LA STORIA SEGRETA DI CAPRICORN

Uno dei vari prodotti del merchandising dei cavalieri sono i tre libri "Jump Gold Selection", splendidi volumi originariamente scritti in Giappone e dedicati esclusivamente all'anime. Su ciascun libro, oltre a vari articoli ed immagini, c'è una "storia mai narrata", ovvero la storia di avvenimenti che, pur essendo avvenuti, non sono stati trattati dettagliatamente dall'anime. La prima storia, che narra la vita di Andromeda e Phoenix, è stata scritta nientemeno che da Takao Koyama, lo sceneggiatore principale dell'anime, ed è stata illustrata da Nobuyoshi Sasakado, già disegnatore di alcuni episodi della serie. La seconda storia, sulla quale questo articolo è incentrato, è scritta anch'essa da Koyama, ma è stata illustrata dalla coppia principale di disegnatori, ovvero Shingo Araki e Michi Himeno. L'argomento trattato sono i retroscena della morte di Micene, l'ascesa di Gemini come Grande Sacerdote ed il ruolo giocato da Capricorn nella vicenda. Infine, l'ultimo articolo, scritto da Yoshiyuki Suga e disegnato ancora dalla coppia Araki - Himeno, racconta in breve altre avventure di Atena e dei suoi cavalieri. L'articolo seguente è disponibile in francese sul sito Burningblood. Le illustrazioni sono raccolte in fondo alla pagina, subito dopo un mio breve commento.

Sia la prima che la terza storia sono disponibili negli articoli, con i titoli "Andromeda e Phoenix" e "Il Grande Amore di Atena".

Capitolo primo: Ritrovarsi

Questa storia si svolge l'anno in cui Atena nacque. L'estate Greca era costellata di diluvi, ma fra le lontane montagne di Atene, dov'è costruito il Grande Tempio, il clima è molto asciutto. Il vento spazza via il fango seccatosi, e così facendo diffonde nell'aria nubi di polvere. Nella stessa città, centinaia di turisti si accumulano ai cancelli d'ingresso. E' stato così sin dalle ere mitologiche, la gente aspira senza pace a scoprire questo posto misterioso. Ogni anno, un giornalista cerca di risolvere il mistero di questo luogo mistico chiamato Grande Tempio, ma tutti loro, senza eccezione, vanno via farfugliando confusi. La verità è che il Sacerdote, cercando di evitare l'intrusione di persone indesiderate, ha creato numerosi campi di forza intorno al Grande Tempio. Alcuni turisti, giunti per miracolo ai limiti del campo di forza, non possono andare oltre. Se ci provano, sono automaticamente respinti. Ovviamente, tutto ciò non è possibile che per il cosmo del grande sacerdote, capace di creare campi di forza a grande distanza.

Un giovane uomo entrò nel Grande Tempio con una facilità incredibile, come se fosse il vento. Sotto un sole intenso, la brezza gli agitava i capelli come se fossero vivi. I suoi occhi non sembravano riflettere la sua reale età. Osservando i suoi abiti, non si poteva pensare a nessun altro se non ad un cavaliere.

"La mia antica casa, il Grande Tempio, non è affatto cambiata." Costui si diresse al centro del Grande Tempio, di fronte alla meridiana dello zodiaco. La meridiana fronteggiava le dodici case che i cavalieri d'oro avevano il compito di difendere. Inoltre, questi templi hanno un legame con ciascuna delle costellazioni dei cavalieri d'oro. "Il decimo tempio è quello del Capricorno" ricordò il giovane. Il suo sguardo si spostò verso il tempio del sacerdote e la statua di Atena. "Atena non dovrebbe essere già rinata ?" si chiese. Pensando a queste cose, spostò lo sguardo davanti a se.

