CAPITOLO 7

E' un istante… un istante soltanto, Pegasus… colui che è il guerriero della Luce, riesce a bloccare il potere del dio oscuro; il demone che si è insidiato in lui, è immobile, ha lo sguardo chino… assente.

Il Cavaliere invoca Atena con la forza del cosmo della sua costellazione; benchè esso sia ancora notevolmente debole, in un qualche modo il suo pensiero riesce a raggiungere la mente della dea della Giustizia. Per diversi attimi le forze della natura che si sono "ribellate" sembrano lievemente placarsi…

" Atena… Atena… " Sussurra il ragazzo

" Pegasus! … sei… sei tu? … " Domanda la fanciulla con tono speranzoso.

" Sì… sono io… AIUTAMI… " Risponde Pegasus con sofferenza nella voce.

" Come posso aiutarti…? " Chiede la dea con tono amorevole

" Lo Scettro Divino di Nike… impugnalo! E' l'unico modo che esiste per sconfiggere Hades… io sono suo prigioniero… devi usare quell' arma contro di me… " Asserisce egli con tono deciso.

"Usare lo Scettro di… di Nike contro… contro di te? ! … "

Chiede la ragazza con stupore, il suo sguardo denota l' incredulità che ella prova nel suo cuore udendo tale affermazione

" Sì… " Risponde il giovane in un soffio di fiato.

" Ma io… non… " Mormora la dea

" Fai presto! non riuscirò a resistere a lungo… Hades è troppo forte per me in questo momento; sono prigioniero della sua Maledizione… "

Ribatte il ragazzo senza quasi neppur far terminare Atena di parlare

" La Maledizione di Hades ? " Chiede ella più che mai sorpresa

" Sì Atena… Devi liberarmi da essa… a qualunque costo! " Esclama il Cavaliere

" Come? … " Domanda dolcemente Atena

" … Devi colpirmi làddove la spada di Hades mi colpì durante lo scontro nell' Elisio… DEVI COLPIRMI AL CUORE… è questo ciò che devi fare… Egli non può nulla contro il Divino Scettro… LIBERAMI!! … " Afferma Pegasus con tono estremamente deciso

" COLPIRTI AL CUORE? ! … " Chiede ella sorpresa, il suo sguardo è attonito…

" Ma come posso rivoltare la mia arma contro di te? ! … No… no io non posso farlo; non posso colpire colui che io amo con tutta me stessa… "

Dice Atena con emozione nella voce aggiungendo poi con rammarico

" TI UCCIDEREI PEGASUS!! "

" PREFERISCI FORSE CHE L' UMANITA' E LA TERRA VEDANO LA DISFATTA ASSOLUTA? ! … PREFERISCI FORSE CHE CHE OGNI VITA VENGA DISTRUTTA? ! … RISPONDIMI… E' QUESTO CIO' CHE VUOI? !! … ATENA, NON E' TEMPO DI PENSARE A SALVARE ME… LA MIA VITA E' BEN MISERA COSA DIFRONTE ALLA SALVEZZA DELL' INTERA UMANITA'!! … ASCOLTA LE VOCI DI COLORO CHE STANNO INVOCANDO A GRAN VOCE « AIUTO ». IL TUO SACRO DOVERE E' PROTEGGERLI!! … DEVI SALVARLI!! … "

Esclama il Cavaliere, nella sua voce è ben tangibile un tono severo e di rimprovero verso la ragazza.

" Ma io non posso… non voglio perderti; lo capisci? ! … " Sussurra la giovane con le lacrime agli occhi

" DEVI!! …" Esclama quella voce

" TUTTO DIPENDE DA TE!! … METTI DA PARTE QUEL SENTIMENTO CHE TI LEGA A ME… ALMENO QUESTA VOLTA DIMENTICATI CHE ESISTO… ALMENO ORA!! … NON AVER TIMORE ATENA, COLPISCI!! …LE DIFESE DI HADES SONO CADUTE, STO' CERCANDO DI CONTRASTARLO MA LE MIE FORZE SONO ORMAI ALLO STREMO… AVANTI ATENA; COLPISCIMI… E FALLO SENZA ALCUNA PIETA'!! … ORA!!! " Tuona la voce decisa di Pegasus

Atena comprende che deve agire, espande il suo cosmo divino ed alzando una mano verso il cielo cupo, invoca il Sacro Scettro Divino di Nike il quale compare immediatamente in essa, ella lo afferra con decisione poi, decidendo di attaccare, la dea innalza il suo cosmo a livelli mai raggiunti prima di quel momento… è in quell'attimo che Atena riesce a destare per la prima volta la sua vera potenza divina in tutta la sua pienezza mentre, purtroppo, in Pegasus torna a ridestarsi lo spirito malvagio di Hades; le forze della natura tornano ad esplodere devastanti.

La dea della Giustizia, questa volta, intende reagire con forza… L'esplosione della sua divina aurea cosmica fà brillare fulgidamente lo Scettro di Nike come mai prima di allora; in quel momento è tale la sua forza che il suo stesso cosmo crea su di lei una nuova Armatura Divina in platino ed oro; i cangianti riflessi di quell' Armatura sembrano il sole stesso sceso sulla Terra.

Quella forza destatasi in lei all'improvviso riesce a contrastare il potere del suo nemico che stà ormai completamente risvegliandosi; il dio ha riaperto gli occhi, quegli occhi malvagi e gelidi fissano Atena con ira, egli si è accorto dell' improvviso potere che ora emana l' aurea cosmica della dea della Giustizia e che stà contrastandolo, Hades ne rimane sorpreso ma anche alquanto infastidito

" MA CHE DIAMINE STA' ACCADENDO? " Pensa tra sè e sè il dio oscuro

" DOVE TROVA TUTTA QUELLA FORZA? ! … COM'E' POSSIBILE CHE IN LEI SI SIA DESTATO QUEL POTERE? … NON E' POSSIBILE!! " L'oscura divinità appare notevolmente contrariato, digrigna i denti in modo iracondo, poi, rivolgendosi ad Atena esclama

