HATI DEL PUGNALE

ETA': Sconosciuta, 25 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta, 1.77 M circa.

PESO: Sconosciuto, 74 kg circa.

OCCHI: Blu

CAPELLI: Neri e grigi

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Hati ha un ciuffo di capelli grigi sopra la fronte, e occhi completamente azzurri, senza un'evidente distinzione tra sclera e iride.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: ?

ARMATURA / ARMI: Hati indossa una Chronotector che copre quasi interamente il suo corpo, in percentuale paragonabile alle armature di bronzo e d’argento dell’anime. E’ fatta di materiale sconosciuto e dovrebbe avere una buona resistenza ai colpi, anche se il Pallasite basa la sua difesa sulla schivata più che sulla parata. Non ha simboli dichiarati, ma le forme suggeriscono una qualche figura demoniaca e ricordano un po' quelle degli Spectre. Hati è armato di pugnali (dagger) che sembra in grado di generare dal nulla con il cosmo, un po' come Fish fa con le rose. Sembra in grado di crearne un numero illimitato e li utilizza sia come arma da lancio che per sferrare i suoi colpi segreti. Sebbene non troppo pericolosi individualmente, due colpi nello stesso punto si sono mostrati in grado di scheggiare una New Cloth di bronzo, mentre una serie rapida di fendenti supera senza problemi le difese della prima versione dell'armatura di Equuleus. Le dimensioni dei pugnali sono solitamente ridotte, ma in caso di bisogno Hati può racchiuderli per formarne uno o due più grandi, praticamente delle spade. In tutte le loro forme, sono estremamente affilati e ben bilanciati. In un'occasione, vengono chiamati propriamente "pugnali infiniti".

STIRPE: Pallasite di terza classe.

PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 52 "Una nuova armatura! Vola, nuovo Pegasus!" (anime).

EPISODI (SAGA): 52, 56, 60, 63, 71-72 (saga di Pallas).

NUMERI DEL MANGA: 1

COLPI SEGRETI / POTERI: Come molti Pallasati, Hati combatte affidandosi quasi esclusivamente alla sua arma, che utilizza sia per il corpo a corpo che per i suoi colpi segreti, e con la quale è estremamente abile. È in grado di adoperare i pugnali indifferentemente a breve e lunga distanza, come armi da lancio o per duellare, ricorrendo a uno stile di lotta personale incentrato sull'agilità e sull'anticipare i movimenti del nemico. Questa seconda fase avviene grazie a un udito estremamente sviluppato, praticamente superumano, che gli permette di sentire persino il flusso del sangue nei corpi degli avversari in modo da prevederne i movimenti. L'udito di Hati è tale da fargli sentire una frase sussurrata all'interno di Palaestra da diverse centinaia di metri di distanza, ma non sembra risentire dei rumori della folla o delle grida degli avversari in combattimento. È però sensibile a rumori estremamente acuti, come dimostrato da Haruto nel corso del loro primo scontro. L'origine di questa strana capacità non viene mai approfondita, ma sembra collegata all'aspetto e alle posture non del tutto umane di Hati.

Come colpi segreti, al di là del normale utilizzo dei pugnali come coltelli, armi da lancio o spade, la prima mossa speciale di Hati è la Bloody Rain, una pioggia di pugnali che esplodono a contatto con il bersaglio. Il numero di oggetti lanciati può variare, così come la loro traiettoria, ma di solito Hati li tira usando entrambe le mani e disegnando delle linee curve verso il nemico, che viene doppiamente ferito sia dalla lama che dalle esplosioni. Si può presumere che il Pallasite guidi almeno parzialmente le sue armi con il cosmo, visto che tutti vanno a segno, ma non sembra avere un controllo tale da permetter loro di zigzagare o disegnare forme più complesse come invece fa, ad esempio, la catena di Andromeda. Non sappiamo se ci sia un limite a quanti pugnali Hati possa lanciare contemporaneamente, ma la forza dell'attacco sembra dipendere direttamente dal numero. I pugnali usati in questo attacco sono i più piccoli nelle mani di Hati, impugnati a ventaglio come se fossero carte da gioco. Pur essendo la sua tecnica di base, è abbastanza potente da mettere brevemente fuori combattimento Haruto o Koga in due occasioni. La mossa successiva è il Bloody Dagger, praticamente una versione più concentrata del colpo precedente, con cui Hati scaglia un numero minore di pugnali dalle dimensioni intermedie, avvolgendoli nel suo cosmo. Stavolta i dardi volano in linea retta e non esplodono, ma feriscono il nemico di taglio. La loro forza è tale da distruggere un'armatura d'acciaio al primo tentativo. Il numero rimane variabile, ma più basso rispetto alla Bloody Rain, più o meno tra 3-4 e 7-8.

