GIUDECCA

Nome originale: Giudecca

Prima apparizione: Saint Seiya n°24 (manga); Saint Seiya Hades episodio 128 (anime).

Apparizioni: Episodi 128, 130-141

Visitato da: Pegasus, Andromeda, Sirio, Cristal, Phoenix, Orfeo, Pandora, Radamante, Eaco, Minosse, Pharaoh, Valentine, Euridice, Virgo, Lady Isabel, Ioria, Mur, Scorpio, Toro, Gemini, Cancer, Doko, Micene, Capricorn, Acquarius, Fish, Shilthead, Gordon, Queen, Spectre vari.

Anime

Storia: La Giudecca è l’ultimo dei quattro templi situati nel Cocito, e funge sia da residenza di Hades e Pandora che da sala del trono e quartier generale degli Spectre. E’ un vasto edificio, il più grande degli Inferi a giudicare dalla mappa, e al suo interno si trova anche il Muro del Pianto, che separa l’Inferno dall’Iperdimensione e dall’Elisio. Di conseguenza, sembra non sia possibile aggirarlo, cosa sottolineata anche dalla mappa dove appare posto su uno spuntone di ghiaccio sospeso sul nulla. Secondo la Taizen, è il punto più basso degli inferi. Per raggiungerla, è necessario superare tutte le Prigioni infernali, nonché Caina, Antenora e Tolomea, ovvero le residenze dei tre Comandanti di Ade, e forse anche per questo è sprovvista di guardie esterne. Pur essendo accessibile a tutti gli Spectre, diverse scene suggeriscono che si possa entrare solo se convocati direttamente o per svolgere una qualche funzione, con il guerriero di turno che si inginocchia a Pandora o al trono di Hades, anche se la regola sembra venir meno nelle fasi finali della guerra. L’interno presumibilmente include gli alloggi di Pandora e di eventuali servitori, che però non vengono mai mostrati, e la cui esistenza si può intuire solo dalla scena in cui la donna trasporta bende e medicamenti vari, che evidentemente doveva tenere conservati in qualche parte dell’edificio. La parte più importante è ovviamente la sala del trono dove, in cima ad una scalinata, affiancato da due enormi statue di dragoni e nascosto da una tenda, si trova il seggio di Hades. Nel corso della storia viene visitata da numerosi personaggi ed è teatro di vari scontri, in particolare quello tra Atena e Hades stesso. Proprio questi combattimenti la danneggiano progressivamente sempre di più, con il salone interno che viene devastato dalle Ali della Fenice di Phoenix e il grosso della struttura esterna che crolla in seguito all’attacco dei Cavalieri d’Oro al Muro del Pianto. Quel che ne rimane scompare con il resto dell’Inferno dopo la sconfitta di Hades. In tempo di pace, prima Pharaoh e poi Orfeo vi si recano periodicamente per suonare al cospetto del Dio.

Descrizione: La Giudecca è un tempio in stile greco, rialzato da terra da una piattaforma con due rampe di scale. Ha una struttura circolare centrale, affiancata da due ali orizzontali che si estendono su entrambi i lati e formano un corpo centrale rettangolare con tetto piatto. Dall’estremità posteriore centrale di questo blocco si allunga la porzione finale, più sottile e con il tetto a spiovente. Sull’esterno, si presenta con una prima rampa di scale, larga quanto l’intera parete frontale, che termina più o meno all’altezza di metà edificio e continua con una seconda rampa solo in corrispondenza del portone centrale. L’altezza delle rampe e il numero di gradini variano da episodio a episodio, ma nell’insieme la Giudecca sembra sollevata da terra di almeno una decina di metri, come evidenziato dal paragone con i pezzi di colonne che adornano la base delle scalinate. Il muro esterno è fatto interamente di blocchi grigi rettangolari. La seconda rampa di scale conduce al basamento del tempio, il cui perimetro è delimitato da una piccola ringhiera di marmo ad altezza busto. Sulla facciata frontale il basamento non è orizzontale, ma ad U squadrata per accomodare la porzione rotonda di edificio, al cui vertice si trova l’enorme portone d’ingresso di legno, alto tre metri circa e scolpito in due colonne di quattro quadrati per anta. L’architrave sovrastante il portone è liscio e privo di decorazioni, eccezion fatta per la scritta "Giudecca" in caratteri greci, visibile comunque solo in pochissime immagini. Uugualmente spoglio è il frontone triangolare. Anche se il portone è l’ingresso principale, lungo le ali laterali della facciata frontale ci sono diverse porte finestre incavate in nicchie ad arco e perennemente chiuse. Tutta la struttura esterna è sostenuta da un numero variabile di colonne, di solito dieci per la parte circolare e otto su ciascun’ala, ioniche sia per stile (nonostante non se ne veda la base) che per capitello.