Quando era ancora un'apprendista, era stato lì che aveva versato sangue e sudore, nell'aria di esercizio affianco alla quale c'è la zona di combattimento (l'arena in cui 13 anni dopo Pegasus avrebbe affrontato Cassios). Si diresse verso quel posto. Fu li che due anni prima ottenne il titolo di cavaliere, e con esso l'armatura che di quel titolo era la prova, sconfiggendo il suo ultimo avversario. Se lo ricorda perfettamente. Questo giovane era stato il vincitore. Quando ricorda il modo in cui vinse quel combattimento, si sente eccitato come allora "A quel tempo fu fortuna, ma se quel combattimento si svolgesse ora, vincerei grazie alla mia forza". La sua fiducia in se stesso non era immotivata. Durante questi ultimi due anni, si era allenato duramente fra le montagne della Spagna. Aveva incominciato a credere in se. Il giovane uomo fece un profondo respiro e lo trattenne. Si concentrò e chiuse gli occhi. Espirò. Il suo corpo emanava il suo cosmo. Gli occhi del giovane si aprirono dolcemente. Decise che l'obiettivo sarebbe stata la cima della montagna che era alle spalle della statua di Atena. Era ad una distanza di tre chilometri… "Yaaaaaa…!". In un istante, diresse il suo braccio destro verso la cima della montagna. La forza del colpo tagliò il vento e produsse un rumore particolare volando alla velocità della luce. Il colpo raggiunse finalmente la casa del Sacerdote all'Altura delle Stelle. Qualcuno avrebbe potuto vedere uscire del fumo. Osservando il fenomeno, il giovane ebbe un brutto presentimento. Improvvisamente, alle sue spalle apparve un cosmo enorme "Hmm… questo cosmo è…". Si girò col sorriso sul volto. Era Micene, cavaliere d'oro del Sagittario, che gli sorrideva con affetto.

"Micene !"

"Shura ! Da quanto tempo sei tornato ?"

Il giovane chiamato Shura non rispose ed abbracciò il nuovo venuto. Micene disse amichevolmente "Capricorn, hai aumentato il livello del tuo cosmo, non è così ?"

"Non posso ancora paragonarlo al tuo"

"No… è sicuramente uguale al mio"

"Oh… uguale al tuo"

"Tra le dodici case, la decima, quella del segno del Capricorno, accoglie finalmente il ritorno di Shura, cavaliere d'oro del Capricorno. Congratulazioni Shura !" disse Micene tendendo la mano

"Grazie, Micene" Capricorn strinse la mano di Micene con gratitudine. Micene sentì che la mano dell'amico era cambiata. Con l'esercizio che aveva dovuto sopportare, era diventata più sicura. "Cosa… questa mano ! si è allenato fino a questo punto… straordinario, Capricorn…" pensò.

"Micene, che ti succede ?" questo fece uscire Micene dai suoi pensieri

"Shura, la casa del Capricorno è perfetta adesso !" disse Micene guardando Capricorn come suo fratello

"Sentire queste parole uscire dalla bocca di chi ho sempre considerato come un modello mi rende molto felice…"

"Shura, devo ricordarmi che sei più giovane di me di quattro anni. Vieni, andiamo ad incontrare il sacerdote. Stanotte potremo conversare a lungo." Disse Micene, e Capricorn sorrise.

Capitolo secondo: Insolite trasformazioni

Il Grande Sacerdote delle dodici case era il maestro di tutti i cavalieri. In ogni generazione il sacerdote sceglie il suo successore tra i dodici cavalieri d'oro. Un cavaliere che è buono, intelligente e coraggioso. La cerimonia di successione ebbe luogo prima di ogni Guerra Sacra. Il nome di una Guerra chiamata Sacra ricorda il tempo in cui Nettuno, Dio degli Oceani, sovrano di Atlantide, aveva cercato di governare il mondo.

Quando il male tornerà sulla terra, Atena rinascerà. Prima dell'inizio dei combattimenti, il sacerdote ordina a tutti i cavalieri del mondo di tornare al Grande Tempio. Una Guerra Sacra avviene ogni 230 - 250 anni. L'ultima avvenne 229 anni prima. A quell'epoca, 79 cavalieri furono mobilitati per la battaglia (nella storia, il più grande numero di cavalieri che mai partecipò ad una guerra). Solo in pochi sopravvivessero… fu una battaglia senza pietà. Uno di loro fu il maestro di Sirio, che attualmente vive in Cina ai Cinque Picchi, il cavaliere della Bilancia Doko. L'altro è la persona che attualmente è Grande Sacerdote: Sion.