- ATENA… CHE DIAMINE DI STREGONERIA E' MAI QUESTA? ! … COME PUOI ESSERE ORA COSI' POTENTE… COME? … DANNAZIONE!! … - Il tono del nemico è autorevole ma al contempo estremamente iracondo vedendo i suoi poteri contrastati maestralmente dalla giovane divinità

- Nessuna stregoneria o incantesimo Hades… solo la forza di colui che io amo mi aiuta a contrastare i tuoi immensi poteri… è solo la sua anima che tu hai vigliaccamente imprigionato che mi dona questo potere; è il desiderio che io ho in me di liberare quell' anima che mi sprona a lottare… un' anima che reclama a gran voce la sua libertà! quell'anima pura che tu, con la tua infamia, hai imprigionato colpendolo al cuore con la tua dannata arma intrisa d' odio… un 'anima che invoca la Luce; che si nutre di Luce e che io voglio liberare!! … è con lui che io lotterò sino alla fine… sino a quando tu, Hades, non sarai sconfitto e questa volta definitivamente!! … -

Esclama Atena con quanto più fiato potesse avere in gola

- INUTILI SONO LE TUE PAROLE ATENA… INSULSA IDEA CHE TU CULLI NELLA TUA ANIMA E' QUESTA… NON VINCERETE VOI!! … -

- SBAGLI HADES!! … -

Grida la ragazza stringendo con ancor più decisione il suo Scettro Divino aggiungendo con fermezza

- NON SI PUO' IMPRIGIONARE LA LUCE… NON PUOI!! … -

- LO VEDREMO QUESTO!! … - Urla egli con rabbia espandendo il suo cosmo con ira funesta.

La dea della Giustizia, per quanto sia protetta dalla sua divina aurea, percepisce che Hades stà riuscendo a contrastarla e a sopraffarla, la giovane sente che il potere del nemico diventa via via più forte; ella si ritrova, quasi senza accorgersene, inginocchiata al suolo…

" Oh no… Hades… Hades stà… stà annientando il mio potere… " Pensa la ragazza in una smorfia di dolore, si sente persa ed invoca un aiuto disperato

" PEGASUS… TORNA… TORNA!! … OH TI PREGO… AIUTAMI… AIUTAMI!! … IO… IO NON CE LA FACCIO DA SOLA… AIUTAMI "

Atena è ormai accasciata al suolo, ella cerca di rimaner in piedi stando aggrappata con tutte le sue foze allo Scettro di Nike piantato nel terreno

« PEGASUS!! »

Esclama la dea allungando disperatamente una mano verso colui che ha di fronte.

A quel grido sofferto e soffocato da amare e dolorosissime lacrime, lo spirito di Pegasus cerca di reagire, la sua anima cerca di ribellarsi ad Hades con tutta la forza possibile di quel cosmo che, da sempre, fà ardere quello spirito indòmo…

" Non puoi sopraffarmi così… non un'altra volta!! … ABBASSA LA TUA MALEDETTA ARMA… ABBASSALA MISERO INFAME! … BASTA!! … A tal punto giunge la tua insana follia? ! … la tua avida sete di potere e vendetta? !! … A che punto vuoi farmi giungere? maledetto!! … a che limite? !! …" Esclama lo spirito di Pegasus

" AL LIMITE A CUI IO ESIGO GIUNGERE… ALL' ASSOLUTA VITTORIA SULL' UNIVERSO, NON SOLO SULLA TERRA! … A QUESTO IO PRETENDO TU MI FACCIA GIUNGERE!! … E LO FARAI… SONO IO CHE LO VOGLIO!! " Tuona la " voce" dello spirito demoniaco di Hades

" Appunto… TU LO VUOI… NON IO!! … Hai detto bene… " Ribatte l' anima di Luce del giovane guerriero " TU SEI UN POVERO MISERO FOLLE, UN PAZZO INSAZIABILE DI POTERE MA NON FARAI IMPAZZIRE ME… NON ARRECHERAI PIU' DISTRUZIONE E NE' MORTE PER MANO MIA…NON PIU'!! … " Grida il ragazzo

" KOSMOS! FINISCILA IDIOTA!! … SMETTILA DI CONTRASTARMI!! "

" MAI!! … " Grida l'anima del giovane " IO VOGLIO TORNARE ALLA LUCE E TU NON RIUSCIRAI A FERMARE LA MIA SETE DI VITA!! "

Una frase si ode nel vento

« ATENA… COLPISCIMI!! »

E' Pegasus a pronunciarla: a gridarla con quanto più fiato avesse in gola… è colui che Atena ha di fronte ad esclamare quella frase senza alcun timore.

L'anima di Luce del giovane ha bloccato completamente il cosmo di Hades, il suo spirito è riuscito a far cadere dalla sua stessa mano, la spada che quell'ombra dentro di lui gli aveva donato e che egli aveva stretto annientando quell'ultimo barlume di volontà che egli possedeva; ma ora quella stessa volontà che è stata sopraffatta in passato… ha ritrovato ogni suo volere riprendendo in mano il suo destino

« COLPISCIMI… IO NON OPPORRO' RESISTENZA; NON A TE ATENA!! … COLPISCI »

Urla Pegasus " invitando " perentoriamente la sua dea ad attaccarlo; poi, con voce ferma e decisa, il ragazzo esclama

« NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE… COLPISCIMI!! »

Egli apre le braccia offrendo il suo petto allo Scettro Sacro della sua dea… quegli occhi che ora fissano Atena sono tornati quelli di sempre… la fanciulla li riconosce immediatamente

" Ecco… ora li riesco nuovamente a vedere; quegli occhi vivaci e decisi, incendiati di decisione, luminosi e quello sguardo irriverente ma sincero… scintillante di voglia di vivere, oh sì… sì… è ancora lui… Pegasus… il mio Pegasus… " Pensa la fanciulla con le lacrime agli occhi

- Pegasus… - Mormora la dea con voce tremante e densa d' emozione

Con tono dolcemente deciso, egli dice

- FORZA… -

Atena esclama con le lacrime agli occhi

- E SIA COME TU DESIDERI PEGASUS!! … -

" Non piangere… " Pensa il ragazzo.

