GUERRA TOTALE - CAPITOLO 3
Nel frattempo era calata la notte al Grande Tempio, Deathmask era semisvenuto all'ingresso della quarta casa. Oramai mancava meno di un'ora alla fine delle dodici ore concesse da Hades, il cavaliere si accorse che per la prima volta stava piangendo.
Il dolore causato dal pugno tremendo inflitto dall'armatura e il terrore dovuto alla prospettiva di imboccare per la quarta volta il ponte per l'inferno terrorizzavano Deathmask, all'improvviso svenne e si mise a sognare.
Intanto gli altri cavalieri d'oro si riunirono, mancava solo Aphrodite. Aldebaran prima di parlare chiese:
"Dove sono Aphrodite e Deathmask?".
Aiolos in modo secco lo interruppe: "Aphrodite non ha ricevuto l'ordine, Deathmask non è cavaliere d'oro!".
Saga calmò lo spirito di Aiolos: "Degli assenti non ci preoccupiamo troppo, vedremo in seguito!".
Nel frattempo le tre divinità erano in riunione per decidere il da farsi, non c'era ancora stata una vera e propria guerra da parte delle divinità olimpiche ma sicuramente il cambiamento di cosmo di Zeus era un segnale preoccupante.
Gli sguardi tra le tre divinità erano segnale di una tensione molto preoccupante, Nettuno e Hades si lanciavano degli sguardi di sfida. Nessuno osava prendere per primo la parola per apparire debole.
A spezzare quella tensione fu Atena che disse in tono acido: "La finiamo con questi giochetti da bambini???".
Hades disse: "Perdonatemi, è un pò anomalo stare quì con voi!".
Nettuno : "Mio caro il tuo spirito non ne è abituato!".
Atena: "Voglio andare da mio padre Zeus a capire cosa è successo!!!".
Hades per tutta risposta le disse: "Il tuo cervello è andato in fumo?".
Atena: "Non ci andrò da sola! ci saranno i 5 cavalieri che conosci bene a proteggermi!!".
Hades scosse la testa: "Atena, i tuoi paladini hanno anche compiuto dei miracoli ma chiedere una prova del genere è del tutto fuori luogo!!!!".
Poseidon: "Devo dare ragione a mio fratello sebbene sia raro!!".
Atena violentemente riprese la parola: " Devo essere l'esca! Mi fido di voi! Zeus non crederà mai che uno di voi due torni sull'olimpo!!!! A me si, mi dovete garantire una cosa però!!!".
Poseidon la fissò con i suoi occhi calmi: "Cosa dobbiamo garantirti?"
Atena: " Dovete Bagnare con il vostro sangue TUTTE LE ARMATURE !!".
Hades: " è una cosa che devo per forza fare altrimenti perdiamo!".
Atena: "Bene!".
Hades aggiunse: "Però continuo a pensare sia una stoltaggine, come è possibile che vuoi di nuovo rischiare di morire?"
Atena: " lascia che sia io a decidere HADES!!!!".
Intanto nella Quarta casa Deathmask stava sognando cose molto strane. Si ritrovò all'improvviso in sicilia, alle Pendici dell'ETNA, stava giocando a palla con la sua sorellina minore.
Stavano giocando a pallone quando all'improvviso una macchina passò ad alta velocità e sparò una raffica di mitra, la sorellina e i genitori di Deathmask vennero uccisi. Lui si era salvato solo perchè la sorella era di spalle.
Deathmask si mise a piangere a dirotto, come non gli capitava da decenni, aveva giurato sul cadavere della sorella di diventare un demonio per difendere la giustizia. Aprì gli occhi e battè i pugni sulla dura superficie di marmo sulla quale era appoggiato.
"COME è POSSIBILE CHE SIA DIVENTATO COSì!!!!! CHE LE TENEBRE ABBIANO INVASO TOTALMENTE IL MIO CUORE!!!".
