CELERIS DI EQUULEUS

ETA': Sconosciuta, 29 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta, 1.92 M circa.

PESO: Sconosciuto, 100 kg circa.

OCCHI: Marroni

CAPELLI: Castani.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Pallasvelda.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Una cicatrice sulla guancia destra e una sul lato sinistro del mento.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Equuleus, il Cavallino.

ELEMENTO: Sconosciuto.

ARMATURA / ARMI: Armatura di bronzo di Equuleus, versione Cloth Stone. L’armatura di Celeris copre la maggior parte del corpo, sopra la media delle vecchie armature di bronzo, ma non ha armi o pezzi particolari. Quando non è indossata, si trasforma in un gioiello a forma di goccia. Viene tramandata a Subaru, che la fa evolvere in New Cloth.

STIRPE: Cavaliere di bronzo di Atena.

PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 70 "Il distruttore di armature! L'attacco del Pallasite solitario!" (anime).

EPISODI (SAGA): 70-72 (saga di Pallas).

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: Il colpo segreto di Celeris è la Supernova Explosion Maximum, una tecnica dall'alto potenziale distruttivo ma fatale anche per chi la esegue. Consiste nel creare un'enorme sfera di plasma incandescente, simile a un piccolo sole, e a farla esplodere colpendola o lanciandola contro i nemici. In quest'ottica, è quindi una variante più potente della normale Supernova Explosion, e la sensazione è che l'energia generata superi quella normalmente possibile per il cosmo del Cavaliere che l'esegue, essendo una sorta di "dono" dell'armatura (vedi Note). Di conseguenza, Celeris dovrebbe essere in grado di eseguire anche la Supernova Explosion normale, ma la cosa non viene mai confermata. A parte questa tecnica, Celeris possiede un buon cosmo, sopra la media dei comuni Cavalieri di Bronzo, e in un'occasione lo usa anche per creare una piccola barriera protettiva. Anche per via della stazza, è particolarmente avvezzo alla lotta corpo a corpo, specie con le tecniche di pugno, e adopera uno stile simile al pugilato. Ha una straordinaria resistenza ai colpi che gli permette di continuare a combattere anche con il corpo coperto di ferite e fasciature.

STORIA: Celeris è originario di Pallasvelda, città che venne scelta dalla dea Pallas e dal suo esercito di Pallasite come quartier generale in vista della guerra contro Atena. In circostanze sconosciute, venne a sapere dei Cavalieri di Atena ed è anche possibile che abbia ricevuto un breve addestramento, senza però riuscire a sviluppare un cosmo adeguatamente forte da combattere (vedi Note). Un giorno, i Pallasite conquistarono Pallasvelda e la maggior parte degli abitanti della città venne pietrificata con la tecnica Chrono Delayed, che però non aveva effetto su persone naturalmente dotate di un cosmo abbastanza forte. Insieme alla sua piccola amica Selene, Celeris tentò la fuga, ma venne rapidamente circondato da un gruppo di soldati nemici.

Incapace di difendersi, venne salvato da Kitalpha di Equuleus, un Cavaliere girovago che appariva a portare soccorso a chiunque ne avesse disperatamente bisogno quando ogni speranza era ormai perduta. L'armatura di Equuleus aveva la particolarità di donare una grande forza a chi la indossava, destinandolo però a morire in battaglia. Riconoscendo il coraggio di Celeris, Kitalpha disse che sarebbe stato un degno successore per la corazza e gli chiese di osservarlo con attenzione: dando tutto se stesso, protesse Selene e Celeris dai soldati e, quando le truppe nemiche conversero su di lui, scatenò la propria tecnica suicida Supernova Explosion Maximum, vaporizzandoli tutti ma perdendo a sua volta la vita.

L'armatura, tornata sotto forma di Clothstone, venne tramandata a Celeris, che divenne il nuovo Cavaliere di Equuleus. Pur trovandosi già a Pallasvelda, decise di non attaccare direttamente Pallas ma di concentrarsi sulla difesa degli abitanti scampati al Chrono Delayed. Raccogliendone il più possibile, li portò al sicuro in un rifugio sotterraneo, ma le sue azioni lo portarono all'attenzione dell'esercito nemico, con il quale Celeris si scontrò ripetutamente subendo ferite ovunque e necessitando di costanti cure. Organizzandosi con i superstiti in grado di combattere, organizzò anche un piccolo gruppo di cecchini, compiendo azioni di guerriglia contro i Pallasite, ma non si imbatté mai in quelli di terza classe o superiori. Nonostante la situazione disperata, mantenne inoltre sempre la sua giovialità e un certo ottimismo, non mancando mai di sorridere o scherzare.

Ben presto, l'esercito di Atena attaccò Pallasvelda, dando il via a una vera e propria guerra combattuta nelle strade cittadine. Pur conoscendo un passaggio segreto per il castello di Pallas, Celeris non prese parte agli scontri, continuando a difendere i suoi protetti. Uscito a cercare Selene, scappata di nascosto per trovare medicinali e bende per lui, si imbatté un giorno in un gruppetto di Cavalieri, tra i quali il giovane Subaru e Koga di Pegasus, che in un certo senso era come suo fratello visto il legame tra le loro costellazioni. Dopo averli aiutati in combattimento, li condusse nel rifugio sotterraneo e parlò loro del passaggio segreto verso il castello di Pallas, aggiungendo però che non li avrebbe accompagnati e spiegando le proprie ragioni. Inizialmente Subaru lo accusò di essere un codardo, ma si calmò quando Selene spiegò quanto Celeris avesse fatto per loro. Il Cavaliere aggiunse inoltre di non voler usare la forza donatagli da Equuleus solo per ottenere il potere fine a se stesso, ma per proteggere chi gli era caro.

