FLARE

(FREYA)

ETA': Sconosciuta, 17 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta 1.64 M. circa

PESO: Sconosciuto, 45 Kg circa.

OCCHI: Verdi.

CAPELLI: Biondi.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Asgard.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Ilda di Polaris (sorella maggiore).

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: /

ARMATURA / ARMI: /

STIRPE: /

PRIMA APPARIZIONE: Episodio 75, "L'anello del Nibelungo" (anime).

EPISODI (SAGA):75-84, 86-87, 91, 95-99 (saga di Asgard) 100-102, 114 (saga di Nettuno).

NUMERI DEL MANGA:./

COLPI SEGRETI / POTERI: Flare non è dotata di reali poteri, anche se come tutte le donne di Asgard ha una notevole resistenza al freddo. Conosce inoltre alla perfezione il palazzo reale ed il regno, ed ovviamente i Cavalieri del Nord.

STORIA: Flare nacque in una nobile famiglia di Asgard, sorella minore di colei che sarebbe un giorno diventata celebrante di Odino e regnante, ovvero Ilda di Polaris. Questo status le permise di vivere un'infanzia agiata e felice, principalmente dedicata al gioco ed ai divertimenti. Suo compagno preferito era un bambino di nome Artax, con cui Flare passò molte giornate allegre, giocando con la neve o lo slittino, ed iniziando a sviluppare un profondo affetto nei suoi confronti.

Pian piano gli anni iniziarono a passare, ed Artax decise di iniziare ad allenarsi per diventare Cavaliere di Asgard, in modo da poter proteggere Flare e la sua terra in caso di pericolo. Flare, di animo gentile e sensibile, rispettava la sua decisione, ma temeva anche per lui in quanto le fatiche dell'addestramento non erano cosa da poco, specie dal momento che Artax aveva deciso di allenarsi in un luogo unico ad Asgard: una caverna vulcanica, le cui altissime temperature erano difficili da sopportare. Diverse volte, la bambina andò ad assistere ai suoi allenamenti, incoraggiandolo e curandolo quando era ferito, ma anche temendo per la sua vita. Alla fine, per Artax si avvicinò il giorno della prova finale. La notte precedente egli parlò a Flare della cosa, ma la ragazza, a causa del suo animo sensibile, continuava a sperare che un giorno non ci sarebbe stato bisogno di guerrieri. Ad ogni modo, incoraggiata da Ilda, ormai divenuta Celebrante di Odino, Flare non smise di sostenere Artax, che alla fine riuscì nei suoi intenti e divenne cavaliere.

Col passare degli anni, il legame tra Artax e Flare si era molto rafforzato, anche se la ragazza non era del tutto certa dei propri sentimenti verso l'amico, che ormai viveva a palazzo. Adolescente, ma sempre fiduciosa nella pace e ingenuamente convinta che Asgard non avrebbe mai avuto bisogno dei suoi guerrieri, Flare continuava a passare il proprio tempo con lui, Ilda ed Orion, un altro Cavaliere del Nord, più grande di lei o Artax, che la ragazza conosceva di fama già prima di incontrarlo di persona, visto che nel corso dell'addestramento era riuscito ad uccidere il drago che infestava il nord del paese, bagnandosi del suo sangue e diventando invulnerabile. Nonostante la sua giovane età però, Flare era consapevole dei problemi di Asgard legati al gelido clima del nord, ma aveva imparato ad accettarli, godendo delle rare giornate di primavera. Sempre in quel periodo, Flare sentì parlare di Atena, la Dea della giustizia che governava le assolate terre di Grecia, e dei suoi Cavalieri dello Zodiaco, che avevano da poco salvato la pace sulla terra dopo una guerra intestina ai loro ranghi. Questi racconti la ispirarono, portandola ad avere fiducia in Atena, pur non avendola mai incontrata di persona.

Pian piano, Flare iniziò a conoscere anche gli altri potenziali cavalieri che frequentavano il palazzo, tra cui uno di nome Megres. Quando quest'ultimo venne scacciato da Ilda per aver ordito inganni e tradimenti con l'astuzia di cui era dotato, Flare, mossa a compassione, cercò di convincerlo a chiedere perdono alla sorella, ma Megres, spinto dall'orgoglio, rifiutò.