Il terzo colpo segreto di Hati è la Bloody Storm, che anche in questo caso sembra più che altro una variante potenziata dei precedenti. Seguendo il principio della Bloody Rain, Hati lancia un numero ancora maggiore di pugnali dalle dimensioni intermedie, usando il cosmo per guidarli sul bersaglio da tutte le direzioni. I dardi sono tantissimi, una sessantina almeno, e si dispongono a ventaglio almeno su tre file in ciascuna mano. A seconda delle situazioni, la tecnica può sia distruggere totalmente un'armatura d'acciaio che essere respinta dal Pledias Impact, dando comunque l'impressione di mantenere un buon potenziale di cosmo. L'ultima tecnica è invece il Bloody Hurricane, in cui Hati concentra i pugnali a formare due grandi spade, le solleva sopra la testa e ruota il suo stesso corpo come un turbine, volando verso il nemico con le armi in avanti. Teoricamente la sua arma più potente, è graficamente un po' imbarazzante - praticamente una trivella - e non regge lo scontro con la Supernova Explosion Maxima di Celeris. Tra i quattro, è l'unico colpo segreto a distanza ravvicinata, e dovrebbe essere abbastanza forte da uccidere almeno un Cavaliere di Bronzo.

Hati è infine in grado di eseguire il Chrono Delayed, la tecnica comune a tutti i Pallasite con cui sottraggono il tempo agli esseri viventi. Gli effetti dipendono dal cosmo di chi lo esegue e, quando sferrato da lui, pietrifica molti Cavalieri d'Acciaio e indebolisce guerrieri esperti come Ban e Black. A parte questo, Hati ha una scarsa resistenza ai colpi, ma anche un buon cosmo e una notevole abilità, che lo rendono probabilmente il Pallasite di terza classe più potente. Al primo scontro, tiene testa a tre nemici contemporaneamente mostrando una straordinaria agilità e capacità nel corpo a corpo, superiori persino ad Haruto che in questi campi solitamente eccelle. Più in generale, è l'unico dei suoi a fare vittime di peso tra i Cavalieri, anche se rimane totalmente paralizzato dall'emanazione del cosmo di Atena. Pur potenzialmente spietato con i sottoposti, ha una buona attitudine al comando e valide doti strategiche.

STORIA: La storia di Hati è pressoché sconosciuta: in circostanze ignote, dopo aver sviluppato un cosmo adeguatamente potente, entrò nell’esercito di Pallas ricevendo la Chronotector e il rango di Pallasite di terza classe ma, ambizioso di natura, prese subito di mira la promozione a seconda classe. Nominalmente fedele alla dea Pallas, obbedisce in realtà agli ordini dei quattro Pallasite di prima classe fedeli a Saturn, e in particolare a Titan (vedi Note). In un periodo imprecisato, Hati e gli altri Pallasite occuparono la città di Pallasvelda, pietrificandone tutti gli abitanti e facendone il loro quartier generale.

Dopo aver assistito in disparte alla guerra tra Atena e Mars, conclusasi con la vittoria della prima ma a prezzo delle vite di molti Cavalieri, Hati assistette al ritorno di Pallas sulla terra, e venne inviato per la prima volta in missione poco dopo, con l'incarico di raggiungere il Giappone e uccidere Haruto del Lupo, uno dei ragazzi responsabili per il trionfo su Mars e Abzu, e suo padre Sirio. Accompagnato da un plotone di soldati, raggiunse Tokyo e, con il suo udito sovraumano, sentì una conversazione tra Haruto e gli amici Koga e Subaru, in cui il primo affermava di non voler più fare il Cavaliere, avendo intrapreso la carriera di musicista. Per ottenere più visibilità e essere promosso di grado, decise quindi di ucciderlo proprio nel giorno del suo debutto, ma il piano venne parzialmente interrotto dall'intervento di Koga e Subaru, che sconfissero il suo seguito. Sceso personalmente in campo, Hati si portò rapidamente in vantaggio sui due grazie all'udito, che gli permetteva di anticipare i loro movimenti, e li mise fuori gioco con i suoi pugnali. La medesima situazione si ripeté con l'arrivo di Haruto, ma Hati calcò la mano pietrificando il pubblico del concerto e gli altri membri della band del nemico con il Chrono Delayed, spingendo il Cavaliere a indossare per la prima volta la nuova armatura del Lupo. Nonostante la forza dell'avversario, Haruto riuscì a ritorcergli contro l'udito con un attacco sonico, permettendo a Koga di sconfiggelo. In soccorso di Hati comparve però il suo superiore Rhea, che parò l'attacco di Pegasus e si dileguò con il compagno.