Sul volto del Cavaliere delle 13 stelle si è dischiuso un delicato sorriso; in quell' attimo il cosmo puro e fulgido della costellazione di Pegasus torna a destarsi ed il suo tepore, unito a quello divino e rassicurante di Atena, innalzandosi, raggiunge i corpi esamini e massacrati di ferite dei Cavalieri Divini avvolgendoli delicatamente. Quei due cosmi che in loro racchiudono il sapore della vita sembrano compiere un inatteso miracolo… Sirio, Cristal, Phoenix ed Andromeda paiono riprendersi lentamente riagguantando la vita che sembrava ormai perduta…

" Questi cosmi… a loro appartengono " Pensa Cristal riaffacciandosi sulla vita

" Luce e Calore… Forza della vita che le anime in tempesta acquietano… "

Pensa Andromeda tenendo gli occhi chiusi, esausto, al suolo

" Forza dell' Universo che in loro dimora e prende vita… "

Pensa Phoenix sentendo il suo cuore tornare a battere seppur debolmente

" Speranza e Vita che si armonizzano unendosi in un legame indissolubile che niente e nessuno può distruggere… "

Pensa Sirio sentendo in lui il delicato soffio della vita che torna a circondarlo

- A… Atena… Pe… Pegasus… -

Mormora il Dragone in un soffio di fiato che si perde poi in un gemito di dolore

" I loro cosmi… le loro auree luminose sono fonte primordiale di vita… e… e di speranza… ricolme "

Pensa infine Sirio

I giovani guerrieri, con non poca fatica, cercano di volgere i loro sguardi sofferenti verso Atena e Pegasus; è in quell'attimo che la loro dea colpisce Pegasus in pieno petto, affondando in esso, con forza, lo Scettro di Nike… non un urlo nè una parola, un grido… nulla di niente si ode… si vede soltanto una luce meravigliosa e sfavillante avvolgere Atena e Pegasus; i Cavalieri giaciono ancora al suolo stremati ed inermi ma ciò nonostante, essi sono riusciti a vedere ciò che è accaduto benchè avessero ancora le menti annebbiate.

Il cosmo del Cavaliere delle 13 stelle… quello che sono riusciti a percepire per un solo breve attimo fuggente e che è riuscito a risvegliarli, ora è scomparso completamente. I tre ragazzi non riescono a darsi alcuna spiegazione in merito:

« PERCHE' ATENA HA SFERRATO QUELL' ATTACCO COSI' IMPIETOSO CONTRO PEGASUS PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI IL COSMO DEL CAVALIERE, SEPPUR DEBOLMENTE, E' TORNATO A RIFULGERE? »

Questa è la domanda che si stanno ponendo i tre Guerrieri Divini di Atena non riuscendo proprio a comprendere la spiegazione di quell'estremo gesto compiuto dalla loro divina protettrice.

La luce emanata dallo Scettro di Atena aumenta d'intensità rischiarando quell'Eterna Notte, l'uragano esploso per mano di Hades si è placato, tutto si acquieta e tace ed un timidissimo raggio di sole sembra affacciarsi nuovamente da dietro quelle nubi che ora sembrano molto meno minacciose; una speranza di vita sembra tornare ad irradiare i cuori sanguinanti dell'umanità e così è anche per Cristal, Sirio, Phoenix ed Andromeda…

I giovani combattenti cercano di rimettersi in piedi ma sentono i loro corpi appesantiti, la debolezza e le precarie condizioni fisiche in cui versano, fa sembrare loro ogni movimento, anche il più semplice, una fatica sovrumana… impossibile da compiere… ogni piccolo passo che fanno arreca loro grandi sofferenze, gemono di dolore, barcollano: riescono a malapena a rimanere in piedi, cadono più e più volte nella polvere; non vi sono che pochi metri tra loro ed Atena eppure agli occhi sofferenti dei Cavalieri, sembrano centinaia… migliaia di chilometri! … a stento essi riescono a raggiungere la dea della Giustizia accasciandosi e crollando esausti tra l'erba a pochi passi lontano da lei.

Il respiro dei tre giovani è appesantito, i loro occhi sono socchiusi denotando un'immensa sofferenza; hanno la vista offuscata.

Sirio tiene una mano sul petto all'altezza del cuore, il suo volto è una maschera di sofferenza, il suo splendido viso dai lineamenti nobili è offuscato da una smorfia di dolore

" Pegasus… non… non riesco più a… a percepire il… il tuo cosmo; amico mio… perchè… perchè non riesco più a sentirlo? ! … perchè? … eppure per un attimo io… io l'ho sentito… tu eri tornato… " Pensa il Dragone con disperazione

- Pegasus… - Mormora egli con voce debole e addolorato.

Il ragazzo volge lo sguardo stanco verso quella sfera luminosa che ancora avvolge nel suo splendore Atena e Pegasus; gli occhi di Sirio sono colmi di lacrime e, in un attimo, esse rigano il suo volto che porta ineluttabili le tante escoriazioni e le numerose ferite riportate durante il duro scontro contro Hades.

Sirio china il capo e, arrendevolmente, chiude gli occhi

" Atena non può aver strappato la vita ad un uomo… "

Pensa il Dragone intuendo, molto probabilmente, quanto fosse accaduto

" Non può! … per la dea della Giustizia la vita umana è preziosa più di ogni qualsiasi altro tesoro… non può aver privato anche solo uno dei suoi Cavalieri di essa… Cosa stà accadendo dietro quella sfera di luce dorata? … Che cosa? ! dannazione!! " Questo è il pensiero di Sirio mentre, con disperazione, stringe nelle mani dei ciuffi d'erba che le sue lacrime bagnano.

Il Dragone solleva lo sguardo nuovamente " Divina Atena… vi scongiuro… vi supplico… fermate il vostro attacco… fermatelo per l'amor del cielo… " Pensa egli disperatamente sperando che quella preghiera disperata giunga alla sua dea ma tutto è inutile.

