Cap. 3 Non Mollare!!

Era l’alba. Una fioca luce si rifletteva su quella montagna che, a differenza dal vulcano su cui si trovava Phoenix, era completamente ricoperta di roccia, senza terreno. Andromeda correva su quella montagna alla ricerca del demone elementale quando si imbatté in una ragazza completamente stesa al suolo. Aveva dei capelli bianchi che le arrivavano in fondo alla schiena e una calzamaglia bianca. Andromeda, preoccupato, vi si accostò vicino dicendo "Tutto bene??? Apri gli occhi!!! Avanti!!" .

All’improvviso una sferzata di vento scaraventò il ragazzo lontano. Quando si rialzò video che la ragazza dai capelli bianchi era in piedi e all’improvviso attorno a lei si raggrupparono pezzi di armatura che le si incollarono addosso. Era come quella di Flammest solo che questa era bianca e la striscia era turchese. "ma… ma chi sei?" "Io sono Leida… il demone del cielo, anche se la parola "demone" non mi piace affatto, e quindi mi faccio chiamare la regina del cielo!" "la regina del cielo… beh comunque io sono Andromeda cavaliere di Atena…e visto che io non amo gli scontri, volevo chiederti di cedermi la tua pietra elementale… ti prego non costringermi a scendere in battaglia…" "giammai, piuttosto preferirei perdere la vita pur di non tradire il grande Jenji, nostro re…" duole dover combattere ancora, ma non posso ritirarmi o la Terra sarà condannata… a questo punto sono pronto per la battaglia" "bene... la tua fine è segnata!! URAGANO MALEDETTO!!!" "sferra gia il suo attacco!!!" pensò Andromeda che non fece neanche in tempo a pensarlo che venne travolto da un uragano per poi schiantarsi al suolo. " è fortissima, dovrò stare attento contro di lei se voglio vincere." Pensò tra se e se Andromeda per poi urlare "ONDE DI TUONO!!!" lanciando le sue catene contro Leida che però le schivò veloce come un fulmine per poi lanciare un turbine di vento sbattendo nuovamente Andromeda per aria che venne intercettato a mezz’aria da un calcio carico di energia cosmica di Leida che lo batté ancora più pesantemente al suolo. Poi, dopo essere atterrata davanti ad Andromeda, Leida spalancò le braccia al cielo dicendo "spiriti del cielo, io vi invoco, venite in mio aiuto a sconfiggere questo stolto che ha osato sfidarvi, spiriti del cielo… venite a me!!! COLPO SUPREMO CELESTE!!!" e dal cielo cadde un fascio di luce azzurra enorme che centrò in pieno Andromeda ancora steso a terra. Quando il fumo si fu diradato il corpo di Andromeda giaceva immobile a terra con molte crebe sull’armatura e sanguinante in molti punti. Non sentiva più dolore, perché ormai credeva davvero che fosse la fine "non ci voleva, sto per abbandonare questo mondo tradendo mio fratello Phoenix, Atena e tutti i miei amici." Andromeda, Andromeda!" "Phoenix!" "Andromeda!! "Atena!!Phoenix, Lady Isabel siete voi!! "non mollare Andromeda, altrimenti il mondo sarà perduto!!" Andromeda, non mollare, siamo tutti con te!!" "non posso mollare… no!!!o la missione fallirà per colpa mia!!" Leida se ne stava andando quando però fu costretta da una grande forza cosmica a girarsi e a dover vedere Andromeda di nuovo in piedi circondato di energia di colore rosa "addio Leida, NEBULOSA DI ANDROMEDA!!!!" "NO!!!COLPO SUPREMO CELESTE!!!!" I due colpi si scontrarono ma nessuno dei due sembrava cedere. Le forze stavano abbandonando il povero Andromeda afflitto da atroci dolori provocati dai colpi subiti prima quando nella sua mente risuonarono ancora le voci di Phoenix e di Atena che gli dicevano di non arrendersi cche gli diedero ulteriore forza per contrastare l’avversaria che venne schiacciata dal colpo di Andromeda. Di lei non rimase niente apparte la pietra elementale del cielo di colore bianco. Andromeda la prese e usando tutta la velocità possibile arrivò al centro di Atene dove era irto il palazzo di Jenji. Andromeda incastonò la pietra nella fessurina bianca poi vide il corpo di Phoenix per terra privo di sensi "Phoenix!! Phoenix!! Dai apri gli occhi!! Sono io Andromeda!!!! PHOENIX!!!!" .