzò lo "scudo viola d'ametista", che stavolta andò in pezzi, fortunatamente l'armatura di Axe era più resistente, allora Axe usò la sua spada, che si scontrò con il martello di Connor, che riuscì a frantumare la spada, in quel momento sentì il braccio di Axe fare il rumore del metallo.

Axe era a terra chiedendosi "Come è possibile?", intanto il braccio destro di Connor si muoveva verso di lui, fu solo un urlo di Lukas, che gli disse: "Attento" a permettergli di difendersi, invocando la "teca viola d'ametista", che intrappolò il braccio destro di Connor.

Entrambi sembravano in parte sconfitti: Axe era a terra, il suo braccio destro perdeva sangue, mentre Connor era in piedi, ma il suo braccio destro era bloccato nell'ametista, in quel momento, il cavaliere del Capricorno nero parlò: "Davvero non capisci? Il tuo desiderio di vendetta è tale da toglierti concentrazione?", Axe lo guardò stupido, "Si, vendetta, tu non vuoi giustizia, vuoi vendetta, quanto è vero che Ate, colei che mi ha donato falce e martello, è la dea dell'ingiustizia", poi ampliò il suo cosmo nero e frantumò la teca di ametista, "Stupito? ormai la tua tecnica la conosco, l'ho vista ad Asgard, potrei anche lanciarti contro la tua stessa ametista", "Certo", disse in quel momento Micene, "Atena è la dea della giustizia, quindi excalibur si risveglierà in lui se combatterà per qualcosa di giusto, non per il suo desiderio di vendetta", Axe, che sembrava non aver sentito, scatenò nuovamente la sua "teca viola d'ametista" contro il suo avversario, che stavolta gliela scagliò contro intrappolando il cavaliere d'oro stesso nella sua gabbia di ametista.

Connor allora si diresse verso Lukas, dicendo: "Vuoi essere tu il secondo? tu che prima ti sei intromesso!", in quel momento,però, Connor si fermò sentendo il cosmo di Axe splendere incredibilmente, io non lo notai perché ero scioccato dal monumento che splendeva: la spada nelle mani del cavaliere rappresentato brillava ed una luce partì dalla statua per arrivare dritta sulla teca viola, che divenne dorata, prima di frantumarsi, allora Axe ne uscì, era serio, con uno sguardo deciso, e data la sua naturale altezza (circa 1.98), faceva veramente paura.

Notai quasi subito le due braccia di Axe, la destra non aveva più ferite e brillava di luce dorata, la sinistra brillava anche ma di una luce con bagliori viola; Connor cercò di attaccarlo con le sue due braccia, ma il cavaliere d'oro del Capricorno disse solo: "Pazzo, eccoti la <teca dorata d'ametista>" ed una teca simile alla precedente ma dorata, gli blocco entrambe le braccia, "E' più potente di quella di mio padre", disse Lukas.

Axe poi incrociò le braccia e lanciò il suo colpo: "la croce del Capricorno", con cui divise in quattro sia l'armatura d'oro nero, sia Connor.

Quando ci avvicinammo ad Axe, il primo a parlare fu Lukas: "Come hai fatto?", "Ho ascoltato le parole di Micene e ho combattuto per qualcosa di giusto: l'affetto per mio padre e quello per il tuo e gli altri grandi guerrieri di Asgard, così è rinata excalibur nel mio braccio destro, mentre il sinistro si è nutrito del potere dell'ametista", i due erano come fratelli, direi come me e Mako.

Dopo questo dialogo, salimmo tutti insieme verso la penultima casa, quella dell'Acquario, l'undicesima".