"Ah, Capricorn, finalmente sei tornato". Il sacerdote diede il benvenuto al giovane cavaliere d'oro. E' seduto sul trono, il suo volto è celato sotto una maschera e l'età del suo corpo è nascosta da una tunica.

"Vostra altezza" Capricorn si inginocchiò rispettosamente

"Stanotte prenditi una buona notte di sonno"

"Si ! La ringrazio perché si preoccupa per me"

"Capricorn, sei diventato molto forte ?". La voce venne dal retro del trono del Sacerdote, dal quale emerse Arles, il cadetto del Sacerdote.

Arles aiutava l'anziano sacerdote, indebolito dalla malattia, nelle sue funzioni. In un certo senso il sacerdote divideva con lui i suoi compiti. Arles era stato un cavaliere d'argento. Per questo motivo non poteva diventare sacerdote ma la sua personalità giusta e leale aveva la fiducia di tutti i cavalieri d'oro. Egli aveva il rispetto ed il supporto dei suoi pari.

"Adesso, anche il cavaliere d'oro della casa del Capricorno è ritornato."

"Arles, domani darai a Capricorn la sua missione". Il sacerdote pronunciò queste parole mentre cercava lentamente di alzarsi dal trono.

"Si. Capricorn, tu puoi sistemarti adesso. Prenditi un po' di riposo." Arles seguì il sacerdote.

"Grazie." Quando Capricorn stava per andarsene, sentì alle sue spalle un cosmo molto potente. Divenne nervoso ed il suo corpo iniziò a tremare "Che… che cos'è questo cosmo ?" pensò. Il sacerdote, che sembrò riconoscere l'intruso, si voltò.

"Gemini ?!"

"Ah !". Capricorn girò la testa e vide davanti a se il cavaliere d'oro dei Gemelli che avanzava lentamente. Costui mostrava un vago ghigno ed una grande freddezza.

"Vostra maestà… io, Gemini, cavaliere d'oro dei Gemelli, vi presento i miei omaggi". Quello era il protocollo e Gemini si era adeguato molto bene. Capricorn era perso nei suoi pensieri. Avrebbe voluto sapere se lo strano cosmo che aveva sentito emanarsi proveniva da Gemini. Ma il giovane cavaliere d'oro sentiva soltanto un cosmo potente e generoso, caratteristico di qualsiasi cavaliere d'oro. "Strano… chi emanava il cosmo che ho sentito poco fa ? forse è di un intruso che è penetrato nel Grande Tempio" pensò.

"Tu sei… ?"

"Shura, cavaliere d'oro di Capricorn" rispose

"Ooh… sei tu…"

"Un istante fa ho sentito un cosmo molto potente che mi sfidava… anche tu ?"

"No"

"Dici sul serio ?"

I due cavalieri erano uno di fronte all'altro e si guardavano negli occhi. L'atmosfera divenne alquanto elettrica. "Questo è quello che… cosa sono queste strani luci negli occhi di Gemini !" pensò. Finalmente il sacerdote intervenne:

"Gemini, com'è la situazione con Nettuno ?"

"Non c'è stata alcuna attività fino ad ora"

"Gemini, controllare Nettuno è molto importante. Non dovresti disprezzarlo. L'ultima Guerra Sacra è datata 229 anni fa… il giorno dell'arrivo di Atena si avvicina !"

"Si, vostra maestà !"

"Gemini, resta al Grande Tempio stanotte e cerca di riposarti"

"La ringrazio"

Gli occhi di Capricorn non riuscivano a staccarsi da Gemini "Gemini, un uomo al quale sarà necessario fare attenzione…"

Capitolo terzo: L'assassino

La notte era scesa sul Grande Tempio, il cielo era pieno di stelle luminose e brillanti, belle come angeli. Stringendo un bicchiere in cui si rifletteva la luce delle stelle, Capricorn, seduto su una sedia sotto un balcone, si girò verso Micene.

"Micene, il cavaliere Gemini, che tipo d'uomo è ?"