Poco tempo dopo, strani avvenimenti misero però fine alla pace ad Asgard. Una sera, Flare notò sul dito di Ilda uno strano anello d'oro, mai visto prima, e quasi contemporaneamente la donna cambiò repentinamente atteggiamento, rivelando nuovi desideri di conquista e muovendo guerra ad Atena per ottenere territori più caldi per la propria gente. Subito sospettosa di un tale cambiamento, Flare cercò di far ragionare Ilda, ma la donna non sentì ragioni e richiamò attorno a se i 7 Cavalieri di Asgard, donando loro le armature da anni sepolte nei ghiacci. Flare cercò allora di convincere prima Artax e poi Orion a non seguirla, ma entrambi la ignorarono, obbligati dai doveri legati al loro rango. Pochi giorni dopo, Flare venne a sapere che uno dei cavalieri del Nord, Mizar, aveva attaccato Atene, sentendo anche strane storie su un'ombra che lo accompagnava e proteggeva in battaglia, legata alla sua stella gemella, Alcor. Per di più, Flare aveva smesso di adempiere ai suoi doveri di Celebrante di Odino, e come conseguenza i ghiacci di Asgard e dei Poli avevano iniziato a scogliersi, facendo innalzare il livello del mare e rischiando di causare inondazioni e catastrofi.

Quando ormai la guerra con Atena sembrava inevitabile, Flare, disperata, parlò di nuovo ad Ilda, che però la fece rinchiudere nelle segrete del palazzo. Questa prigionia si rivelò provvidenziale, perchè nelle segrete Flare conobbe un ragazzo, da poco catturato con l'accusa di spionaggio, e abbastanza malconcio dopo essere stato torturato per farlo parlare. Nel curare i suoi lividi, Flare vide i suoi occhi puri e comprese che si trattava di un Cavaliere di Atena. Certa che solo la Dea avrebbe potuto impedire la guerra e far tornare in se Ilda, Flare chiese al ragazzo, Cristal il Cigno, di fargliela incontrare, ed i due scapparono insieme dal palazzo. Incurante che questo equivaleva a tradimento, Flare si lasciò guidare da Cristal fino ad Atena, venuta ad Asgard in compagnia di altri suoi guerrieri, Pegasus e Andromeda.

Il cosmo caldo e puro di Atena le fece subito capire di aver fatto la scelta giusta, e Flare non tentennò neppure quando si ritrovò davanti ad Ilda, venuta incontro ad Atena insieme ai suoi guerrieri. Accettando l'infamante titolo di traditrice senza curarsene, Flare cercò invano di convincere la sorella a rinunciare ai suoi propositi, assistendo con il cuore colmo di amarezza ad un primo confronto tra i Cavalieri del Nord ed i Cavalieri di Atena. Fu allora che, vedendo l'anello sul dito di Ilda, Atena lo riconobbe come l'Anello del Nibelungo, capace di soggiogare la volontà di chi lo indossa, ed intuì che Ilda era prigioniera di una forza malefica. Ora che lo strano comportamento di sua sorella era improvvisamente chiaro, Flare non potè che sperare che i Cavalieri di Atena riuscissero a salvarla prima dello scioglimento dei ghiacci. Per scongiurare questo rischio, Atena decise di sottoporsi lei stessa al gelido clima di Asgard e di pregare Odino, pur sapendo che non sarebbe sopravvissuta alla notte. Colpita da un tale spirito di sacrificio, Flare decise di restare a pregare con lei insieme al piccolo Kiki, un apprendista che aveva accompagnato i cavalieri.

Qualche ora più tardi, proprio Kiki ebbe una visione di Cristal che combatteva nella caverna vulcanica. Quel luogo, che al bambino non diceva niente, fece subito capire a Flare che il ragazzo stava combattendo contro Artax e la spinse a correre lì disperata, preoccupata per la vita di entrambi. Quando ebbe finalmente raggiunto la caverna, Flare vide Artax pronto a uccidere Cristal e riuscì a fermarlo, soccorrendo il cavaliere di Atena, verso cui ora provava un sentimento misto di affetto e ammirazione. Flare cercò di nuovo di parlare ad Artax di Ilda, ma il guerriero, corroso dalla gelosia e convinto che tra lei e Cristal vi fosse qualcosa, non ascoltò le parole della ragazza e pensò che fosse stata plagiata. Artax decise quindi di finire il nemico, ma la ragazza gli si pose davanti per proteggerlo col suo corpo.

