PROLOGO

Nel tartaro si aprì un violentissimo squarcio dimensionale, e un corpo venne sbattuto lì, tre corpi strisciarono molto lentamente verso l'apertura e caddero fuori. precipitando sulla terra.

Nel frattempo nella sede della famiglia Kevines, Julian stava sorseggiando del succo d'arancia di fronte a un suo cliente che era in ritardo con i pagamenti, all'improvviso lo spirito di Nettuno entrò nella mente di Julian Kevines e disse molto chiaramente al suo interlocutore:

"O Paga quello che.... mi spetta ..... o le dovrò pignorare il pacchetto di controllo delle azioni della sua società! Ha quattro giorni per darmi una proposta alternativa!!".

L'interlocutore si defilò molto velocemente, lo sguardo di Julian lo aveva intimorito, nel frattempo Nettuno chiamò in maniera imperativa Syria.

Syria rimase colpito profondamente, ormai da tempo non sentiva il cosmo di Nettuno, entrò e si inginocchiò. Nettuno gli ordinò di alzarsi e gli disse molto chiaramente: "Prevedo grossi guai, il cosmo di quello che ritengo mio fratello è cambiato, mmm devo radunare le maggiori forze possibili!".

Syria: "Ma con il sigillo?" Ma era inutile oramai del cosmo di Nettuno non c'era più traccia, quella persona era tornata il semplice Julian Kevines.

Intanto al grande tempio si stava cercando di riorganizzare tutto, i Bronze cloth erano di nuovo regrediti allo stadio di armature di Bronzo e Seiya era sprofondato in una sorta di Autismo, sembrava che il colpo di Hades avesse annullato la sua anima in maniera quasi totale, non rispondeva agli stimoli esterni. Nessuno capiva cosa aveva causato il blocco emotivo e cerebrale di Seiya, Lady Isabel era estremamente nervosa, sembrava conoscere il modo ma non voleva dirlo.

La cura che aveva fatto lo scettro di Thule sembrava del tutto temporanea, l'effetto del colpo di Hades dopo alcuni giorni era di nuovo presente, anzi era più pervasivo di prima. C'era la possibilità che Seiya sviluppasse il proprio cosmo ma sembrava del tutto staccato dalla realtà, non rispondeva a nessuno stimolo.

Lady Isabel era molto nervosa, conosceva bene Hades e sapeva che come i giocatori di Poker era il tipo da tenersi sempre e comunque una carta di riserva, e si stava chiedendo se per caso non fosse proprio Seiya, ma non sapeva come poteva fare a guarirlo.

Entrò nella zona della sua villa dove c'era il telescopio e provò a comunicare con Suo nonno ma non ci fu la minima risposta, anzi concentrandosi avvertì una enorme energia provenire dall'olimpo che quasi oscurava i sensi delle divinità, tanto che dovette sforzarsi moltissimo per percepire appena appena il cosmo di quello che pensava essere suo padre.

Nel frattempo le tre persone che erano uscite fuori dal tartaro si rivelarono essere Hades, Hypnos e Thanatos. Erano piuttosto indeboliti e Hades si teneva un fianco dal quale uscivano ancora alcune gocce di sangue e con il suo abito si curò la ferita alla meno peggio. Non poteva permettersi di sprecare potere inutilmente, aveva percepito anche lui il cambiamento del fratello Zeus e non voleva farsi scoprire. Necessitava di alleati e sapeva chi poteva ascoltarlo in maniera del tutto obiettiva, ma doveva quantomeno fare alcune cose che permettessero di avere alleati.

Hades con un tono imperioso disse ai due fratelli: "Andiamo a capo Sounion!!". Grazie alla loro velocità ci furono in pochissimi istanti. Hypnos con un colpo ridotto, una versione estremamente ridotta della eternal drowsiness addormentò i silver saint a sorveglianza del punto dove era deposta l'anfora di Nettuno, Hades era lì dentro e con un gesto molto plateale strappò il sigillo all'anfora, una colonna di energia si alzò e si diresse verso casa Kevines.

Hades disse rivolto a Hypnos e Thanatos: "Ora entreremo nel regno dei mari, sono sicuro che mio fratello sa dove cercarmi!!".

Entrarono nel regno di Nettuno. Hades grazie al suo cosmo riuscì a praticare una sorta di Wormhole per entrare nel regno di Nettuno o per meglio dire ai resti che ne rimanevano e si sistemarono vicino a una delle colonne e attesero.

Nel frattempo Syria era teso per via di quell'apparizione improvvisa del cosmo di Nettuno e all'improvviso il corpo di Julian Kevines si illuminò e l'armatura di Nettuno emerse dalle Acque e si indossò attorno al corpo di Julian, in quel momento del tutto posseduto da Nettuno.