Poco tempo dopo, la guerra tra Atena e Pallas scoppiò in pieno. Per rimediare allo scarso numero di Cavalieri regolari a disposizione, Atena schierò in campo i Cavalieri d'Acciaio, ovvero guerrieri con armature meccaniche che agivano in luogo dei soldati semplici. Hati, sempre accompagnato da un plotone di guerrieri, fu inviato a distruggere il loro campo di addestramento ma i ragazzi, avendo anticipato la possibilità di un attacco, lo evacuarono in tempo, spostandosi in un accampamento di emergenza. Distrutto quindi un complesso vuoto, Hati rimase in attesa fino all'arrivo accidentale di Koga e Subaru e li attaccò subito, danneggiando pesantemente l'armatura del secondo. L'arrivo di un gruppetto di Cavalieri d'Acciaio lo spinse a ritirarsi, ma in realtà era tutto un piano per seguirli fino al nuovo accampamento e attaccare di nuovo in forze. Nel nuovo scontro, prima indebolì o paralizzò la maggior parte dei difensori con il Chrono Delayed, poi ferì Koga, colpendo due volte lo stesso punto dell'armatura fino a perforarla.

Con il giovane Pegasus sconfitto dalla Bloody Rain, Subaru cercò di intervenire ma, essendo senza armatura, venne rapidamente sconfitto. Un suo amico, il giovane Cavaliere d'Acciaio Erna, vedendolo in pericolo riuscì a superare le proprie paure e a salvarlo, ma questo gesto indispettì Hati, che non esitò a colpirlo alle spalle con un pugnale. Ferito a morte, Erna si spense tra le braccia di Subaru, cui affidò la sua corazza. Motivato dal sacrificio dell'amico, Subaru risvegliò per la prima volta il suo vero, potentissimo cosmo e sconfisse Hati con il Pleiades Tempest, obbligandolo a fuggire.

Il Pallasite tornò comunque in campo pochissimo tempo dopo, stavolta alla guida di un esercito ancora più numeroso con cui radere al suolo Palaestra, l'accademia per Cavalieri in cui di recente erano state raccolti i profughi civili generati dal conflitto. Il giorno prima, Palaestra era stato teatro di una feroce battaglia tra Genbu della Bilancia e il Pallasite di seconda classe Aegir, conclusasi con la morte del primo. I Cavalieri erano quindi demoralizzati e vulnerabili, come Hati ebbe modo di captare grazie al suo udito. Finalmente convinto di ottenere l'agognata promozione, attaccò il portone principale, solo per venire fermato dall'inaspettato arrivo di Pegasus del Sagittario, in grado di annientare facilmente il suo esercito nonostante Hati minacciasse di morte coloro che provavano a indietreggiare. Rimasto solo, il Pallasite provò a fare qualcosa, ma a Palaestra comparve nientemeno che Atena in persona, con tutta la maestosità del suo cosmo divino. Annichilito di fronte a tanta potenza, Hati si ritrovò paralizzato e inerme, al punto da crollare in ginocchio e fuggire nonostante la ghiotta opportunità per uccidere la Dea.

Gli eventi di Palaestra spinsero i Cavalieri ad attaccare direttamente Pallasvelda, dando il via a una serie di battaglie nelle strade della città cui prese parte anche Celeris di Equuleus, un abitante del posto che, diventato Cavaliere da poco, compiva azioni di guerriglia per tenere al sicuro i pochi superstiti civili. Hati non prese parte ai primi combattimenti, ma venne incaricato da Titan di trovare il nascondiglio di questi civili ed ebbe successo, grazie alle sue spie dislocate in giro per la città. Tornato a fare rapporto, si offrì di eliminare civili e Cavalieri, ma venne interrotto dal compagno Thebe, che voleva per sé questo onore. Il loro litigio fu rapidamente placato da Titan, che organizzò un piano per entrambi, con Thebe incaricato di attirare i Cavalieri allo scoperto mentre Hati raggiungeva il rifugio dei civili da alcuni passaggi sotterranei, in cui orientarsi grazie al suo udito. L'idea fu messa in pratica, ma Hati incontrò l'inattesa opposizione di Celeris e Subaru, rimasti indietro. Nella battaglia che risultò, Celeris fece da scudo a Subaru con il proprio corpo, ma riuscì comunque ad afferrare il polso di Hati e riempirlo di pugni sulla breve distanza. Nel frattempo, all'esterno Thebe aveva deciso di abbandonare il compagno e distruggere tutto con il suo attacco più devastante. Percependo la minaccia, Hati interruppe lo scontro e si ritirò in tutta fretta, abbandonando la missione.