Sirio cerca di sollevarsi da terra, in qualche modo vorrebbe intervenire, vorrebbe fare qualcosa… ma nulla è in suo potere; non può fare altro che rimanere lì… fermo ed immobile ed aspettare…

Lentamente l'aurea cosmica di Atena si ritira così come quella sfera di luce che l'avvolge…

Sui volti dei Cavalieri Divini si spande lo stupore, essi vedono la loro dea inginocchiata tra l'erba e Pegasus esanime al suolo.

Atena tiene il capo del ragazzo adagiato sulle sue ginocchia, e costantemente lo sguardo abbassato, rivolto verso il viso del Cavaliere

- Perdonami… -

Mormora la fanciulla con voce addolorata mentre la sua mano, tremando, sfiora con una delicata carezza il viso pallido di Pegasus.

Sirio, Cristal, Phoenix ed Andromeda cercano di alzarsi, vogliono raggiungere Atena e Pegasus: a fatica, trascinandosi con i piedi e cercando di sostenersi l'uno con l'altro per non cadere nuovamente tra la polvere, essi li raggiungono.

I ragazzi notano Pegasus, dal suo corpo non proviene alcun alito di vita, nessun segno che possa anche solo donare una flebile speranza che egli si sia salvato; non avvertendo più il suo cosmo i giovani guerrieri si scambiano sguardi smarriti, increduli… non hanno neppure la forza di dire alcuna parola; Sirio crolla al suolo in ginocchio, il suo sguardo è esterrefatto; quasi interdetto… denso di sofferenza misto ad un velo di rabbia

- Perchè? ! … - Mormora in un fil di fiato accompagnato da quel pianto che egli ha nel cuore e che gli massacra l'anima di sofferenza, mentre la sua voce si spezza nella gola.

I volti dei ragazzi si rigano di lacrime di dolore.

Attonito, Andromeda, osserva l'amico e compagno di mille avventure lì… disteso ed immobile tra l'erba, il guerriero dall'animo puro e sensibile pensa

" Hades… demone divino, quanta sofferenza hai arrecato? … " Andromeda ha gli occhi umidi di lacrime mentre i suoi occhi stanchi non cessano un solo istante di osservare Pegasus con mestizia e dolore.

Nel frattanto Cristal, si è avvicinato maggiormente ad Atena.

Il Cavaliere del Cigno rimane fermo ed in silenzio ad osservare la sua dea; ella sente la presenza del ragazzo alle sue spalle, scosta lo sguardo da Pegasus e lo rivolge verso Cristal; Atena non pronuncia una sola parola ma quello sguardo tremendamente rattristato ed addolorato… dice molto di più di miliardi di parole che mai si possano pronunciare.

Il guerriero della Siberia si inginocchia accanto ad Atena, egli osserva la fanciulla; lo sguardo di Cristal solitamente glaciale, emana tristezza; con non poca fatica egli cerca di celare il pianto che gli taglia la voce a mezzo nella gola, vorrebbe dire un qualcosa: parlare… domandare cosa mai sia accaduto ma le parole fanno fatica ad uscire dalle sue labbra; facendosi forza però, poco dopo egli trova il coraggio di rivolgere la parola alla sua dea

- Milady… voi… voi avete… avete colpito a morte Pegasus? … Rispondetemi, ve ne prego… - Mormora Cristal con un tono che lascia nitidamente intuire il timore che egli sente nel suo cuore.

Atena torna a volgere lo sguardo mesto verso Pegasus, tace alcuni attimi poi sussurra con voce quasi impercettibile e pregna di sofferenza

- Altra scelta non mi fu data da prendere se non questa… la più estrema… quella che mai… mai avrei voluto dover prendere… -

A quelle parole pronunciate con tale chiarezza dalla dea della Giustizia, il Cavaliere del Cigno sente raggelarsi il sangue nelle vene… per un brevissimo attimo gli sembra che il suo cuore abbia cessato di battere, egli sgrana gli occhi sorpreso; ha come l'impressione che il tempo si sia fermato attorno a lui e pensa

" No… Mai… mai avrei anche solo potuto lontanamente immaginare potesse avvenire un tale tragico epilogo… mai "

Cristal si sente confuso, egli ha solo la forza di chiedere

- Perchè? -

In quella semplice domanda è tangibile l'incredulità e la voce del giovane trema.

Atena torna a volgere lo sguardo addolorato verso il Cavaliere e verso i suoi protettori che ora si sono fatti più vicini, tutti sono stretti attorno alla loro dea uniti nello sgomento e nel dolore più immenso; la fanciulla divina osserva uno ad uno tutti i suoi Cavalieri, gli occhi della dea sono umidi di pianto, con un dolore indescrivibile nel cuore: ella vorrebbe dir qualcosa, parlare! ma non vi riesce, la voce non vuol uscire dalla gola tanto ella soffre per quanto avvenuto; il silenzio regna sovrano in quel momento, solo il vento, ora acquietatosi, si ode spirare ma è solo un attimo… un attimo soltanto…

Un tremando boato si ode scuotendo ancora la terra che torna inesorabilmente a tremare all'impazzata sotto i piedi dei presenti

- On no… dinuovo!! - Esclama Cristal

- Santi Numi… ma che cosa sta succedendo? ! … -

Grida Sirio guardandosi attorno con timore

- Non lo sò Sirio… non lo sò!! - Esclama Andromeda sbalordito

- Che diamine deve ancora succedere? ! … dannazione!! … -

Urla Phoenix inferocito stringendo iracondo una mano a pugno e digrignando i denti furiosamente.

Nuove e numerose crepe spaccano il terreno attorno ai guerrieri e ad Atena, ogni cosa viene inghiottita da quelle enormi voragini che non cessano di svenare il suolo

- E' ANCORA HADES!! - Urla Atena spalancando gli occhi - ATTENTI CAVALIERI!! - Esclama ella con terrore e stringendo, contro il suo corpo con tutte le sue forze, il corpo inerme di Pegasus

Una voragine si apre sotto ai piedi di Phoenix, il Cavaliere della Fenice stà per esser inghiottito da essa, grida un nome

- ANDROMEDA!! … -

Il ragazzo si volta di scatto, vede Phoenix che stà precipitando nel canalone apertosi

- OH NO! … PHOENIX!! - Grida con tutto il fiato che ha in corpo.