L'attacco improvviso del nemico spinse Koga e gli altri a uscire, lasciando indietro solo Celeris - a difesa dei civili - e Subaru, la cui armatura d'acciaio era troppo malridotta per poter combattere. Quasi subito, i due percepirono un secondo cosmo ostile avvicinarsi dai cunicoli sotterranei e scesero a indagare, imbattendosi in un plotone di Pallasite guidati da Hati, guerriero che in precedenza aveva ucciso Erna, amico di Subaru. Pur desideroso di vendetta, Subaru non era praticamente in grado di lottare e sarebbe morto se Celeris non gli avesse fatto da scudo prima con una barriera di cosmo e poi con il corpo contro i pugnali del nemico. Gravemente ferito, Celeris non si diede per vinto e lasciò avvicinare Hati, bloccandogli il polso e riempiendolo di pugni a distanza ravvicinata. Alla fine, la situazione esterna costrinse Hati a ritirarsi, e Celeris crollò esausto per le gravi ferite subite.

Colpito dal suo coraggio, Subaru lo soccorse e riportò nel rifugio, procurandosi anche le medicine necessarie per aiutarlo. Al risveglio, Celeris - comunque ancora malconcio - tornò dal gruppo di Koga e indicò loro la via per il castello di Pallas, confermando però che lui sarebbe rimasto indietro a proteggere i civili. Era praticamente un suicidio, perché Hati avrebbe sicuramente voluto vendicarsi e Celeris non era in condizione di affrontarlo, ma i Cavalieri non avevano comunque scelta e furono costretti a lasciarlo per proseguire la loro missione. Praticamente subito dopo, Hati si mise in contatto con lui e gli disse di uscire all'esterno, o avrebbe fatto crollare il rifugio seppellendo vivi tutti. Salutata per l'ultima volta Selene, Celeris accettò la sfida e uscì. A sorpresa, venne raggiunto da Subaru, che non se l'era sentita di lasciarlo solo ed era tornado indietro.

Dopo aver raccontato la storia di Kitalpha al ragazzo, Celeris e Hati iniziarono a combattere, ma lo scontro si rivelò rapidamente impari: il Cavaliere era troppo malconcio a causa delle ferite, mentre il Pallasite era scatenato dal desiderio di vendetta. In pochi secondi, Celeris fu messo al tappeto, e neanche lo sforzo estremo di Subaru cambiò la situazione. Commosso dal vedere Subaru rischiare la vita per lui, Celeris trovò però lo stesso la forza di rialzarsi e spingere via Hati con una spallata. Compreso che era arrivato il momento di sacrificarsi per qualcuno proprio come Kitalpha aveva fatto con lui, bruciò al massimo il cosmo che gli restava e scatenò la Supernova Explosion Maximum, disintegrando il Pallasite a costo della vita.

Ormai morente, affidò a Subaru l'armatura di Equuleus, dicendosi certo che il ragazzo sarebbe riuscito a cambiarne il destino e a sopravvivere, per poi spegnersi accanto a lui.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 70-72 della serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Celeris non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, e quella di Equuleus ha una forma particolare a goccia, o apostrofo. Nell'episodio 71 viene rivelato che Celeris è originario di Pallasvelda, ma il resto del suo passato è difficile da interpretare: da una parte sa dei Cavalieri ed ha un cosmo naturale abbastanza forte da resistere alla pietrificazione, ma dall'altra nel flashback si difende solo con un palo di ferro, e non mostra alcuna tecnica o potere prima di ricevere l'armatura. Questo vuol dire che o era ancora un apprendista, per di più alle prime armi, o era addirittura una persona normale i cui poteri dipendono interamente dalla corazza, che in tal senso manterrebbe la promessa di "donare una forza immensa agli indifesi". Entrambe le versioni hanno elementi sia a sostegno che contro, in primis il fatto che Celeris sapesse del legame tra la sua costellazione e Pegasus, o di Atena e dei suoi ordini, ma si può supporre che fosse un Cavaliere mancato o comunque una persona che, pur a conoscenza del mondo dei difensori di Atena, non lo fosse mai diventato a sua volta, un po' come Galan in Episode G. Il flashback mostra anche che le cicatrici sul volto sono precedenti l'investitura.

In combattimento, Celeris tende ad avvolgere i pugni con il cosmo e lottare corpo a corpo come un pugile, al punto che non lo vediamo praticamente mai eseguire tecniche sulla media o lunga distanza. Non sappiamo però se sia una scelta consapevole, magari legata alla sua stazza naturale, o se non possieda proprio colpi segreti a lungo raggio. In Saint Seiya Omega, ogni Cavaliere possiede un elemento, ma la cosa viene messa progressivamente da parte man mano che la serie prosegue, finendo per essere dimenticata nella seconda stagione. Non sappiamo quindi quale elemento Celeris controlli, anche se l'aspetto della Supernova Explosion Maximum fa pensare al fuoco.

Insieme a Erna e Kelly, Celeris è uno dei personaggi più importanti per la crescita personale di Subaru, insegnandogli indirettamente l'importanza della forza usata per proteggere i deboli anziché fine a se stessa.

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