All'improvviso l'armatura si scompose di nuovo e all'interno di essa si materializzò lo spirito del precedente possessore dell'armatura del cancro del 1743:
"cavaliere del Cancro che dopo decenni nel buio ti sei ritrovato, ti devo spiegare una cosa!!".
Deathmask aveva percepito un rumore proveniente dall'esterno della sua casa e rispose in tono sgarbato: "Scusami amico ma devo proprio guardare che diavolo succede, parliamo un'altra volta ok?".
E si mise alla finestra ad ascoltare, dall'esterno sentiva che nessun uccello stava cantando, segno evidente che qualche essere umano c'era, con calma si diresse verso gli alberi e si mise sui rami superiori, tenendo il suo cosmo ben celato.
Intanto alla tredicesima casa i cavalieri d'oro stavano discutendo tra di loro, il problema era quello della strategia da adottare, erano presenti anche I tre giudici dell'inferno e i due Marine Generals.
Saga ebbe una fuggevole sensazione proveniente dalla casa di Cancer, Deathmask aveva cambiato il suo cosmo. Era sempre aggressivo e violento ma diverso, sembrava consacrato ad Athena, pronto a scatenare l'inferno per appoggiare quella forza.
Saga fece un rispettoso inchino a Sion e disse: "Perdonatemi ma necessito di uscire!!".
Uscì in quanto Sion sapeva bene che la lotta tra le due nature di gemini era costante, prima che uscisse però lo stesso Micene gli disse: "Saga, se mi odi ancora mostramelo in faccia piuttosto !!!", si stava picchiando il mento.
Saga ironizzò: "Dopo aver quasi ucciso Athena non vorrei mai creare un altro motivo per farmi odiare!!!".
Micene: "So cosa ti condusse all’emersione della tua personalità, quella discussione militare in Egitto!!".
Saga: "Abbiamo altro a cui pensare!!".
Deathmask nel frattempo si stava arrampicando tra le fronde, quando si posizionò alle spalle dei due cavalieri di Eracle si scagliò addosso a loro, iniziò a picchiarli selvaggiamente e a espandere il proprio cosmo:
I due soldati di Ercole avevano una potenza piuttosto elevata, paragonabile ad un Silver Saint, ma erano del tutto sorpresi di vedere quel cavaliere:
"E tu chi saresti?".
Deathmask rispose: "IL DEMONE AL SERVIZIO DI ATENA!!!" ed iniziò con il suo solito stile violento e sadico a massacrare i cavalieri di Ercole.
Deathmask dopo alcuni calci violenti chiese ai suoi avversari:
"Ditemi i nomi dei cavalieri che devo spedire all’inferno!!!".
Dopo aver detto questo Deathmask stette male e crollò a terra, le dodici ore erano praticamente scadute.
I due cavalieri di Eracle stavano ridendo: "I Nomi di coloro che ti spediranno all’inferno sono Erik di Erimanto e Artos suo fratello!!".
I due cavalieri vollero restituire a Deathmask quello che gli aveva fatto e iniziarono a tempestarlo di calci violentissimi al costato, finchè non vennero fermati da un soldato:
"Iolao pretende che torniate indietro a riferire la disposizione dei nemici!!".
Deathmask oramai ansimava, la sua ora era giunta, sentiva dal basso uno dei due cavalieri preparare un raggio di energia cosmica che lo avrebbe ucciso.
Non gli importava di morire, oramai ci aveva fatto l’abitudine; Era seccante che morisse del tutto inerme, incapace di reagire, nelle mani dei suoi nemici.
Erik di Erimanto mise le mani al di sopra della testa come a formare un disco tagliente di energia cosmica, ma prima che lo formò si sentì l’inconfondibile voce di Milo dire: "Cuspide Scarlatta!!". E sia Erik che Artos vennero scaraventati lontano.
Deathmask disse con voce flebile: "Milo!!".
Milo: "Per una volta fai tu la vittima no?".
Assieme a Milo si era diretto anche Saga e tutti i cavalieri di Bronzo, Saga disse molto malinconicamente: "Proprio in punto di morte devi lottare per atena? Se è per salvarti non credo basterà!!".