"Gemini ?… beh, non è qualcuno che parla molto di se… nessuno… forse neppure il Sacerdote sa chi sia in realtà. Questo perché è molto difficile leggere nei suoi pensieri. Ma a me sembra che Gemini tenti disperatamente di nascondere un velo d'ombra…"

"Hmm… Capricorn riconsiderò il lampo misterioso negli occhi di Gemini, e all'improvviso sentì di nuovo un cosmo che lo sfidava dichiaratamente.

"Micene ?"

Micene aveva avuto la sua stessa sensazione e si era messo di guardia

"E' questo, Micene ! E' il cosmo che avevo sentito poco fa !"

"Andiamo, Shura !". La faccia di Micene cambiò ed il cavaliere cominciò a correre

"Ah ?" Capricorn, nervoso e preoccupato, iniziò a camminare a sua volta

Micene correva più veloce che poteva "Capricorn, il Sacerdote è in pericolo !"

"Che !!"

I due cavalieri si diressero verso il tempio del sacerdote "Buon Dio… non sono ancora veloce come Micene !" pensò Capricorn. Usando l'incredibile velocità dei cavalieri d'oro, arrivarono immediatamente davanti alla scalinata. Senza neppure riprendere fiato, oltrepassarono la porta e spostarono Arles che cercava di usare il suo corpo come scudo per difendere il sacerdote dal misterioso assalitore.

Arles era pur sempre un cavaliere d'argento, non era debole, ma ciononostante il suo corpo era coperto di ferite e, cosa ancor più sorprendente, l'assassino sembrava non averne. Possibile che l'intruso fosse più forte di un cavaliere d'argento ? L'assassino indossava una maschera che celava la sua vera identità.

"Arles !"

"Urgh… Micene !"

Capricorn gridò all'assassino di presentarsi "Chi sei tu ? Tu che sei così folle da osare entrare nel tempio del sacerdote ed attaccarlo, dicci il tuo nome !"

L'intruso restò muto come una tomba. Arles fu sorpreso nell'osservare l'armatura dell'assassino "Tu… tu… sei… un… ?!"

Capricorn si girò verso Micene, chiedendogli se avesse già visto quel tipo di armatura

"No, è la prima volta che vedo qualcosa del genere"

L'armatura che l'assassino indossava era completamente diversa da quella dei cavalieri. "Sembrerebbe fatta di scaglie" pensò Capricorn. L'assassino non aveva risposto, ma il sacerdote lo fece al suo posto "Sono le scaglie dei generali di Nettuno"

"Generale ! Scaglie ?!" era la prima volta che Capricorn sentiva parlare dei generali

Il sacerdote continuò: "Queste scaglie sono state costruite col leggendario materiale chiamato Orialcon"

"Questo significa che sei stato inviato da Nettuno ?" gridò Capricorn all'intruso

L'assassino non si degnò di rispondere. Improvvisamente, lanciò un colpo alla velocità della luce verso Arles, che non si mosse. "Arghh!!!" Arles si stringeva lo stomaco e stava per svenire. Rapidissimo, l'assassino si diresse verso il Sacerdote

"Oh, no !" mentre Micene urlava la sua paura, l'assassino stava già per colpire il sacerdote. Comunque, pur essendo vecchio e malato, il sacerdote restava pur sempre un cavaliere d'oro, non si sarebbe lasciato sconfiggere così facilmente. Il sacerdote evitò facilmente l'attacco.

"Grande Sacerdote !". Micene e Capricorn si misero tra il sacerdote e l'assassino. Non importa quanto il sicario fosse forte e sicuro di se, nel fronteggiare due cavalieri d'oro non sono permesse disattenzioni. Improvvisamente, l'assassino saltò in aria, atterrando vicino al sacerdote.

"Ah, no…!!!" Micene e Capricorn sentivano che permettere a questo misterioso avversario di agire alla sua maniera avrebbe potuto essere un errore catastrofico. Ora non potevano più attaccare senza coinvolgere il sacerdote. I due cavalieri erano nervosi, sudavano copiosamente. L'assassino aveva tutti i vantaggi, e sembrava divertirsi a giocare al gatto col topo con i due cavalieri d'oro.

