ARMATURA DI GIADA

(HOPLISMA NEPHRITIS)

ETA': Sconosciuta, esiste sin dalle epoche mitologiche.

ALTEZZA: Sconosciuta. 4 M circa

PESO: Sconosciuto. 500 Kg circa

OCCHI: Sconosciuto

CAPELLI: Sconosciuto

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: /

GRUPPO SANGUIGNO: /

SEGNI PARTICOLARI: Come tutti i Giganti, Armatura di Giada ha un corpo enorme, alto quanto un piccolo palazzo. Compare inoltre sempre in una forma corazzata, protetta dall’armatura dalla testa ai piedi

PARENTI CONOSCIUTI: Ferro Cremisi, Lava Rossa, Fiamma Azzurra, Vento Bianco, Fulmine Nero, Lama Cinerea, Drago di Perla, Belva d’Ambra (fratelli).

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: /

ARMATURA / ARMI: Armatura di Giada è totalmente ricoperto da una corazza integrale di materiale sconosciuto. Abbastanza flessibile da permettergli di muoversi normalmente, l’armatura, vagamente robotica, nasconde persino il volto, con i soli occhi che brillano senza pupilla o retina. La resistenza dell'armatura non è al livello di una Soma, ma è comunque molto superiore a quelle degli altri Giganti, al punto da non subire alcun danno dopo il Sacro Toro, e da costringere Capricorn a concentrare il suo cosmo per parecchi minuti prima di riuscire a imprimere abbastanza energia ad Excalibur per dilaniarla.

STIRPE: Gigante agli ordini di Crono, incaricato della sua difesa personale.

PRIMA APPARIZIONE: Episode G n°18, 6° capitolo (numero 36 in Italia) (manga).

EPISODI (SAGA): /

NUMERI DEL MANGA: Episode G n° 18-19 (36-37 in Italia).

COLPI SEGRETI / POTERI: Armatura di Giada ha uno stile di lotta simile a quello di Lava Rossa, anche se notevolmente più letale. Si basa infatti in grossa parte sulle sue dimensioni e sulla resistenza della corazza che indossa, attaccando con pugni diretti o con onde d’urto, create sbattendo tra di loro le braccia o colpendo il suolo. Pur non essendo abbastanza forte da frantumare un’armatura d’oro, può costringere Toro in ginocchio con soli cinque colpi, ferire Capricorn e in generale preoccupare i Cavalieri d’Oro al punto da rendere necessario un teletrasporto di gruppo da parte di Virgo. I suoi pugni possono essere ribattuti da quelli di Toro, ma a costo di gravi danni alle braccia di quest’ultimo, mentre le onde d’urto possono essere parzialmente tagliate da Excalibur. Raccogliendo tutta la sua forza, Armatura di Giada può lanciare la Dunamis Pelekys, definita come un concentrato di cosmo simile al colpo di un’ascia. Essendo la Dunamis di Armatura di Giada inferiore a quella di un Titano, anche questa tecnica può essere respinta, ma solo con uno sforzo enorme e causando comunque danni al bersaglio.

Oltre a questi poteri, Armatura di Giada potrebbe possedere la capacità di mutare forma, visto che in una vignetta lo vediamo con sembianze umane. Può inoltre trasformarsi in uno dei capelli di Crono, in modo da essere sempre con lui, ma è probabile che ciò sia opera del Titano più che del Gigante.

STORIA: I Giganti nacquero in epoche antichissime, figli di Urano, il Cielo, e Gea, la Terra, grazie alla quale ricevettero vari poteri associati al suolo ed i suoi elementi. Dotati di corpi enormi ed una forza immane, per secoli vagarono sul mondo, tormentando o sottomettendogli esseri umani, generalmente incapaci di opporre resistenza.

Alla fine, decisi a porre fine al regno di Zeus e delle divinità Olimpiche, i Giganti mossero guerra contro di loro. A fermare il loro assalto all'Olimpo intervennero però il semidio Ercole e Zeus in persona, la cui folgore li precipitò negli abissi infernali del Tartaro, dove vennero sigillati per l'eternità. Questo conflitto prese il nome di Gigantomachia.

Millenni dopo, Crono, padre di Zeus, tornò sulla Terra desideroso di vendetta contro il figlio che lo aveva sigillato in passato. Solo due dei Titani ai suoi ordini erano però ancora in vita, ed egli stesso era ridotto ad una semplice emanazione cosmica priva di un corpo fisico. Per aumentare la forza del suo esercito, impegnato in una guerra contri i Cavalieri d'Oro di Atena, Crono sciolse quindi i sigilli del Tartaro, liberando i Giganti. Armatura di Giada, Belva d’Ambra e Drago di Perla, di gran lunga i più forti tra i nove, divennero le guardie personali di Crono, assumendo le sembianze di tre suoi lunghi capelli. Mantennero questa forma per buona parte del conflitto, all’insaputa dei nemici (vedi Note).