Oramai accecato dalla rabbia, Artax chiese a Flare di spostarsi, ma la ragazza rifiutò, decisa a non tradire non solo Cristal, ma anche il desiderio di pace in cui credeva. A malincuore, Artax obbedì al dovere e lanciò il suo colpo segreto contro la ragazza e Cristal. Il cavaliere del Cigno riuscì a salvare la fanciulla, ma l'azione di Artax riaccese lo scontro in tutta la sua violenza, spingendo Cristal a dare il massimo per ottenere la vittoria e sconfiggere il nemico. Ferita e distrutta dal dolore, Flare si trascinò in lacrime fino al corpo senza vita di Asgard, cui erano legati tutti i suoi ricordi, e poi perse i sensi. Cristal la affidò a Kiki, da poco sopraggiunto, e il bambino la portò in una capanna nel bosco dove curarla.

Dopo alcune ore di riposo, turbato da incubi con Artax e Ilda, la ragazza riprese i sensi, appena in tempo per incontrare una Sacerdotessa di Atena, Castalia, venuta ad Asgard per avvisare i cavalieri circa la possibile minaccia rappresentata da Mizar. Ricordando le voci sul suo conto, Flare le parlò dell'ombra del cavaliere del Nord, permettendole di capire il suo segreto e di andare a spiegarlo ai suoi compagni. Nonostante non si fosse ancora rimessa del tutto poi, la ragazza insistette per tornare al luogo in cui Atena stava pregando, unendosi di nuovo a lei.

Poco più tardi, lo spegnersi di quasi tutte le stelle dell'Orsa, legate ai Cavalieri di Asgard, permise alla ragazza di capire che ormai solo Orion restava a difesa di Ilda. Il guerriero non era difesa da poco visti i suoi poteri, e Flare avvisò di questo Kiki, ma i due continuarono ad avere fiducia in Pegasus e gli altri, sperando che riuscissero presto a vincere perchè Atena era sempre più debole a causa del gelo. Poco tempo dopo, arrivò infine la prova della vittoria, sottolineata dal brillare del cosmo di Ilda, ora tornato normale, e dalle sue lacrime.

Commossa, Flare vide i vari cavalieri tornare da Atena, finchè alla fine la stessa Ilda, tornata in se, corse da loro. Felice di poter finalmente riabbracciare la sorella che conosceva, Flare accettò senza esitazione la sua richiesta di perdono, ed insieme le due attesero il momento in cui Atena avrebbe potuto smettere di pregare Odino. La loro gioia venne però spazzata via dall'improvviso attacco di Nettuno, Dio dei Mari, che rapì Atena portandola negli abissi. Flare venne così a sapere che era stato Nettuno a imprigionare Ilda nell'Anello del Nibelungo, come parte di un complesso piano, che purtroppo aveva portato la morte di quasi tutti i Cavalieri del Nord, incluso lo stesso Orion.

Ora Nettuno non era più una minaccia per Asgard, difesa dall'apparizione dell'armatura di Odino, ma Ilda e Flare non vollero volgere le spalle a chi li aveva aiutati, e decisero di ospitare a palazzo i cavalieri, e di aiutarli a trovare un modo per raggiungere il regno di Nettuno. Alla fine le loro ricerche ebbero successo, e le due donne indicarono agli amici il luogo, proibito agli abitanti di Asgard, in cui dovevano recarsi. Preoccupata per loro, ed in particolare per Cristal, Flare li vide partire uno ad uno, e rimase insieme ad Ilda a pregare per loro.

Fortunatamente, anche stavolta i Cavalieri riuscirono nella missione ed anche Nettuno venne sconfitto. Felice, e con la propria fede nella giustizia rafforzata da queste esperienze, Flare continuò la propria vita ad Asgard.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 75-84, 86-87, 91, 95-102, 114 dell'anime. Flare è un personaggio creato appositamente per la serie animata e non esiste nel manga. Come quasi tutti i personaggi della serie di Asgard, il suo passato è svelato da numerosi flashback, al punto che compare in quasi ogni episodio di quella parte dell'anime. Direttamente o indirettamente, Flare interagisce con quasi tutti i Cavalieri di Asgard tranne Luxor e Mime.

Il rapporto tra Flare, Artax e Cristal è reso volutamente poco chiaro nell'anime. Artax è chiaramente innamorato di lei, ma i suoi sentimenti verso di lui o Cristal sono mascherati dall'affetto, l'amicizia e il desiderio di pace per Asgard. Inoltre, il fatto che Flare appartenga ad una serie creata solo per l'anime rende improbabile qualsiasi legame duraturo tra i due.

Flare non compare nella serie di Hades, ma è chiaro che anche lei ed Ilda vedono la Grande Eclisse causata dal Dio dell'aldilà.

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