Capitolo quarto: Excalibur è nata

Ancora una volta, Capricorn avvertì quel cosmo potentissimo, lo stesso che aveva sentito prima in serata nella stanza del Sacerdote. "Quello stesso cosmo !!"

Anche Micene ne avvertì l'energia "Questo… questo cosmo… è ?! Possibile ?!". Il cavaliere d'oro del Sagittario diresse l'indice della mano destra verso il sicario e disse: "Se vuoi vivere, ti consiglio di lasciare in pace il Grande Sacerdote !"

Da sotto la maschera, si udì una risata. Micene aumentò il potere del suo cosmo e, usando l'indice, lanciò una scarica di energia contro l'intruso. Quest'ultimo però non mostrò alcuna paura ed evitò il colpo dell'avversario. L'assassino sollevò la mano destra verso il sacerdote.

Capricorn trattenne il fiato, Arles si era alzato e gridò "Micene, ora dipende da te !!"

Micene rispose "Hai visto Gemini ?"

"Che ?!"

In un attimo, il pugno che indicava il sacerdote si abbassò.

Il sacerdote ordinò a Capricorn di usare il suo attacco lacerante. In un attimo, la mano di Capricorn sembrò trasformarsi in una lama affilata, che mirò alla mano destra del nemico rilasciando un fascio luminoso.

Capricorn non controllava ancora del tutto la sua arma ed aveva agito semplicemente come il sacerdote gli aveva ordinato, ma ciononostante la forza fu enorme.

Il polso del sicario fu ferito di taglio, e gocce di sangue grondarono al suolo. Capricorn rimase sbalordito dalla forza che era riuscito ad imprimere all'attacco. Micene lanciò due colpi alla velocità della luce, che volarono come frecce lanciate verso l'assassino. Quest'ultimo, sorpreso, non poté evitare l'attacco. La parte destra della sua armatura di scaglie fu centrata. Scaglie di Orialcon o no, la spalla era a pezzi.

"Argh !". L'assassino non ebbe il tempo di reagire che già Capricorn era di fronte a lui. Micene, dopo aver guardato verso il sacerdote, si gettò anche lui nello scontro. Il guerriero marino tentò un nuovo attacco, ma, essendo ferito, perse l'equilibrio e cadde davanti a Capricorn. Arles, dal canto suo, si era rimesso faticosamente in piedi. I tre uomini fronteggiavano l'intruso.

Micene si trovava esattamente davanti al sacerdote, e l'energia del suo cosmo continuava ad aumentare. Il sicario doveva rassegnarsi, fronteggiava due cavalieri d'oro, un cavaliere d'argento ed anche qualcuno che era stato cavaliere d'oro. Non poteva opporsi a loro, sarebbe stato folle. L'intruso ruotò sui talloni e si gettò dalla finestra. Al suono del vetro infranto, si era già perso nell'oscurità. Capricorn era pronto a seguirlo.

"Shura, lascialo andare !"

"Che ?!"

"Si è fatto buio fuori... se decidi di seguirlo, rischi che ti attacchi di sorpresa"

"Arles ha ragione !". Nel sentire queste tre parole del sacerdote e nel guardare gli occhi, di Micene, che sembravano chiedergli di obbedire, disse "Capisco. Chi era quest'aggressore ?"

"Immagino fosse un seguace di Nettuno, ma…" Nel dire queste parole, Micene si toccò la testa. Arles non rispose.

"Micene, Shura, vi ringrazio entrambi" il Sacerdote fece un cenno con la testa, un cenno di gratitudine.

"Non è stato niente, vostra maestà !" dissero entrambi col cuore.

Capitolo quinto: Incertezza

Gemini si diresse verso il tempio del sacerdote, con indosso un indumento non molto adatto all'estate Greca: una tunica a maniche lunghe. Quando entrò, era già tutto finito.

"Gemini ! pochi minuti fa un intruso ha attaccato il Grande Sacerdote !"

Nell'udire queste parole di Capricorn, lo stupore apparve sul volto del cavaliere dei Gemelli

"Che ?! chi era ?"

"Un guerriero marino"

"Un guerriero marino ?"

"Gemini, ritorna immediatamente alla tua posizione e controlla Nettuno !"

"Si !"