Quando, dopo mille peripezie, i Cavalieri d’Oro riuscirono a raggiungere Crono ed a scontrarsi direttamente con lui, il Titano richiamò i tre Giganti, aizzandoli contro i nemici. Fiero della propria natura divina e colpo di disprezzo verso gli esseri umani, Armatura di Giada assunse le sembianze di un’enorme corazza vivente e attaccò per primo con i propri pugni e con terribili onde d’urto, che costrinsero i Cavalieri ad aiutarsi a vicenda per proteggersi o allontanarsi. Poco dopo, due di loro, Toro e Capricorn, unirono le forze contro Armatura di Giada. Per permettere a Capricorn di accumulare abbastanza cosmo da finirlo, Toro iniziò il duello da solo.

Pur essendo più forte, Armatura di Giada faticò a superarne le difese, colpendolo ripetutamente con i propri pugni senza però riuscire a finirlo. Deciso a mostrare la superiorità divina, concentrò tutta la sua Dunamis in un solo attacco, la Dunamis Pelekys, ma neppure questo bastò a superare del tutto le difese di Toro, pronto a tutto pur di proteggere Capricorn. Con il compagno ormai in ginocchio per le ferite, Capricorn stesso si lanciò all’attacco e, forte anche del cosmo donatogli in precedenza dal Titano Crio, dilaniò Armatura di Giada con un solo fendente, uccidendolo.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dai numeri 18 e 19 di Episode G, edizione originale (36 e 37 in Italia). I Giganti che compaiono in questa serie non sono legati a quelli del romanzo Gigantomachia, e non trovano riscontro nella mitologia. A differenza dei sei compagni, che sono carne da macello e raramente durano più di poche pagine, Armatura di Giada, Belva d’Ambra e Drago di Perla vengono presentati come di livello divino, al punto da costringere i Cavalieri d’Oro ad unire le forze pur di vincere. Sono anche i soli a possedere esplicitamente la Dunamis, e ad essere stati ritenuti degni di agire come guardia privata di Crono.

L’origine e l’aspetto di Armatura di Giada sono incerti. Alla primissima comparsa dei Giganti, nel numero 3 (6 in Italia), tutti i nove Giganti sono mostrati insieme, hanno aspetto umano e teste con folti capelli, ma niente che riprenda le forme della corazza del guerriero in questione. Ciò viene parzialmente spiegato durante l’evocazione di Armatura di Giada nel numero 18, dove, alle sue spalle, si intravede una figura umana dai corti capelli scuri. Si suppone quindi che il Gigante non abbia sempre l’aspetto di un’armatura vivente, ma possa anche mutare ed assumere sembianze umani più convenzionali. Questo però non spiega cosa ci facesse con i compagni nel numero 3, visto che, a detta di Crono, lui, Belva d’Ambra e Drago di Perla sono sempre state le sue guardie del corpo sin dalle epoche del mito, mutati come tre capelli lunghi. Va però notato che, alla prima apparizione del vero corpo di Crono, nel numero 8 (16 in Italia), la sua pettinatura è distintamente diversa, con i capelli generalmente lunghi e divisi in numerose ciocche. La pettinatura finale, ovvero capelli corti con solo tre più lunghi, non compare che molto più avanti. E’ probabile che Okada non avesse originariamente concepito i tre Giganti come capelli di Crono, o, cercando una spiegazione interna, che si siano riuniti a lui fuori scena dopo il numero 8. Dopotutto, è improbabile che Zeus avesse sigillato il nemico insieme ai tre alleati.

Sempre a tal proposito, nel mito Titanomachia e Gigantomachia sono eventi separati, quindi il primo incontro tra Crono ed i tre fratelli dovrebbe essere stato nel Tartaro, nei secoli in cui era in forma di spirito. In termini di personalità, Armatura di Giada condivide con i fratelli la convinzione della superiorità degli Dei sugli esseri umani, ed un certo disprezzo per la vita dei più deboli. Questa convinzione nasce dal mito dell’origine degli uomini come pupazzi di fango costruiti da Prometeo. Si tratta in particolare di un racconto di Esiodo, cui a volte viene aggiunto che fu Atena a soffiare in questi pupazzi il soffio vitale che li trasformò in veri esseri umani. Curiosamente, Prometeo è comparso in Episode G, anche se Armatura di Giada sembra non esserne al corrente. Verosimilmente, dopo la morte la sua anima finisce nella parte più profonda di Ade, il Tartaro.

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