INTERVISTA A JOOJI FURUTA

A seguire, un’intervista a Jooji Furuta, regista di Saint Seiya Soul of Gold, proveniente dalla rivista Figure Ou. Grazie a Nicol per la traduzione dal giapponese e a SUI per quella in italiano.

Per iniziare, per favore, ci può dire come è stato coinvolto in questa nuova produzione?

Jooji Furuta: Al tempo della seconda stagione di Omega, io lavoravo agli storyborard. E' stata questa la mia opportunità.

A parte lei, esistono molti nuovi membri in questa produzione.

J.F: Toshimitsu Takeuchi alla composizione è stato raccomandato da me. Eravamo insieme in "Keroro Gunso" e "Nobunagun", e l'ho voluto con me poiché scrive cose molto interessanti. Il mio genere è più quello di "Fuma no Kojiro" che di "Saint Seiya", ma Takeuchi è più sveglio di me. Mi ha tolto la responsabilità dell'esito della storia, di cui quindi si occupa òio. Svilupperà una storia che sono sicuro aiuterà il mondo di "Seiya". Del design delle Armature Divine e delle God Robe si è occupato Fumitoshi Oizaki, anche lui proveniente da "Keroro gunso". Oizaki ha una mania per le armature di Saint Seiya, tanto che mi ha mandato 10 risposte per una sola e-mail. Spero che avrò l'approvazione dei fan, per il design nato dalla visione di Oizaki.

Ha assistito alle precedenti produzioni di "Seiya"?

J.F.: Io sono nato nel 1981, ero ancora un bambino all'epoca della prima serie TV. Ricordo che era un anime che mi piaceva davvero. Pensavo sempre a Seiya che indossava il Gold Cloth del Sagittario. Avevo anche il modellino di Seiya, quello del Sagittario e dell'armatura della Terra (Steel Saint Daichi), i miei preferiti. Sono dunque abituato a cose del tipo "la stessa tecnica non funziona due volte con un Cavaliere" o "non mi arrenderò finché la mia testa non sarà tagliata" oppure "accelerare il ritmo per 3 volte in Sinai Rosso". Quando ero bambino mi eccitavo sempre quando vedevo delle serie come quella di "Seiya", una volta per un festival scolastico mi feci un armatura del Dragone di carta, ero davvero coraggioso. Il ricordo di quegli anni magici mi fà venire sempre un grande entusiasmo.

Quali sono i ricordi che le restano di questo nuovo anime?

J.F.: La mia relazione con Toei è iniziata quando ho fatto gli storyboard per la seconda stagione di Omega, all'inizio pensavo scherzassero quando mi hanno proposto la direzione di questo progetto. Poi ho scoperto che erano seri. Era chiaro che non scherzavano, mi sembrava tutto un bel sogno, ma poi l'ultimo mese sono stato colpito da una grande pressione. Avevo un grande sentimento di affetto per "Saint Seiya", derivante dalla mia infanzia, per questo volevo far divertire con questa opera. Così quando terminavo gli "storyboards" avevo un sentimento in mente, e mi chiedevo "voglio che tutti vedano questo?". Tuttavia volevo un "Seiya" che piacesse, era questo il mio pensiero fisso.

Qual è la ragione per cui avete scelto Aiolia come personaggio principale?

J.F.: Questo fu deciso al tempo dell'inizio del progetto. Era perfetto tra i Cavalieri d’Oro, Aiolia ha un’immaturità ma anche un desiderio di evolversi. E' un personaggio perfetto, un tipico protagonista. Inoltre, ha un legame con suo fratello, Aiolos, un elemento molto interessante per un protagonista. Il sentimento di Aiolia che al tempo fu lasciato da Aiolos, che salvò Atena, ed anche il suo sentimento che non è mai scomparso per Shura, che ha ucciso suo fratello, sono fatti che in quest'opera, cercheremo di evidenziare, poichè poco trattati in passato. Comunque voglio rassicurare, per i Cavalieri, il manga originale è stato la nostra guida.

Possiamo contare che metterete in evidenza altri Cavalieri d’Oro?

J.F.: E' chiaro, posso dire a tutti i fan che mi è piaciuto lavorare con DeathMask e Aphrodite. Non devono preoccuparsi quegli che sono dei segni del Cancro o dei Pesci. Sapete, esistono molti fan di DeathMask nello staff. Forse, è il personaggio più umano. Comunque stiamo lavorando per dare almeno una chance di stare per un po’ in primo piano anche a DeathMask!

Un punto di distacco saranno l'uso degli abiti comuni che vedremo in quest'opera.

J.F.: Sì. Aiolos e suo fratello, Saga e Shura hanno uno stile greco, per gli abiti abbiamo cercato di dare la sensazione di varietà. Dohko ha come riferimento gli abiti di Shiryu per esempio. In generale, per fare gli abiti dei cinque personaggi citati finora, ci siamo affidati ai disegni del manga originale. Invece per DeathMask essendo un italiano, abbiamo usato dei jeans, il suo è uno stile da damerino; per Milo abbiamo usato uno stile da punk rocker, per mia scelta. Aldebaran usa una giacca in pelle, disegnata da Hideyuki Motohashi. C'è stata una richiesta da parte del responsabile del colore di usare il rosa, che non era per nulla sfruttato, in questo caso abbiamo pensato ad Aphrodite e i suoi vestiti.

Perchè lo scenario di Asgard?

J.F.: Abbiamo avuto molte idee per lo scenario e i nemici, ma alla fine per semplificare il progetto, la scelta si è ristretta a pochi nuovi nemici che potevano giustificare l'apparizione delle Armature Divine per i Cavalieri d’Oro. Volevamo spiegare bene la forza di queste armature sin dall'inizio. Intanto, si è fatto il nome dei God Warrior, apparsi nel film/OAV e nella serie TV, così abbiamo scelto il loro scenario che non richiedeva nessuna spiegazione poichè già famigliare ai fan. Mostrare Hilda e Freya in questa nuova serie è stata una mossa per attirare l'attenzione dei vecchi fan.

Che cosa ci si può aspettare da questa produzione?

J.F.: Sono coscente e mi piace pensare che quest'opera sia accostata al grande nome di "Seiya". Il nostro punto di partenza è stata la frase: "I Cavalieri lottano per l'amore e per la giustizia sulla Terra insieme ad Atena, e lo fanno con le loro costellazioni protrettrici". Sappiamo bene che l'opera è vista diversamente da un adulto, così abbiamo pensato a quando eravamo bambini. Pensare alla stupenda musica classica, come base per la colonna sonora. Tutto ciò dava un tono meravigliosamente maturo alla musica. Essa, unita agli stupendi disegni del maestro Shingo Araki, ha fatto nascere l'incantevole anime di Saint Seiya, il più amato dai fan. Cercheremo di produrre "Soul of Gold" con la stessa anima di coloro che fecero "Seiya" a quel tempo. Desideriamo mostrare la nostra anima in quest'ultima parte dell'opera.

Perchè la saga di Saint Seiya è così amata?

J.F.:" I Cavalieri lottano al rischio della vita per salvare Atena". Questa idea dell'opera originale, è semplice ma attira molto, essa è legata al cavallerismo, e descrive bene il modo di vivere dei Cavalieri. Ecco perchè i personaggi di questa storia, e le loro gesta, sono molto amate dai fan.