Durante questa conversazione, Arles sembrò inquieto. Continuò ad osservare i movimenti di Gemini. Quest'ultimo si accorse che Arles lo osservava di continuo e gli lanciò un'occhiata di profonda freddezza. In quel preciso momento, il Sacerdote si apprestò ad annunciare una notizia molto importante. Tutti tacquero.

"Verrà presto il momento in cui daremo il benvenuto ad Atena"

Tutti sembrarono molto eccitati dalla notizia "Atena finalmente tornerà…" Capricorn era persino più eccitato del giorno in cui ricevette l'armatura d'oro. Dal suo canto, Gemini mostrò un sorriso freddo, che Arles non evitò di notare. "Gemini…"

Il sacerdote continuò il suo discorso "Come già è stato in passato, il ritorno di Atena avviene poco prima di una Guerra Sacra. Nettuno, il Dio dei mari, non è il solo a voler attaccare la terra. Hades, re del mondo dei morti, ed Eris, Dea della discordia, non hanno abbandonato i loro desideri di conquista. Dobbiamo prepararci alla prossima Guerra Sacra.

Capricorn mostrò segni di nervosismo. Il sacerdote continuò "Quindi, Gemini, devi usare tutte le tue energie per controllare Nettuno e la sua attività"

"Si"

"Per quanto ti riguarda, Micene, è tua responsabilità proteggere il Grande Tempio"

"Si"

"L'ora è finalmente giunta"

I cosmi dei tre cavalieri d'oro aumentarono in forza e maestosità

"Capricorn, il tuo attacco di poco fa è stato molto potente"

"Si… anche se non sapevo come controllarlo… è stato come se la mia mano si sia mossa di sua volontà"

"E' qualcosa che non possiamo vedere, ma è certamente il dono di Atena !"

"Un dono di Atena…" gli occhi di Capricorn si riempirono di sorpresa, gioia ed orgoglio.

Anche Gemini ed Arles sembrarono sorpresi da queste parole

"E' la spada sacra che gli Dei chiamarono Excalibur ! Utilizzare quest'arma sacra è la ricompensa che ti meriti per il tuo duro allenamento. Quando Atena arriverà, potrai proteggerla stando al suo fianco.

Alle parole del sacerdote, flotti di lacrime iniziarono a rigare le guance di Capricorn.

"Si ! Le sono riconoscente". Capricorn guardò la sua mano destra… "Atena…". Semplicemente guardando le sue lacrime, era possibile vedere la prova della sua devozione alla Dea.

"Shura, è fantastico !" Micene strinse la mano dell'amico

"Congratulazioni, Shura !". Gemini gli diede una pacca sulla spalla. Per un attimo, gli occhi di Arles furono attirati da qualcosa… il cavaliere d'argento ebbe l'impressione che sotto la tunica di Gemini una ferita stesse iniziando a sanguinare. "Possibile che sia…"

"Potete andare !". La voce di Arles risuonò nella stanza. Micene fece un gesto con la testa in segno di rispetto ed obbedienza. Il Grande Sacerdote si diresse verso il tempio di Atena mentre i due cavalieri d'oro si allontanavano.

"Gemini, avvicinati !"

"Arles… che succede ?"

"Vorrei parlarti per qualche minuto…"

Gemini non sembrò molto felice e seguì i passi di Arles dopo alcuni secondi di esitazione. Arles intanto continuava a pensare all'intruso di poco prima. "Il Grande Tempio è circondato da numerosi campi di forza. A parte i cavalieri d'oro, nessuno può superarli. Se l'assassino fosse stato veramente un guerriero degli abissi ed avesse superato le difese… Ma se fosse stato un cavaliere d'oro… Gemini è arrivato così in ritardo. E poi la sua tunica… ho visto bene… quello era sangue… ?"

Un colpo alla porta. Gemini entrò nella stanza di Arles. Strane luci si agitavano nei suoi occhi. Arles non le notò quando il cavaliere d'oro gli si avvicinò.

"Che cos'è questo… ?" Arles fermò Saga e gli prese la mano destra. Gli sollevò la manica della tunica. "Che ? ma che stai facendo…?" Gemini sembrava preso dal panico. Arles individuò sul suo braccio la ferita causata dalla sacra spada Excalibur

"….Gemini, ne sono al corrente soltanto io. Se hai cattive intenzioni, ti consiglio di dimenticarle d'ora in poi".

