Capitolo quarto -

MAGELLANO IL SIGNORE DELLE ACQUE

 

Neleo percorreva tranquillo il sentiero avvicinandosi lentamente al luogo dove due cosmi chiaramente divini si stavano fronteggiando.

Il passo dell’Heroes era posato e risuonava solitario nonostante non vi fosse nulla che potesse rimbalzare il suono tranne alcune colonne avvolte in rose arrampicanti.

"Che strano, nessun nemico mi sta venendo incontro possibile?" si chiese Neleo ma mentre pensava ciò una luce apparve al di sopra l’Heroes e scese a velocità folle verso Neleo.

"Addio cavaliere!" urlò la luce.

Neleo alzò la testa ma il sole lo accecò e subito dopo un potentissimo calcio lo sbatte a terra facendogli cadere l’elmo che si ruppe in due parti uguali.

"Rialzati e combatti con Magellano, il cavaliere di Mensa!" disse in cavaliere nemico ponendosi in posizione di difesa.

"Magellano di Mensa ti conosco bene..." e continuando ".. preparati: DEAD SONG!"

Le note della buccina si infransero contro una barriera azzurrina di natura acquatica che assorbì completamente il suono emanato dalla sacra buccina.

"Attacco fallito ed ora a te la difesa Neleo!" e dicendo ciò una colonna d’acqua si alzo intorno a Neleo che venne prima sollevato e poi schiacciato dalla pressione alla base di essa.

Un mare d’acqua si dissolse mentre Neleo cadeva a terra fradicio e svenuto.

"E’ stato più facile di quanto pensassi!" disse voltando le spalle e incamminandosi dal luogo dove proveniva il cosmo divino.

Nel frattempo Nestore sanguinava copiosamente e guardava avvicinarsi minacciosamente il cavaliere suo nemico.

"Ahahahahahahahaha, sei in difficoltà Nestore?" disse malignamente Daphnis.

Dal canto suo Nestore era dolorante e sanguinava dalla spalla, a terra giacevano i pezzi della Livrins macchiati anch’essi del sangue che colava su di essi.

"Devo sconfiggerlo, devo farlo..." pensava mentre il sangue colava interrottamente a terra.

"E’ tardi per ogni contro mossa, perchè non giaci a terra fermo senza più fiatare risparmieresti sofferenza!"

"No cavaliere, non lo farò mai!" rispose seccamente Nestore espandendo nuovamente il proprio cosmo.

"E sia, sia!" replicò seccamente Daphnis espandendo il proprio cosmo e saltando nel cielo.

Neleo giaceva a terra mentre Magellano ormai era distante.

"Immagino costui ben più ostico avversario eppure..." pensava Magellano riavviandosi verso Eos.

"Eh già finita la battaglia, nè difesa nè attacco mi sono consentite, la mia buccina non serve cosa mi resta?" si chiese con un filo di voce.

Un cosmo lo avvolse.

"Alzarsi e combattere, Jonas non ti nominai Heroes perché tu abbandonasti così il campo di battaglia!" disse una voce solenne

"Quando ti trovai fui molto contento della mia scelta e ti diedi senza paura le sacre Livrins del Dorado a me sacro, quindi se ora abbandonerai la lotta il tuo voler dimostrare la tua capacità di proteggere la pace e la giustizia non avrà più senso!"

A quelle parole Neleo riaprì gli occhi e un’aura lo avvolse.

"Mio signore grazie della fiducia che mi hai accordato, non indietreggerò almeno finchè avrò vita in corpo!"

Intanto Magellano era ormai lontano quando improvvisamente dal cielo un puntino luminoso comparve proprio sopra la sua testa.

Il puntino divenne sempre più grosso.

Con un potentissimo calcio Magellano venne scagliato a terra e perse l’elmo che cadde a diversi metri di distanza.

"Maledetto mi hai colpito con l’inganno, me la pagherai..." e dicendo queste parole si avventò su Neleo con una serie di calci e pugni che in parte andarono a segno e in parte vennero schivati dall’Heroes.

Neleo indietreggiò di alcuni passi e lo stesso fece Magellano mentre un rivolo di sangue scivolava giù dalla fronte.

"Sei più forte di quanto immaginassi!"

"Non avresti dovuto sottovalutarmi cavaliere decaduto: DEAD SONG colpisci!"

Con un rapido movimento delle mani nuovamente le note emesse dalla buccina di Neleo si infransero annullandosi contro uno scudo fatto probabilmente di aria umida.

"E’ il mio turno: DEATH WATER COLUMN!"

Nuovamente una colonna d’acqua si formo intorno a Neleo che ne venne travolto e nuovamente ricadde a terra stordito ma non svenuto o morto.

"Muori!" e con un calcio Magellano si scagliò sulla testa di Neleo colpendola in pieno.

Ripetè l’atto diverse volte finchè Neleo non lo bloccò con entrambe le mani e non lo scagliò via.

Una piroetta e nuovamente Magellano incombeva su di lui.

"Ti devo finire non mi piace vedere i pesci morire soffocando quindi preparati..."

Dietro Magellano comparve un’immensa onda e la figura di un tritone armato di un tridente e di una buccina.

"ANOMAL WHORMOLE!"

La figura di Tritone lo investì in pieno.

Il prato si riempì di sangue rosso e le rose si tinsero di quel macabro colore.