Syria si inginocchiò all'istante ma Nettuno lo fermò immediatamente e gli disse molto chiaro: "Qualcuno ha strappato il sigillo di Atena che avvolgeva la mia anfora e ha liberato il mio spirito e mi sta aspettando nel mio regno!".

Syria: "Mi permette di venire?".

Nettuno: "Non mi saresti di alcun aiuto, inoltre credo abbia intenzioni del tutto pacifiche! E tu TACI con tutti".

Dopo aver fatto questo scomparve, diretto al suo regno e lasciando Syria confuso e preoccupato. Ma decise di obbedire al suo dio e si mise a camminare per il palazzo dei Kevines, sebbene tradiva un pesantissimo nervosismo.

Hades stava aspettando Nettuno e nel frattempo diede un ordine preciso ai suoi sottoposti:

"Hypnos, Thanatos, allontanatevi da quì per il momento! voglio incontrarmi da solo con mio fratello!". I due sottoposti di Hades si dileguarono velocemente.

Dopo pochissimi istanti Nettuno apparve nel suo regno e immediatamente urlò con voce piuttosto seccata:

"Hades!!! Come hai fatto!!".

Hades uscì da una colonna e disse molto chiaramente, senza la formula classica di saluto: "Hai notato cambiamenti nel cosmo di nostro fratello presumo no?".

Nettuno annuì e disse: "Anche se l'olimpo è stato coperto da una coltre pesantemente spessa di nubi che perfino i miei sensi fanno fatica a percepire i cosmi!! Ma a cosa pensi?".

Hades si mise davanti a nettuno e iniziò a parlare : "Ci sono tre situazioni stranissime, La prima non percepisco in maniera chiara il cosmo di mio fratello e dei residenti nell'olimpo, la seconda come avrai intuito il tartaro si è aperto e alcuni sono stati prelevati e io e i miei adepti siamo fuggiti, inutile che ti dica cosa significa".

Nettuno aggrottò le ciglia e riflettè, già Artemide aveva attaccato i cavalieri di Atena, dopo aver fatto quello poteva essere in effetti indice di un cambiamento di politica nei confronti dell'umanità da parte di Zeus. Ma loro erano stati estremamente recalcitranti e non si sottomettevano facilmente. Se Zeus fosse stato spalleggiato dalle divinità olimpiche era un confronto impari e singolarmente Hades e Nettuno sarebbero stati spazzati via.

Nettuno disse molto chiaramente: "Pensi che nelle condizioni in cui siamo possiamo reggere l'urto delle altre divinità?".

Hades ebbe un sorriso e disse: "No ma quale altra divinità potrebbe avere interesse a ostacolare i piani di Zeus?".

Nettuno si mise a ridacchiare: "Non vorrai rivolgerti ad Atena!!".

Hades fece spallucce: "Non mi sembra di avere molta scelta, del resto non posso rivolgermi alle divinità Egizie o a Asgard si scatenerebbe quello che temiamo tutti!!".

Nettuno sbiancò: "Spero che tu stia scherzando!!".

Hades: "Penso anche di avere la chiave giusta per convincere Atena della alleanza che le vado a proporre, intanto dai questo a Seiya!".

Nettuno: "Cosa?". Hades però gli fece capire che era una sorpresa per tutti e Nettuno si fidò, Hades aveva sempre avuto un certo amore per i colpi di teatro e volle fidarsi.

Rientrò a casa sua e trovò Syria ancora in piedi ad aspettarlo: "Signore è andato tutto bene?".

Nettuno disse con un tono molto garbato: "Nessun problema però forse tra poco dovremmo scendere tutti in battaglia!".

Sorrento disse con tono convinto: "Sono ai suoi ordini!!".

Nettuno: "Allora prendi i contatti con Lady Isabel perchè ho il mezzo per guarire definitivamente Seiya dall'influsso della spada di Hades!".

Nel frattempo Seiya era disteso sulla brandina presso il palazzo di Lady Isabel, alternava periodi brevi di lucidità a degli stati di letargia profonda, nel frattempo Nettuno aveva preso l'auto e si diresse verso la sede della fondazione. Sorrento stava telefonando a Lady Isabel:

"Lady Isabel....Athena, Julian sta venendo lì!".

Lady Isabel che si era accorta del fatto che Nettuno aveva preso pieno possesso del corpo di Julian Kevines rispose a tono: "Perchè non lo chiami Nettuno anzichè Julian? Comunque si può venire!".

