JOHAN DEL CORVO

ETA': Sconosciuta, 23 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta.

PESO: Sconosciuto.

OCCHI: Rossi.

CAPELLI: Verdi.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Pupille con taglio verticale ed unghie uncinate.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Corvo.

ELEMENTO: Vento

ARMATURA / ARMI: Armatura d’Argento del Corvo, versione Cloth Stone. L’armatura di Johan copre quasi per intero il corpo, anche sopra la media delle vecchie armature d’argento, ma non è dotata di poteri speciali o armi di alcun tipo. E’ fornita di ali sulla schiena, ma dovrebbero essere solo un elemento decorativo e Johan non le usa mai. Come tutte le Cloth Stone, può essere evocata solo parzialmente e potenzia il cosmo e le tecniche di chi la indossa, soprattutto se legate agli elementi. Non sappiamo che forma abbia il gioiello in cui si trasforma quando non viene indossata, ma dovrebbe corrispondere al fregio viola sul torace. Viene gravemente danneggiata dall’Aquila Spinning Predation di Yuna.

STIRPE: Cavaliere di argento di Atena.

PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 11 "Proteggiamo Aria! L’attacco della cacciatrice, Sonia!" (anime).

EPISODI (SAGA): 11 (saga di Mars).

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: Johan possiede come elemento il vento, che utilizza in due tecniche speciali. La prima è il Wind Jammer, una mossa molto simile alla barriera di Eris nella serie classica. Compiendo una serie di movimenti con le mani, Johan crea davanti a sé una barriera di vento, con cui prima disperdere e poi incanalare i colpi segreti del nemico. Pur essendo principalmente una mossa difensiva, può essere usata anche in attacco perché Johan usa l’energia dell’assalto altrui per creare una specie di onda d’urto con il palmo della mano. Dal punto di vista difensivo, il Wind Jammer è abbastanza potente da annullare contemporaneamente i colpi segreti di Soma e Yuna, e poco dopo anche il Senkou Ken di Koga. Non sappiamo se sia possibile abbatterla concentrando tutte le energie in un punto, come Pegasus fece con Eris o Cavallo del Mare. Dal punto di vista offensivo, non è un colpo devastante, ma è comunque abbastanza pericoloso da far volare via due avversari. Possiede però un punto debole: i gesti necessari alla preparazione creano un punto cieco, cui il nemico può ricorrere per attaccare Johan di sorpresa. Il secondo colpo segreto è il Wind Trigger, un vero e proprio tornado di vento ed energia, che Johan crea alzando il braccio al cielo ed espandendo il suo cosmo. Quando lo lancia, alle sue spalle compare l’immagine del corvo, cosa abbastanza rara tra i Cavalieri di nuova generazione. Seppur potente, non è un colpo mortale, visto che la prima volta Yuna e Soma sopravvivono con poche ferite, e la seconda viene annullato da Koga. Johan può comunque eseguirlo abbastanza rapidamente, e probabilmente controllarne la forza e il raggio d’azione.

A parte questi colpi segreti, Johan ha uno stile di lotta abbastanza fisico, ma non particolarmente aggressivo. Dovrebbe avere i poteri comuni ad un Cavaliere d’Argento.

STORIA: La storia di Johan è quasi totalmente sconosciuta. Dopo aver frequentato la Palaestra, divenne Cavaliere d’Argento del Corvo in un periodo di pace poco successivo all’ultima guerra contro Hades, vinta grazie alle imprese di cinque eroi, ormai noti come i Cavalieri leggendari. Purtroppo però nel conflitto avevano perso la vita tutti i Cavalieri d’Oro, la casta più alta dell’esercito di Atena, ed anche tredici anni dopo solo due su dieci erano stati rimpiazzati. Genuinamente fedele agli ideali di Atena, Johan era preoccupato che le sole forze dei Cavalieri d’Argento e di Bronzo non sarebbero bastate a proteggere la Dea e la pace sulla terra in caso di comparsa di una nuova minaccia.

Un giorno, Atena, che Johan non aveva mai visto in faccia, nominò Grande Sacerdote Mars, un Dio che in passato era stato suo nemico. Inizialmente, Johan ebbe qualche dubbio a riguardo, ma li mise da parte quando entrambi i Cavalieri d’Oro presenti, Mykene di Leo e Ionia di Capricorn, accettarono subito il cambiamento. Ionia, suo direttore alla Palaestra, lo rassicurò personalmente, affermando che Mars ed il suo esercito, i Marziani, avevano a cuore gli stessi ideali dei Cavalieri. Convinto, Johan ne accettò il comando, ponendosi insieme a tutti i parigrado agli ordini di Sonia, High Martian del Calabrone e figlia di Mars stesso. Pochissimo tempo dopo, il Grande Tempio venne distrutto e Atena fu rapita da cinque giovani traditori: Koga di Pegasus, Ryuho del Dragone, Yuna dell’Aquila, Haruto del Lupo e Soma del Leone Minore. Incaricata dell’inseguimento, Sonia convocò Johan e Miguel dei Cani da Caccia per accompagnarla.