Questa ritirata fu l'ultima goccia e rovinò irreparabilmente la sua reputazione, ponendo fine a qualsiasi speranza di promozione. Furioso, Hati giurò di vendicarsi di Celeris e, udita la partenza del gruppo di Koga, lo attirò allo scoperto, minacciando che altrimenti avrebbe fatto crollare i tunnel sotterranei e ucciso tutti i civili. Pur gravemente ferito, Celeris accettò la sfida, ma Hati si portò rapidamente in vantaggio nonostante la presenza di Subaru e lo massacrò selvaggiamente di colpi, divertendosi a tormentarlo. Fece inoltre a pezzi quel che restava della corazza di Subaru, la stessa che il ragazzo aveva in origine ereditato da Erna. Commosso dal vedere Subaru rischiare la vita per lui, Celeris trovò allora la forza di rialzarsi e spingere via Hati con una spallata. Subito dopo, compreso che era arrivato il momento di sacrificarsi per il giovane amico, bruciò al massimo il cosmo che gli restava e scatenò l'attacco suicida Supernova Explosion Maximum, cui Hati non seppe far fronte nemmeno con il suo Bloody Hurricane. Colpito in pieno, venne totalmente disintegrato, per di più con il rimpianto di non aver mai ottenuto la promozione che desiderava.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 52, 56, 60, 63, 71-72 della serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Hati non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, ma la regola non sembra valere per i Pallasite visto che almeno quattro di loro hanno normali totem. Hati è un Pallasite di terza classe, la più debole sopra soltanto i soldati semplici, ma mostra un'abilità tale da renderlo probabilmente il più forte tra i suoi parigrado. È infatti l'unico a sconfiggere ripetutamente almeno alcuni suoi avversari, in particolare Koga due volte, per di più senza aver mai bisogno di potenziamenti da parte di Titan. Questo suo status particolare è evidente anche dal fatto che è il Pallasite di terza classe che compare più spesso - ben cinque combattimenti - e che è l'unico a fare ben due vittime con Erna e Celeris. Questa forza in battaglia è però affiancata da un carattere abbastanza grottesco, privo di profondità e totalmente incentrato sulla fissazione della promozione a Pallasite di seconda classe, a suggerire che la sua unica motivazione sia la gloria. Hati inoltre non mostra mai alcuna traccia di onore, e non esita a sfruttare l'esercito, ricattare, colpire alle spalle. Non sembra legato ai compagni, e non esita a minacciare di morte i sottoposti.

L'origine dell'udito sovraumano di Hati non viene mai svelata, ma non sembrerebbe un'abilità legata al cosmo. L'aspetto degli occhi e la posa a quattro zampe che spesso assume, con le anche ruotate verso l'esterno e le ginocchia quasi capovolte, ricordano gli insetti più che gli esseri umani, e la sensazione è particolarmente evidente nel 56° episodio, quando corre sui muri e salta da tetto a tetto come una cavalletta. Viene da chiedersi se su di lui ci fosse qualche idea particolare poi non ripresa e portata avanti, anche perché nelle apparizioni successive tende gradualmente ad assumere pose sempre più umane. A differenza dei compagni, le cui armi sono sicuramente normali oggetti fisici, i pugnali di Hati sembrano generati con il cosmo.

Il nome Hati proviene dalla mitologia norrena, dove indica uno dei due lupi figli di Fenrir destinate a divorare il sole e la luna durante il Ragnarok. Sembra però una scelta casuale, visto che il personaggio e la sua arma non hanno alcun legame con il mondo nordico. Come per gli altri Pallasite, non c’è inoltre legame tra l’arma e il simbolo della Chronotector, qualunque esso sia. Teoricamente fedeli a Pallas, i Pallasite sono in realtà l’esercito di Saturn, ma non è chiaro quanti di loro sappiano effettivamente la verità. Il momento preciso in cui l’esercito viene composto non è noto, ma dovrebbe risalire all’incirca al periodo della guerra contro Mars, quando Saturn si trasforma in Subaru e Phoenix affronta la prima volta Aegaeon. Sempre in questi giorni dovrebbe aver luogo anche la conquista di Pallasvelda. Hati è presente quando Titan conduce la prima volta Pallas a palazzo e si può distinguere la sua sagoma in ombra a fine episodio. Il fatto che sia l'unico guerriero riconoscibile suggerisce che sia stato tra i primi a essere concepiti e disegnati. Tra i Pallasite di prima classe, lo vediamo fare rapporto solo a Titan, che dopo tutto è colui che guida la maggior parte dell’esercito durante le prime fasi della guerra.

Hati compare anche nel numero tre dello scassatissimo manga di Saint Seiya Omega. Durato un solo volume, riprende gli eventi salienti della seconda stagione con varie modifiche: in questo caso Hati è presente solo per poche pagine, durante le quali sconfigge Subaru ma viene a sua volta battuto da Koga.

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