Si diressero verso la boscaglia, all’improvviso Deathmask sottovoce disse: "Vecchio volevi dirmi qualcosa? Tra poco me la dirai visto che ti sto per raggiungere!!!".
All’improvviso l’armatura di Deathmask si mise attorno al corpo del cavaliere, ridonandogli l’energia sufficiente ad alzarsi in piedi, nella mente di Deathmask si sentì la voce del vecchio che disse: "Ora entra dentro la casa del cancro che ti devo spiegare alcune cose!!".
Deathmask accettò quella strana proposta e si incamminò senza dire nulla verso la sua casa, Saga lo fermò e gli disse: "Devi andare a giurare fedeltà ad ATHENA!!!!".
Deathmask reagì male: "NON RIESCO NEMMENO A REGGERMI IN PIEDI!!!SAGA FAMMI IL PIACERE TACI!!!!".
Saga stava per aggredirlo, quando all'improvviso percepì il cosmo di Deathmask, era ancora molto aggressivo e spietato , ma non era così oscuro.
Shaka alle sue spalle sibilò: "Davvero strano che i due cavalieri siano proprio passati dal lato di Deathmask, il cavaliere più spietato!!! e traditore!!!".
Shaka fece alcuni passi verso l'ingresso della casa del Cancro ma Saga gli mise una mano sulla spalla dicendogli: "Aspettiamo fuori, se il cuore di Deathmask è davvero così oscuro noi paladini di Athena lo fermeremo!!".
Shaka lo interruppe: "Di te mi fido Saga ma se a parlare fosse la tua faccia oscura? Dovrei ancora assistere alla vita di Athena messa in pericolo?".
Saga lo fissò: "Vuoi ancora farmi ricordare quel periodo della mia vita? è diverso adesso!".
Entrambi iniziarono a caricare il proprio cosmo, la tensione si poteva tagliare con il coltello fino a che Shura intervenne nella discussione: "Non vi pare strano che Aphrodite non abbia sentito tutto questo rumore?".
Sion nel frattempo era arrivato e ordinò al suo allievo Mur di andare a vedere dove fosse Aphrodite, Mur si diresse velocemente verso la dodicesima casa sperando non fosse successo nulla al cavaliere della dodicesima casa.
Nel frattempo Minos e Rhadamantis erano arrivati sulla scena dello scontro assieme a Hypnos.
Rhadamantis: "Dove è Deathmask?".
Mentre Saga stava per rispondergli Hypnos lo prevenne: "Sta sognando!".
Rhadamantis: "ED IN UN MOMENTO COME QUESTO DORME!!!!!!?".
Shaka si unì al proposito di Hypnos e affermò con forza: "L’animo di Deathmask è oramai votato alla distruzione e alla guerra, sarebbe un eccellente Berserker di Hades!".
Saga gli suggerì di rimanere calmo e di attendere il modificarsi degli eventi.
Mu salì velocemente le scale, che portavano alle varie case, aveva una notevole pena nel cuore. Aphrodite era sempre uno dei cavalieri d’oro.
Deathmask era ormai immerso in un sonno profondo, si risvegliò di soprassalto e immediatamente si alzò in piedi in posizione di guardia, una voce di un uomo anziano gli disse amichevolmente: "Sempre in posizione di guardia no? Come un vero soldato!! Non è vero………………Angelo?".
Gli occhi di Deathmask tradirono una pesante sorpresa, quello spirito era entrato nella sua mente e aveva preso i ricordi più intimi, i ricordi di quel passato che lui aveva cercato di cancellare.
Deglutì una volta…..due volte.. e dopo chiese tutto di un colpo:
"CHI SEI? DOVE SIAMO? CHE COSA VUOI!!!!?".
Il vecchio aveva il volto coperto da un cappuccio e la barba leggermente lunga sebbene mostrasse che era ben curata, dopo averlo fissato negli occhi gli disse tranquillamente:
"Dovresti riconoscere questo posto, non trovi?".