Onorato che Sonia si fosse rivolto ai Cavalieri d’Argento e non ai Marziani, Johan si presentò a rapporto nel palazzo di Mars e iniziò l’inseguimento, semplificato dalla capacità di Miguel di seguire l’odore del cosmo. Ben presto, raggiunsero la città in cui si nascondevano i nemici, e stanarono Yuna dell’Aquila, a breve raggiunta anche da Soma del Leone Minore. Con Sonia richiamata a palazzo da un ordine di Mars, a Johan e Miguel fu comandato di ucciderli e riportare indietro Atena. Il Corvo accusò i due di tradimento, ma i ragazzi risposero affermando che Mars li stava ingannando, e che aveva rapito la vera Atena sostituendola con una marionetta. Gli chiesero inoltre perché i Cavalieri d’Argento preferissero seguire Mars ed i Marziani piuttosto che credere alle parole dei loro compagni Cavalieri di Bronzo. Johan spiegò le sue ragioni, sottolineando come in fondo Cavalieri e Marziani volessero la stessa cosa, ma non poté fare a meno di notare la luce negli occhi di Yuna e Soma, per nulla simile a quella dei traditori. Chiese quindi a Miguel di farsi da parte e decise di combattere da solo, affermando che, se realmente sostenuti da nobili ideali, gli avversari sarebbero riusciti a sconfiggerlo.

Nonostante il buon proposito, Johan non si tirò affatto indietro in battaglia, annullando i colpi dei nemici con il Wind Jammer e travolgendoli ripetutamente sia con le onde d’urto che con il Wind Trigger. Con la vittoria ormai a un passo, venne fermato dall’arrivo di Koga di Pegasus, e si vide costretto a difendersi dal suo colpo segreto. A sua insaputa, Yuna aveva osservato il Wind Jammer abbastanza da notarne il punto debole e, approfittandone, sferrò un nuovo colpo segreto proprio mentre le difese di Johan erano abbassate. Colto di sorpresa, il Cavaliere fu ferito a morte, l’armatura quasi in pezzi. Prima di morire, commentò su come fosse stato il legame tra Yuna, Koga e Soma a dar loro la vittoria.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dal 11° episodio della nuova serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Johan non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, ma, non vediamo mai Johan in abiti civili. Graficamente, è disegnato con tratti quasi animaleschi: pupille verticali, unghie lunghe e ricurve, e delle strane linee nere attorno agli occhi. Nonostante l’aspetto però, sembra si rivela Cavaliere abbastanza leale, al punto da affrontare da solo i nemici e da notare la purezza dei loro sguardi. Il discorso che fa appena prima di iniziare il duello - se siete nel giusto vincerete - ricorda un po’ le posizioni di Toro o Scorpio nella serie classica. Nel complesso quindi è il classico personaggio raggirato e manipolato, ma che, in circostanze diverse, sarebbe potuto essere un alleato.

Pur appartenendo alla costellazione del Corvo, Johan non ha niente in comune con Damian, ma i suoi colpi segreti ricordano da vicino quelli di Eris. Non sapendo la sua età, non si può escludere del tutto che, da bambino, non abbia avuto almeno qualche contatto con il vecchio Cavaliere della Lucertola, anche se la cosa è sicuramente improbabile. Non sappiamo se Johan abbia frequentato o meno la Palaestra, ma molti episodi suggeriscono che sia una specie di percorso obbligato per migliorarsi prima o dopo l’investitura. In quel caso, potrebbe aver conquistato subito un’armatura d’Argento, o aver vinto un Saint Fight e venire promosso.

Il mistero più grosso che lo riguarda è la fedeltà a Mars, che sembra basata sulla genuina convinzione che i Marziani possano essere alleati dei Cavalieri e condividerne gli ideali. La cosa sarebbe anche plausibile se non fosse che Mars si è scontrato ben due volte con Atena, in conflitti che, in teoria, dovrebbero essere noti a tutti, ed a causa dei quali è stata istituita la Palaestra. D’altra parte, Phoenix, Kanon o persino Nettuno sono esempi di nemici tramutatisi poi in alleati, e la volontà di Atena è assoluta, per cui è concepibile che Johan abbia pensato ad una situazione simile e non si sia opposto. Fondamentale potrebbe essere stato il ruolo di Ionia, che nel 9° episodio afferma di aver convinto molti Cavalieri a passare dalla parte di Mars. L’uomo è chiaramente rispettato da studenti e sottoposti. Se Johan fosse stato un suo allievo negli anni della Palaestra, l’opinione di Ionia, unita all’ordine di Atena, probabilmente giustificherebbe la cosa, anche se rimane una scelta quantomeno discutibile.

La missione di Sonia, Miguel e Johan avviene prima dell’annuncio di Mars in cui Koga e compagni vengono accusati della distruzione del Grande Tempio, ma è molto probabile che la stessa cosa sia stata detta anche a lui e Miguel. Di certo, non sembra sorpreso o sconvolto nel vedere il Santuario rimpiazzato dalla Torre di Babele

Nel corso dell’episodio, Johan alterna momenti di fierezza per il proprio titolo e la propria armatura, con altri di insicurezza, quasi come se si sentisse inadeguato rispetto ai Cavalieri d’Oro. Ciò è particolarmente in risalto quando afferma che, in caso di una nuova minaccia, l’esercito di Atena potrebbe ben poco con due soli Cavalieri d’Oro, a intendere che i Cavalieri d’Argento non sarebbero un fattore rilevante, o anche quando ringrazia Sonia per aver scelto loro e non i Marziani.

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