In un tentativo disperato egli lancia verso il fratello la Catena di Andromeda; miracolosamente essa riesce ad afferrare il Cavaliere traendolo in salvo, Andromeda lo raggiunge di corsa, Phoenix è a terra svenuto:il ragazzo gli si inginocchia accanto

- Phoenix… rispondimi - Mormora egli con voce tremante mentre il terremoto sembra essersi placato

Phoenix, in un gemito di dolore, riapre gli occhi incrociando lo sguardo cristallino del fratello minore che lo stà guardando con preoccurazione

- A… Andromeda… - Mormora con voce stanca cercando, con non poca fatica, di sollevarsi dal suolo

- Sì… sono io - Risponde il ragazzo con un filo di voce.

Phoenix volge lo sguardo accigliato verso il giovane dicendogli con tenerezza

- Ti devo… ti devo la vita… grazie fratellino… -

Un sorriso compare sul volto duro di Phoenix mentre guarda Andromeda con indescrivibile affetto

ma non c'è tempo di lasciarsi andare alle tenerezze; la terra ancora torna a tremare spaventosamente

- MALEDIZIONE! … ANCORA!! - Grida furioso la Fenice

Una risata agghiacciante torna ad udirsi.

La spada di Hades si alza verso il cielo ed una voce imperiosa e cupa tuona come un boato nel cielo…

« NON SONO ANCORA STATO SCONFITTO!! »

Una figura è comparsa afferrando l'arma: ha l'aspetto di un angelo… tre paia d'ali, dispiegate in tutta la loro immensa ampiezza, si trovano sulle spalle dell'essere comparso; è lo Spirito Primordiale, allo stato puro, del dio degli Inferi quel che si erge innanzi ai presenti, maestoso… titanico: una tunica nera gli avvolge il corpo, al collo il medaglione che rappresenta il suo simbolo, ha lunghissimi capelli corvini riflessati di bianco , essi danzano, furenti, nel vento e furenti sono anche gli occhi d'un glaciale viola che appaiono come due pezzi di ametista gelidi che fissano i presenti i quali, immobili ed interdetti, rimangono attoniti ad osservare il sopraggiunto; i Cavalieri di Atena si sono accorti che, chi vedono innanzi ai loro occhi, non è colui che hanno affrontato nell'Elisio, l'aspetto della divinità è completamente diverso da chi, i guerrieri, si erano trovati ad affrontare…

- Non è colui che ci trovammo ad affrontare nell'Elisio! … -

Esclama Phoenix, stupito strabuzzando gli occhi

- Già… il suo aspetto è… è ben diverso… - Dice Andromeda nell'incredulità del momento

- Cosa significa tutto questo? ! … -

Si domanda Cristal accigliando lo sguardo con severità

- Quale mistero si cela dietro tutto ciò… io non capisco -

Si domanda Sirio, la sua voce appare pacata ma in verità essa cela timore, è solo uno status di calma apparente…

Atena prende la parola dicendo fermamente

- Colui che abbiamo di fronte è l'Essenza Primordiale Divina del dio dell'Oltretomba: il vero Hades! Colui che con Zeus e Nettuno ebbe il comando sui Tre Mondi allorchè Urano ed i Titanidi furono detronizzati per mano di Crono, padre di Zeus, che volle dar il potere supremo agli Olimpici, sconfitto a sua volta dalle divinità che ora regnano… e dai quali io discendo…-

- Gli Dei Primordiali contro gli Dei d'Olimpo… la Prima Sacra Guerra Divina… - Mormora il Cavaliere del Dragone in un soffio di fiato

- E'così Sirio - Afferma Atena con tono fermo; la giovane, dopo aver risposto al Cavaliere del Dragone, adagia delicatamente Pegasus tra l'erba, ella lo osserva dolcemente; una mano sfiora amorevolmente il volto pallido del ragazzo con una lieve carezza

" Hades pagherà per quanta sofferenza ha arrecato… non temere Pegasus "

E' questo il pensiero che si fa largo nella mente della divina fanciulla mentre pone poi la mano sul petto del ragazzo, dopo alcuni attimi ella lascia Pegasus e si alza in piedi, si volta di scatto verso il dio, la giovane ha gli occhi scintillanti di fierezza, Atena volge lo sguardo verso il dio dell'Oltretomba, lo osserva tacitamente ma con occhi estremamente decisi; dopo alcuni attimi di silenzio ella gli rivolge la parola parlandogli con tono autorevole

- Hades… perchè ancora non deponi le armi? ! … perchè ti ostini a voler portare avanti una guerra inutile? ! … Non comprendi che a nulla serve tutto ciò che stai facendo? ! … -

Hades prende la parola e si rivolge alla dea con tono severo quanto alterato

- NON SONO IL TIPO DA DEPORRE LE ARMI… TU LO SAI ATENA! TE L'HO DIMOSTRATO CHIARAMENTE, E' INUTILE CHE CERCHI DI FERMARMI… NON CI RIUSCIRAI!! … -

Il dio afferma in seguito

- PORTERO' A TERMINE CIO' CHE MI SONO PREFISSATO DI FARE… NE' TU E NE' CHINQUE ALTRO OSTACOLERA' I MIEI PIANI… ORA SONO STANCO DI GIOCARE! … E' BENE CHE TU LO SAPPIA… -

Il tono di Hades è perentorio e determinato mentre i suoi occhi algidi non smettono di fissare Atena con perfidia: egli, con rabbia, esclama in seguito

- ELIMINERO' CHIUNQUE, SINO AD ORA HA OSTACOLATO I MIEI PIANI! … E QUESTA VOLTA NESSUN POTERE DIVINO RIUSCIRA' A SBARRARMI LA STRADA!! -

- Non contare che io ti lasci fare Hades… la tua è solo follia allo stato puro!! … e l' insana follia che tu culli in te ad un solo epilogo può portare… ALLA SCONFITTA!! … RICORDALO!! -

Esclama la dea della Giustizia con voce ferma e decisa… il suo tono di voce è denso di caparbietà così come il suo sguardo che ha preso un'espressione determinata

Il dio degli Inferi, sentendosi notevolmente offeso da quanto dettogli da Atena, risponde con tono irato e strafottente

- LA MIA NON E' FOLLIA MA SETE DI VENDETTA CONTRO CHI OSA SFIDARE GLI DEI SUPREMI, COSI' COME TU STAI CONTINUANDO A FARE…ANCHE OSANDO SFIDARE LA VOLONTA' DEL SOMMO ZEUS!! -

- ODIO E RANCORE GOVERNANO NEI VOSTRI CUORI… NULL'ALTRO CHE QUELLO!! … E CIO' VI ACCECA SENZA RITEGNO ALCUNO!! -

Grida la giovane fanciulla senza alcun timore; mai Atena è apparsa così decisa e determinata come in quel momento.