Deathmask con rapidi movimenti della testa si guardò in giro, annusò in aria, un miliardo di sensazioni invase il suo cervello e disse: "SICILIA?".
Il vecchio con un tono di voce tranquillo e suadente affermò: "Siamo nel tuo subconscio e io sono il cavaliere del Cancro del 1743, devo darti un paio di insegnamenti che non ti sono stati dati sulla tua armatura!".
Deathmask era desideroso di andare via da quel luogo, gli stavano iniziando a emergere dei ricordi spiacevoli e urlò in faccia al vecchio: "ANCHE SE FOSSI ZEUS DIMMI TUTTO E FACCIAMO ALLA SVELTA!!!".
Il vecchio percepì il timore crescente nell’animo di Deathmask e gli disse,sempre con il suo tono suadente: "Cosa ti cruccia Angelo? Prima che ti dica tutto faremo un bel giretto nei tuoi ricordi, devi far riemergere un paio di ricordi che il tuo animo teme!".
Nel frattempo i cavalieri d’oro stavano rientrando assieme ai giudici infernali a ai due Generali dei mari lasciando Saga a sorvegliare la quarta casa, sebbene a malincuore.
Hypnos chiese attraverso il cosmo ad Hades il permesso di lasciar suonare Pandora, in quanto quei due soldati erano parte di una forza maggiore.
Hypnos disse in tono molto calmo: "Numericamente siamo molto inferiori e non possiamo permetterci di perdere tempo in scontri inutili!".
Si mise a camminare lungo le dodici case, fino a che arrivò nelle vicinanze della prima casa e sibilò in modo acido:
"Non credo abbiamo tempo da perdere in baggianate come i permessi per una cosa che può essere urgente no Aiolia?".
Aiolia guardò tutti i suoi compagni, la domanda di Hypnos era rivolta a tutti, Aiolos e Saga dissero: "Sebbene a malincuore puoi passare le case!".
Durante l’attraversamento delle case i cavalieri d’oro notarono che, Thanatos, Minos e Sorrento erano rimasti sulla scalinata, di guardia per un eventuale attacco.
Mur entrò nella dodicesima casa e vide molto disordine, l’armatura sembrava in qualche modo essere stata staccata pezzo per pezzo dal corpo di Aphrodite.
Quella scena era strana, Mur si voltò verso una parete, c’era una macchia di sangue, ma era strana, non era tipica di uno schizzo.
Si inginocchiò per cercare di percepire, sia con il cosmo che con i sensi altri indizi ed elementi.
Deathmask nel suo sogno stava avanzando lungo un vigneto assieme al vecchio, era il vecchio vigneto dove Deathmask giocava spesso. Quel luogo gli causava un forte nervosismo.
Ebbe la forza di chiedere: "è un sogno?".
Il vecchio gli rispose: "Sono ricordi tuoi, è come se sognassi!".
L’animo di Deathmask era nel terrore più totale, non sapeva che fare, come reagire, all’improvviso vide un pallone attraversare gli alberi di ulivo, e una bambina corse a riprenderlo.
Deathmask fu come paralizzato da una fucilata, quella ragazza la conosceva, una lacrima corse lungo la faccia di Deathmask.
Mormorò appena: "Erica!!!!!ERICA!!!!!!"
Dopo quel momento di stupore Deathmask si rialzò e con il suo solito Ghigno disse: "E con questo?".
Il vecchio andò avanti e Deathmask si vide costretto a seguirlo, dopo aver attraversato gli alberi videro un ragazzetto che correva, era proprio Deathmask.
Il respiro del cavaliere era molto nervoso, si stava facendo sempre più veloce, ,il movimento delle sue dita era praticamente epilettico. Si girò iracondo verso il Vecchio: "ORA INIZI A RISPONDERMI!!!! Perché SIAMO Qui!!!!? CHI SEI TU?!!!!!".
