ANGELI DI ARTEMIDE

(ANGELS)

STIRPE: Angeli di Artemide

MEMBRI: 3

RESIDENZA: Inizialmente sconosciuta, si suppone Olimpo. In seguito Grande Tempio di Atene, Grecia.

PAESE D'ORIGINE: Olimpo per Odisseo e Teseo, Giappone per Icaro (vedi Note).

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Nessuno. Due sono angeli puri, il terzo è un umano assurto al rango di Angelo.

ARMATURA / ARMI: Gli Angeli di Artemide indossano delle armature conosciute come Glory, molto resistenti ma dal materiale ignoto. Tale resistenza è deducibile anzitutto dall'elevato potere che gli Angeli dimostrano in battaglia (in genere l'abilità del combattente è parallela al potere della corazza) e poi perché riescono a resistere anche ai colpi dei Cavalieri dello Zodiaco, riportando danni solo nel momento della fine. La vestibilità delle corazze degli Angeli ricorda quella delle armature d'Argento, forse leggermente più capienti. Nessuna delle tre dispone di armi particolari, ma quella di Icaro possiede una sorta di maschera facciale e un'ala nella schiena. È invece sconosciuto il livello di congelamento che tollerano, poiché l'armatura di Odisseo nel duello contro Cristal e Sirio resiste ai colpi lanciati allo zero assoluto, salvo poi sgretolarsi dopo per un effetto ritardato. Teoricamente quindi, tali armature potrebbero avere una potenza simile a quelle d'oro (difficile capire se superiore o inferiore).

PRIMA APPARIZIONE: Film 5 "Le Porte del Paradiso" (anime).

GENERAZIONI CONOSCIUTE: 1

MEMBRI CONOSCIUTI: 1° Generazione - epoca moderna: Icaro, Teseo, Odisseo (vedi Note).

POTERI SPECIALI: A parte i poteri individuali di ciascun guerriero, gli Angeli di Artemide possiedono la capacità di volare, materializzando delle ali di cosmo nella schiena, come mostrano facilmente Odisseo e Teseo. Icaro invece essendo un umano non ha la capacità di creare delle ali, ma comunque è anche lui in grado di volare. I loro cosmi sono estremamente potenti, in grado di frantumare le V3 di bronzo con facilità e affrontare due protagonisti la volta restando in vantaggio fino alla fine. Nelle scene iniziali, si mostrano in grado di materializzare lance e giavellotti, suggerendo un certo grado di controllo della materia.

PROFILO: Gli Angeli di Artemide sono un piccolo nucleo di tre guerrieri che entrano in scena quando Artemide e le divinità olimpiche ordinano l'uccisione di Pegasus e degli altri Cavalieri dello Zodiaco, rei di aver oltraggiato gli Dei con le loro azioni passate. L’origine dei tre è differente, in quanto Odisseo e Teseo si suppone siano angeli puri o comunque esseri celesti, mentre Icaro (il cui vero nome è Toma) è un umano, fratello minore di Castalia. Non ci è dato sapere l'età di Odisseo e Teseo, che potrebbe essere anche secolare pur avendo un aspetto giovanile in linea coi protagonisti dell'opera. Icaro/Toma invece dovrebbe avere l'età di Pegasus (vedi Note). Sconosciuti sono anche i metodi di allenamento, in particolare quelli di Toma poiché da semplice umano riesce a divenire un guerriero al servizio degli Dei. Ignorando se siano Angeli esclusivamente al servizio di Artemide (sebbene sia questa l'interpretazione dominante), la loro lealtà verso la dea è comunque assoluta, non dubitando mai delle sue azioni ma anzi obbedendo senza fiatare ai suoi ordini (solo nel momento finale Icaro disobbedirà alla sua dea). Inizialmente la loro missione consiste nell'eliminare Pegasus, ma in seguito alla cessione da parte di Atena del controllo del Grande Tempio ad Artemide, si limitano a sorvegliare i confini del posto impedendo agli intrusi di entrare. Tutto ciò in attesa che il genere umano venga cancellato dagli Dei.

Icaro pare essere il leader o il presunto tale nelle azioni che vedono i tre Angeli contemporaneamente presenti. Il rapporto fra i tre Angeli è però indecifrabile, poiché non c'è alcun dialogo fra loro né cenni di amicizia o di rispetto, rendendo impossibile delineare qualsivoglia relazione. In tal senso l'unico ad approfondire questo tema è Icaro, quando parlando con Artemide fa notare alla dea il fallimento di Odisseo e Teseo nel combattere i Cavalieri dello Zodiaco, sottolineando come degli Angeli siano stati battuti da semplici mortali. Ma il tono e la flemma dei discorsi suggeriscono un certo distacco. Ciò che stupisce comunque è che sia Odisseo sia Teseo non accennano mai niente al fatto che Icaro, pur essendo un umano, è loro compagno (vedi Note).

