GLI AUTORI

Questa pagina è dedicata ai due autori principali della serie: Masami Kurumada, il creatore dei cavalieri su manga, e Shingo Araki, il disegnatore principale dell'anime. Di quel che Kurumada fece per i cavalieri si è già parlato altrove (Nascita di un mito), qui quindi mi limito ad una sua piccola biografia. Oltre alle due colonne de "Saint Seiya", vi è anche Seiji Yokohama, le cui splendide musiche meritano di essere citate.

MASAMI KURUMADA

Kurumada nacque a Tokyo, in Giappone, il 6/12/1953, oggi quindi ha 47 anni e si avvia ai 48. Amò il disegno sin dalla fanciullezza, partecipò ad un concorso per disegnatori di manga e, a ventuno anni, debuttò con "Sukeban Arashi" sul settimanale Shonen Jump della Shueisha. Non si trattò comunque di un grande successo, Kurumada era un disegnatore serio e capace, ma il suo punto debole erano i volti, sempre abbastanza somiglianti tra loro. Comunque, al di la del disegno, era probabilmente la sceneggiatura della serie che non attirava il pubblico giovanile. Vari anni dopo, egli creò "Ring No Kakero" un manga ambientato nel mondo della boxe, i cui due protagonisti rappresentavano il Dragone e la Tigre della mitologia cinese, e dopo di esso "Fuma no Kojiro". Il successo giunse però nel 1986, con la creazione del famosissimo "Saint Seiya" (I cavalieri), un successo mondiale in cui sfociavano le tre principali passioni di Masami: le armature, l'astronomia e la mitologia. Quando il successo della serie iniziò a calare, tanto che gli fu vietata la produzione del capitolo dell'Olimpo, Kurumada disegnò "Silent Knight Sho" nel 1992, e nel 1994 "Zaji". Il successo comunque tornò solo con "B'T X", la cui storia, anche se ambientata nel futuro, ha molti punti di contatto con i cavalieri. Negli ultimi anni è ritornato a lavorare a "Ring ni Kakero", che ha spesso definito la sua serie preferita, realizzandone il seguito "Ring ni Kakero 2". Sua caratteristica di sempre è il ritmo incalzante delle storie.

SHINGO ARAKI

Nato il 1/1/1939 a Sagoya (è quindi di sei anni più anziano di Kurumada), Araki è il disegnatore principale dei Cavalieri. Inizia a pubblicare fumetti a soli 18 anni, quando cioè un mensile della sua città si rende fortuitamente conto della sua abilità. Ha disegnato moltissime storie, da "Tommy, la stella dei Giants" nel 1968 a "Rocky Joe" nel '70 continuando con "Goldrake" (1975), "Lady Oscar" (1979), "Occhi di gatto" (1983) "G.I. Joe" (1986) fino, sempre nell'86 ai Cavalieri dello zodiaco. Di questa serie ha animato numerosi episodi, oltre al 1°, al 2° ed al 3° OAV, completamente da solo. Per quarto ha invece avuto la collaborazione di un altro disegnatore. Fra le case editrici delle sue opere vi sono spesso la Toei e la TMS. Sua collaboratrice di sempre, sin dai tempi di "Lady Oscar", è Michi Himeno, mentre suo grande amico è proprio Kurumada, del quale Araki ha trasformato in anime tutti i manga. Fra le sue caratteristiche vi sono la magrezza dei corpi, che quando sono in posizione di battaglia tendono a piegarsi leggermente e sporgere in avanti la testa e le spalle, e l'espressività degli occhi, grandi e davvero ben realizzati. Sempre negli scontri, le gambe talvolta sono disegnate in posizioni impossibili, o comunque troppo complesse per essere naturali, ma ciò aumenta la bellezza della scena globale. Altro merito di Araki sono i profili, spesso punto debole di molti abili disegnatori. A differenza di tanti infatti, egli riesce a rappresentare anche la bocca, aperta per parlare, di profilo, senza farla invece apparire completamente su un solo lato della faccia, come avviene in numerose altre serie. Attualmente ha creato la "Araki Production", in cui lavora fra gli altri anche Michi Himeno, e che si è occupata di B'T X, Yugioh e persino dell'ultimo film di Ken il Guerriero.

SEIJI YOKOHAMA

Si tratta di colui che ha creato le musiche dei cavalieri. Nato il 17/03/1935 ad Hiroshima, ebbe il diploma di compositore al conservatorio nazionale. Musicò varie serie, tra cui Capitan Harlock, mostrandosi sempre molto abile. Per "Saint Seiya" creò praticamente tutte le musiche, sia di sottofondo che tematiche, e raggiunse l'apice del successo con quelle "Wagneriane" della saga di Asgard. Le sue musiche riescono a trascinare ed esaltare gli animi (Pegasus Fantasy), ma, come nei casi di Mime e Syria, possono anche essere molto tristi.