Dopo quello scatto d’ira Deathmask osservò bene il saio del vecchio, era sovradimensionato, perfino il cappuccio era troppo grande per contenere una testa umana.
Il vecchio cominciava a dare segni di una certa irritazione:
"Cavaliere non essere così teso, sono un tuo amico!! Siamo qui per ricordarti per che cosa combatti! Demone al servizio di Atena!!".
Deathmask era nervoso ma andò avanti, sentì all’improvviso una forte frenata di una macchina, un lampo improvviso negli occhi del cavaliere e si trovò di fronte alla scena che segnò per sempre la sua vita.
Deathmask si rivide in mezzo ai cadaveri dei suoi genitori e con la sua sorellina appesa a un palo e con i piedi appoggiati sulla sedia, alcuni uomini stavano tenendo con un guinzaglio alcuni cani feroci.
Un vecchio di circa 45 anni stava parlando nell’orecchio di Angelo, poi gli diede una pistola in mano. Ad un cenno del loro capo gli uomini liberarono i cani.
Deathmask non ci vide più e lanciò uno strati di spirito contro quegli uomini, ma essendo puri sogni non accadde nulla.
Deathmask rivide quel giorno dove uccise alcuni cani feroci, ma da bambino di 6 anni non riuscì a uccidere l’ultimo cane che squarciò la gola di sua sorella Erica.
Per la prima volta da molti anni Deathmask pianse a dirotto rivedendo quel ricordo che aveva cercato di sopprimere.
Il Vecchio disse: "Ascolta cosa dissi allora!!".
Infatti il piccolo Angelo in lacrime sul corpo della sorellina disse a bassa voce: "Mi impegnerò a essere un diavolo con chi costringe le persone a fare così!!!!!!".
Deathmask ebbe una mezza fucilata al cuore, era sempre stato aggressivo e vendicativo, ma ora ricordava anche il perché. Sentiva di essere in realtà una persona malvagia perché non aveva impedito l’omicidio di sua sorella.
Il vecchio toccò la spalla di Deathmask e gli disse: "Io sono il precedente cavaliere del cancro del 1743, quando siamo stati uccisi nello scontro con gli specter di Hades! Deathmask!".
Deathmask sibilò: "Chiamami pure Angelo, e con ciò?".
Il vecchio continuò il discorso: "Per un caratterino come il tuo, con l’anima così tormentata non è il massimo andare in Ade con gli strati di spirito!".
Deathmask non capiva: "Cosa stai dicendo?".
Il vecchio proseguì: "Hai mai notato che le anime all’ingresso di Ade emettono una sorta di fumo?".
Deathmask era incuriosito; "Spiegati e fa in fretta, questo luogo mi mette a disagio!!".
Il vecchio guardò negli occhi di Deathmask con uno sguardo indagatore: "Lo posso capire, percepisco che tu non hai un animo totalmente consacrato ad Athena, senza ombre di nessun tipo. Sei un combattente, un soldato e se portato all'estremo diventi un semplice sterminatore.......... e quello dipende anche dalla tua armatura!".
Deathmask non capiva minimamente il discorso di quel vecchio con le dita si stava picchiettando il ginocchio, la tensione era visibile in lui. "CHE COSA VUOLE DIRE STO VECCHIACCIO" Pensava, ma per qualche miracolo trattenne lo scatto d'ira e si limitò a rispondere: "Che cosa intendi?".
Il vecchio percepì la curiosità nell'animo di Deathmask e proseguì: "Quando tu sei in Ade assorbi anche l'energia spirituale di quel luogo che in generale è l'energia proveniente dai peccati degli umani."
Deathmask proseguì il discorso del Vecchio interrompendolo: "E quindi non essendo propriamente un disgustoso buon samaritano bene non mi ha fatto erro?".
Il vecchio annuì.
Deathmask: "Capisco! Ma senza gli strati di spirito come faccio?".
Il vecchio aggiunse: "Non ho detto che non devi usare gli strati di spirito ma che non devi dirigerti in Ade!".