"…Arles, se non fossi stato così curioso, avresti vissuto più a lungo…"

"Che ?"

Gli occhi di Gemini divennero rosso sangue. Sembrò quasi essere diventato un'altra persona.

"Non avere cattive intenzioni ? ah ah ah, io sono Gemini, cavaliere d'oro dei Gemelli, colui che prenderà il posto di Atena e diverrà il padrone del mondo. Ho semplicemente ucciso un guerriero degli abissi e preso la sua armatura di scaglie… abbiamo parlato abbastanza ! Eccoti il colpo più potente dei Gemelli: ESPLOSIONE GALATTICA !!!!!!"

Arles fu ucciso dal potere del terribile attacco. Gemini guardò con sdegno il corpo della vittima e sogghignò freddamente. "Ah ah ah, d'ora in poi IO sarò Arles !". Gemini prese la maschera e la tunica e li indossò. "Gemini, il cavaliere d'oro dei Gemelli non è più al Grande Tempio perché è stato inviato a controllare Nettuno… ora mi sarà sufficiente aspettare il momento giusto per eliminare il Grande Sacerdote… poi anche Atena cadrà ed il Grande Tempio sarà mio ! Ah ah ah ah ah ah ah ah ah"

Capitolo sesto: L'avvenire

Un anno dopo, ai piedi della statua di Atena, la Dea aveva fatto la sua comparsa. Capricorn, desideroso di dare il benvenuto e di dare i suoi omaggi alla Dea, tornò al Grande Tempio dopo un anno di assenza. Dopo la morte del Sacerdote, che non aveva ancora nominato un successore, Arles ottenne il potere ed il comando dei cavalieri.

Arles si avvicinò a Capricorn e gli sussurrò "Micene progetta di uccidere Atena. Shura, ti chiedo di impedirlo"

"Ch… che ??? è impossibile ! Micene non è quel tipo d'uomo !"

"Quindi chiunque raggiunga Atena non ti interessa ?!"

"Certo che no. Tutti i cavalieri hanno giurato di proteggere Atena e cacciare il male dalla terra."

"Esattamente ! Shura, compi il tuo dovere !". Capricorn era tormentato, distrutto. Non poteva credere che Micene potesse fare una cosa tanto stupida e crudele.

"Il cavaliere d'oro del Sagittario può essere rimpiazzato, Atena no ! Shura !"

"Ma allora, perché non chiedere a Micene…"

"Idiota !"

"Cosa ?"

"Vorresti chiedergli <vuoi uccidere Atena ?> pensi che qualcuno risponderebbe <si> a questa domanda

"……" il cuore di Capricorn era come uno specchio che era stato appena frantumato dalle parole di Arles.

Quella notte, la piccola Atena dormiva vicino alla statua della Dea. Un'ombra si avvicinò silenziosamente. La bambina, ignara, non poteva sapere di essere in pericolo. L'ombra indossava una tunica e trasportava un piccolo pugnale i cui riflessi argentei illuminavano l'oscurità. Nonostante la flebile luce della stanza, era possibile distinguere Arles.

Arles si diresse verso la culla e sollevò il pugnale. Atena dormiva ancora. Nella luce, il pugnale brillò.

"Muori, Atena !"

Il pugnale sfrecciò verso Atena. Prima di raggiungere l'obiettivo, la mano di Arles fu fermata da qualcuno.

"Tu, Micene !"

"Arles, cosa avete intenzione di fare ?!"

"Lasciami fare". Arles respinse Micene e cercò di nuovo di trafiggere Atena. Ma stavolta, Micene aveva già la neonata fra le sue braccia. La bambina non pianse.

"Arles, questa bambina è la reincarnazione di Atena, inviata dagli Dei ad intervalli di secoli ! Perché ?!"

"Non intervenire, Micene !". Arles si preparò a colpire la bambina ed il suo protettore

"La prego, si fermi !". Il colpo di Micene centrò l'aggressore, ed il pugnale e la maschera del sacerdote caddero al suolo.