Se Hades già è iracondo con Atena: ora sembra letteralmente andato fuori di senno ed urla inferocito come non mai

- A TAL PUNTO OSI RIBELLARTI ATENA? !! … - Il dio oscuro stringe le mani a pugno in maniera così furibonda da conficcarsi le unghie nelle carni, tanto da farle sanguinare

- A TAL PUNTO GIUNGE LA TUA INFAMIA, RAZZA DI IMPERTINENTE CHE NON SEI ALTRO? !! … -Tuona, irata, la voce della divinità dell'Oltretomba

Atena ribatte senza timore

- Ben altra cosa è l'infamia Hades… non certo il mio desiderio di proteggere chi tu vuoi distruggere! ma sono le insulse idee di vendetta che tu e mio padre portate avanti senza alcuna vergogna: questa è l'infamia… è bene che tu lo sappia!! -

- STAI DAVVERO SUPERANDO OGNI LIMITE; LA TUA SFRONTATAGGINE NON HA LIMITI, RAGAZZINA!! - Esclama Hades digrignando i denti, furente

- Dovresti ben conoscermi ormai… - Risponde Atena con fare deciso

- ORA BASTA ATENA! … TACI!! E CEDI IL PASSO!! … SE CI TIENI ALLA TUA VITA… - Urla Hades

- Non ti temo Hades!! … - Esclama la dea - … Così come non temo la morte -

Stringendo nella mano lo Scettro di Nike, Atena con tono forte e privo di timore, asserisce

- Non cederò mai a te e men che meno all'assurda Volontà di Colui che è mio padre, anche a costo di incorrere nelle sue ire funeste!! … non mi importa nulla di subire castighi e punizioni; io non mi abbasserò mai a nessuna Volontà seppur essa sia Divina… MAI!! … -

- DACCORDO! … ALLORA PREPARATI A SUBIRE LA SUPREMA PUNIZIONE… LA PRIMA A CADERE SARAI TU, POI TUTTI COLORO CHE HANNO OSATO SFIDARE GLI DEI… TUTTI SOCCOMBERANNO SOTTO IL MIO DIVINO POTERE!! -

Hades innalza la sua spada al cielo, invocando il suo potere supremo

« ENERGIA OSCURA DELLE TENEBRE, FORZA DELLA TOTALE DISTRUZIONE… POTERE DIVINO CHE A ME APPARTIENE, ALIMENTA QUEST'ARMA CHE BRANDISCO TRA LE MANI E COLPISCI PER PUNIRE L'INFAMIA!! »

Un'energia spropositata si insidia nella spada del dio degli Inferi; nulla a confronto di quanto poco prima i Cavalieri Divini ed Atena hanno visto: era cento… mille… un milione di volte ben più devastante di quanto già essa non fosse precedentemente; il potere di Hades aveva assorbito una gran parte dell' immenso potere che, in verità, appartiene a Pegasus: il suo vero potere, tanto da far accrescere lo stesso cosmo del demone divino

" E' LA FINE DI TUTTO " Pensa Hades perfidamente e assaporando già la vittoria

La sua voce tuona nel cielo risuonando come un boato terrificante

« POTERE DIVINO DEGLI INFERI SUPREMI!! »

L'energia cosmica che a lui appartiene, esplode in tutta la sua forza devastante e terrificante; volgendo la sua arma contro la dea della Giustizia ed i suoi Cavalieri, attacca senza alcuna pietà; quell'esplosione di energia è diretta prepotentemente verso i presenti ad una velocità inaudita e sovrumana; Atena cerca disperatamente di contrastare quell' inesorabile attacco con tutta la forza del suo cosmo divino, innalzandolo a livelli impensabili ed inimmaginabili, i suoi Guerrieri espandono i loro cosmi elevandoli a livelli sovrumani, auree cosmiche dai colori sfavillanti si uniscono e si fondono fra loro all'unìsono con quello della loro protettrice creando una barriera luminescente e potente che tutto avvolge in un tentativo disperato di salvare il salvabile

" Dobbiamo farcela… non possiamo permettere ad Hades di portare a compimento il suo folle piano "

Pensa Sirio con decisione.

il Dragone soffre: le ferite subite lo hanno notevolmente indebolito eppure, con estrema tenacia, egli continua a lottare

" Non possiamo cedere… tutto dipende da noi… TUTTO! … "

Pensa Cristal facendo appello a tutte le forze che ancora ha in sè ed innalzando ulteriormente il suo cosmo siderale

" Dobbiamo vincere… il destino del mondo e dell' Universo intero è… è depositato nelle nostre mani… "

Pensa Andromeda deciso come mai fosse stato prima di allora

" Hades non… non avrà la meglio… nè ora e nè mai "

Pensa Phoenix caparbiamente elevando ancor più la sua potenza cosmica sino quasi a sfiorare la potenza di una divinità ma è solo un istante… un istante che passa via e se ne và…

il ragazzo è sfinito si accascia al suolo sofferente, cerca di resistere ancora per quanto sia possibile ma ogni sforzo è vano; via via anche gli altri Guerrieri cedono al potere di Hades arrendendosi ad esso, la forza del dio degli Inferi è illimitata e pochi istanti dopo anche Atena stessa inizia a cedere: è ormai da sola contro quella forza inarrestabile, le sue forze sono giunte al limite; la dea della Giustizia si sente persa

" Non posso più resistere… non… non ce la faccio… Hades è invincibile… è tutto finito ormai… tutto quanto… " Pensa Atena con le lacrime agli occhi; ella mormora in un filo di voce, sopraffatta dalla stanchezza

- Che l' umanità possa perdonare Colei che non ha saputo protaggerla dall'Oscuro Male… dalla fine… perdonatemi, se potete… PERDONATEMI… purtroppo ho fallito miseramente -

Atena sente pervadersi dalla stanchezza e dalla debolezza, il suo corpo è ricolmo di ferite che grondano di sangue, il dolore è insostenibile… atroce!