Deathmask: "Suppongo che se io non sia d’accordo non avrò l’armatura comunque accetto, mi inventerò qualcosa!".
Deathmask era un pò scombussolato e cerco di svegliarsi ma prima disse: "Grazie, qualunque sia il tuo nome!".
Intanto durante la riunione dei cavalieri d'oro Sion si accorse che uno spirito dotato di cosmo era in mezzo alle dodici case, ma non disse nulla se non mormorando: "Ci aiutate ancora, grazie miei antichi compagni d'arme!".
Nella sua casa Deathmask si rialzò e si diresse lentamente verso la tredicesima casa dove i cavalieri d'oro si stavano riunendo, si sentiva le membra pesanti ma si mise in piedi uscì dalla casa e si mise a camminare verso la tredicesima casa.
Deathmask stava proseguendo lentamente tutta la scalinata verso la tredicesima casa, Deathmask ripensò al passato che si era cancellato dalla mente per non soffrire.
Ogni passo per lui era una enorme pena, il suo corpo era attraversato da scariche elettriche, le emozioni che sentiva ad ogni ricordo provocavano scariche all'interno del suo corpo nella sua armatura.
All'altezza della casa dell'Ariete l'energia cosmica residua della casa dell'ariete entrò in contatto con il suo subconscio e gli fece emergere quando stava per saltare addosso al boss che lo aveva costretto a cercare di impedire a forza l'assassinio di sua sorella.
Si rivide ansimare come una belva quando dall'alto di un albero stava per saltare addosso al boss, aveva tutti i muscoli in tensione quando iniziò il salto una mano lo trattenne e gli propose di aspettare e lì era iniziata l'avventura che disgraziatamente lo portò a diventare cavaliere d'oro e a morire e resuscitare più e più volte.
Nella tredicesima casa, durante la riunione dei cavalieri d'oro, Mur Percepì chiaramente il cosmo di Deathmask diventare un cosmo dorato e avvicinarsi, sebbene lentamente e tra mille difficoltà, si alzò in piedi e disse chiaramente agli altri cavalieri.
"Compagni non siamo al completo, un cavaliere d'oro ci sta per raggiungere!".
Aiolos sorrise, Deathmask nel tempo in cui lo aveva conosciuto non lo aveva mai potuto sopportare ma era relativamente felice che un cavaliere d'oro fosse tornato dopo anni perso nel male.
Rhadamantis però interruppe quel momento di gioia: "Vogliamo per favore riprendere la discussione o dobbiamo servire il te con i pasticcini carissimi?" aggiunse con una punta acida di sarcasmo.
Kanon annuì e disse molto chiaramente: "Dobbiamo organizzare un fronte di difesa del grande tempio, almeno per ora!".
Saga prese un foglio di carta e tracciò in modo schematico uno schizzo del grande tempio, gli altri cavalieri si diressero attorno a Saga:
"Il grande tempio dal punto di vista tattico è in una posizione facilmente difendibile, oltre alla via centrale ci sono solo due case che consentono un accesso laterale difficilmente avvistabile!". E con la penna segnò terza e quarta casa.
Lì intervenne Aiacos: "Come mai non hanno invaso la tua casa?".
Saga lo fulminò con lo sguardo pensando a che stratega idiota che fosse: "Se si aspettavano una resistenza ridotta hanno ipotizzato che la quarta casa creasse una sorta di corridoio per arrivare facilmente alla quinta e alla sesta casa prima che i difensori potessero riorganizzarsi, sono astuti!".
All'improvviso dallo stipite della porta si sentì la voce di Hypnos: "Sono i soldati di Eracle, ed Eracle e il suo vice Iolao sono strateghi astuti.".
I due fratelli si tenevano in disparte, Mur prese la parola: "Non possiamo certo metterci a guerreggiare contro l'olimpo, non è prudente!!".
Saga sostenne: "però chiarimenti ne occorrono!!".