Lady Isabel-Athena era molto nervosa, in quei periodi erano successe troppe cose; L'intervento di Artemide, la nuova letargia di Seiya, e adesso il ritorno di Nettuno. Non ne capiva il senso, da troppo tempo esponeva i suoi cavalieri al pericolo per delle miopie tattiche evidenti.

Nettuno e Sorrento salirono velocemente le scale, assieme a Seiya c'era Athena che disse con tono secco a Nettuno: "Sei venuto a godere della sconfitta del tuo più accerrimo nemico?".

Nettuno sorrise e disse: "Al contrario Nipote mia , onore ai propri nemici!". e fatto questo si infilò nel dito l'oggetto, che era un anello, che Hades gli aveva dato e con un pugno lo piantò nello stomaco di Seiya, dopo alcuni secondi dove il corpo di Seiya venne percorso da scariche elettriche.

Dopo qualche secondo nel quale il corpo di Seiya fu scosso da violente convulsioni e ricadde sulla poltrona, lì Athena scattò in direzione di Nettuno e gli urlò in faccia: "Vuoi un altro scontro? Un altra guerra?".

Seiya tossichiò e disse con tono normale: "Ma cosa diavolo mi è successo? Mi ha investito un pullman?". Athena si voltò ed era sinceramente stupita e chiese a Nettuno con un tono choccato:

"Ma cosa hai fatto?".

Nettuno alzò le spalle: "Qualche secolo fa Hades mi lasciò alla colonna dell'atlantico del nord qualcosa, un anello e con quello posso guarire chi è stato colpito dal suo fendente in maniera definitiva! Lo scettro di Thule è stato troppo impreciso!".

Athena disse a Nettuno molto chiaramente: "Grazie!".

Nettuno non contraccambiò e disse molto chiaro: "Scommetto che non riesci a percepire chiaramente il cosmo di tuo padre Zeus, e la cosa è strana!".

Athena era pensosa, Nettuno era venuto lì per parlare di quel fatto e disse con voce atona: "Vuoi venire di là?". Nettuno con un cenno della mano fece capire che voleva parlare dopo.

Nettuno aggiunse con le parole: "Mi sembra doveroso concedere una festicciola di Bentornato nel mondo dei vivi a Seiya non trovi? Lì si avrà la possibilità di parlare in santa pace!".

Dopo pochi giorni si organizzò la festa per il bentornato di Seiya, c'erano tutti o almeno quelli che erano sopravvissuti alla battaglia contro Hades, si presentarono immediatamente gli amici più stretti di Seiya a parte Ikki.

Hyoga: "Finalmente ecco Seiya pronto a vivacizzare le situazioni come al solito!!!".

Shiryu: "Oppure a darci dimostrazioni di acume tattico come quando si è lanciato contro la colonna portante!!". Però Vedendo Nettuno Shiryu fece per fermarsi quando Nettuno aggiunse: "Uno degli avversari più leali, è stato bello poter combattere contro di lui!".

Seiya entrò dalla porta e dissero tutti un mare di complimenti, Hyoga prese un pacchetto, e disse ridacchiando: " Non c'è una festa senza una tortina " Scoprì la carta e conteneva una torta gelato con l'indicazione "Bentornato Seiya".

Athena disse a Nettuno : "Possiamo parlare?".

Nettuno rispose: "Mancano ancora tre invitati ma credo verranno, ma comunque la festa può proseguire."

Tisifone disse ridendo un attimo: "Alla buon ora ero stanca di vedere Castalia e tua sorella farti da babysitter!!".

Nettuno gli disse: "A quanto so Zeus ha in mente di distruggere la terra anche se ho alcuni sospetti al riguardo e ho cercato uno dei pochi alleati disponibili".

Dopo un pò Athena si mostrò molto nervosa, aveva percepito un cosmo oscuro anche se non ostile avvicinarsi alla residenza e diede ordine ai suoi cavalieri di prepararsi. Tutti indossarono le armature ed erano pronti allo scontro. La tensione saliva di minuto in minuto, si sentirono dei passi alla porta.

Seiya deglutì, non aveva certo immaginato di trascorrere così il suo primo giorno da uomo sano, Andromeda era lucido e stranamente calmo.

La porta si aprì con uno sinistro cigolio e all'ingresso c'erano Hades, Hypnos e Thanatos.

Athena e i cavalieri di Bronzo scattarono pronti alla guerra ma Nettuno disse molto chiaramente

"Non piace nemmeno a me dovermi alleare con mio fratello ma permettetemi di spiegare tutto e di stabilire un piano d'azione!".

Athena: "In effetti sto aspettando una spiegazione!".

Nettuno disse con voce preoccupata: "Per quello che sto per dirvi credo che dovremmo sederci tutti!".