RECENSIONI: RITROVARSI

AUTORE: Axia

GENERE: OneShot

REDATTO DA: Flare

 

La consapevolezza del vuoto e del passare inesorabile del tempo è il tema ricorrente in questa fanfic, che ruota attorno alla figura di Julian Kedives, dopo che la sua esperienza come dio dei mari è conclusa.

La presentazione della fanfic avviene tramite una famosa poesia di Baudelaire, "Correspondances", che crea un clima adatto alla rimembranza; la Natura relaziona fra di loro delle situazioni e i pensieri umani, per far sì che emergano dalla mente di un individuo, in questo caso il giovane posseduto dal dio Nettuno.

Un continuo presagio, una forte sensazione lo assilla per tutta la durata della giornata, qualcosa che gli è accaduto nella vita precedente ma che non sa spiegare in alcun modo; e così cerca di tenersi occupato lavorando. Tutto per non pensare, per non volgere la mente al passato, all’oscuro passato che lo tormenta continuamente.

Come i tasselli di un puzzle sparsi su un tavolo, i suoi pensieri sono confusi e non organici; Julian riesce a trovare un conforto, seppur parziale, solo nella musica classica. E proprio durante un concerto, a cui aveva assistito di malavoglia, sente una dolce musica provenire da un flauto di un giovane, che sembra suonare solo per lui, Julian, e non per tutto il resto del pubblico. Rimasto ammaliato dal flautista, chiede informazioni su di lui, e si accorge che la sua memoria comincia a far emergere qualche indizio, qualche sprazzo della sua vita precedente.

Dopo l’incontro con il flautista, che non era altri che Syria, riesce finalmente a ritrovare un senso alla sua vita senza più essere turbato dal passato incombente; perché finalmente ha trovato un amico su cui contare, una persona che capisca le sue incertezze e le sue paure.

NOTE:

La storia è suddivisa in due parti, anche dal punto di vista grafico: la prima, è narrata in terza persona e cronologicamente avviene prima dell’incontro fra Julian e Syria, la seconda probabilmente è da collocare successivamente a questo ritrovamento del protagonista di uno dei suoi più cari amici, ed è il pensiero dello stesso Kedives (un’ipotesi: quest’ultimo passaggio potrebbe essere un diario, un’éscamotage dell’autrice per far luce sull’identità del protagonista, visto che non viene mai nominato).

Il nome del protagonista non viene mai accennato, e viene solo scritto alla fine; il lettore inizialmente rimane un po’ spiazzato dal fatto di non riuscire a capire di chi si stia parlando, ma dopo qualche periodo, l’accenno al mare e ai ricordi sfuggevoli possono far intendere di chi si tratti.

L’introduzione alla fanfic con la poesia di Baudelaire fa entrare il lettore in un ambiente adatto ai dubbi che tormentano il protagonista riguardo il suo passato, e lo proiettano nel mondo delle corrispondenze e dei simboli, che aiutano la mente a far emergere i ricordi sepolti.

Lo stile dell’autrice è scorrevole e fluido; ricco di particolari descrittivi soprattutto per quanto riguarda la psicologia del personaggio e la sua evoluzione nel corso della fanfic.