"Che… com'è possibile ?" Micene vide chiaramente il volto di Arles "Gemini… come… ?"

"… Hai visto la mia faccia, Micene… coloro che vedono la mia faccia non sopravviveranno ! Muori insieme ad Atena…!" Il colpo, lanciato con la stessa forza di uno lanciato da un cavaliere d'oro, avrebbe centrato Micene se quest'ultimo non fosse riuscito ad evitarlo. Il pugno di Arles frantumò il muro e Micene fuggì dal varco.

"Allarme !!! Micene è un traditore".

Arles raccolse tutti i cavalieri e le guardie. Davanti a loro, disse che Micene aveva cercato di uccidere Atena e diede loro l'ordine di cercarlo ed ucciderlo.

Capricorn, ascoltando questo discorso, iniziò a pensare che Arles gli avesse detto la verità e corse all'inseguimento. "Micene… perché l'hai fatto ?". Nella mente del cavaliere del Capricorno, l'immagine fraterna di Micene era andata in pezzi.

Micene correva con Atena in braccio. Sulle spalle aveva lo scrigno dell'armatura del Sagittario. L'uscita dalla zona sacra era ancora lontana. Improvvisamente, si fermò. Capricorn apparve.

"Micene… credi di riuscire a fuggire sano e salvo ?"

"Aspetta ! Shura, ascoltami !"

"Sei arrivato a questo punto e vorresti spiegarti ? Non c'è più tempo… dovrò ucciderti, usando il dono di Atena, la sacra spada Excalibur !"

Il giovane che amava Micene come un fratello non c'era più.

Mentre Excalibur annegava nelle lacrime di Capricorn, il suolo fu coperto di ferite…

Fine

Autore: Takao Koyama

Illustrazioni: Shingo Araki, Michi Himeno

Traduzione dal giapponese in francese: Ludovic Gottigni

Traduzione dal francese all'italiano: Shiryu

Illustrazioni © Shueisha, 1988

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Ecco quindi, dalla penna ufficiale di Takao Koyama, la verità sull'ascesa al potere di Gemini. La storia, pur con qualche pecca, specie nel narrare la fuga di Micene, chiarisce moltissimi dubbi, spiegando che Arles esisteva già prima che Gemini ne assumesse l'identità. Per giustificare la sparizione di Gemini dal Grande Tempio, Koyama accenna sapientemente alla minaccia causata dal risveglio di Nettuno. Questo conferma che la storia è ambientata poco dopo l'ultimo incontro tra Gemini e Kanon, quando quest'ultimo fu rinchiuso nella prigione di Capo Sounion. Altri notevoli tratti di continuità sono l'esistenza dei campi di forza attorno al Grande Tempio (implicitamente notati nel 26° episodio, quando le riprese satellitari ordinate da Isabel si interrompono improvvisamente), e l'accenno ad Eris, che in effetti comparirà nel 1°OAV. Il protagonista della storia è comunque Capricorn. Il suo rapporto con Micene viene chiarito, e, incredibilmente, si scopre che i due si amavano come fratelli fino al momento in cui Arles instillò il germe del sospetto nella mente del giovane cavaliere della decima casa. Secondo questa storia, Capricorn, di quattro anni più giovane di Micene (che quindi non può avere 14 anni come nel manga), è stato addestrato al Grande Tempio di Grecia, e solo in seguito si è recato in Spagna per perfezionarsi. Excalibur viene considerata come un dono di Atena per il giovane cavaliere, esattamente come vuole la leggenda che Sirio racconta ai compagni alla decima casa. A parte Capricorn, Gemini e Micene, non c'è traccia degli altri cavalieri d'oro, neppure di Ioria, che all'epoca si stava allenando col fratello, segno che, a parte Libra, sono tutti ancora impegnati nell'addestramento. Questa storia chiarisce anche che, la notte in cui cercò di uccidere Atena, Arles era già sacerdote, e non semplice primo ministro come citato dalla traduzione italiana.

La cover dell'articolo

Capricorn ritorna al Grande Tempio

Capricorn incontra Gemini

 

 

Gemini uccide Arles

Capricorn attacca Micene