ASGARD: I RETROSCENA DELLA SAGA DEL NORD

La serie di Asgard, che va dall'episodio 74 al 99, è, filler a parte, l'unica che non deriva da Masami Kurumada, ma è comunque splendida, tanto da essere la preferita da numerosi fan (più in Occidente che in Oriente, dove invece non ha mai avuto successo). L'origine si può lontanamente (ma molto lontanamente !) ricondurre ad una storia del manga che non è stata trasformata in anime: "Natassia del paese di ghiaccio" apparsa sul volume n°20 del manga italiano, ma in realtà, visti i tempi di produzione, fu concepita molto prima, e le due storie non hanno praticamente niente in comune. La serie di Asgard fu disegnata per permettere a Kurumada di andare avanti con il manga, la cui produzione procedeva molto più lentamente rispetto a quella dell'anime, e si decise di ambientarla in un mondo nuovo, non più ispirato alla mitologia greca, che finora era stata il filo conduttore della storia, ma alla mitologia nordica di epoca vichinga. La trama non presentava grosse novità, i cinque eroi dovevano salvare ancora una volta Lady Isabel e l'intera umanità avendo a disposizione poche ore di tempo e dovendo superare i sette cavalieri del nord, ma già nello stile dei disegnatori si nota un certo avvicinamento a quello di Araki ed Himeno, ormai considerati i migliori. I due autori disegnarono però un solo episodio, il primo, impegnati sia nella realizzazione del terzo OAV e sia nei preparativi per la saga di Nettuno, ma la cosa si nota meno di quanto sarebbe successo in passato perchè i Settei (i disegni dei personaggi che gli altri disegnatori devono copiare il più possibile) erano stati rifatti da loro due. La vera novità della saga di Asgard sta però nella complessa psicologia dei personaggi, per certi versi simili ad Acquarius ovvero combattuti tra volere e dovere, ma di questo si parlerà altrove. La saga di Asgard fu comunque preceduta dal secondo OAV, anch'esso ambientato nella terra del Nord e per certi versi simile alla storia che conosciamo. Altro punto forte della storia furono le splendide musiche in stile wagneriano che caratterizzarono tutto il capitolo.