Ella cede al potere di Hades, stà per esserne completamente travolta ma una voce si ode forte ed imperiosa

« NON E' FINITA ATENA! … NULLA E' ANCORA PERSO!! »

Atena si accorge di non esser più da sola contro il nemico: un aiuto insperato è giunto, qualcuno è ora al suo fianco e quel qualcuno riesce a contrastare il potere di Hades

« NON SEI PIU' SOLA… NON TEMERE… ORA LASCIA FARE A ME; RIPOSA ATENA…RIPOSATI » Sussurra colui che è sopraggiunto con tono delicato ma fermo

La dea ode quella voce, è una voce amichevole, rassicurante ma la ragazza non riesce a dir nulla in quel momento e crolla, esausta e sfinita, sul campo di battaglia; ella riesce a malapena ad intravedere una figura voltata di spalle avvolta in una candida veste e da un manto, non sa chi possa essere ma comprende che si tratta di una forza amica ed avverte in essa un'aurea cosmica di divina potenza.

Quella figura rifulge di una luce meravigliosa, il suo potente cosmo risplende di sfavillanti ma delicate sfumature multicolori che appaiono danzare attorno al suo corpo in una soave armonia pregna di calma: è un cosmo che reca con sè soltanto quiete e pace che i cuori rassicura ma che sà anche donar forza… solo il custode di quell'immenso potere che traspare da quell'aurea divina riesce a contrastare l'oscuro e devastante potere di Hades; è una forza travolgente… potente quanto l'esplosione di miliardi di Galassie!

Soltanto lui riesce a contenere il colpo distruttivo del dio degli Inferi: quel cosmo maestoso si innalza a livelli irraggiungibili, inarrivabili! … aumenta a dismisura tanto da respingere l'attacco del dio oscuro e creando al contempo una barriera protettiva che avvolge Atena ed i suoi Cavalieri

- CHE DIAMINE STA' ACCADENDO? !! -

Urla Hades fuori di sè notando che il suo attacco stà divenendo, inspiegabilmente, più debole

Una voce rieccheggia forte nel vento ululante

« NON SARA' LA FINE DI NULLA, HADES…SAPPILO!! »

L'oscura divinità vede d'un tratto il colpo da lui stesso scagliato, riversarsi come un meteorite infuocato contro la sua stessa persona: un grido sovrumano spacca a metà il cielo innalzandosi ad esso… Hades è colpito e travolto inesorabilmente dal suo stesso potere e dal suo stesso attacco… egli è atterrato con una potenza, tale da esser quasi disintegrato; il contraccolpo è talmente forte che il corpo del dio, cadendo, è trascinato lontano di svariati metri lasciando sul terreno un lungo solco che sembra un cratere; Hades finisce tra la polvere, miseramente soppraffatto da un solo, unico attacco sferrato da un' unica persona; il dio giace inerme e ferito al suolo, del suo cosmo minaccioso e poderoso, poco o niente rimane… esso appare impercettibile.

Lentamente la luce che avvolge quella figura va scemando sino, pochi attimi dopo a ritiarsi del tutto mostrando chi si cela dietro di essa; è un giovane… increduli i Cavalieri ed Atena stessa, stremati e feriti: giacenti tra l'erba, osservano quel giovane

" Chi è costui? … " Si domanda Phoenix riuscendo a malapena a sollevare il capo

" Ho percepito in esso una… una potenza di inesauribile energia e… e forza "

Pensa Andromeda cercando di sollevarsi dal suolo ma è troppo debole per riuscirvi e ricade tra l'erba in un gemito di dolore

" Chi può mai essere? … non… non riesco a… a comprenderlo… in esso ho… ho avvertito un cosmo dalla potenza divina… ma… ma esso mi è… estraneo"

Pensa Sirio volgendo lo sguardo stanco verso colui che ancora è di spalle

Il sopraggiunto si erge innanzi a loro nella sua splendida figura che si staglia imperiosa come una statua: maestosa al punto tale da non poterne descrivere tutta la sua eccezionalità… un corpo perfetto ed imponente, sembra di trovarsi dinnanzi ad un Titanide! … il sole tornato ad affacciarsi da dietro le nuvole, avvolge con i suoi raggi il giovane; egli, dopo pochi attimi, finalmente si volta verso i presenti, volge lo sguardo dapprima verso Atena ma gli occhi della giovane sono socchiusi, ha la vista apannata tanto è immensa la stanchezza che pervade il suo essere completamente; è uno sguardo puro e cristallino quello che osserva la ragazza, uno sguardo amico, poi, dopo aver guardato la fanciulla, il giovane si volta verso i Cavalieri Divini, li osserva tacitamente ma in quell'attimo i suoi occhi si velano di lacrime, sono lacrime sincere e ricolme di amarezza

- Perdonatemi se potete - Mormora il giovane con voce densa di dolore rivolgendosi ai ragazzi e osservando poi, poco lontano da dove egli si trova, il corpo esanime di Gemini

" Kanon… " Pensa con rammarico, i suoi occhi denotano un'espressione addolorata e sorpresa…

- Che cosa mi hai fatto commettere Hades? … quali orrori! … dannata divinità infernale a quale vile infamia mi hai fatto giungere? … -

Dice fra sè e sè il giovane raggiungendo il Cavaliere d'Oro dei Gemelli.

Il ragazzo si sofferma alcuni istanti innanzi a Kanon, lo osserva; incredulità e dolore traspaiono dai suoi occhi mentre, pochi istanti dopo, egli crolla in ginocchio accanto al valoroso Cavaliere caduto.