Rhadamantis prese d'impeto la parola: "Ci hanno attaccato cosa volete di più??? La Letterina scritta!!!".
Aiolos prese la parola attirando su di se l'attenzione di tutti, Ioria lo guardò, capiva come mai Shion era così indeciso tra Saga e Aiolos. Erano i due cavalieri migliori, addirittura pensò che Saga fosse migliore dal punto di vista del carisma e della presa sui cavalieri. Si chiese "se in Saga non ci fossero state quelle due nature forse la carica di grande sacerdote non sarebbe stata assegnata al fratello ma al cavaliere della terza casa?."
Aiolos: "Io non vi conosco molto Spectre ma sappiate che non siamo così facili alla guerra e alle stragi insensate, ma siamo assolutamente fedeli alla Dea della giustizia e della Guerra giusta e nessuno per fortuna è un guerrafondaio!!!!! Almeno non più!!".
Si sentirono dei passi provenire dall'esterno e la portà si aprì di colpo, all'ingresso c'era Deathmask che mormorò con tono stentato ma comprensibile: "L’inverno del tuo scontento è iniziato ora che sono sopravvissuto Aiolos!!".
Rhadamantis era sorpreso di vederlo, da quanto aveva sentito non era certo il prototipo del cavaliere d’oro dedito ad Athena ma disse: "Da voi c’è l’abitudine di fare tardi ai consigli di guerra?".
Deathmask non gli badò si diresse sicuro verso l’ingresso dove sicuramente era presente Athena, i cavalieri d’oro si misero a ventaglio come per formare un corridoio.
Deathmask però sbottò: "Non amo queste cerimonie e per favore non abbiamo tempo per farle!!".
Athena era ancora assieme ad Hades e Poseidon e fu estremamente sorpresa dal vedere un crudele cavaliere come Deathmask inginocchiarsi e dire:
"Giuro fedeltà a lei Athena, Dea della guerra Giusta!".
Athena era davvero sorpresa, non sapeva cosa dire e congedò rapidamente Deathmask, il quale tornò nella sala dei cavalieri d’oro e chiese a Saga la cartina dove era segnato il grande tempio.
"Dobbiamo per caso aspettare che ci vengano a gettare il guanto di sfida? Non è consigliabile!!! Consiglio un assalto all’olimpo!".
Aiolos lo stoppò, conosceva l’indole guerresca di Deathmask, "Cavaliere è la voglia di combattere o il pensiero che Athena possa essere in pericolo?".
Deathmask fece spallucce, non gli era mai piaciuto il fanatismo pacifista di Aiolos che spesso mostrava. "Non mi sembra che aspettare sia la scelta migliore e un’ambasceria rischia di essere una mossa suicida! Quindi diciamo che sono tutte e due le ragioni che mi muovono!".
Tutti i cavalieri si resero velocemente conto che alcuni cosmi erano in avvicinamento e non erano soldati comuni, ma pochi cavalieri e tutti molto ben determinati.
Deathmask scattò in piedi e uscì tranquillamente, aveva voglia di combattere e stranamente venne fermato da Asher dell’unicorno.
"Mi conceda di combattere contro di loro!".
Rhadamantis pensò un attimo e intervenne in quella discussione: "Vengo con te, io posso essere sopravvissuto in qualche modo esattamente come Kanon!".
Deathmask ascoltò attentamente le parole, come tutti gli altri cavalieri, intuì che c’è necessità di tenere tutto al coperto e fece uscire Asher, Rhadamantis e Kanon.
Nel frattempo Marcantonio dello specchio stava proseguendo lungo il grande tempio in modo molto pacifico, sentiva solo i cosmi dei cavalieri di bronzo, non erano particolarmente preoccupati. All'improvviso un urlo squarciò le tenebre.
"COME OSATE INVADERE IL GRANDE TEMPIO, CHE NESSUNO DEI VOSTRI SUDICI PIEDI DEBBA TOCCARLO!!!! IO ASHER darò battaglia!!!".