Più coinvolto invece il rapporto fra Artemide e Icaro stesso. Anzitutto Icaro è come detto un umano, pertanto il fatto che una dea dalla mentalità rigida come Artemide lo abbia elevato al rango di Angelo potrebbe far pensare a una certa intesa con lui. Sebbene sia la stessa Artemide a manifestare cenni di affetto verso Icaro, dicendo che lo tiene sotto la sua protezione, è tuttavia anche corretto pensare che tali gesti siano stati fatti solo per spronare il cavaliere nella sua missione, senza abbandonarsi a facili sentimentalismi. In fondo quando Icaro si sacrifica prendendo in pieno la freccia della sua dea per salvare Atena, Artemide non mostra particolari segni di dispiacere.

Non sappiamo se esistano altri Angeli oltre ai tre mostrati.

STORIA: I tre Angeli entrano in scena quando tentano di assassinare un Pegasus ridotto su sedia a rotelle e completamente assente dalla realtà, almeno dal punto di vista mentale. Risparmiatolo per l'intervento di Lady Isabel, che baratta il ritorno a piena vita del suo protetto con la cessione ad Artemide del Grande Tempio e con la salvezza del genere umano in cambio della sua, i tre Angeli si limitano a sorvegliare i confini del tempio. Odisseo e Teseo vengono sconfitti in inferiorità numerica e con molta fatica, rispettivamente da Cristal e Sirio, e da Andromeda e Phoenix. Icaro invece duella più volte contro Pegasus e alla fine viene sconfitto, riacquistando però la sua natura umana. Nel faccia a faccia con Artemide, quando la dea scocca la sua freccia per uccidere la sorella Atena, Icaro stesso difende col corpo Lady Isabel prendendo in pieno il dardo. Ridotto in fin di vita è probabile che sia sopravvissuto, ma con l'entrata in scena di Apollo il ruolo degli Angeli finisce.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono interamente dal quinto film, la cui travagliata storia si è conclusa con un disconoscimento da parte di Kurumada. In teoria, potrebbe ancora essere in continuity con l'anime ma di sicuro non col manga. La casta degli Angeli viene introdotta, oltre che in questo film, anche nel manga Next Dimension, sequel ufficiale dell'opera classica, e fra essi compare proprio Toma, unico esponente finora apparso su carta. Qui l'Angelo possiede alcune caratteristiche in comune con quello apparso nel film (è il fratello di Castalia), ma poteri e motivazioni differenti (pare sia un Angelo che si è ribellato agli Dei). Pertanto le due tipologie di Angeli possono essere trattate distintamente. In Next Dimension inoltre viene dato a intendere che gli Angeli non siano servitori di Artemide, visto che Toma è tenuto prigioniero in catene.

Il paese d'origine dei tre non viene nominato ma può essere facilmente dedotto. Sappiamo che Toma è il fratello minore di Castalia, nata in Giappone, pertanto anche per lui il paese natale dovrebbe essere lo stesso. Gli Angeli, essendo servitori degli Dei dell'Olimpo, dovrebbero essere originari di quel monte.

L'età di Toma non viene rivelata, ma nel manga classico sappiamo che Castalia aveva perduto un fratellino dall'età simile a quella di Pegasus (a lungo nel manga e nell'anime classico si pensava che Castalia e Pegasus fossero fratelli). L'età degli Angeli è invece sconosciuta. Non sappiamo se esistono fin dalla Notte dei Tempi o se sono nati più in là, magari coetanei coi Cavalieri presenti al momento della loro comparsa. Difficile persino dire se siano realmente nati, o se gli dei li abbiano creati con i loro poteri.

Un punto interrogativo presente nel film è come mai Odisseo e Teseo, così decisi nel combattere il genere umano, accettino senza particolari remore la presenza di Toma (un essere umano) fra le loro fila. È possibile che sia stata Artemide a imporre loro di accettare Toma come compagno, mentre non pare realistica la supposizione che i due ignorino la vera natura di Toma. Ulteriore ipotesi potrebbe essere quella che in realtà dell'astio ci sia, ma venga messo da parte per lo svolgimento della missione.

In alcune interviste rilasciate attorno al periodo di uscita del film, Kurumada ha detto di aver creato gli Angeli con l'intenzione di mostrare guerrieri persino più potenti dei Giudici degli Inferi, capaci di affrontare i protagonisti ormai possessori dell'ottavo senso. Sappiamo però che il film non venne realizzato seguendo del tutto i suoi precetti, quindi diventa difficile rapportare la forza degli Angeli a quella delle altre caste. Potenzialmente, sono i guerrieri non divini più potenti comparsi nella serie.

Le armature degli Angeli non vengono mai chiamate per nome nel film, ma Toma indossa una Glory, o Veste dei Cieli, in Next Dimension. Si può supporre che le corazze viste nel film appartengano alla stessa categoria.

Analisi by Zenon di Scorpio & Shiryu