- Che la tua anima possa perdonarmi… perdonami… -

Mormora il ragazzo in un fil di voce pregno di dolore, egli si toglie il manto che gli avvolge le vesti e lo depone sul corpo di Kanon coprendone anche il volto giovanile imprigionato sotto il pallore di cera

- Amico mio - Sussurra il giovane con gli occhi colmi di lacrime

Alcuni attimi dopo il ragazzo si solleva da terra, rimane ancora qualche attimo innanzi a Gemini sino a che egli non si sente chiamare da qualcuno…

- Dite… chi siete? ! … voltatevi! -

E' Sirio, ancora giacente tra l'erba, che ha parlato; il giovane si volta verso il Cavaliere del Dragone

- Sono io Sirio! - Esclama il sopraggiunto avanzando verso il guerriero con incedere deciso ed elegante.

Quando egli si fà più vicino, Sirio nota immediatamente lo sguardo: è uno sguardo di brace, determinato: ora improvvisamente incendiato da una luce decisa che gli sembra bene di conoscere; due occhi accesi, limpidi… dall'espressione calda e rassicurante: amichevole!

Una folata di vento, alzatasi d'improvviso, scopiglia i lunghi capelli di colui che è di fronte a Sirio: non ci vuole molto che egli riconosce il giovane

- Pegasus… -

Mormora il Dragone con un filo di voce, riconoscendo l'amico di mille avventure benchè il suo fisico abbia subìto una mutazione così repentina, apparendo molto ben diverso da quel ragazzo adolescente e spaccone che conosce:

quello è il vero aspetto di Pegasus; Divinità Primordiale… non semplice Cavaliere di Atena.

Sirio, come in preda ad una strana forza, si alza in piedi; sente il forte desiderio di raggiungere l'amico ritrovato, vuole riabbracciarlo.

Lentamente e barcollando un pò, egli cerca di raggiungere Pegasus; è a pochi passi da lui, il Dragone accenna un lieve sorriso ma una terribile fitta di dolore al petto lo coglie, tagliandogli il fiato egli crolla letteralmente a peso morto addosso all'amico il quale riesce appena in tempo ad accoglierlo tra le braccia prima che stramazzasse nuovamente al suolo

- SIRIO!! - Esclama Pegasus con notevole preoccupazione nella voce e spalancando gli occhi scuri con timore;

il Cavaliere di Cina è aggrappato con tutte le sue forze alle possenti braccia dell'amico, che lo sostiene fortemente: Sirio ha gli occhi socchiusi; dannatamente sofferenti, respira a fatica ma stà sorridendo e quel debole sorriso gli illumina delicatamente il viso nonostante esso sia divenuto paurosamente pallido, rigato di lacrime: egli sussurra in un fil di voce

- Sei… sei tornato… - Il ragazzo chiude gli occhi per alcuni istanti, continua a sorridere rimanendo in silenzio, egli avverte il caldo tepore del cosmo dell'amico che lo avvolge e si sente sereno.

Sirio solleva lentamente le palpebre rivolgendo lo sguardo affaticato verso Pegasus che continua a sostenerlo con forza

- Ho… ho temuto che… che il malvagio spirito di Hades non ti abbandonasse più… io e… e tutti gli altri abbiamo creduto di non poterti mai più rivedere… pensavamo che… che la tua anima si fosse persa irrimediabilmente ed invece ora… ora… -

Il Dragone non riesce neppure a terminare la frase che un'ennesima, atroce fitta di dolore lo coglie; gemendo di dolore, Sirio si aggrappa con ancor più forza alle braccia dell'amico, Pegasus lo stringe a sè, si accorge che l'amico è giunto allo stremo delle forze ormai, cerca di infondergli forza e coraggio

- Sirio… fatti forza… non cedere… non cedere! -

Dice il giovane con voce amichevole ma al contempo determinata ma quella determinazione è accompagnata dal pianto che Pegasus cerca disperatamente di celare

- Reagisci… - Sussurra in un fil di voce tremante

- Pegasus… temo… temo che questa volta io… io non… non riesca a farcela… -

Mormora Sirio parlando a fatica

- Cosa vai dicendo? ! … - Esclama il giovane con tono quasi di rimprovero

- Gli… gli attacchi di Hades mi hanno devastato senza alcuna pietà… sono… sono riusciti a… ad abbattere ogni mia difesa, quel… quel demone divino è… è riuscito a… a capire il… il mio punto debole e… e mi ha massacrato… non vi è ormai più nulla da fare per me… -

Dice il Dragone con tono dannatamente sofferente e sempre più debole, è giunto allo stremo, egli sente ormai vicina la fine… troppo vicina ed il ragazzo comprende che questa volta non sarebbe riuscito a raggirare la morte.

Sirio si sente debolissimo; quel pallore che gli segna il volto è divenuto ancor più spaventoso, il Cavaliere si accascia di più su se stesso: Pegasus cerca di sostenerlo con quanta più forza potesse

- Per l'amor del cielo, Sirio… non arrenderti… non ci puoi lasciare… NON PUOI!! … -

Grida Pegasus con disperazione

Il Cavaliere del Dragone sorride amaramente mormorando poi

- Sai che mai vorrei lasciarvi… ma questa volta… mi devo arrendere… -

- No… no Sirio…NO! … non parlare a quel modo amico mio, tante volte ce l'hai fatta a superare le asperità… non ti sei mai arreso: non puoi farlo ora… NON DEVI!! -

La voce del ragazzo, nel pronunciare quelle parole, trema come mai prima di quel momento, ha le lacrime agli occhi:

il Dragone se ne accorge e dice in un alito di fiato

- Non piangere amico mio… questo è il Destino… non mi posso sottrarre alla sua Volontà… lo sai… -

- Non è giusto questo… - Sussurra amaramente Pegasus

Mentre Pegasus è voltato di spalle, nessuno si accorge di quanto stà per accadere… improvvisamente, in lontananza, un'ombra si stà insidiando… il Male non è stato ancora sconfitto…