RECENSIONI: UNA VITA

AUTORE: Axia

GENERE: Letters OneShot

REDATTO DA: Therealpisces

 

Premessa: otto sono le lettere scritte da altrettanti personaggi, otto sono le sfaccettature di questa Letters OneShot; otto sono le riflessioni personali che sono analizzate dall’autrice.

La prima:

Vede Alman di Thule fare una profonda riflessione sul suo ruolo nella vicenda dei cavalieri, un ruolo importante e basilare che va oltre l’istinto degli stessi all’odio verso la sua persona. Lui ha la consapevolezza che i bambini che ha "strappato" alla vita , diventeranno cavalieri di Athena, e su come lui fosse stato l’ago di volta nella scelta obbligata di disperdere quei bambini come "foglie al vento" per una meta molto più importante… ma allo stesso modo è anche interiormente combattuto,soprattutto perché ha la consapevolezza che non sarà lui a guidarli attraverso questo passaggio, ma perché si dovranno costruire da soli il proprio Destino.

La Seconda:

Vede Patricia, sorella di Seiya, negli ultimi istanti che separarono i due fratelli, come un gioco crudele, essa rimembra i suoi sentimenti per il cavaliere di Pegaso, rimembra quegli attimi, interminabili, della separazione. Patricia aveva messo a disposizione tutta se stessa per suo fratello, ma il Destino ( filo comune di ogni lettera ) l’ha voluto per se, facendo si che la separazione spegnesse entrambi pian piano.

La Terza:

E’ Nemes che riflette sulla vita comune passata con Shun, quei sei anni che hanno fatto si che il santo di Andromeda divenisse tale. Essa riflette sul tempo trascorso insieme, su quanti consigli lei gli abbia donato; è sicura che il santo di Andromeda ora sia pronto per le battaglie che lo aspettano e anche se non vorrebbe che egli salisse sulla nave che lo allontanerà dall’isola dell’addestramento, in cuor suo rinnega questo momento… e su come non vorrebbe che egli partisse, accennando così al mondo i nutriti sentimenti che prova per Shun

La Quarta:

Il delicato equilibrio e la forza interiore di Shunrei al cospetto di Shiryu, quanto ella abbia pregato in questi tempi, quanto ella abbia lui fatto da guida nella sua cecità… con rabbia si sfoga pestando il riso in un mortaio, temendo ancora una volta di non rivedere il suo compagno tornare… eppure lei è consapevole che non avrebbe la forza di trattenerlo con se, troppo grande il senso del dovere per il cavaliere del Dragone. Lo farà infine ripartire, accennando alla sua richiesta di poter essere ancor più di sostegno per chi ama.

La Quinta:

Lady Saori riflette da sola su quanto i suoi cavalieri rimarranno "intaccati" da queste esperienze di guerra, regalando nei suoi spunti, degl’animi puri, innocenti, di bambini. Ma ella in cuor suo sa che le cicatrici riportate nell’animo difficilmente guariranno… anche se le lacrime dei cavalieri sono state versate per altri, mai per se stessi, anche se nelle battaglie hanno perduto i compagni… essi sono valorosi, eppure, anche se per dei momenti soltanto, si intravede ancora il loro la loro stessa innocenza e un’anima selvaggiamente torturata.

La Sesta:

Una profonda riflessione di Flare sul "suo" cavaliere che sembra ora giacere esanime sul terreno; essa si chiede se mai sia valsa la pena di combattere, se egli, nel suo essere cavaliere abbia mai avuto un dubbio soltanto sul fatto di chiedersi se valesse la pena vivere per essere felici.

Ella cerca invano di capire le sue ultime parole, probabilmente non riescono nemmeno ad uscire dalla sua bocca… un altro cavaliere è caduto, ed ella si chiede mai se si può essere cavalieri ad un’età che vorrebbe significare tutt’altre esperienze di vita.

La Settima:

Esmeralda, antico amore di Ikki, si scaglia con prepotenza nell’universo dei sentimenti per il suo cavaliere… lo stesso che aveva visto bambino e che, ora, riabbraccia come uomo nei Campi Elisi. Lo amava davvero, ed ora lo rivede un uomo con molti segni di battaglia sul corpo e nell’animo, ma con gli stessi occhi di fuoco di sempre; essa vorrebbe per lui solo amore nel poter cancellare la sua vita, lo vorrebbe fare piangendo al suo cospetto… eppure, anche lei sa che in realtà, il vero Ikki, quello "suo", quello che aveva amato anche in vita, non era mai uscito allo scoperto, facendosi maschera di valoroso guerriero, nascondendo un impaurito bambino.

L’Ottava:

L’ultima lettera non poteva non essere di Aiolos, colonna portante di tutti i cavalieri d’Athena.

Esso riflette su come i cavalieri abbiano mantenuto la promessa fatta nella corsa alle dodici case, nel suo Tempio del Sagittario; e su come essi l’avessero mantenuta, suggellandola col sangue e con la vita. Per questo a loro vanno gli onori dell’impresa, a scapito della loro innocenza, dei loro sogni, delle loro speranze. Eppure, il contrasto tra l’essere divenuti veterani di guerra, così come essere divenuti veterani di vita è incolmabile. Aiolos augura loro che le speranze e che i loro sogni non cessino mai. Così che essi possano infine restare l’animo puro che ognuno incarna.

NOTE PERSONALI:

Ho apprezzato davvero molto l’idea della fanfiction scritta in modalità "lettera", soprattutto per i personaggi di spicco ( tutti ) che nell’Anime / Manga, hanno un ruolo apparentemente secondario. L’autrice è riuscita a trasmettere in ogni missiva lo stesso significato: il Destino costruito da ognuno, che governa ognuno. Lo stile grammaticale rimane sublime, con delle ricerche di parole sapientemente trovate per esprimere il significato delle riflessioni in ogni missiva. In ogni lettera ha sapientemente spiegato il suo stato d’animo, nel quale vede ogni cavaliere "oltre" l’armatura che indossa… e quindi così perfettamente simili nella loro innocenza di ragazzi. Brava!.