Sopra il portone si trova la cupola, sulla quale svetta una scultura ad altezza naturale di una figura alata, con una lancia in una mano e un cerchio nell’altra. In realtà, la statua riprende da vicino la celebre Vittoria Alata di Berlino, anche se la lancia è stata modificata in un tridente uguale a quello di Pandora, e la corona di alloro in una sorta di aureola. Non è del tutto chiaro cosa ciò rappresenti: abito e fattezze sono chiaramente femminili, ma è improbabile che si tratti di Nike, alleata di Atena nella saga. Parrebbe essere Pandora stessa, ma anche quest’eventualità lascia un po’ perplessi visto il ruolo subordinato della donna e il fatto che la Giudecca è, essenzialmente, la dimora di Hades stesso. Ad ogni modo, posta al vertice della cupola, la statua è il punto più alto della Giudecca, probabilmente ad una dozzina di metri da terra. La cupola in sé è alta all’incirca una decina di metri, mentre il resto del tempio dista dal basamento sei o sette metri circa. Le altre facciate esterne dell’edificio non vengono mai mostrate, se non in piccolo sulla mappa.

Paragonato all’imponenza dell’esterno, l’interno è abbastanza spoglio e deludente. Il salone principale è un’enorme stanzone quasi completamente vuoto, con un pavimento in lastroni quadrati di marmo. È talmente grande che spesso le pareti sono invisibili sullo sfondo, anche a causa dell’oscurità che lo avvolge. L’unica fonte di luce proviene dalla zona del trono di Hades, che si trova lungo la parete di fronte all’ingresso, su un piano rialzato da due rampe di scale. Tra la prima e la seconda rampa ci sono delle pesanti tende rosse, aperte e legate sui lati, e una sorta di velo semitrasparente più sottile, inizialmente steso per oscurare i dettagli del Dio e mostrarne solo la sagoma assisa sul trono. In seguito alla possessione di Andromeda però, il velo viene rimosso e Hades è pienamente visibile sul trono. La prima rampa conta cinque gradini, relativamente bassi, mentre la seconda ne ha undici o quindici a seconda delle immagini. È alla base di questa prima rampa che si trovano le enormi sculture di draghi, mentre alla base della seconda ci sono due colonne ioniche che aiutano a reggere il soffitto. Altre colonne sono sparse lungo le pareti. Dietro il trono si trova un’altra tenda, con l’ennesima, lunghissima rampa di scale che porta al Muro del Pianto. Non si scorgono altre porte o aperture laterali, ma, come già accennato, devono per forza esistere altre stanze, che facciano almeno da quartieri privati di Pandora, e da cui potrebbero provenire le eleganti sedie usate dalla donna e dai Comandanti durante il concerto di Orfeo. L’unico fregio sulle pareti lo si nota accanto al portone d’ingresso, una specie di drago stilizzato di profilo, riprodotto in bassorilievo all’interno di una cornice di pietra.

Mobilio: Il mobilio interno della Giudecca è ridotto al minimo, al punto che l’unico mobile vero e proprio ad essere sempre presente e visibile è il trono di Hades, posto, come detto, in cima a due rampe di scale dietro una sottile tenda. La struttura sembrerebbe di legno, dipinto blu con bordi e poggiabraccia d’oro, mentre lo schienale e il seggio vero e proprio sono color porpora, forse coperti di velluto. Il centro dello schienale è diviso in due da un fregio dorato a forma di colonna composta da blocchi esagonali, in cima alla quale è scolpito a rilievo il volto inespressivo di Hades stesso (o almeno è presumibile che sia lui), circondato da una cornice dorata. La caratteristica più particolare del trono però sono due grosse ali di pipistrello o rettile che, partendo dal retro dello schienale, più o meno all’altezza della testa, si allargano diagonalmente verso l’alto, svettando di mezzo metro oltre il resto del seggio. Queste ali da demone sono in netto contrasto con quelle angeliche della scultura sulla cupola esterna. Le sculture di drago invece raffigurano due Viverne, riprodotte in ogni dettaglio e identiche tra loro, accucciate ma con le ali spalancate e i colli protesi in avanti. Sono poste a specchio l’una dell’altra, come evidente dalla posizione della coda, e poggiano su grosse basi squadrate, con gli artigli virtualmente agganciati ai bordi. Le ali, le cui punte scompaiono nell’ombra del soffitto, servono a incorniciare ulteriormente il trono di Hades, posto esattamente al centro. Alte almeno una decina di metri, sono quasi identiche a quella sulla Caina, e potrebbero simboleggiare una qualche preferenza verso il Comandante della Viverna rispetto agli altri due. Vengono distrutte dalle Ali della Fenice di Phoenix, che fanno crollare anche le colonne e strappano le tende, lasciando solo brandelli di quella dietro il trono.

Manga

Nel manga, la Giudecca è praticamente identica all’anime.

Galleria

Photo Number 1 Photo Number 2 Photo Number 3 Photo Number 4 Photo Number 5
Photo Number 6 Photo Number 7 Photo Number 8 Photo Number 9 Photo Number 10
Photo Number 11 Photo Number 12 Photo Number 13 Photo Number 14 Photo Number 15
Photo Number 16 Photo Number 17 Photo Number 18 Photo Number 19 Photo Number 20
Photo Number 21 Photo Number 22 Photo Number 23 Photo Number 24 Photo Number 25
Photo Number 26 Photo Number 27 Photo Number 28 Photo Number 29 Photo Number 30
Photo Number 31 Photo Number 32 Photo Number 33 Photo Number 34 Photo Number 35

Photo Number 36

Photo Number 37

Photo Number 38

Photo Number 39

Photo Number 40