RECENSIONI: LA TERRA OLTRE IL MARE

AUTORE: Andromeda Shun

GENERE: OneShot

REDATTO DA: Therealpisces

 

Il personaggio di spicco in questa Oneshot è il Santo di Andromeda: Shun.

Si entra con questa fanfic nuovamente nel mondo del santo di Andromeda, qui infatti si trova uno Shun più maturo, stufo delle battaglie del passato ed in cerca di un nuovo io e di una nuova prospettiva di vita. L’autore regala attimi di bui pessimismi, pervasi da brividi di nuovi orizzonti e con la fioca luce del ricominciare una vita. L’ottima caratterizzazione del personaggio lo fa uscire dal suo stato di tendenziosità verso il suo essere debole, per far posto ad un cavaliere che non è più tale, dove rinuncia alla sua investitura per ricominciare una vita da poeta di strada. Ed è uno dei dialoghi di Shun con un personaggio che fa scaturire la madre trama, esso riceve notizia dell’esistenza di una "Terra delle meraviglie" dove tutti sono ricchi e felici… all’udir’ di queste parole l’animo di Shun comincia la sua trasformazione che lo porterà più tardi verso le sponde del suo tanto agognato sogno.

Purtroppo però, la cruda realtà è ben diversa dalle parole del viandante… gli abitanti di quell’isola sono ricchi si… ma solo materialmente, in verità l’isola che il santo di Andromeda immagina è puramente rimasta tra i suoi sogni; egli è talmente amareggiato dalla scoperta che per tre giorni rimane su di una panchina senza sentire il desiderio di mangiare o dormire, e questo lascia intravedere molto la caratterizzazione così diversa dallo Shun ben fedele dell’anime originale.

Ma la penna è sua amica, ed egli, colto da un’improvvisa voglia di aiutare gli abitanti a capire, comincia e finisce in breve il suo scritto, e lo appende poi ad una porta di uno sfavillante negozio.

Poco dopo gli abitanti lo trovano ed essendo straniero immaginano giusto credendo che lui sia l’artefice di quelli scritti… ancora una volta la realtà è dura da sopportare, Shun viene internato e condannato a morire. Suo compagno di cella si scopre essere non altri che Sirya Sorrento, antico generale delle forze di Nettuno; poco prima della dipartita di Shun verso la meta ultima, c’è un bellissimo scambio di opinioni tra loro, degne di essere davvero considerate come l’ultimo profondo filo che unisce due cavalieri destinato di li a poco a spezzarsi.

E’ l’ora del fatidico ultimo pensiero che non può che lasciar spazio al pessimismo cosmico, ma nonché alla dura realtà nella quale "La terra oltre il mare" è giusto che per tutti gli esseri viventi rimanga il luogo più inaccessibile.

 

NOTE PERSONALI:

Semplicemente magnifico rivedere uno Shun così diverso dall’originale, uno Shun stufo della vita ormai passata, uno Shun che è stato forte contro tutte le avversità… ma che ora non può che cadere.

L’autore ha trasmesso perfettamente il messaggio che non c’è peggior nemico degli stessi uomini, con la loro ignoranza insormontabile e le loro convinzioni ferree fino all’estremismo di un gesto come dover uccidere. Pochi attimi di spiragli di luce come la ricerca dello scritto e di questa fantomatica terra lasciano posto poi ad un Noir che fa da sfondo a tutta la novella. Quasi perfetta la metodologia di dialogo tra Shun e Sirya che riprende in pieno il dialogo tra Socrate ed il suo discepolo prima della condanna definitiva, dove anch’egli, pur potendo scappare, non vuole sottrarsi alla decisione presa da quelle persone perse nel buio ( purtroppo troppo attuale ) dell’ignoranza senza confini.

Mi complimento con l’autore per la profondità d’animo e per le sue riflessioni che, seppur scritte su personaggi fantastici, si adattano perfettamente alla vita di ogni giorno.

Personalmente mi sento di esprimere un giudizio solamente positivo, dato che anche dal punto di vista grammaticale è molto scorrevole e con pochissime imperfezioni.

 

Therealpisces